ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni
 
LUNA PLUTONE - dalla distruzione alla creazione
a cura di Jessica Crepaldi
Inserito il su Eridano School - Astrologia e dintorni
 

INTRODUZIONE

Non si diventa illuminati immaginando scenari luminosi, ma portando alla luce le proprie oscurità interiori
Carl Gustav Jung

Pur avendo molte caratteristiche comuni, nel gioco degli opposti Luna e Plutone sono degni rappresentanti del'enantiodromia, vita e morte, bene e male, la Dea Madre e il Dio della Morte. Come scrive Jung «Alla legge crudele dell'enantiodromia sfugge soltanto chi sa differenziarsi dall'inconscio, non già rimuovendolo-perchè altrimenti l'inconscio lo afferra semplicemente alle spalle- bensì ponendoselo chiaramente innanzi come un qualcosa di diverso da sé».
Differenziazione che può essere perseguita nella fase adulta, quando l'eroe lungo il viaggio riesce con coraggio a riconoscere e domare i propri demoni portandoli alla luce del sole.
Questo processo può richiedere più vite in quanto sondare i fondali oceanici è un lavoro che non ha fine, non può avere fine. Qualcosa resterà sempre inconscio come condizione necessaria per l'esistenza della coscienza stessa, così come non parleremmo di giorno se venisse a mancare la notte.

La Luna divide con il Sole il trono dell'Io. I due luminari rappresentano la parte ricettiva (Luna) ed attiva (Sole).


Il luminare notturno scandisce il tempo circolare in cui niente inizia o termina, alla morte segue la vita, la vita al suo interno contiene il seme della morte, così come la madre contiene all'interno dell'utero la nuova vita. Principio yin, passivo, mutevole, che brilla di luce riflessa, illumina le ore notturne, simbolicamente legata al mondo inconscio, emotivo ed alla funzione sentimento. Affascinante e misteriosa ci mostra solo una faccia.




Le Dee Lunari


A livello collettivo la Luna rappresenta un archetipo molto antico, che ha perso con l' avvento del patriarcato quelli che sono i suoi significati più profondi. Nelle popolazioni antiche il culto della Grande Madre Terra era molto sentito, da lei dipendeva la sopravvivenza della specie. La Madre poteva essere Buona se il raccolto era rigoglioso, Cattiva quando il raccolto era scarso.
Alla Luna sono stati dedicati moltissimi miti. Ricordiamo la Dea Trifasica (Artemide, Demetra, Ecate) che somboleggiava le fasi del ciclo lunare. Artemide, associata alla fase di luna crescente (Adolescenza), è la Dea della caccia che vagabonda per montagne e foreste con il suo infallibile arco, non ama il contatto con gli uomini. Pulsionale, istintiva, associata a molti animali selvatici, simboli delle sue qualità.


Demetra è associata alla Luna piena (Maturità), Dea delle messi, figlia di Saturno, dalla sua unione con Giove nasce Persefone, signora dell'Ade.


Ecate simboleggia la fase di Luna nuova (Vecchiaia), matura saggia, guaritrice, Dea dei crocicchi, protettrice di maghi e streghe guidava i morenti alla morte.




La Grande Madre


La Luna come espressione del femminile può avere colorazioni ambivalenti.
La Grande Madre, archetipo dell'inconscio collettivo, caos primordiale dal quale tutto ha origine, uovo cosmico, si differenzia in Madre Buona e Madre Terribile. Erich Neumann ha esposto in maniera molto dettagliata il carattere elementare positivo e negativo del Femminile. Possiamo attribuire al carattere positivo gli aspetti materni di accudimento, contenimento, nutrimento, protezione, utero come vaso che dà la Vita. Aspetto del femminile che sostiene, fa da filtro nella delicata fase simbiotica in cui la coscienza del bambino non è formata, che lo sostiene poi nel distacco e nella formazione dell'Io. Se in questa fase la Madre si trova a vivere dentro se stessa, nel proprio inferno personale, il bambino relegherà molti contenuti nell'inconscio e si formerà un Io fragile, fino a quando si troverà a dover uccidere il drago trasformandosi in Eroe.


Mentre nella sua accezione negativa l'utero si trasforma nel vaso di morte, grotta, urna, in colei che divora. Una Madre che prolunga la fare simbiotica, iperprotettiva, soffocante, può a livello psicologico uccidere la personalità del bambino.
Illuminando ed integrando gli aspetti opposti possiamo riconoscere il carattere trasformatore
di questo archetipo. Possiamo allora dar vita alla vera essenza e ricollegarci con il profondo sé.




L'Intensità Percettiva


Il nostro satellite ci offre la capacità di percepire l'invisibile che si muove all'esterno, di captare segnali non verbali, di annusare l'atmosfera emotiva e di sentire tutto questo all'interno. Si tratta di un sentire profondo, privo di forma e spesso dal significato non facilmente comprensibile. La Luna è simbolicamente legata all'intuizione, ci dona quella conoscenza diretta ed immediata di una verità. Secondo Lisa Morpurgo infatti «la simbologia di intuizione legata alla Luna dipende infatti dalla sua capacità di afferrare in tempi brevissimi tutto quanto si offre alla sua ricezione».




Il Bisogno di Appartenenza


La Luna rappresenta la relazione simbiotica, l'attaccamento, l'essere con qualcuno, ci ricorda che in quanto esseri umani abbiamo bisogno di relazione per nascere, crescere e vivere. Simboleggia il senso di appartenenza alla famiglia di origine, al clan, alla patria.


Se in aspetto con Plutone può suggerire un aspetto karmico familiare sul quale la persona è chiamata a lavorare. Contiene la memoria profonda, lontana, incarnazione dopo incarnazione ci marchia il codice di un passato ancestrale.




Il Mondo Onirico


I pionieri della psicoanalisi Freud e Jung hanno riconosciuto il potenziale terapeutico dei sogni, che avvalendosi di un linguaggio simbolico cercano di comunicare alla coscienza contenuti personali rimossi, o archetipi dell'inconscio collettivo.
Quando al massimo della sua visibilità, sa essere benevola ascoltatrice dei nostri desideri, guardiana del sonno, luce che rischiara le notti d'inverno, dispensatrice di sogni piacevoli.
Quando crudele non si mostra, l'insonne lasciato solo nell'oscurità di una notte estiva, esausto, può cadere preda di terrificanti incubi dall'inconscio significato.




Mondo Emotivo


Le emozioni rappresentano il linguaggio del sentire, mettono in relazione il soggetto con gli stati d'animo che derivano dall'ascolto interno. Collegano il sistema limbico con la corteccia
cerebrale. Le emozioni sono il nutrimento della vita. Come sono state vissute le prime esperienze emotive determinerà un imprinting di dipendenza o indipendenza emotiva che si
tenderà a ricreare nelle relazioni. La Luna nel tema natale indica il rapporto che la persona ha con il mondo emotivo, come sente e gestisce le emozioni e come comunica con esse.


Il linguaggio del sentire ci permette di entrare in empatia con gli altri in quanto ha meno a che fare con ciò che viene comunicato a parole, ma si basa principalmente sul linguaggio non verbale. Essere empatici «significa cogliere le espressioni, i bisogni e le vibrazioni dell'animo umano».




L'Anima


Alla Luna viene associata la simbologia di Anima come aspetto dell'Inconscio Collettivo. Ha a che fare con impulsi, istinti primitivi, che ci fanno vivere indipendentemente dalla coscienza razionale.
L'uomo tende a proiettare la propria Anima sulla partner e grazie alla proiezione potrà riconoscere la sua parte femminile.
L'Anima come Archetipo della Vita vuole essere considerata, più cercheremo di allontanarla, ripudiarla, più ci farà battaglia, facendo irruzione nelle nostre vite portando il caos e costringendoci ad incontrare l'Ombra.





PLUTONE



Nel confortevole calore dell'Inferno
nel fiammeggiante bozzolo di spine ardenti
postura uterina nell'abbraccio demoniaco dell'Oscuro Signore
Nell'uscire dall'amato regno di Ade
meglio lasciare tracce lungo la via
per poter ridiscendere qualora la luce fosse troppo accecante





La divinità del Mondo Sotterraneo


Figlio di Crono e di Rea, Ade è il signore del mondo sotterraneo, dell'ombra, dell'invisibile, di tutto ciò che è oscuro, inconscio. Nel suo regno ci si può recare volontariamente o involontariamente e l'incontro con la divinità è definito la buia notte dell'anima.


Per familiarizzare con il suo regno dobbiamo fare una discesa, solo allora possiamo scoprire le ricchezze che esistono nell'oscurità, nel freddo e nelle tenebre. Al cospetto del Signore è fondamentale dimostrare compassione, ascolto ed empatia come hanno fatto Kurgarra e Galatur, le due creature create da Enki che hanno salvato Ereshkigal. Il rischio di una discesa prematura nelle tenebre, quando ancora non si hanno i necessari strumenti per uscirne, può predisporre la persona a scollegarsi dalla vita tanto da non poter risalire nella luce.




L'Inconscio e le pulsioni


Plutone rappresenta insieme a Nettuno l’inconscio, tutto quello che l'umanità conosce da sempre ma che è stato sotterrato in bare anonime. Questo materiale ancestrale, simbolico, può animare i sogni più significativi e difficilmente interpretabili.


L'Inconscio è quell'infinito oceano primordiale dal quale il mondo visibile e non ha preso forma, il caos originario dal quale è nata la vita. Contiene forze, complessi, pulsioni, orientamenti, istinti che hanno reso possibile la sopravvivenza e lo sviluppo dell'essere umano. Secondo Jung gli elementi dell'Incnscio Collettivo sono gli Archetipi, i contenuti mitologici, rappresentazioni psichiche che rivelano l'essenza dell'Anima. Questi contenuti, dei quali la psiche non ha fatto esperienza diretta, possono irrompere nella coscienza attraverso un evento improvviso e traumatico. La coscienza viene violata da accadimenti psicologici, che vivono nell'Anima Universale e che l'uomo dovrebbe integrare consapevolmente nella propria psiche personale per vivere una vita piena, ricca dell'energia e dei significati profondi degli Archetipi. Ogni creatura vivente racchiude all'interno del proprio DNA il codice segreto dell'inconscio, il codice segreto della vita.




Smascherare l'Ombra


L'uomo moderno tende a scollegarsi dalle proprie motivazioni, dalla propria integrità, punta al potere ed al successo, palliativi per non sentire; come ha scritto Nietzsche «Quanto più in alto e nella luce vuole ascendere, con tanta più forza le sue radici si spingono dentro la terra, verso il basso, nel buio, nel profondo, nel male».


Spesso incontriamo l'ombra attraverso la proiezione o durante dei transiti di Plutone. Quello che ci chiede è l'accettazione della Morte. Si tratta di una morte simbolica, che interessa una parte di noi costruita su fondamenta non autentiche, una morte psicologica di modelli ormai scaduti, un decesso di antiche forme d' attaccamento. Plutone viene erroneamente considerato un pianeta malefico. I suoi effetti possono essere tanto più distruttivi quanto più ci siamo scollegati dal nostro vero Sè. Plutone ci spinge solo a recuperare la nostra autenticità tradita, venduta al Diavolo.


L'Ombra include paure, emozioni primitive, rabbia, odio, rancore, gelosia, reattività impulsive, desiderio di vendetta. Costituisce la parte animale che l'uomo tende a ripudiare per venerare la parte umana del logos, creando una frattura fra la testa e la pancia.


L'Invisibile spesso viene a farci visita inaspettatamente, senza annunciarsi ci carica sul nero carro e ci porta nel Tartaro. L'Io si trova così a confrontarsi con la sua mortalità e la sua Ombra. In molti specchi diversi si rifletterà, in quello con cornice di serpi, nell'altro adornato di rose, per scoprire che l'immagine riflessa è sempre la stessa. Per non rimanere prigionieri dell'odio e della distruzione, l'unica cosa che si può fare è riconoscere, accettare il mostro e portarlo alla luce del Sole. Allora come Eracle potremmo sconfiggere l'Idra e raccogliere il tesoro nascosto. Nella solitudine della consapevolezza, l'uomo potrà accogliere il dono più grande di Plutone, la possibilità di trasformare l'acqua maleodorante in oro.


Per conoscere noi stessi dovremmo riconoscere anche la bestia che vive dentro di noi, il nostro assassino interno, lo stupratore, il vendicatore, la Gorgone carica d'odio, l'infame. Tutta l'energia utilizzata per nascondere, trattenere i complessi nascosti, potrà essere allora disponibile e convogliata in attività creative. Il potere creativo racchiuso nel seme potrà manifestarsi.


Accettando la Bestia che è in noi potemmo smettere di cercare capri espiatori esterni e vedere il carattere endogeno della brutalità. Intergrando il diabolico ed il divino possiamo amarci come interezza. Solo allora saremo pronti per amare ogni essere umano nella sua completezza.




Paura di Morire


Plutone porta ad un confronto con la Morte. Nell'era moderna l'uomo tende a sopravvivere scollegandosi dalla vita vera e rinnegando il confronto con la Morte. I progressi della tecnologia, della medicina, l'allungarsi dell'aspettativa di vita hanno contribuito ad instillare la speranza che la vita sia eterna, che ci sia sempre un rimedio pronto, testato, per allontanare l'inesorabile.


Questa paura può predisporre a vivere nel timore che Caronte ci dia un passaggio di sola andata, e all'arrivo nel regno di Ade le catene dell'inclemente fine ci imprigioneranno nel trono della dannazione eterna. Ripudiare la Morte significa rinnegare la ciclicità della vita. Vita e Morte sono inestricabilmente collegate fra loro dal potere della Trasformazione. Accettare la trasformazione significa accettare la Vita, lasciar andare parti ormai consumate di un sistema significa permettere alla struttura di rigenerarsi, mantenendo il contatto con l'essenza, poichè è solo la forma a morire.


Accettando il fatto che la Morte ci accompagna come un'ombra nel percorso di ogni singola esistenza, che si trova a meno di un passo da noi, potremmo vivere pienamente la vita, accogliere ogni giorno come se fosse l'ultimo, alleggerendoci di fardelli inutili ed emozioni improduttive.




Plutone nel Tema Natale


A livello personale rappresenta tutto quello che abbiamo rimosso, sepellito, perchè non accettato dalla famiglia e dalla società. Possiamo aver rinchiuso nello scantinato non solo emozioni primitive poco nobili, ma anche potenziali inespressi. Simboleggia il rapporto con il potere personale, con le motivazioni profonde, con il senso del limite.


La posizione di Plutone nel tema natale indica dove si trova il vulcano pronto ad eruttare, l'ambito di esperienza attraverso il quale conosceremo il Dio dell'Oltretomba. Casa ed aspetti mostrano cosa siamo tenuti a trasformare, a lasciar andare. A livello istintuale, pulsionale entriamo prestissimo in contatto con Plutone attraverso l'inconscio materno. Il bambino vive emozioni dirompenti, primitive, pulsione di vita e morte si intersecano, confondono, amplificano. Crescendo, eventi traumatici, sentimenti ed emozioni possono essere rimossi. La rimozione è un meccanismo di difesa plutoniano che permette di sopravvivere ad esperienze distruttive. Ciò che è stato rimosso però non rimarrà silente, in un modo o nell'altro si farà sentire e riconoscere.


Plutone indica la difficoltà a lasciar andare ciò che non serve più. In base agli aspetti dà indicazioni sulla capacità o meno di vivere relazioni intime, una sessualità sana, di convogliare la passionalità nei vari settori dell'esistenza.


Osservando la relazione che Plutone ha con i vari pianeti, possiamo dedurre quanto la persona tende ad assumere un atteggiamento ambivalente, manipolatorio, seduttivo, per non perdere le sicurezze affettive, in quali ambiti (psicologico-emotivo-fisico) si è vissuta l'esperienza del tradimento.
Un Plutone forte nel Tema Natale, soprattutto se in aspetto con i pianeti personali, suggerisce la tendenza a manipolare i propri valori, generando un profondo senso di impotenza e non conoscenza di se stessi.




Destino come Necessità


Plutone è associato al destino. In senso positivo il grande dono che ci fa questo Pianeta è il dono dell'oblio, l'aver dimenticato le prove impegnative che si è tenuti ad affrontare rende possibile un sentimento di fiducia nei confronti della vita. Secondo la teoria di Hillman l'essere umano tenderà inconsciamente ad inseguire il proprio personale destino con l'aiuto del Daimon. Il Daimon è la voce dell'angelo custode che spinge verso la personale vocazione, che sussurra quale via abbiamo deciso di percorrere prima di bere l'acqua del fiume Lete. Liz Greene ha attribuito una grande valenza karmica a Plutone associandolo alle Moire regine del destino, in particolare ad Ananke Dea della Necessità. Il Destino come Fato al quale il nostro Sè nella sua evoluzione non può scappare, come esperienze dolorose ma necessarie per acquisire consapevolezza. Si tratta di in determinismo che può dare un senso di impotenza se non si colgono i significati profondi delle esperienze.


La persona può esercitare il libero arbitrio decidendo come affrontare le sfide e se accettare o meno il tesoro che Plutone ha nascosto nelle piaghe della sofferenza.




Il tesoro nascosto


Il prezzo che il signore dell'Ade richiede è alto, non ci sono sconti o scorciatoie, nessuna terapia, atto di volontà possono sottrarci al suo carattere distruttivo. Liz Greene scrive «la decisione non consiste più nello scegliere se agire bene o agire male, bensì nello scegliere se sacrificare il braccio sinistro oppure il destro». Ma recuperare il potere personale, riuscire a sondare gli abissi dell'inconscio, cogliere un significato nella sofferenza, poter essere un supporto per persone che hanno vissuto esperienze simili, il valore dell'empatia, sono tesori dal valore inestimabile. Persone molto segnate da questo Archetipo possono occuparsi di relazione d'aiuto, in quanto sopravvissute, possono comprendere profondamente la disperazione ed assumere il ruolo delle prefiche di Enki.



LUNA-PLUTONE





Seduta qui di fianco a me
c'è un'ombra dal mio passato
ho sprecato il mio tempo
dimorando nelle ombre del mio passato
non puoi superare il tuo scheletro
non c'è modo, non c'è modo


Dolores O'Riordan





Governatori rispettivamente del segno del cancro e dello scorpione, questi due archetipi hanno molte affinità ed infinite possibilità. Hanno a che fare con l'elemento acqua, con il mondo emotivo ed inconscio, con l'essere in relazione e la difficoltà nel lasciare andare. Segni femminili molto sensibili, empatici, abili nell'esercitare il ricatto emotivo ed una strategica manipolazione. Possono essere molto affascinanti, inizialmente poco espansivi, difficili da conoscere. Accudenti, premurosi, molto leali fino a quando i loro bisogni, spesso non verbalizzati vengono disattesi. Si tratta di due potenti energie creative.




La Grande Madre Terribile


La Madre rappresenta simbolicamente l'inconscio. Con aspetti Luna-Plutone si sente in modo molto amplificato la forza con la quale l'inconscio cerca di violentare la coscienza.
Questo aspetto delinea la predisposizione a fare esperienza del lato meno luminoso del femminile. Sulla madre si tende a prioettare l'Archetipo della Madre Terribile, del vaso della morte, dell'utero che diviene sepolcro. Ciò che in realtà la madre effettivamente appare può allontanarsi molto da come viene vissuta internamente. Vi è un sentire sottile delle forti emozioni materne che veicolano le forze distruttive del caos, del buio antecedente la luce, dell'oscurità dell'anima dalla quale è nata la coscienza.




Ereditarietà Materna


Con aspetti Luna-Plutone si potrebbe essere affetti da una malattia dell'anima che richiama la nostra attenzione, pena la morte dell'anima. Malattia che fonda le sue radici sull'ereditarietà materna. Quello che ci viene richiesto per non soccombere simbolicamente a questa forma patologica, è riconoscere ed onorare anche la nostra ombra, per poterla gestire e trasformare, perchè come ha scritto Nietzsche «anche la cosa peggiore ha due buoni rovesci-anche la cosa peggiore ha due gambe per danzare».


Con aspetti Luna-Plutone, soprattutto se dinamici, il bambino può aver percepito un alto tasso di distruttività, come se la figura di accudimento avesse trasmesso emozioni molto forti, oscure, una forte aggressività. Il neonato non avendo ancora un Io formato, vivendo uno stato fusionale completo in cui le emozioni della madre sono anche le sue, sente una forza travolgente che lo potrebbe distruggere, la forza dell'inconscio.


Questo aspetto non sta ad indicare una madre realmente, consapevolmente diabolica, ma la percezione sottile che ha avuto il neonato, sprovvisto della facoltà di discernimento, di una forte minaccia generante una grande paura. Come se tutto potesse travolgerlo da un momento all'altro. La madre può aver sofferto di una forte forma di impotenza, trovandosi ad assolvere un compito più grande delle aspettative. Nel primo periodo dopo il parto possono essere riaffiorate in superficie dinamiche non risolte con la propria madre, con il rischio di portare avanti un imprinting familiare di odio-amore.


L'ambiente familiare in cui si trova a crescere un bambino con questo aspetto solitamente è un ambiente difficile, in cui le emozioni sono colorate dall'energia scorpionica, torbida, manipolativa, poco chiara. Il bambino impara così a cogliere subito la parte meno luminosa della vita e delle persone, risorsa che gli tornerà utile crescendo per annusare situazioni potenzialmente pericolose. La persona proietta i Genitori Archetipici su quelli veri non riconoscendone i valori più preziosi.


La madre può essere stata manipolata, vittimizzata, può aver accumulato dentro rabbia e frustrazione, può aver sofferto di depressione post-partum scollegandosi dalle motivazioni profonde che rendono la vita degna di essere vissuta. Tutto questo passa al bambino, che con un aspetto Luna-Plutone è molto sensibile, poroso. Da questo mix esplosivo può nascere una grande ambivalenza, il bambino ha un gran bisogno di simbiosi ma anche una grande paura, perchè la Madre è colei che trasmette amore e odio, che nutre e distruggere. Il bambino, come meccanismo di difesa, cercherà di sintonizzarsi sugli stati d'animo della madre, comportandosi come lei vorrebbe. Questo meccanismo, se da un lato permette la sopravvivenza, dall'altro scollega la persona dalla sua vera essenza, dalle motivazioni che la spingono a comportarsi in un determinato modo. Si tratta di un'amputazione dell'integrità personale.


Questa forte carica emotiva lascia la sensazione che il mondo sia un posto tutt'altro che sicuro, un luogo dove nessuno è sincero, autentico. La persona tende a riprodurre, spesso inconsapevolmente la dinamica odio-amore nelle relazioni, relazioni che difficilmente raggiungeranno la vera intimità. Nella relazione con l'altro si mantengono le emozioni ad un livello molto alto, la vita di coppia diventa un campo di battaglia nella lotta al potere.


Avendo vissuto la Madre come potenzialmente distruttiva, manipolativa, soffocante, si può generare nella persona un inconscio odio nei confronti del femminile. Conseguentemente reprimerà fragilità, empatia, sensibilità, assumendo un atteggiamento freddo, duro, ed insensibile. La persona potrà mostrarsi ambivalente, controllante, possessiva, potrà esercitare potere sulle persone più deboli, oppure sarà vittima del potere altrui.




Il Buio dell'Anima


La vita può sembrare così difficile ed inestricabilmente collegata alla morte da far precipitare la persona nel grande buio dell'anima.


La depressione rappresenta uno scollegamento dalla vita, come se Plutone silenzioso ed invisibile succhiasse dall'interno la forza vitale, lasciando un corpo vuoto che vagabonda in una notte di luna nera.


Rabbia, risentimenti, frustrazione sono veleni che il bambino ha succhiato dall'esterno e di cui successivamente l'adulto si nutre. Nei momenti più difficili può esserci una tendenza ad abbracciare la sofferenza, a cercare conforto nel dolore, dinamiche familiari conosciute, come se la persona sentisse il bisogno di elevare al massimo il livello di distruttività-autodistruttività. L'inferno personale diventa nido, casa, luogo conosciuto, e più passa il tempo più diventa problematico valutare la possibilità di un trasferimento. Alimentando queste vulcaniche emozioni, con un piede sul bordo del precipizio l'anima in pena sente la sua forza, nello sfidare la morte la persona si sente viva.


La forza distruttiva può trovare forma di espressione attraverso il mondo onirico sottoforma di incubi. Presenza pericolosa priva di forma, che raffredda il sogno estivo e fa piombare nel gelido terrore che qualcosa possa rubarci l'anima. Se avessimo il coraggio di scendere nella nostra ombra potremmo illuminare il nemico invisibile e riconoscere con sommo stupore il nostro volto.


Questo alto tasso di distruttività subìto nella prima parte della vita, dovrebbe essere riconosciuto e portato alla luce, affinchè non venga scaricato all'esterno o imploda all'interno.
Grazie al lavoro svolto da molti ricercatori sappiamo che un disequilibrio psico-emotivo può avere ripercussioni a livello fisico. Ricordiamo Candance B.Pert, che ha scoperto le Molecole di Emozioni, informatori relazionali che viaggiano all'interno dell'organismo, perciò il disagio emotivo può somatizzare a livello sistemico.




Il Seme della Creazione


Questo aspetto, molto difficile nella prima parte della vita, rappresenta sicuramente un'ottima possibilità. Può portare la persona ad un'abile introspezione, a comprendere i propri limiti, ad esplorare il mondo inconscio, a conoscere il proprio potere personale. Il seme della distruzione che si annida nel caldo utero, che cresce fino a completa maturazione e viene espulso attraverso il canale del parto passando per insopportabili doglie, può dar vita a qualcosa di assolutamente straordinario, la vita stessa.


La capacità di trasformazione insita in questo matrimonio sacro fra Vita e Morte è direttamente proporzionale a quantità e qualità della sofferenza, ma a quale prezzo?
Attraverso quante morti simboliche la persona deve passare per portare in superficie l'inestimabile ricchezza di questo aspetto?


Rinunciare a giocare questa partita significa precludersi la possibilità di essere autentici, di riconoscere e portare fuori quello che veramente siamo. Nella prima parte della vita ci può essere la tendenza, più che comprensibile, ad osservare il gioco dalla panchina, necessario per comprendere dinamiche poco chiare, ma quando arriva il momento di entrare in campo è fondamentale scontrarsi con ogni singolo nemico. Allora può uscire il potenziale di forza che questo aspetto rappresenta.




Luna-Plutone nell'Arte


Luna-Plutone a livello sottile e profondo predispone ad un odio nei confronti della vita e conseguentemente ad un odio nei confronti di sé. Il senso di impotenza può essere molto forte, tanto che la persona si sente potente nel momento in cui riesce a sopravvivere a situazioni estreme. Situazioni estreme che si tendono a ricreare, mettendo in campo reazioni-azioni solo all'ultimo momento, quando si tratta di vivere o morire. Come se la persona si trovasse ogni giorno a dover scegliere fra la vita e la morte, avvertisse all'interno una convivenza fra queste due pulsioni. Sono persone che non si accontentano di vivere tanto per vivere, ma hanno bisogno di alimentare il fuoco della passione per Eros e Thanatos.


La grande carica libidica può essere convogliata nella creazione artistica.


Molti artisti hanno questo aspetto: Alda Merini, Jimi Hendrix, Jim Morrison, Michael Jackson, Amy Winehouse, Prince, Chester Bennington, Chris Cornell, Cesare Pavese, Yukio Mishima, Edvard Munch, Dolores O'Riordan. Vite al limite, fra follia, depressione, dipendenze, tendenze suicide, riflessi di una grande sofferenza interiore.


Dolores O'Riordan, cantante dei Cranberries scomparsa nel gennaio 2018, ha espresso e sublimato il disagio interiore attraverso la musica. Ha vissuto un'infanzia tutt'altro che semplice, vittima di abusi sessuali ha fatto presto i conti con l'anoressia ed una grande fragilità interiore. Un enorme dolore che l'ha portata a confrontarsi con i suoi fantasmi, a soffrire di depressione, a tentare il suicidio, all'abuso di sostanze. Nei suoi testi ha denunciato la violenza sui banbini. «Un'altra testa pende lentamente. Un bambino è preso lentamente. E la violenza ha causato così tanto silenzio...Un'altra madre si sta distruggendo il cuore sta prendendo il sopravvento. Quando la violenza causa il silenzio...» e la violazione dell'integrità infantile «come hai potuto toccare qualcosa di così innocente e puro.. oscuro. Come potresti ottenere soddisfazione dal corpo di un bambino...».


Dal seme della sua disperazione sono nate bellissime creature artistiche, con la sua voce è riuscita a trasmettere il dolore di una vita. Una grande forza distruttiva che non è riuscita a trasformare completamente e che l'ha inghiottita nella notte dell'anima.


Indubbiamente quello che è nato dalla sofferenza è stato un grande dono, espressioni artistiche che toccano il cuore dell'umanità. Sofferenza e disperazione sono indelicate, ma necessarie, iniziazioni alla vita.





BIBLIOGRAFIA



Carl Gustav Jung Psicologia dell'Inconscio Ed Bollati Boringhieri


Carl Gustav Jung Tipi psicologici CE Bollati Boringhieri


Jean S.Bolen Le Dee dentro la donna CE Astrolabio


Erich Neumann La Grande Madre 1981 CE Astrolabio Ubaldini


Lisa Morpurgo Lezioni di Astrologia CE TEA


Lidia Fassio Simbologia della Luna CE Spazio Interiore


Jean S.Bolen Gli Dei Dentro l'Uomo CE Astrolabio1989


Carl Gustav Jung Gli Archetipi dell'Inconscio Collettivo Bollati Boringhieri


Friedrich Wilhelm Nietzsche Così parlò Zarathustra 1881


James Hillman Il Codice dell'Anima Adelphi edizione 1997


Liz Greene Astrologia e Destino CE Armenia


Liz Greene La relazione interpersonale CE Astrolabio 1986


Candace B.Pert Molecole di Emozioni CE TEA 2017



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