IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni
 
FORUM DI Astrologia
Inserito il su Eridano School - Astrologia e dintorni
 
DISCUSSIONE: 8 Marzo
care amiche,
sono in partenza per Ancona e quindi con molta facilità non potrò collegarmi domenica per farvi gli auguri.
Voglio però farli adesso personalmente a tutte le meravigliose donne che scrivono ed animano questo forum, permettendo queste discussioni che sono incredibilmente ricche di spunti di crescita.
Non le posso elencare una per una perchè sono veramente tante e mi sorprendo spesso a pensare a quanto l'astrologia sia un percorso femminile in tutti i sensi.
Primo perchè aiuta a cercare l'anima in noi stessi;
secondo perchè occorre una sensibilità femminile per percorrerla e comprenderla in profondità (e in questo onoro la sensibilità degli uomini che si avvicinano e la onorano e di cui questo Forum è ricco);
terzo perchè è una materia che amano di più le donne in quanto gli uomini sono comunque pochi (ma buoni) all'interno di questo universo che resta prevalentemente femminile.

In pratica voglio farvi un mondo di auguri dicendo che sono onorata di appartenere a questa metà del mondo perchè la ritengo portatrice di vita, di amore e di unità.. cose che, come ho scritto nella news, potrebbero veramente cambiare il mondo.

Un bacio a tutte. Lidia
a cura di Lidia
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RISPOSTE
 
del 07/03/2008 10:57:58
CAra Lidia,
un grandissimo grazie, e non solo per questi auguri (ma anche perchè mi sei stata messaggera di cose molto molto belle)...

Personalmente, anche quando la mia vita era molto triste, non ho mai dubitato di voler essere nata donna...
Oggi che la mia vita sta fiorendo ed io sto diventando una VERA donna (grazia richiesta anche alla Pachamama in un rito anni fa, con lo sciamano andino Hernan Mamani; si sta realizzando, grazie alla Pachamama, all'universo e a me stessa)...
dico che sono felice di essere una donna e di esistere al mondo (e di essere qua)!!!

Un abbraccio forte forte a tutti...
Bruna
a cura di BRUNA
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del 07/03/2008 11:41:09
siete tutte così splendide quando tutto va bene ma perchè nessuno ha risposto a Roberta?
a cura di PAOLA
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del 07/03/2008 11:49:18
Carissima,
sarò cecata, ma io non ho visto la discussione di Roberta....(il che non vuol dire, ma almeno dimmi, qual'è?)
Grazie

(non ne avere a male se uno si sente bene e lo dice, è per condividere....)

Ciao
Bruna
a cura di BRUNA
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del 07/03/2008 11:55:10
Mi unisco in questo coro di voce prevalentemente teso a valorizzare, onorare e ricordare l'importanza del femminile, in questa data la cui storia pare molto controversa.

Come insegna wikipedia:
'Una possibilità è che la sua istituzione risalga al 1910 nel corso della II Conferenza dell'Internazionale Socialista svoltasi a Copenaghen nella Folkets Hus (Casa del popolo) chiamata poi "Ungdomshuset". Sarebbe di Clara Zetkin la proposta di dedicare questo giorno alle donne. Alcune femministe italiane (Irene Giacobbe, Tilde Capomazza, Marisa Ombra) sostengono tuttavia che non c'è nessuna prova documentata a supportare questa ipotesi. Il movimento operaio e socialista di inizio secolo ha celebrato in date molto diverse giornate dedicate ai diritti delle donne e al suffragio femminile. L'unica data certa è l'8 marzo 1917 quando le operaie di Pietroburgo (Russia) manifestarono contro la guerra e la penuria di cibo (nell'ambito della rivoluzione di febbraio). Le autrici citate ipotizzano che per rendere più universale e meno caratterizzato politicamente il significato della ricorrenza, si preferì omettere il richiamo alla Rivoluzione russa ricollegandosi ad un episodio non reale, ma verosimile, della storia del movimento operaio degli Stati Uniti d'America.
In Italia, nel secondo dopoguerra,la giornata internazionale della donna fu ripresa e rilanciata dall'UDI (Unione Donne Italiane) associando nel contempo alla data dell'8 marzo l'ormai tradizionale fiore della mimosa.
In Italia è molto diffusa una storia che fa risalire l'origine della festa ad un grave incidente avvenuto negli Stati uniti, l'incendio dell'industria tessile Cotton. Questa storia è un falso storico accertato che fu elaborato dalla stampa comunista ai tempi della guerra fredda[1] ma in Italia recentemente è stata riportata come la vera origine della festa della donna dai telegiornali creando così una "leggenda".

Secondo questa storia nel 1908 a New York, alcuni giorni prima dell'8 marzo, le operaie dell'industria tessile Cotton iniziarono a scioperare per protestare contro le condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero proseguì per diversi giorni finché l'8 marzo Mr. Johnson, il proprietario della fabbrica, bloccò tutte le vie di uscita. Poi allo stabilimento venne appiccato il fuoco (alcune fonti parlano di un incendio accidentale). Le 129 operaie prigioniere all'interno non ebbero scampo.

Effettivamente non esiste alcun tipo di prova e documento che affermi l'esistenza di un fatto storico che confermi l'episodio delle oltre 129 donne bruciate vive in un incendio di una fabbrica dal proprietario perché le donne erano scese in sciopero.

Questa storia prende spunto da un reale fatto di cronaca, un incendio avvenuto nel 1911 (quindi dopo, e non prima della tradizionale data di nascita della festa, il 1910), a New York, nella Triangle Shirtwaist Company. Le lavoratrici non erano in sciopero, ma erano state protagoniste di una importante mobilitazione, durata quattro mesi, nel 1909. L'incendio, per quanto le condizioni di sicurezza del luogo di lavoro abbiano contribuito non poco al disastro, non fu doloso. Le vittime furono oltre 140, ma non furono tutte donne, anche se per il tipo di fabbrica erano la maggior parte. I proprietari della fabbrica si chiamavano Max Blanck e Isaac Harris, vennero prosciolti nel processo penale ma persero una causa civile. Ma soprattutto l'8 Marzo non ha nulla a che fare né con lo sciopero (iniziò il 22 Novembre) né con l'incendio (avvenne il 25 Marzo).

La versione comunista fu riportata in Italia Nel 1952 da "La lotta", settimanale edito dalla sezione bolognese del Partito Comunista Italiano. L'Unione Donne Italiane distribuì nello stesso anno alle iscritte libretti con un resoconto dell'incendio di New York. Nel 1954 Il Lavoro, settimanale della Cgil aggiunse un fotomontaggio di Mr. Johnson con la bombetta che si fa largo tra la massa di donne tenute dalla polizia.'

Ma un particolare e sentito grazie a tutte le donne, che nella loro tenacia, determinazione, spirito d'avventura, e desiderio di libertà e verità, hanno fatto la storia:
Da Giovanna d'Arco a Hannah Arendt, passando per Anna Frank, Rosa Luxemburg, l'astronauta Valentina Tereshkova. e cosa dire della nobel Marie Curie, di Rosa Luxembourg, di Natalia Ginzburg, di Mata Hari. sono innumerabili e innominabili per mancanza di tempo tutte le grandi donne che hanno reso questo mondo più vivibile e vivo, e questo gap ingiusto tra uomo e donna, sempre più crudele perchè raramente riconosciuto il loro valore come essere umano alla pari.

Non c'è superiorità alcuna se si guarda il mondo in un'ottica evolutiva prettamente sincera e terrena, nostra, concreta, che si possa toccare, fianco a fianco, dove ci si possa prendere per mano in questa qualità di vita in continuo apprendimento: "Ιl mio sforzo, malgrado il mondo mi biasimi e mi condanni, è di condurre l'uomo e la donna a una dimensione in cui si possano accettare a vicenda, in quanto polarità complementari e opposte.
Se anche una sola frazione, pur minuscola, della società inizia a rispettarsi vicendevolmente, avverrà un'incredibile rivoluzione.
Ancora non è nato un essere umano integro. Sono esistiti gli uomini e sono esistite le donne, ma ancora non sono esistiti gli esseri umani. Io intendo dar vita a un essere umano globale, che abbia tutte le splendide qualità della donna, unite alle qualità dell'uomo (Osho).

E mi rattrista enormemente guardare indietro le mie spalle e notare entro quali termini la donna sia stata connotata, quali lavori, quale RISPETTO. perchè per me la donna assume una qualità nel quale lo stesso ruolo è un insulto, poichè non rende liberi. ognuno deve seguire al compito originario, "Dare alla luce sè stesso" (Jung) e non essere schiavo di condizionamenti duri e inespugnabili dati dalla stessa natura umana vigente in quella porzione di tempo. Nella sua bramosia per l'aspetto di potere, il patriarcato ha decisamente esagerato, e si è reso complice di un delitto ineguagliabile, mettendo perfino la scarsa stima e considerazione (per non dire altro) nella tradizione cattolica, così come in quella musulmano: non c'è stata altra forma di diffusione più potente di quella religiosa per svalutare e compromettere il vero ruolo nobile che la donna, come l'uomo, ha all'interno del mondo.

I poeti danno una dimensione sicuramente più onorabile e vivibile, di questa versione angelicata della donna, riconducendola almeno agli strati elitari e sognatori del nostro animo: ma secondo me questo non basta, perchè la donna vive QUI, non nel limbico status che la porta ad essere un'entità intoccabile e impercepibile, se non per qualche vaga e fortuita apparizione. Dal canto loro, lo struggimento e la passione che mettono nel descriverla è sicuramente lodabile, ma non le danno il giusto riconoscimento, la loro autenticità e il pari rispetto come esseri al pari dell'uomo. Il fatto di vivere in strati incommensurabili pensando alla donna è lodevole, perchè tale animo deve guardare al lato paradisiaco, edenico che ci riporta all'Origine, e del nostro rapporto che sicuramente deve essere più originale, trasceso e Scelto dell'attuale, almeno come viene dipinto dalla società; tuttavia il riconoscimento in toto della donna avviene nelle sue qualità, nella sua grandezza, nel suo essere, e nella sua specialità di individuo al pari dell'uomo: ogni giorno, e in ogni occasione.

Riporterò questi versi di Dante, prima nel concetto di estasiata forma, incanto immateriale e concetto inesprimibile di gioia e multilaterale passione, poi di quello più universale:

"Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia, quand' ella altrui saluta,
ch' ogne lingua deven tremando muta,
e gli occhi no l' ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente e d'umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
dal cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi sí piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che 'ntender nolla può chi nolla prova.
E par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d'amore,
che va dicendo a l' anima: Sospira."
Poesia d'amore ad una donna - sonetto XV

"Ne li occhi porta la mia donna Amore,
per che si fa gentil ciò ch'ella mira;
ov'ella passa, ogn'om ver lei si gira,
e cui saluta fa tremar lo core,
sì che, bassando il viso, tutto smore,
e d'ogni suo difetto allor sospira:
fugge dinanzi a lei superbia ed ira.
Aiutatemi, donne, farle onore.
Ogne dolcezza, ogne pensero umile
nasce nel core a chi parlar la sente,
ond'è laudato chi prima la vide.
Quel ch'ella par quando un poco sorride,
non si pò dicer né tenere a mente,
sì è novo miracolo e gentile."

Ne li occhi porta la mia donna Amore (Vita Nova, XXI)

per arrivare alla sua lode più alta, che benigni giustamente descrive in spettacoli toccanti; io però più che alla vergine madre la dedico all'essere donna, all'entità femminile che ci ha nutrito di sè stessa, del latto predisposto per ogni essere umano secoli e millenni fa, per un disegno geometrico di un divino che non cessa ogni giorno di manifestarsi e stupire per la sua sincronicità, per i suoi messaggi, che ci collegano al tutto, insperabilmente e inesorabilmente, con un messaggio d'Amore, che spesso viene travisato; per capirlo occhi, ma per vederlo cuore; per comprenderlo, tutti noi stessi, e la nostra bellezza, che diversa dal divino, non è. Per avere non più un cammino solo di lode della donna, ma dal compiere un percorso assieme ogni giorno, che sia il più possibile pieno di amore e rispetto reciproco: che il palpito estasiato d'amore e di bellezza, meraviglia del poeta si intrecci con il maturo riconoscimento, la capacità dell'accettazione, l'amore puro del vivere un percorso di fratellanza e agape tra le persone, a prescindere dai sessi ma, partendo dal riconoscimento della donna.

"Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,
tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'etterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se' a noi meridiana face
di caritate, e giuso, intra ' mortali,
se' di speranza fontana vivace.
Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre
sua disianza vuol volar sanz'ali.
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fiate
liberamente al dimandar precorre.
In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate."

A TUTTE LE DONNE
Arcangelo

a cura di ARCANGELO
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del 07/03/2008 12:56:44
Arcangelo, sei impegnativo...da leggere!!! Intendo dire che per farlo bene, mi sono dovuta stampare il post.
Comunque grazie davvero per questa dedica al 'femminile'. Non è pratica consueta, diciamolo care ragazze del forum...
Confermo quel che dice la bellissima Bruna - l'avete mai incontrata???? Fossi un uomo ci farei più di un pensierino ;=)))))... - anch'io sono felice di essere donna, con tutte le contraddizioni che mi porto dietro e la mia pungente ironia nei confronti dei...maschietti (ho qualche sassolino nelle scarpe con la mia luna arietina e la mia quadratura Luna Marte, Sole Luna, Venere Luna da Capricorno...). C'è da dire che almeno non m'annoio con questo garbuglio da integrare.
Tanti auguri a tutti, maschi compresi
a cura di EVI
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del 07/03/2008 13:19:30
roberta è l'unica che ha zero risposte titolo mercurio congiunto a marte opposto a plutone giove mi pare
a cura di PAOLA
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del 07/03/2008 14:16:53
vi porgo le mani a questo meraviglioso girotondo:

Vi sento a fianco
con Voi mai stanco

tenera vita
eterna passione

Donna d'amare tenere
abbracciare non solo

in questo giorno
da ricordare.

io sono con Voi
nettuno
a cura di NETTUNO
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del 07/03/2008 14:38:20
Evi cara, ma che fai??!!! mi ti metti a fare da agenzia matrimoniale?????



Cara, anche io ho dei sassolini, non vi dicevo pochi giorni fa che ho messo bene a fuoco il mio rapporto competitivo col maschile..?..(come Lidia diceva, con Sole Plutone e mettiamoci pure Marte!...)...ieri vado da una brava e dolcissima sensitiva, che mi dice cose belle, ma, per prima: " tu sei una che sfida i maschi !! "
(Gulp!) Beccata, se mi serviva la conferma....
sistemiamoci 'sti sassolini, mia non meno bella amica.....

Un bacio davvero a tutti....

Bruna
a cura di BRUNA
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del 07/03/2008 15:04:43
...agenzia matrimoniale...è vero...cosi impegno i maschietti su un altro fronte - peraltro assolutamente appetibile - ed evito che mi si aggrappino addosso. Quando mi dicono:"Ma non vorresti un fidanzato???" rispondo: "Piuttosto mi porto a casa un altro cane".
Ne ho già 4 come ben sai...
Cara amica dovrò pure difendermi e, soprattutto, difenderli. Intendo...i maschi. Cosi li distraggo.
Un bacio affettuoso a te Bruna, alle ragazze, ai maschietti del Forum e alle mie energie maschili che mi rendono bellicosa nell'anima. A porre un freno alla bomba - per il momento inesplosa - il mio venerato Saturno e quell'ascendente bilancino che mi rende cosi 'amabile'......
Attendo l'avanzata di Plutone per la deflagrazione. Non risponderò di me, sappiatelo.
Ciiiao a tutti
a cura di EVI
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del 07/03/2008 15:09:37
Mi accodo anch'io per gli auguri,
mi piace un sacco farli e riceverli.
Perciò, carissime Donne...tutte qua coi nostri problemi quotidiani...vogliamoci bene e tifiamo le une per le altre.
Una mimosa a tutte!

Costanza
a cura di COSTANZA
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del 07/03/2008 15:31:33
Cara Lidia,grazie,auguri a te e a tutte le donne che frequentano questo forum.
un abbraccio virtuale a tutte
a cura di ELISABETTA
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del 07/03/2008 16:47:16
care amiche,

io sono cresciuta con modelli femminili piuttosto deboli e sottomessi, dove la forza poteva stare solo nella "manipolazione".....qui con LIdia e con voi tutte ho compreso che LA DONNA è MOLTO DI PIU' ....

....che possiamo essere FORTI e GRANDI e soprattutto che possiamo permetterci di essere completamente NOI STESSE ....


un bacio a tutte ....

Lara
a cura di ARAL
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del 07/03/2008 16:51:58
caro grazie,
per la storia che non sapevo: tutto accadde durante la rivoluzione russa!
1917...
beata la tua nona!
ad arcangelo
a cura di NETTUNO
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del 07/03/2008 17:13:06
Lidia..stavo pensando ...;siccome verso le 13,30 oggi ero nei pressi di Ancona ..non è che eri tu quella che mi puntava dentro l'autogrill nei pressi dell'autostrada?
Ti somigliava .

Fammi sapere

:- )

arabello
a cura di PER LIDIA
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del 07/03/2008 20:01:51
Arcangelo ,grazie,ha riproposto la storia di questa "ricorrenza".....io vi propongo un invito a vedere questo film

VOGLIAMO ANCHE LE ROSE

ultimo film di Alina Marazzi,un film da vedere, da ricordare e valutare in rapporto alla “miseria”del presente ma aggiungerei, soprattutto, da godere.

"Sono infatti “rose” quelle che ci offre il film sapiente ed ironico di Alina Marazzi, proprio quelle “rose” che l’abitudine alla rinuncia spesso oggi ci impedisce di chiedere.

Ci consente di ripercorrere anni di ricerca faticosa e felice, di emozioni e cambiamenti,
finalmente liberati dalla retorica didattica, ideologica, religiosa, partitica, patriarcale, matriarcale, fraterna e sororale.

Ci rassicura dell’esistenza di donne che si sono informate e formate, e informano e formano, su una produzione culturale di donne o su donne, considerate per il loro esistere e significare.

Con leggerezza. Italo Calvino in “Lezioni americane” a proposito della leggerezza nel linguaggio letterario dice “…nel momento in cui il regno dell’umano mi sembra condannato alla pesantezza, penso che dovrei volare come Perseo in un altro spazio. Non sto parlando di fughe nel sogno o nell’irrazionale. Voglio dire che devo cambiare il mio approccio , devo guardare il mondo con un’altra ottica, un’altra logica, altri metodi di conoscenza e di verifica”.

Questo ha fatto Alina col linguaggio filmico. E’ difficile parlare di quanto è accaduto tra gli anni sessanta/settanta nella vita delle donne senza rischiare di deformarlo sotto il peso dell’attualità di volta in volta osannante, revisionista, negazionista.

Servono altri metodi di conoscenza e di verifica. I diari di tre donne vissute tra gli anni sessanta /settanta, Anita, Teresa Valentina, presi dall’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano, vengono letti con l’ausilio di materiali di repertorio dell’epoca: inchieste e dibattiti televisivi, spezzoni di film, di filmini familiari, riprese di manifestazioni, fotografie, fotoromanzi, pubblicità, musiche.

Si riesce a sorridere quando la deliziosa ragazza con sottogonne inamidate e vitino di vespa si chiede fiduciosa e trepidante quale sarà il suo futuro di sposa, amata e amante e nella magica sfera di cristallo compare il corpo nudo di una ragazza che balla su un prato circondata da ragazzi; si ride delle presuntuose e disarmanti risposte, durante inchieste e dibattiti, di uomini/ patriarchi

ma quando l’indicibile, l’irrapresentabile si impongono, il colore, le linee, le immagini, la musica sostituiscono efficacemente le parole ed ecco ancora la leggerezza, originale e graffiante: la sofferenza fisica, la paura, di Teresa, ragazza del sud costretta ad abortire, si racconta

con piedi nudi femminili che camminano su lastre di ghiaccio."

Vogliamo anche le rose......e non è Venere che racchiude in sè il simbolo della rosa?

UN MAZZO DI ROSE A TUTTE NOI

naja

a cura di NAJA
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del 07/03/2008 22:47:01
"Dagli occhi delle donne derivo la mia dottrina:essi brillano ancora del vero fuoco di Prometeo,sono i libri,le arti le accademie,che mostrano,contengono e nutrono il mondo".
(W.Shakespeare)

A tutte voi.
a cura di STEFANIA AR/AR
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del 07/03/2008 23:48:56
"sognai di camminare ai Campi Elisi
conversavo con dolci donne morte
da tanto tempo,e coi fiori del prato
una ghirlanda a te ,vivo,intrecciavo.
Danae vidi,un solo giorno eletta
dall'aureo Giove e al suo fianco colei
che Giove-Toro rapì per amore
e,senza èpiume,la sposa del Cigno.
Tutte donne mortali,eppure ognuna
da un dio ospite in terra visitate,
e con loro a mio agio camminavo
e si parlava con vecchie amiche:
nè mi stupivo ripensando a te
ciò che mi accomunava a tutte loro"
Edna St.Vincent Millay
un augurio..speciale......
a cura di CILLI
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