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DISCUSSIONE: Aral,il suo tema e una idea a un suo dubbio
Ho colto un appello /dubbio/sconforto di Aral in post temi natali...e nostante la mia fase attuale-ho dentro l'oceano ma rischio di affogarmici e non riesco a tirare fuori una "goccia di parola"..-provo cmq a fare uno sforzo e a lanciare a tutto il forum un'idea:

perchè non proviamo a riprendere analisi temi natali ma con un NUOVO INIZIO/SVOLGIMENTO :

proviamo a rintracciare dentro al tema natale i miti che più parlano ..

Vi posto questa breve intervista a J.Hilmannn

"Non è solo questione, ad es., del mio o del tuo matrimonio : il matrimonio è un archetipo, e nell'archetipo troviamo un dio e una dea che causeranno sempre turbamenti. In questo modo acquisiamo una visione più ampia di che cosa sia questo turbamento. La psicologia ci dice: tu hai un problema, il mito ci dice: tu hai una tragedia.>>

Puntuale giunge allora la domanda dell'intervistatrice: " I grandi psicoanalisti amano raccontare i loro casi clinici esemplari. Può illustrarci un caso di guarigione attraverso il mito ?". Ecco la risposta.


Ma se si è al corrente del mito di Crono e si sa che il padre divorerà comunque suo figlio – sempre – la cosa diviene basilare…. Il padre è in grado di pensare : io non posso non divorare mio figlio, posso però non farlo letteralmente. Saprò che questo accade, mi aspetterò che accada, porrò attenzione a questo fenomeno, non cercherò di reprimerlo e dirò a mio figlio :
>.<
Così le cose cambiano, quella storia diventa un’altra storia. Anziché combattersi l’un l’altro i due hanno un mito, un intreccio che dice loro perché stanno lottando l’uno contro l’altro. Sono legati reciprocamente dal mito e solidali nel mito. E io credo che i Greci vivessero così, perché conoscevano questi racconti. Noi non li conosciamo più, sui padri e sui figli conosciamo solo quell’unica storia che ci ha riferito Freud, e cioé che stiamo contendendoci la madre - quella soltanto. Ma l’antichità e il Rinascimento avevano storie infinite e, una volta che la vita si struttura sulla tragedia delle storie archetipiche, la coscienza si sposta ad un altro livello, anche se il nostro ‘problema’ non per questo si risolve.>>.

forse un nuovo spunto che ridà vigore e slancio ...una via che ci avvicina con "meno panico"a quei quadrati/trigoni/opposizioni che a volte restano muti alla nostra immaginazione-comprensione

ovviamente è solo uno spunto... che se piace potremmo cominciarlo col tema di Aral
ma, se invece lo ritenete balzano.... voi mi perdonerete..l'apetta è chiusa nella celletta a fare esercizi per ritornare ad "andare spettinata per prati"

bacietti
naja

a cura di naja
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RISPOSTE
 
del 25/03/2008 20:32:28
cara Apetta spettinata,
bella questa storia raccontata da Hillman, ma soprattutto vera..
Possiamo iniziare a parlare dei miti di Aral in modo da rendere la lettura più viva... e quasi interpretata..
Un bacio Lidia
a cura di LIDIA
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