Sull'onda dei post scritti dagli altri frequentatori del forum, torno su quest'argomento che personalmente mi interessa molto. In diversi articoli ho letto che una lesione in seconda casa, riguarda una "ferita" subita dal sè del neonato nei primi mesi di vita.. forse non si è stati accuditi come avremmo voluto e questo ha in qualche modo inciso sull'autostima. La seconda casa è quella delle risorse fisiche, materiali ma anche spirituali, fondamentale in ordine alla formazione di un senso di valore personale.

Nel mio caso Venere e largamente anche il Sole in seconda sono lesi da Plutone in quinta e le cose sembrano complicarsi ancor di più..bisogno di manipolare, di avere sempre la situazione sotto controllo, diffidenza, paura dell'abbandono, del tradimento, di essere feriti e via dicendo.. situazione molto difficile da vivere e che mi ha portato ad avere diverse delusioni sentimentali. Forse questa già complicata situazione è stata peggiorata da un trauma vissuto nell'adolescenza, quale la perdita del mio primo ragazzo in un incidente (l'unica volta in cui queste tattiche non le avevo adottate, forse l'unica volta in cui mi sono sentita veramente sicura dell'altra persona). Trauma che credevo di aver superato totalmente, mentre ora sono arrivata a prensare che sia una ferita che nonostante gli anni non si è ancora chiusa del tutto.
Ora farò una domanda che potra sembrare banale, poichè so perfettamente che nessuno ha la verità in tasca, ma mi chiedevo se qualcuno che sicuramente avrà esaminato situazioni analoghe può indicarmi la via per uscire da queste dinamiche o perlomeno da dove iniziare per ricostruire questa "struttura interiore" che evidentemente non è salda, in quanto, nonostante le ultime esperienze mi abbiano portato in qualche modo ad evolvermi (in primis il passaggio di Plutone sulla mia Luna in settima), mi rendo conto di avere ancora molta strada da percorrere..
Grazie a chi avrà la gentilezza di darmi un suo parere. Buona serata!

(11/7/84 3:15 ve)

cara Lunablu,
tutto è affrontabile e comprensibile il che apre strade alla risoluzione.
Certo, tu hai una quadratura tra la Venere in seconda casa e Plutone in 5a casa... ed io credo che in te viva profondo uno sconvolgimento a livello di valori.. per cui, in seguito ad una difficoltà a veder riconoscere i tuoi bisogni autentici che ti ha portata a comprendere che era meglio essere seduttiva piuttosto che affermativa, ti ritrovi forse ancora oggi a mettere in atto certi schemi autonomatici di comportamento che ti portano facilmente a capire gli altri e a metterli a loro agio fornendo loro ciò che senti che desiderano.
Infatti, quella Venere in seconda parla di una deformazione, ma anche di una falsazione del desiderio.. portandolo sempre a privilegiare quelli altrui che, così, ti aiutano a farti sentire amata ed accettata.
Sedurre è una parola importante per te.. ma ora devi imparare a sedurre te stessa ovvero a venire incontro ai tuoi bisogni e a comprendere cosa effettivamente non vuoi più.. in modo da cominciare ad orientarti su ciò che,invece, desideri.

Indubbiamente mi vien anche da pensare che questa seduzione sia stata messa in atto principalmente con la figura paterna proprio perchè, per qualche motivo era lui che volevi conquistare e che, sicuramente in alcune occasione non ha fornito quello sguardo amorevole che ti sarebbe stato necessario per sentirti piena di valore.
Ci sono anche dei piccoli invischiamenti e delle rivalità che puoi aver messo in atto perche', forse, dovevi confrontarti con una figura maschile.. (forse un fratello) che aveva maggior possibilità di essere accettato.. mentre per te.. c'era il bisogno di farti accettare.. e di trovare il modo.
Tieni presente che stanno cambiando delle cose.. proprio per via della congiunzione di PLutone alla Luna e a Nettuno che sta avvenendo in questo momento.

Un saluto Lidia

Ti ringrazio Lidia per la tua risposta...in effetti sono cresciuta pensando che l'approvazione di mio padre non mi servisse, dato che era assodato che la sua "preferita" era mia sorella maggiore, e questo forse l'ho compensato sentendomi comunque la prediletta di mia madre (tanto che da piccola mi pareva strano che anche le altre mie sorelle fossero figlie sue!)... ma evidentemente questo non sentirmi amata da lui ha in qualche modo minato la mia autostima. Sulla seduttività non posso darti torto, scatta automaticamente in me ogni volta che mi relaziono con una persona del sesso opposto, e da quì deriva anche la paura di apparire provocante con chi non vorrei, la paura di essere fraintesa ed il conseguente distacco. Dici che devo imparare ad andare incontro ai miei bisogni e rifiutare ciò che non voglio più, ma è una cosa molto difficile in quanto ora come ora non saprei chiaramente individuare quali siano i miei veri bisogni..oggi ho molte meno certezze rispetto a qualche anno fa..forse perchè ho iniziato ad interrogarmi veramente più a fondo...
Ti ringrazio per i preziosi spunti di riflessione che mi hai offerto!
Buona giornata e buon lavoro!