IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
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DISCUSSIONE: Proiezioni ed etichette |
Cara Lidia,
mi sto accostando da un pò di mesi al percorso di consapevolezza delle potenzialità, e sono veramente interessato.Desidero imparare a capire quali sono i meccanismi della nostra mente che ci lasciano "senza fiducia", quali "senza rispetto" per poter poi molto lentamente cambiare in meglio la situazione. Ho letto da libri di pensiero positivo e pnl che conta molto la visualizzazione, il "vedersi" e il porsi obbiettivi, inseriti in un contesto scelto unicamente* da noi. *Quell'unicamente, quanto conta? Noi a volte subiamo condizionamenti, schemi, sistemi, in modo acritico.il rendersi conto di quali schemi riceviamo, può portarci ad un livello maggiore di consapevolezza e dopo di libertà. Ma se, poniamo, io ho una immagine di me, e la gente circostante, o familiari, o per cultura, o per vissuti, vuole già tenere un'immagine fissa tenuta fino ad adesso delle loro situazioni su di me, è possibile cambiare comunque e sfidare le loro rappresentazioni? il contesto delle immagini si gioca in un binomio di forza - vince la visualizzazione etichetta più forte o funziona in un altro modo? |
a cura di Arcangelo |
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RISPOSTE |
del 15/07/2007 09:17:45 |
caro Arcangelo,
indubbiamente noi cominciamo a formarci un'idea di noi stessi attraverso le immagini che ci riflettono gli altri. Questo è inevitabile, è l'unico percorso possibile per la nostra psiche, così, se a noi viene rimandata un'immagine fantastica, tenderemo a vederci fantastici, se ci viene rimandata un'immagine stentata, ci sentiremo stentati e con varie mancanze che richiederanno tempo e lavoro per essere cambiate e modificate. Io penso che ciò che viene descritto dalla PNL sia in fondo un altro tipo di "condizionamento"; credo invece che la nostra mente debba essere pian piano decondizionata in modo da riportarla a eseguire un po' più di silenzio e a mettersi in ascolto di ciò che arriva da dentro. Sicuramente la visualizzazione è un buon strumento; fu molto sperimentata da Jung che, ovviamente, credendo nella potenzialità autorisanatrice della psiche, sosteneva la necessità di lasciar fluire le immagini interiori in un clima di rilassamento in modo che sia l'inconscio stesso a parlare attraverso questo strumento. La parola d'ordine, a mio avviso è "ASCOLTARSI"; noi occidentali siamo invece sempre pronti ad AGIRE e a FARE; crediamo che tutto sia risolvibile sul piano dell'azione, mentre fatichiamo molto nel "sentire" ciò che arriva da dentro. Sono importanti a questo proposito i transiti di Nettuno che spesso, sbaragliano per un po' di tempo la mente razionale per consentirci di comprendere che esiste un'altra realtà..e non solo quella ordinaria. Gli schemi si possono cambiare, bisogna però vederli in azione e cominciare a non dar loro quella grande importanza, e, soprattutto a non seguirli pedestremente (quella è la loro intenzionalità e non la nostra). Un mio insegnante di psicologia diceva che bisognerebbe "fare una pazzia al giorno" in modo da "sorprendere" la mente e non lasciarle formare schemi. Credo che, ad esempio, siano in un certo senso avvatantaggiati i soggetti che hanno Urano o Nettuno in aspeto a Mercurio perchè non riescono a mantenerli in piedi gli schemi, in quanto, a mio avviso, la mente si AUTOCONTESTA da sola. E' un'esperienza lacerante nell'infanzia, perchè spesso queste persone sembrano non avere in fondo "idee" personali, sono cangianti, porosi, ma nel tempo, si accorgeranno che non hanno la facilità a dogamatizzare le cose e quindi sono più liberi a livello mentale. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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