IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
FORUM DI Il Salotto di Urania |
Inserito il su Eridano School - Astrologia e dintorni |
DISCUSSIONE: Nuovo Spazio |
cari amici,
su suggerimento di Arcangelo abbiamo creato questo "salotto virtuale" nel quale poter fare discussioni di vario genere, astrologico e non.. Arcangelo suggeriva di parlare di libri ed io ho allargato anche alla discussione di temi particolari presenti nei film, ma c'è spazio per molte altre cose. Aspetto le vostre iniziative, personalmente suggerirei di trattare i concetti rappresentati nel film BABEL che ho trovato molto interessante rispetto al tema della diversità e della facilità che gli uomini hanno di intendersi se non ci sono di mezzo ideologie o burocrazie. Un saluto Lidia |
a cura di Lidia |
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RISPOSTE |
del 13/09/2007 23:24:54 |
cari amici,
nessuno ha visto questo film? Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 14/09/2007 12:44:28 |
E' quello con brad pitt? ce l'ho nella lista dei film da vedere, appena ho un pò di tempo me lo guardo ;)
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a cura di ARCANGELO |
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del 15/09/2007 09:36:01 |
ciao Lidia, non ho visto il film, mi piacerebbe vederlo ma ho un pò di difficoltà a procurarmelo.
Invece mi avrebbe fatto piacere discutere con te e con gli amici di questo nuovo spazio il film" le parole che non ti ho detto..." che ho rivisto alla tv ieri sera. L'ho trovato pieno di significati plutoniani "elaborazione del lutto" matrimonio per lei, perdita della moglie per lui e....Urano, che con una cosa imprevedibile come il ritrovamento di una bottiglia contenente emozioni che non si riescono ad esprimere, metta di fronte alla necessità di lasciare indietro il passato per affrontare cose nuove, con una nuova trasformazione interiore.... bellissimo anche il ruolo del padre di lui: il vecchio saggio e consapevole che lo invita a "tagliare le cose che non servono più senza rimpianti", saturnino, ma in un padre ricco di amore per il figlio= giove-padre/buono interiore.... mi ha fatto molto piangere, come al solito è uscita la mia Luna in Pesci... ciao e buon fine settimana lilli ![]() |
a cura di LILLI |
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del 15/09/2007 12:13:39 |
Care amiche,
purtroppo non sono una grande appassionata di film. Invece dei telefilm non me ne perdo uno da House, a bones, a quello sui fantasmi prima del trapasso che hanno trasmesso quest'estate, a heroes... Ma credo che questo genere non sia nello spirito della discussione, vero? vi saluto e bacio ciao Lara ![]() |
a cura di ARAL |
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del 15/09/2007 14:05:01 |
carissima Aral,
anche a me piacciono i film e i telefilm con tematiche di spiritualità, anzi ho trovato molto interessanti quelli programmati da Rai 2 recentemente " Ghost whisperer"( mi piace anche il Dot.House, ma vedo male Italia 1 e..., ho fatto l'infermiera per 36 anni e a volte rifiuto l'argomento ospedali). Non so se li hai seguiti, io non sempre per problemi di tempo, la protagonista vedeva i trapassati che non riuscivano a distaccarsi dai loro cari e lei aveva il bellissimo "dono" e il compito di aiutarli. Non è stato facile per lei, da piccola quando lo aveva scoperto, capire questo dono che possedeva, all'inizio ne aveva, non tanta però, un pò paura come normalmente avviene in questi casi. La nonna, che aveva lo stesso dono, lo ha scoperto e l'ha aiutata a gestirlo..., molte persone hanno queste capacità, riconoscerle e incanalarle nella giusta maniera è molto importante, altrimenti si rischia di vedersi "schiacciare" dalle loro stesse energie.... Ho letto che tu sei interessata alla spiritualità, anche io a tratti me ne interesso, anzi me ne sono interessata un pò di più in passato. Se vuoi ne possiamo parlare, dammi qualche spunto ciao lilli ![]() |
a cura di LILLI |
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del 17/09/2007 10:23:15 |
Ciao Lilli,
scusa sae ti scrivo di fretta... Mi piace molto il cinema... anch'io ho visto "Le parole che non ti ho detto" (per la terza o quarta volta...) e mi è piaciuto e gli attribuito gli stessi significati che indichi tu. Il padre è la figura che più ho apprezzato, grande... Secondo te.., avendo tutto un suo senso, perchè lui muore? ha un senso pure la sua morte o la interpreti come un finale strappalacrime e basta? Costanza ![]() |
a cura di COSTANZA |
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del 17/09/2007 10:25:51 |
A rileggere, pare che io parli della morte padre...
con "lui "intendevo il protagonista ovviamente... Costanza |
a cura di COSTANZA |
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del 17/09/2007 12:06:53 |
Cara Costanza, mi sono domandata anch'io perchè far morire "lui" e la cosa mi ha fatto fare delle profonde riflessioni che ti descrivo rapidamente:
dal momento in cui entra "lei", la giornalista, c'è stata una "forte scossa" nei suoi sentimenti che lui credeva "morti per sempre " insieme alla moglie, una scossa che lo ha portato ad una catarsi personale, ad una presa di coscienza che la vita non era finita, che c'erano ancora sentimenti da poter vivere. secondo me lui aveva transiti molto importanti in cui entravano in gioco Saturno-Urano e c'era pure lo zampino di Plutone...parlo così perchè è un film, il particolare il fatto che lui muore nel momento in cui aveva deciso di staccarsi per sempre dai ricordi del passato, ed è riuscito a farlo solo dopo che aveva anche risolto i problemi con la famiglia della moglie, riconoscendo gli errori che aveva fatto, mi fa pensare che aveva liberato la "mente" ma non era riuscito ancora completamente a liberare "il cuore". Lui sceglie un giorno terribile di maltempo per andare alla punta...per salutare per l'ultima volta colei che amava tanto...cosa ti fa pensare? Inconsci sensi di colpa per un tradimento che lui sentiva di non essere pronto a fare? Ci sono amori talmente intensi che chi resta solo, dopo la morte dell'altro, continua ad amare nel ricordo come se fosse ancora vivo, e lui, secondo me, era in questa condizione, sempre secondo la mia idea, persone fortemente Nettuniane idealizzano il loro amore in un modo tale che "la morte dell'altro" lo rende indissolubile altra ipotesi: Un legame karmico indissolubile che solo la morte poteva sciogliere? Ciao sono contenta di avere trovato un interlocutore, fammi sapere la tua impressione lilli ![]() |
a cura di LILLI |
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del 17/09/2007 13:20:33 |
Eccomi Lilli, sempre di corsa ma ci sono.
Mah, ci ho pensato su già altre volte, sai...senza giungere ad una conclusione. E' un finale che non mi torna e non mi piace granchè poichè mi pare vada a vanificare quell'idea, quella possibilità..., di una sana rinascita, dopo l'elaborazione e l'accettazione del lutto, da parte di lui. Ti dirò...anch'io ho valenze Nettuniane: in questo caso intendendole al negativo, fino a poco tempo fa avrei pensato che sarebbe stato giusto così, che un grande Amore (probabilmente karmico, come ipotizzi tu) è unico ed eterno e che la morte di uno dei due lascia l'altro in un profondo desolante senso di vuoto, di totale estraneità al resto del mondo. Oggi però mi va di essere più ottimista, meno melodrammatica forse..., e le valenze Nettuniane le interpreto in altro modo: esaltano la sua sensibilità in una forma più matura e gli fanno capire la enorme fortuna di aver trovato ancora una volta sul suo percorso una Donna . Che lo ama e che merita di essere amata. Non solo, una Donna indipendente, positiva, solare ...meno eterea, evanescente e,... purtroppo, fisicamente fragile, dellamoglie. (Io la moglie lo'ho intesa così...) Perciò il finale non mi convince.... Attendo tuo ulteriore commento... Costanza |
a cura di COSTANZA |
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del 17/09/2007 19:12:17 |
Cara Costanza, anch'io ho molti valori Nettuniani e sono molto ottimista,comunque penso che il nostro bel, nel senso che Kevin mi piace un sacco..., protagonista aveva raggiunto la consapevolezza che era una donna da non perdere, tanto è vero che aveva cercato di elaborare il lutto nel migliore dei modi, ma forse non aveva fatto il conto con l'inconscio di cui ti ho già parlato, altrimenti convengo con te che è un finale teso a strappare lacrime e senza senso.
A me non piacciono i film che finiscono senza senso allora cerco di dargli il mio, ma forse lo scopo del regista è proprio quello no? Quello di lasciare che ognuno dia la conclusione che più gli piace.. ciao un abbraccio lilli ![]() |
a cura di LILLI |
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del 17/09/2007 19:42:58 |
Cara Lilli,
che bello ghost whisperer!!! che dono meraviglioso !! aiutare le persone in un modo unico e speciale arrivando veramente al cuore e toccando l'essenza della vita e della morte. Nello stesso tempo è anche un fardello pesante da portare perchè non hai scelta e devi vedertela con forze non sempre controllabili e "benigne". Beh, se posso immaginare il tema natale della protagonista ci vedrei bene una luna in aspetto con plutone, un nettuno in I, un giove in XII.... ma è il mio tema !!!!!ma accidenti, la mia vita è molto meno interessante... Per quanto riguarda gli interessi spirituali ho fatto un intervento in questo forum, ma continuo a vedere risposte 0... che tristezza che mi fa sto numero... ciao Lara ![]() |
a cura di ARAL |
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del 18/09/2007 09:28:30 |
care amiche,
purtroppo non ho rivisto il film e quindi i miei ricordi sono stipati in qualche anno fa. Non ricordavo neppure la morte del protagonista alla fine.. In ogni caso dobbiamo ragionare sul fatto che la morte per noi è un atto finale, ma in realtà non lo è, almeno non in assoluto. Per questo, spesso io percepisco la morte anche come uno stato di "cambiamento" che, a volte, avviene proprio dopo una grande svolta nella vita, dopo aver chiuso una serie di contenziosi, pe cui, il quel momento la si può accettare, si è pronti, perchè si sa che tutte le cose sono andate a posto e che si può chiudere. Ci ho riflettuto a lungo allorchè mori' mia madre. Rapporto difficile, molto conflittuale; ho atteso una sua accettazione invano per più di 50 anni.. e lei sempre dura, difficile, spigolosa, arrabbiata con tutti, me compresa in quanto facente parte di quel mondo, che a suo dire, non aveva fatto altro che infliggerle sofferenze. Ad un certo punto accadde il miracolo: due mesi prima di morire (morte che non mi aspettavo poichè era rinata da una malattia difficile e stava per tornare a casa, dimessa dopo 2 mesi di ospedalizzazione), lei comincia a mostrare un'incredibile affettività, compensione,stima, amore autentico. Lei è riuscita a risanare più di 50 anni di difficoltà e mi ha fatto capire quanto mi aveva voluto bene. Io ero al settimo cielo.. ho pensato subito che avremmo potuto finalmente vivere il nostro rapporto (lei ha vissuto con me gli ultimi 7 anni) e che avremmo potuto dirci tutto quello che avevamo trattenuto dentro..scambiandoci quell'affetto che c'era e per il quale io avevo sempre lottato. In realtà, lei, alla fine di questi due mesi mori' ed io compresi solo dopo che lei si era "preparata" prima di andare via. Lei aveva voluto chiudere bene, lasciandomi con la certezza del suo amore, in modo che io non rimanessi in quello stato di difficoltà. Quando le vite sono segnate da grandi dolori, a volte bisogna fare un gesto che consenta poi di aprire il cuore prima di poter andare. Forse potrebbe essere una lettura simile.. lui aveva "risolto" e quindi, poteva andare. Ho visto spesso che le persone che sono arrabbiate o che hanno grandi rancori.. non riescono a morire.. come se la morte volesse che prima accomodassero il tutto dentro.. per non portarsi via pesi. Ricordate gli egiziani che pesavano l'anima.. ebbene, se c'erano amarezze, odi e rancori l'anima pesava troppo e non si poteva traghettare nel giardino dell'Eden. Un bacio a tutti Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 18/09/2007 09:30:38 |
ciao a tutte! Anche a me ha colpito " Le parole che non ti ho detto" con Kevin Costner e mi è anche piaciuto il finale che trovo giusto e sensato.
Il protagonista era molto innamorato della moglie, il suo era un grande amore e un grande amore nn si può cancellare perchè entra nell'anima... L'amore con la giornalista era una forte attrazione, ma nulla di più, forse portato da urano, ma la sua anima e il suo cuore erano legati alla moglie di un legame che nessuno poteva spezzare ...e credo che lui dentro di sè questo lo sapeva bene..non era un amore idealizzato ma un amore che va oltre ! lui sentiva di tradire non solo la moglie ma se stesso e la sua anima non poteva sopportarlo, ecco perchè ha deciso di prendre la nave ( alla quale le ha dato il nome della moglie) in un giorno di maltempo..in cuor suo sperava di non tornare più! e cosi è stato... se il finale sarebbe stato con la giornalista sarei rimasta molta delusa perchè allora l'amore con la moglie non sarebbe stato un vero amore! ciao ...dimenticavo .. anch'io mi sono vista tutte le puntate di Ghost Wispearer ..peccato che siano finite ma sembra che i nuovi episodi li faranno a giugno prossimo! Lo trovo un pò " fantastico" anche se sicuramente c'è una parte di verità! A proposito, aral anch' io ho un trigono luna-plutone ..che vuol dire? ri-ciao ! |
a cura di PAOLA |
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del 18/09/2007 11:01:31 |
Care ragazze,
stavo riflettendo su una cosa non essendo io sufficientemente esperta in astrologia, credo che la mia volontà/bisogno di rapportarmi, di scambiare e di sviscerare si faranno sentire in questo spazio. Finalmente posso anche intervenire e non solo ascoltare. Ah! E poi stavo riflettendo su altro...su come si cambia nella vita, magari anche solo momentaneamente. Come già scritto a Lilli, tempo fa avrei sicuramente pensato anch'io che la morte del protagonista fosse il finale più consono. E capisco il discorso di Lidia quando dice che un grande dolore segna talmente tanto che bisogna fare un gesto che consenta di aprire il cuore per poter poi andare. E questa sarebbe senz'altro la spiegazione più intelligente che chiude il cerchio (magari Lidia è stat a, con la sua interpretazione, più brava di chi ha scritto la trama...) Oggi è sicuramente per un bisogno mio che la penso (o mi impongo di pensarla) diversamente. Con più leggerezza intendo. Forse ha ragione Paola quando sostiene che, mentre della moglie era profondamente innamorato, per l'altra donna provava solo una forte attrazione, forse questa attrazione sarebbe potuta divenire un amore, forse la seconda donna per tutta la vita rimpiangerà questo amore, magari idealizzandolo proprio perchè non consumato, o forse questo amore le serve per prepararla ad un altro amore... quante possibilità!!!! Costanza ![]() |
a cura di COSTANZA |
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del 18/09/2007 11:49:44 |
Ciao a tutte e ciao a Lidia, nelle vostre risposte sento tante condivisioni con le mie impressioni sul finale del film.
Anche per me c'è stata un'esperienza personale dove molti conflitti, molti silenzi, cose mai dette... di una vita, c'è stato nell'ultimo anno di vita di quello che fu per me "mio padre" un racconto di come aveva vissuto la sua infanzia(di cui non mi aveva mai parlato)e che mi ha fatto capire tante cose di lui. Non mi sono mai sentita così vicina a lui come in quei momenti... per molte persone è così difficile esprimere le emozioni e i sentimenti anche alle persone più care che, come dice Lidia, ad un certo punto della vita, c'è un desiderio di riscatto personale che porta a risolvere, in qualche modo, le cose nel migliore dei modi. Cara Costanza, colgo dai tuoi scritti, che hai un grande cuore sognatore, vorrei chiederti: se tu fossi stata la giornalista avresti fatto come lei o come avresti cercato di cambiare le sorti del destino? Io avrei fatto esattamente come lei, perchè un uomo deve amarmi con il cuore e con la mente, e amare una persona che ha sempre "un fantasma" vicino non è per niente divertente. Mi piacerebbe sapere anche il parere delle altre. E' vero che lei era brillante, bella, intelligente e...sana, più della moglie, ma cosa vuol dire? Quando si ama non si tiene conto di queste cose. Cara Aral vedi come in fondo si intrecciano le nostre discussioni?. Qui ci sarebbe stata bene la nostra beniamina di Gosth..., che avrebbe potuto aiutare a trapassare la moglie e liberare lui dalla sua presenza...lasciandolo libero di amare un'altra non trovi? ciao anche a Paola sono daccordo con te, a presto lilli |
a cura di LILLI |
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del 18/09/2007 12:22:54 |
Cara Lilli,
per prima cosa vorrei chiarire un concetto: "...è vero che lei era brillante, bella, intelligente e sana...più della moglie".... io intendevo dire che nel film si enfatizzava il non-vivere di lui o il suo vivere nel silenzio, nella penombra, ..in disparte ... le scene in cui si vede la moglie, i ricordi legati a lei sono struggenti e. ..prevalentemente ormai tristi, nel senso che portano tristezza e malinconia. Non sono consolatori. E ciò contrasta, sempre a mio modestissimo parere, con l'esuberanza fisica e di carattere della seconda donna. Che, al contrario, rappresenta una ventata d'aria fresca. Se poi mi chiedi se io mi sarei comportata come lei...onestamente non credo. Concordo con te che combattere contro i fantasmi non è per niente facile, ma ti rispondo molto sinceramente per quello che è il mio carattere. Per un grande amore lotterei sino alla fine, alla fine della storia intendo, finisca bene o finisca male. E magari, proprio comportandomi così, la storia rischierei di rovinarla... ma hai ragione tu, ho un cuore sognatore...purtroppo! Costanza |
a cura di COSTANZA |
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del 18/09/2007 12:51:11 |
Care amiche,
posso inserirmi nella vostra discussione? Ho letto il libro ed ho odiato talmente tanto il finale, che mi è sembrato solo "teatrale", scritto all'unico scopo di impedire al lettore di "dare per scontato" l'atteso "E vissero felici e contenti", da non aver mai voluto vedere il film. Mi rendo conto che la durezza del giudizio è data dalla delusione. In una luce meno emotiva, credo che l'autore volesse comunicare solo l'importanza del lasciarsi andare all'incontro con "l'altro", esperienza che opera in noi profonde trasformazioni ed offre la possibilità di riscoprire risorse ritenute esaurite, tanto da poter proseguire la propria strada da soli. Quindi, in ultima analisi, se ci sforziamo di superare ciò che ci trattiene, saremo capaci di "lasciar andare", riscoprendo che niente va perduto e ritrovando la notra capacità di aprirci alla vita senza paure. In fondo, entrambi i protagonisti hanno tratto dal loro incontro la possibilità di rimarginare le reciproche ferite e di riscoprire la propria caapcità di darsi. Comunque sia, da buona Nettuniana, concludo che il finale continua a non piacermi. Riguardo alle idealizzazioni: posso dire che il mio unico amore "nettuniano" non è mai morto. Ora, però, io non ho più bisogno di vederlo morire per poer andare avanti; mi posso concedere il lusso di "lasciarlo vivere", riposto nel mio personale baule dei ricordi; riposto in soffitta, ma non dimenticato. Non c'è più il rimpianto e quindi non c'è più la necessità di "metterlo a tacere"; tutto è stato sostituito dalla consapevolezza che quell'amore "ideale" era il mio modo di amare, che prescinde da chi l'ha suscitato in me. Il suo compito è stato quello di "risvegliarmi" dall'oblio in cui ero caduta, di riportare alla luce una parte di me che avevo seppellito in fondo. La sua "morte" mi ha obbligata a guardarmi dentro, per non cercare fuori ciò che era già mio. Ed ora quell'amore può vivere di vita propria, aiutandomi a "preseguire" PER LA MIA STRADA. Vi saluto con simpatia Rita |
a cura di RITA |
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del 18/09/2007 13:58:50 |
Cara Rita,
mi trovo molto in sintonia con quel che trasmetti e la tua conclusione è probabilmente la più accettabile per me. Anche perchè contiene un messaggio comunque positivo. Mi fa piacere che tu sia riuscita a dare una giusta collocazione, diciamo, al tuo amore nettuniano. E' un percorso non semplice, ne so qualcosa, e pure doloroso. L'importante è uscirne più forti e consapevoli di sè, come è accaduto nel tuo caso. Ti saluto anch'io con molta simpatia. Costanza |
a cura di COSTANZA |
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del 18/09/2007 16:29:57 |
Onde evitare la trappola, in cui cado spesso, di rivestire il ruolo della "bimba giudiziosa" (gli antichi retaggi sono duri a morire!) ti faccio presente che, testona, mi ci sono voluti "appena" quindici anni per giungere a questa rielaborazione; quindici lunghi anni, la metà dei quali non ho vissuto, durante i quali più e più volte sono ricaduta nel mio errore. Un cammino lento e faticoso che voi, tutti voi con le vostre testimonianze preziose e le nostre belle discussioni, mi avete aiutata a concludere con un bello sprint finale.
Di nuovo ciao. Rita |
a cura di RITA |
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del 19/09/2007 09:15:17 |
Mi batti Rita...
15 anni tu, 8 io... e, come dici, tu "anni non vissuti" o vissuti nell'attesa, poichè dal punto di vista sentimentale-relazionale nulla risulta più così interessante, così coinvolgente da farti sentire realmente viva. Ti capisco molto bene. Ti definisci testona...lo sono anch'io, fortemente "de coccio"... Alla prossima, Costanza ![]() ![]() ![]() |
a cura di COSTANZA |
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del 19/09/2007 09:24:34 |
capisco che spesso si cade nell'errore di idealizzare l'amore o la persona che amiamo e abbiamo amato..
ma nel film l'idealizzazione non c'entra nulla, a mio parere... Garret non ha idealizzato la moglie, Garret AMAVA sua moglie ma soprattutto era stato AMATO di un amore ricco interiormente, ottimista, tenero... nel messaggio che la moglie butta nella bottiglia, lei scrive una preghiera a Dio che tutti possano vivere e amare come lei è stata amata da suo marito! ...In fondo lui non si era perdonato di non esser stato in grado di proteggerla dalla malattia e dalla morte , non si era perdonato di aver perso quel grande amore e tutto cio lo faceva vivere nel rimorso e nel senso di colpa, fino a scegliere di vivere in un posto solitario..solo a contatto con il padre. Fino a quando incontra Teresa, una donna forte che gli dichiara il suo amore e anche lui prova una forte attrazione fisica che potrebbe tramutarsi in amore...ma che rimarra sempre un " embrione", il loro amore non si svilupperà mai perchè Garret in fondo non è libero , c'è una grande sofferenza in lui, un grande conflitto la paura di tradire la moglie morte e di offuscare il loro amore....e per questo lottava interiormente.. ma siamo uomini e fatti di carne e non possiamo lottare contro la nostra stessa natura, contro i nostri sentimenti e questo Garret lo aveva compreso e sembrava si fosse arreso difatti decise di andare a dire addio alla moglie ...ma il destino o meglio il suo inconscio ha deciso diversamente ..non ha più voluto combattere e si è arreso scegliendo una giornata di tempesta per morire e tornare dalla sua amata dal suo grande amore e trovare la pace nel suo cuore tormentato Amore e morte, due temi profondi e difficili da trattare..tempo fa ho letto una bella frase che vi riporto: Il vero amore supera la morte e la morte non uccide il vero amore ciao ! |
a cura di PAOLA |
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del 19/09/2007 09:43:49 |
cari amici,
in effetti, il tema amore morte è interessante. Credo anch'io che il protagonista del film avesse dei grandissimi sensi di colpa che lo avevano portato ad isolarsi. In effetti potremmo vedere dietro a questa cosa una fortissima dinamica di potere; infatti, quando si ama ci si illude di poter "fare tutto per l'altro", di poter "salvare l'altro" e spesso la vita ci toglie questa illusione riportandoci alla nostra condizione di separatezza che ci dice che noi possiamo solo "essere vicini all'altro", ma non abbiamo il potere di salvare o di far guarire. Credo che lui abbia lottato a lungo contro il suo senso di impotenza.. vivendolo come una mancanza e come qualcosa che lo faceva sentire colpevole. La crescita spesso deve passare anche attraverso questi difficili passaggi che sono di tipo plutoniano e che tolgono ogni illusione all'Io. Per questo è importante vivere le cose quando ci sono, intensamente e con tutto ciò che abbiamo dentro, perchè le cose si possono trasformare.. e non possiamo vivere di rimpianti. Un abbraccio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 19/09/2007 09:50:07 |
cara rita, ma perchè dici di aver odiato il finale del film?
crdo sia sbagliato chiedersi il perchè sia finito in questo modo tragico..ma che sia più utile osservare un particolare.. La morte di Garret, il protagonista del film, chiude a cerchio la vicenda. la morte ha strappato a Teresa, la giornalista, quello stesso uomo a cui aveva strappato il suo grande amore. La vita ha dato una grande lezione a Teresa quella di dover accettare quel poco che gli ha dato visto che non poteva avere di più..semplicemente perchè il suo cuore apparteneva ad un altra donna. Nella vita non si puo amare contemporaneamente e totalmente due volte ...si ama una volta sola e per sempre! ciao |
a cura di PAOLA |
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del 19/09/2007 10:02:03 |
Cara Paola,
l'ho odiato per la banale ragione che io, da cancerina con qualche colorazione nettuniana, non disdegno "il colore rosa". Quindi non vedo perchè, almeno in un libro o in un film, non si possa trovare un angolo di illusione nel quale trovare ristoro dalla dura realtà. E' tipicamente cancerino; ma, trattandosi solo di finzione, vi prego, concedetemelo! Sinceramente, non sono d'accordo con la tua visione: sarebbe terribile! Io credo che non si possa amare due volte nello stesso modo, e questo perchè, comunque, le persone sono diverse ed anche noi lo siamo, man mano che cresciamo. In genere, io sono assetata di assoluti (il mio Nettuno quadra l'ascende in Leone ed oppone la mia Venere congiunta al Medio cielo, oltre a formare alcuni altri aspetti con Marte, Mercurio, Giove, Urano e Plutone ![]() |
a cura di RITA |
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del 19/09/2007 10:10:21 |
cara lidia, si non avevo dubbi che c'era lo zampino di Plutone è lui che ti da sempre quel senso di impotenza sulla vita che ci toglie l'illusione,che ci fa vedere la realta dura e cruda così come è..
Ne so anch'io qualcosa...ho plutone e sole congiunti in vergine in IV casa, e ho sperimento il senso di impotenza con la malattia di mia madre è morta 20 giorni prima che mi sposassi, avrei voluto salvarla, avrei voluto farla guarire ma non è stato possibile...impotenza totale ..ho vissuto tutto cio come un annientamento di me stessa e in seguito ho avuto problemi di depressione che ho sempre camuffato. Oggi invece ho capito molte più cose e questo mi ha aiutato a esser più serena nei confronti della vita. mi piacerebbe venire alla conferenza di stasera che tieni a torino per conoscerti ma purtroppo lavoro fino a tardi! un caro saluto |
a cura di PAOLA |
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del 19/09/2007 10:24:38 |
Care amiche, a questo punto le mie riflessioni mi portano alla conclusione,...si fa per dire perchè c'è ancora molto da discutere, che non c'è niente più di un libro o di un film dove ognuno di noi può identificarsi per cercare di trovare delle risposte a problemi che ci toccano da vicino.
Io sono pienamente daccordo con Paola, hai detto le esatte parole che penso io e mi fai venire voglia di comprarmi il libro per cogliere meglio le possibili sfumature che mi sono sfuggite... Come dice Lidia le tematiche amore e morte, quando sono molto forti, sono difficili da elaborare, per Garret ( grazie di avermi ricordato i nomi), il senso di impotenza che ha provato per non essere riuscito a proteggere il "suo amore" dalla "morte" è stato come se fosse morto lui stesso. E' difficile capire il concetto di amore, si sono scritti libri e libri...ognuno di noi quando ama, crede di amare in un modo unico e irripetibile ed è giusto che sia così. Ma voglio fare una provocazione e esula dal film, quanta gente ama in maniera distorta ed è convinta di amare nel modo giusto? c'è gente che, per quello che chiama "amore", dà la morte alla persona amata, ma non per non farla più soffrire, come nell'esempio dell'eutanasia, ma perchè confonde l'amore con sentimenti talmente confusi che gli fanno preferire "ucciderlo". Per me il vero "amore" è una cosa elevata, spirituale, pura...priva di sentimenti collaterali ( gelosia, possesso, sesso...) che identifico molto in Garret Scusami Costanza se posso aver scritto qualcosa che non condivido con te, ma io non sono mai riuscita ad idealizzare nessuno, anche se qualche volta ( o spesso? mah devo chiedermelo) ho sbagliato valutazione per ottimismo. Ho poco fuoco nel tema natale, con prevalenza acqua e aria, quindi sono poco portata ai facili entusiasmi ed alle eccitazioni del coinvolgimento, sono anche molto permeabile alle emozioni, ai sentimenti da cui ho imparato a difendermi, allo stesso tempo sono portata a razionalizzare. ciao un bacio a tutte ![]() |
a cura di LILLI |
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del 19/09/2007 11:33:54 |
Lilli,
queste sono preziose occasioni di incontro, di scambio e di confronto. Non dobbiamo pensarla tutti allo stesso modo e, inoltre, io non ho detto di essere nel giusto. Anzi.. a me è successo, allorchè ho provato emozioni intense, di idealizzare tutta la situazione (non la persona...questo non mi è mai accaduto) portando avanti solo il ricordo degli aspetti positivi. E poi un giorno mi sono accorta che il tempo era passato e la realtà cambiata... Guarda comunque che di fuoco ne ho poco anch'io: ho solo Plutone in Leone... Un caro saluto, Costanza |
a cura di COSTANZA |
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del 19/09/2007 11:59:52 |
Scusami, Paola, ho lanciato involontariamente il messaggio prima di averlo concluso;
comunque per terminare il concetto volevo dire che, pur assetata di assoluti, ho modificato nel tempo il mio modo di vedere le cose e credo che si abbia sempre un'altra opportunità di amare; senz'altro diversamente, ma non con meno intensità e profondità. A me è successo. Io troverei terribile se noi "fossimo puniti" per aver cercato di rivivere ancora e di aiutare "l'altro" a trovare in se stesso nuove risorse per riaprirsi alla vita. A me, paradossalmente, sembra più vero il secondo amore di Garreth, perchè più ancorato ad una dimensione reale e perchè nato dall'aver cominciato a lasciare andare i proprii fantasmi interiori. Per mia esperienza, credo che quando ci "attacchiamo" troppo a ciò che non c'è più, vuol dire che qualcosa non è del tutto in equilibrio. La "perdita" è un'esperienza dolorosa ma ineluttabile della vita; affrontarla è una necessità, non una scelta. Ma vivere non avrebbe senso se tutto si esaurisse quando ci troviamo di fronte ad essa. La difficoltà di Garreth di elaborare il suo pur grave lutto, la sua determinata resitenza a lasciarlo andare, è indice della sua difficoltà a dar valore ad altro fuori da quel piccolo, immobile, circoscritto mondo,fatto di una perfezione probabilmente illusoria, che era la sua vita con sua moglie, che, purtroppo, non esiste più.Quindi c'è da chiedersi cosa avesse lui riposto in quell'amore. Rita |
a cura di RITA |
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del 19/09/2007 14:22:59 |
sembra che io mi sia perso un film interessante..cercherò di recuperare :)
un saluto a tutte |
a cura di ARCANGELO |
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del 19/09/2007 16:29:35 |
caro Arcangelo,
puoi sempre proporre un'altra discussione su un altro film o libro.. Un bacio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 20/09/2007 10:20:38 |
Che ne dite di "Non ti muovere" di Castellitto...
film che mi fa venire i brividi solo a pensarci? Un saluto a tutti, Costanza ![]() |
a cura di COSTANZA |
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del 20/09/2007 11:52:35 |
Cara rita, non ho detto che teresa è stata punita...Teresa ha lottato per conquistare il suo amore ma la vita o il destino ha deciso diversamente.
Sai noi non possiamo sempre decidere come fare andare le cose! Non dipende sempre tutto da noi..non credi? L'amore cos' come unisce puo anche dividere ..e così è stato per loro. Io penso che in fondo il loro è stato un amore karmico, cioè voluto dal destino, in fondo anche teresa era stata abbandonata dal marito e come Garret doveva imparare ad aprire il suo cuore ..e lo ha fatto ! Ma non sapeva che Garrett in fondo non gli apparteneva perchè lui non era libero. C'è sempre un motivo del perchè accadono le cose...niente succede per caso ! Ti riporto le frasi che disse quando seppe della morte di garret: "Se alcune vite formano un cerchio perfetto, altre assumono delle forme che non possiamo prevedere né comprendere appieno. Il dolore è stato parte integrante del mio percorso ma mi ha fatto capire che niente è più prezioso di un grande amore per il quale sarò sempre grato alla vita." Ti riporto anche il messaggio della bottiglia che Catherine scrisse e che è bellissimo .. "Alle navi in navigazione e ai porti di scalo, alla mia famiglia, a tutti gli amici ed estranei; questo è un messaggio e una preghiera. Il messaggio è che i miei viaggi mi hanno insegnato una grande verità: io ho già avuto quello che tutti quanti cercano e che soltanto pochi trovano…la sola persona al mondo che ero destinato ad amare per sempre; una persona come me. Outer Banks sull'Oceano Atlantico misterioso, una persona ricca di semplici tesori, che si è fatta da sola, che da sola ha imparato, un porto in cui mi sento a casa per sempre e che nessun vento, nessun problema nemmeno la morte, potranno mai distruggere. La preghiera è che tutti al mondo possano conoscere questo genere di amore ed essere da esso sanati. Se la mia preghiera sarà ascoltata saranno cancellati per sempre tutti i rimpianti e tutte le colpe e avranno fine tutti i rancori. Ascoltami mio Dio. Amen." un abbraccio un saluto anche a lilli..concordo con quello che scrivi...ma vedi l'amore vero è raro ..anzi rarissimo..come tutte le cose preziose. un abbraccio anche a te... purtroppo il film di castellitto non l'ho visto...ma vi seguirò..ugualmente. ![]() |
a cura di PAOLA |
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del 20/09/2007 13:24:38 |
Ciao Paola,
possiamo scegliere qualcos'altro,.. c'è una vasta scelta fra bei film e libri. |
a cura di COSTANZA |
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del 20/09/2007 14:29:14 |
Cara Paola, è vero l'amore "vero" è rarissimo e solo pochi lo possono sperimentare.
Ti ringrazio di aver scritto per esteso ciò che Teresa ha detto, perchè rendono bene l'idea di quello che provava e della sua maturità nel saper affrontare una così dolorosa perdita. Bellissima e toccante "la preghiera"...che rispecchia una serenità interiore invidiabile in una persona che forse soffriva per la sua salute cagionevole, ma aveva avuto "tutto" quello che desiderava e lo augurava agli altri. Anche la serenità interiore è una cosa rarissima che pochi sanno trovare. Ciao Arcangelo e saluto tutte/i gli amici del salotto di Urania e al prossimo libro o film... "Non ti muovere" ho letto il libro e visto il film, c'è molto da discutere...., aspetto le vostre decisioni lilli ![]() |
a cura di LILLI |
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del 20/09/2007 16:28:25 |
cari amici,
benissimo la scelta di "non ti muovere": un film molto plutoniano.. dove lui si trova a confronto con una reale "compulsione". Che dite? Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 21/09/2007 09:20:52 |
Beh, per me va bene cara Lidia (un abbraccio...)
è un film, come dicevo, che mi ha toccato "dentro" tanto che ogni volta che mi capita di sentire alla radio "Voglio trovare un senso a questa vita anche se questa vita un senso non ce l'ha..." mi sento trasportata in un'altra dimensione. Ho trovato Penelope Cruz di una bravura unica, con quei suoi grandi occhi così espressivi e poi... poi mi fermo in attesa di altre adesioni alla proposta... Ok? Un saluto affettuoso a tutti, Costanza |
a cura di COSTANZA |
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del 21/09/2007 11:11:13 |
Care amiche e cara Lidia,
anch'io ho amato moltissimo il film (l'ho visto 3 volte !) ma soprattutto il libro. Forse perchè in quel periodo anch'io ho vissuto una storia, con parecchie similitudini. Italia è un personaggio di una tale bellezza interiore e generosità e con una grande dignità interiore. Secondo voi, sia lei che Timoteo (il protagonista maschile), nel loro tema natale, che aspetti potrebbero avere ? Un abbraccio a tutte. Stella |
a cura di STELLA |
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del 21/09/2007 13:27:25 |
Ciao Stella,
confesso di non aver letto il libro e molto stranamente non ne ho sentito il bisogno. Il che, per me, significa che il film mi ha appagato: quel che dovevo o potevo capire ho la sensazione di averlo capito. Astrologicamente parlando io mi esprimo poco perchè non ritengo di averne ancora la sufficiente capacità, in questo caso azzardo, per la prima volta, forse lei un'ascendente di terra?...Capricorno? e forse un Sole d'Acqua? La vedrei bene con l'Asc Capricorno per la "dignità" interiore di cui parli. Non che gli altri segni ne difettano però al momento mi pare che questo segno la interpreti, in genere, molto bene. E anche per il fardello pesantissimo che si porta sulle spalle. E per una sua certa praticità nel vivere quotidiano. E per l'affidabilità che mi par di avvertire in lei. Il Sole in un segno d'acqua per la sua sensibilità estrema, per le sue doti materne. Certo che potrebbe essere stata la vita a cambiarla, come capita spesso. Che te ne pare? Costanza |
a cura di COSTANZA |
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del 21/09/2007 14:10:52 |
Cara Costanza,
è molto difficile attribuire un segno a questi personaggi; Italia potrebbe sicuramente avere un'aspetto di Luna Plutone o Luna Marte, considerando l'assenza della madre e soprattutto le violenze subite durante l'infanzia. Timoteo, per questa suo cedere alla "compulsione", deve avere una forte componente plutoniana, visto anche la grande "trasformazione" che questa relazione porta alla sua vita tranquilla. Ti consiglio di leggerlo il libro: troverai dei passaggi illuminanti, come questo: "Chi ti ama, c'è sempre, è prima di te ...". |
a cura di STELLA |
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del 21/09/2007 14:24:12 |
In vena di confessioni...
forse non mi va di leggere il libro poichè sono stata troppo coinvolta in un rapporto a due che, per carità, non è simile ma una certa aria di déja vu c'è... sono labile di fronte alle compulsioni! (scherzo..) Ti chiedo due cose: la prima, se ti va, di provare comunque ad attribuire ad un segno i due protagonisti , i tre.. pure la moglie, la seconda quale significato attribuisci alla frase che mi indichi... grazie, Costanza |
a cura di COSTANZA |
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del 24/09/2007 23:49:23 |
care amiche,
questo film tocca moltissimi temi molto plutoniani compresa giustamente la trasformazione che lui ottiene attraverso l'amore e la morte di lei. Ci sono tutti gli ingredienti: una attrazione potente che è una compulsione dai quali i due protagonisti non riescono a sottrarsi; una sorta di amore-odio, qualcosa che ruba l'anima per intenderci e che, spesso porta con sè qualcosa di distruttivo in quanto è come se entrambi sapessero che non potrà mai conquistare la luce del giorno; è un amore potente vissuto però nell'ombra anzichè nella luce, giacchè lui manca di quel coraggio di portarlo alla luce; è il solito dilemma: passione o ragione? Da un lato c'è una sicurezza, una professione, un matrimonio di maniera ed una vita sociale elevata che garantisce moltissime cose; dall'altra una donna strana, particolare e meravigliosa, però una donna che non può offrire la tranquillità, l'immagine e la socialità. E' il tema di sempre: anche di Match Point... che si fa in questo caso? Chi ha veramente il coraggio? Lo avrebbe avuto lui? se lei non fosse stata male.. lui l'avrebbe scelta? Che dite? Plutone ci sfida spesso fino a vedere il nostro limite? Il protagonista lo ha trovato...sicuramente e da questo ha avuto la sua trasformazione. Poteva scoprirlo diversamente senza tutta quella sofferenza? Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 25/09/2007 09:04:04 |
Lidia, scrivo a ruota libera e magari dirò un sacco di cretinate. Però mi piace rifletterci su..
Ho di Plutone l'idea di qualcosa molto profondo, molto "vago" da definire, molto sottile...tanto sottile che non tutti riescono ad arrivarci. E quando Plutone colpisce lo fa su chi è già predisposto in tal senso o , meglio, solo queste persone ne sentono/subiscono gli effetti in maniera pesante. Il nostro protagonista ne è un esempio: sino al momento del suo incontro con Italia ha vissuto con distacco emotivo, "estraniato" dal mondo tanto da avvertire una profonda solitudine. In Italia, a parer mio, riconosce una sua simile in tal senso, anche se, per la loro diversità di educazione, intelligenza, cultura, ecc, hanno affrontato tutto ciò in maniera diversa. Per rispondere alla tua domanda...personalmente non credo lui sarebbe cambiato senza questo incontro. E non credo nemmeno che avrebbero potuto vivere "felici e tranquilli" se non in un contesto completamente fuori dagli schemi che faccio fatica ad individuare. Ti abbraccio, Costanza |
a cura di COSTANZA |
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del 26/09/2007 14:08:24 |
Cara Costanza e cara Lidia,
a mio parere Timoteo non poteva sottrarsi a questa fortissima attrazione; in lei ha trovato la passione travolgente, quella che ti trasforma profondamente, che fa barcollare tutte le tue mediocri sicurezze. Sicuramente la loro ipotetica sinastria, presenterebbe un aspetto (dinamico) di venere-plutone, dove l'astro femminile si colora di scuro, di sofferenza, dolore, passione. Un altro passaggio stupendo è quando Italia dice a Timoteo: "Tienimi sempre: anche una volta al mese, una volta all'anno, ma tienimi ...". Qui davvero l'amore diventa dipendenza, droga, possesso e restano le ferite ... Aspetto i vostri commenti. Un abbraccio. |
a cura di STELLA |
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del 27/09/2007 08:56:29 |
Ciao Stella,
che piacere: finalmente qualcuno interessato a questo film e a parlarne assieme. Hai ragione, la frase che riporti è estremamente significativa ..."tienimi sempre: anche una volta al mese, una volta all'anno, ma tienimi..." è evidente la passione estrema che rende dipendente. E pure il bisogno di sentirsi una parte fissa nella vita di quest'uomo. E, ...poichè fissa...importante. Un legame, magari non come lo si desidererebbe, magari devastante, ma forte, intenso e totalmente appagante nella sua espressione fisica. E della moglie che te ne pare? Un caro saluto, Costanza ![]() ![]() |
a cura di COSTANZA |
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del 29/09/2007 13:21:40 |
ciao a tutte, sono tornata per riprendere i nostri dialoghi che mi piacciono tanto, mi sembra di essere in salotto e fare delle piacevoli conversazioni con amiche.
Sono stata via e devo dire che mi siete mancate un pò, adesso cerco di riprendere il mio spazio, non avrete mica pensato di esservi liberate di me vero? Allora, dico la mia: Timoteo ha trovato in Italia quella parte di sè, in ombra, che solo nel momento che l'ha vista ha riconosciuto. Amore, passione, perversione, ma anche attrazione verso odori, sapori, gusti...che fino a quel momento non facevano parte del suo mondo ed erano rimaste in ombra. Perchè ad un certo punto è stato attratto da tutte quelle cose "peccaminose e orride", di cui lui stesso si vergogna ad esibire agli occhi di persone, e che fanno parte della società benpensante, società in cui, solo apparentemente, è tutto pulito ed accettabile solo per il fatto di far parte di un livello culturale, di ambiente, di professione...., più elevati? Timoteo ha saputo riconoscere dentro di sè non solo la fortuna di essere nato in un ambiente più fortunato, ma anche alcune parti di sè più basse e poco accettate dal suo contorno tutto roseo. Adesso arrivo alla moglie, personaggio "pulito" di quel mondo roseo, ma per certi versi ambiguo e contorto, che quando ha avvertito certe "pulsioni" del marito, ha saputo toccare i tasti giusti per riportarlo a sè. Per me è una persona, come tante, che hanno una vita "trasparente", una vita che fila su binari in cui è difficile trovare ostacoli. Tutta per bene, bel marito, bei genitori, begli amici, realizzata nella vita familiare e nella vita sociale..., vita invidiabile, ma una vita in cui qualsiasi intervento esterno che non faccia parte di quel mondo, avrebbe fatto crollare quel bel castello di carte... Vi ricordate la scena di sesso nella casa al mare sul tavolino, se ricordo bene, di vetro nel salotto testimone, in altri momenti, di pacati incontri con amici e parenti? Lei ha fatto il sesso come non era mai successo e in maniera impensabile, tanto che Timoteo stesso se ne è stupito. Perchè ha fatto questo secondo voi? A me è sembrata una cosa volutamente studiata, e in una maniera molto intelligente, per riportare all'ordine quel marito che dava segni di voler "rovinare" quello che agli occhi degli altri era un bel matrimonio. A voi i commenti |
a cura di LILLI |
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del 01/10/2007 09:38:24 |
Oh Lilli, bentornata! mi fa piacere rileggerti,
ora possiamo disquisire ancora un po'!! ti rispondo subito... sai cosa penso? penso che Italia sia una persona senza filtri, o meglio con pochissimi filtri...non ne ha poi tanto bisogno, con la vita che fa. Perciò è tutta istinto, nel bene e nel male. Timoteo con lei non si sente costantemente sotto giudizio, non ha bisogno di dimostrare niente per ottenere appprovazione, perciò gli è più facile tirar fuori la sua (sua di lui) parte d'istinto. La moglie fa sesso con lui in quel modo e per la prima volta, certamente con l'intenzione di sedurlo e manipolarlo, ma anche perchè "sente"che lui è cambiato, che si è messo in una posizione... diciamo "animalesca" dove prevalgono le pulsioni, lei, a sua volta si sente più libera, prevale l'istinto pure in lei che "osa", per una volta almeno, esprimere la sua sessualità senza tabù e freni inibitori. Inoltre c'è pure una certa componente di orgoglio/rivalità di femmina che ha bisogno di conferme. Che te ne pare di questa ipotesi? Un caro saluto, Costanza |
a cura di COSTANZA |
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del 01/10/2007 09:57:11 |
Cara Costanza, sono daccordissimo sulle tue analisi, aggiungerei che comunque la moglie ha riscoperto una parte più vera di sè, proprio in ragione di queste pulsioni, non solo dal punto di vista femminile, ma anche dal punto di vista "donna" in toto, in quanto è riuscita a tirare fuori anche l'istinto materno che aveva finora represso in ragione della carriera.
Di tutti e tre i personaggi la più vera è sicuraemnte Italia, proprio perchè non aveva nulla di "artificiale" e costruito secondo i canoni della nostra attuale società artificiosa e piena di contraddizioni dove conta l'apparire più dell'essere, però nella sua semplicità ha saputo mettere a nudo due personalità che sembravano avere tutto, ma a cui mancava una cosa fondamentale , cioè l'istinto delle passioni. Io metterei in evidenza anche un'altro aspetto della storia:Timoteo amava sua moglie? e se si, si possono amare due persone contemporaneamente? io sento molti pareri discordi su questo, ci sono opinioni rigide che dicono che non si possono amare due persone contemporaneamente, io sostengo che si può. Come si può amare più volte nella vita ed ogni volta è un amore diverso, che dà cose diverse, che suscita emozioni e sentimenti sempre diversi..., così io penso che si possono amare due persone contemporaneamente, perchè ognuno ti dà quelle cose che puoi vivere in amori e tempi separati, allo stesso tempo. E' come se due parti si integrassero per darti quello che tu cerchi, ma non riesci a trovare solo in una... ciao a presto lilli ![]() ![]() |
a cura di LILLI |
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del 01/10/2007 09:58:28 |
Cara Costanza, sono daccordissimo sulle tue analisi, aggiungerei che comunque la moglie ha riscoperto una parte più vera di sè, proprio in ragione di queste pulsioni, non solo dal punto di vista femminile, ma anche dal punto di vista "donna" in toto, in quanto è riuscita a tirare fuori anche l'istinto materno che aveva finora represso in ragione della carriera.
Di tutti e tre i personaggi la più vera è sicuraemnte Italia, proprio perchè non aveva nulla di "artificiale" e costruito secondo i canoni della nostra attuale società artificiosa e piena di contraddizioni dove conta l'apparire più dell'essere, però nella sua semplicità ha saputo mettere a nudo due personalità che sembravano avere tutto, ma a cui mancava una cosa fondamentale , cioè l'istinto delle passioni. Io metterei in evidenza anche un'altro aspetto della storia:Timoteo amava sua moglie? e se si, si possono amare due persone contemporaneamente? io sento molti pareri discordi su questo, ci sono opinioni rigide che dicono che non si possono amare due persone contemporaneamente, io sostengo che si può. Come si può amare più volte nella vita ed ogni volta è un amore diverso, che dà cose diverse, che suscita emozioni e sentimenti sempre diversi..., così io penso che si possono amare due persone contemporaneamente, perchè ognuno ti dà quelle cose che puoi vivere in amori e tempi separati, allo stesso tempo. E' come se due parti si integrassero per darti quello che tu cerchi, ma non riesci a trovare solo in una... ciao a presto lilli ![]() ![]() |
a cura di LILLI |
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del 01/10/2007 13:36:16 |
...hai ragione Lilli quando affermi che la moglie, in seguito a questa esperienza, recupera anche il senso materno.
Per quanto riguarda la tua domanda...è difficile per me rispondere. Credo sia molto soggettivo, dipende da ciò che noi riteniamo sia l'Amore. Come vedi per me è l'Amore, con la A maiuscola. E in quanto tale deve presentare (sempre per me) certe caratteristiche: dev'essere istintivo, una cosa che nasce da sè ed è lontana da ogni calcolo, opportunismo, canone predeterminato, vantaggio,... e dev'essere completo...coinvolgere testa e cuore e corpo e ci devono essere molta complicità e molta condivisione. Un amore così...beh, non è facile da trovarsi. Forse è più facile (ma neanche poi tanto!!!!) trovare una brava persona, rassicurante, solida, con la quale si sta bene, con la quale si può costruire. Ed amarla per le sue qualità. Non so...forse questo non è Amore, è stima, affetto, comprensione, rispetto.... è tanto, tantisssimo anzi... ma certamente non è quella cosa che ti prende allo stomaco e ti fa venire il latte alle ginocchia quando vedi l'altro. Non è solo un fatto di passione, però... è un riconoscere l'altro. Questo il mio punto di vista, però anch'io conosco persone che sostengono si possa amare contemporaneamente due persone. L'una con più passione (l'ultima arrivata), l'altra con maggior tenerezza. In genere sono gli uomini a sostenere ciò... ora che ci penso... beh, meglio che ci pensi su ancora un poco pure io...poi ti comunicherò... Saluti cari, Costanza |
a cura di COSTANZA |
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del 03/10/2007 20:41:06 |
Mi inserisco nel discorso, oggi, che è una giornata così, in fondo, che nn mi piace, esattamente come la storia del secondo film. Ma non mi piace, attenzione, con un senso di fastidio, segno che coglie qualcosa. Avevo letto il libro, che non mi aveva preso affatto. Invece il film visto in tv aveva avuto il potere di prendermi, ne ero affascinata (ma mi sa che non l'ho visto tutto, io in tv faccio dei bei mischietti). Lei bravissima, irriconoscibile. Ma a me la storia non piace, mi dà fastidio, mi dà fastidio questo scendere nello squallore, e l'immagine di lei, così triste, squallida, perduta.....e lui che la usa ma non la salva, anzi, la affonda, perchè lei con lui ha qualcosa di bello ma poi ?? Non mi piace il comportamento di lui. Anche quando la prende. Non ricordo il finale, ma mi resta la sensazione che lui non ha il coraggio di portare avanti un bel niente...
Comunque i miei giudizi sui film sono asolutamente irrazionali, fatti di poche strane sensazioni che mi danno, e non motivati adeguatamente- L'altro film, quello col bel Kevin, era per me troppo sdolcinato, non amo gli amori impossibili nè troppo idealizzati. Forse perchè preferisco troncare le cose impossibili (come aspettare di sognare un padre che ti muore quando sei piccola, e in un film sarebbe accaduto invece a me no, allora tanto vale reagire e vedere la realtà). Ma vi chiedo scusa per i miei giudizi assolutamente ....boh, troppo personali, e poco fondati, forse. Se devo pensare a un film che mi ha emozionato profondamente per la storia d'amore (certo plutoniana!)e mi ha fatto avere la voglia di essere lì, nella storia) è Dracula di Coppola. Bellissimo, meraviglioso. Un amore che sfida Dio. Bruna (certo che per essere iealizzata, anche uesta lo è.....quindi qualcosa non mi torna, no?) |
a cura di BRUNA |
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del 04/10/2007 10:30:20 |
ciao Bruna,
anche a me la figura di Timoteo ha suscitato fastidio, l'ho considerato una persona "culturalmente elevata", ma squallida, che aveva una parte in ombra che lui stesso non sapeva di avere se non "usando" Italia. Nella sala durante la programmazione ci sono state vere e proprie grida di "bastardo", ma non è importante giustificare le azioni delle persone, quanto capirne le motivazioni che spingono le persone ad agire, credo che questo sia lo scopo delle nostre discussioni non trovi? Il film che citi tu l'ho visto a Milano Marittima e a me non piaceva molto, per me era una storia irreale, fantastica e difficile da capirne il senso,ma nella discussione ho capito che cosa è importante "cogliere" l'essenza del film, cioè di come solo riconoscendo le parti in ombra di sè stesso ed imparando ad amarle si può raggiungere la perfetta integrazione...credo. ciao ciao lilli ![]() |
a cura di LILLI |
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del 04/10/2007 12:10:54 |
Ciao care,
vi rispondo di fretta e di getto dopo aver letto i vostri ultimi commenti.. fra i due films preferisco decisamente "Non ti muovere". L'altro è troppo romanzato pure per me, inoltre Kostner è senza dubbio un bell'uomo ma come attore non mi dice granchè. Meglio Castellitto e soprattutto, già detto, Penelope Cruz che nel personaggio d'Italia contribuisce, a parer mio, a darle dignità. Timoteo è squallido, sono d'accordo con voi, ma non Italia: è squallida la sua vita, non lei. Lui ha scelto, lei ha subìto nella vita. Comunque, io penso che ognuno di noi faccia suo il libro o film che più "coglie e capisce", indipendentemente dalla trama, che ha un'importanza relativa. E penso anche che dipende dal momento: poichè la vita è un'esperienza continua, magari fra qualche anno saremo capaci di comprendere anche emozioni, sensazioni, comportamenti che oggi non capiamo perchè avremo vissuto di più e provato sulla nostra pelle. Costanza |
a cura di COSTANZA |
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del 04/10/2007 12:36:43 |
Care, grazie delle vostre pronte risposte.
Concordo che il personaggio della bravissima Penelope non è in sè squallido (semmai dovrebbe muovere a a compassione) ma è squallida la situazione in cui vive e il fatto che lei riesca solo a subirla, ecco. Però in me suscita una specie di rabbia per come lei non riesce a scrollarsi di dosso quella roba, quel modo di essere, per come rimane avvolta in una effettiva "bruttezza". Cosa che ripeto tuttavia mi cattura, e vorrei capire meglio perchè. E' il fascino del "brutto"/sporco/cattivo/lato ombra??? Boh.... Il film che cito (Dracula) l'avete davvero visto a Milano Marittima? Perchè a me ha dato grandi emozioni, soprattutto in alcuni passaggi, e mi piacerebbe moltissimo che lo trattassimo qui, magari tra qualche giorno... (da domani fino a martedì non ci sono) Un abbraccio Bruna ![]() |
a cura di BRUNA |
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del 04/10/2007 13:05:58 |
Bruna cara,
magari più che di bruttezza si tratta di una sensazione di "miseria"? di solito simili aspetti mi fanno sentire freddo, anch'io non amo la miseria umana, nè nel suo aspetto materiale (povertà...mi fa paura) nè in quello umano (perdita del decoro, dell'autosufficienza) in questo caso non ho sentito freddo. Ma passiamo volentieri ad un altro film: non ho visto questo Dracula ma posso rimediare nel fine settimana se si trova in DVD... Ti saluto con un abbraccio caldo, pure a Lilli a presto, Costanza |
a cura di COSTANZA |
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del 04/10/2007 14:02:00 |
Care amiche, non ho citato ultimamente la figura di Italia, perchè per me era già scontato che era una persona povera ma "ricchissima" di dignità.
Quello che si deve mettere in risalto è l'ambiente in cui vive, che non le ha permesso certo di essere "forte" come donna, si dice che l'ambiente permette o non permette di esprimere certe qualità e talenti di ognuno di noi. Italia era una persona semplice, normale che, se cresciuta in un ambiente meno degradato, sarebbe stata probabilmente una persona come tante, moglie, madre che portano i figli a scuola, anche lavoratrice se vogliamo. Ma è cresciuta in un ambiente in cui la miseria, il degrado, lo squallore che ne deriva la faceva da padrone. Era anche abituata a subire, fin da bambina, le angherie, le prepotenze, le violenze di tutti i tipi da parte degli uomini, era quella che si dice "una bambina fortemente abusata". Aveva solo la sua dignità a difenderla, chi ha vissuto la povertà può capire cosa ti differenzia fra il soccombere e non riuscire a tirare fuori nemmeno la testa dal marcio in cui stai annegando, a quello che ti permette comunque di guardare negli occhi chi in quel marcio ti ci vuol sprofondare di più. Non pensate che è questa parte di lei che ha suscitato tutte le emozioni di cui parliamo? Del resto come dite voi ognuno coglie negli altri le parti che più colpiscono per una certa identificazione di noi stessi... Mi va bene il prossimo film. Questo salotto però è sempre più vuoto. Ciao Bruna, ciao Costanza un abbraccio lilli |
a cura di LILLI |
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del 04/10/2007 16:00:45 |
Costanza, Lilli,
che care che siete a mantenere viva questa conversazione con me. E a stimolarmi così. Dunque: io in effetti parlo di bruttezza, ma non è da me prendermela con qualcuno perchè è brutto (tanto meno) o ha difetti o difficoltà. Ma questo è appunto un personaggio di un film ed evidentemente mi smuove qualcosa. Al di là di tutte le vostre giuste spiegazioni, che non posso che condividere (degrado, incapacità per impossibilità di andare oltre, abuso subito fin da sempre, miseria materiale che non può che diventare anche psicologica e morale), ma che semmai dovrebbero come già dicevo suscitare grande compassione, io per lei provavo una rabbia per come lei accettava di essere. E stranamente, l'amore di lui a un certo punto mi faceva pensare che la potese aiutare ovviamente a "migliorarsi", a risalire la china anche della propria autostima e dignità (perchè è indubbio che lei dentro sia bella), per cui quando lui vigliaccamnete la abbandona, e lei riprecipita, a maggior ragione lei dovrebbe suscitarmi simpatia, affetto, ecc. Invece è come se anche io volessi lasciarla andare per la sua misera strada, perchè è DAVVERO TROPPO TROPPO DOLOROSO CERCARE DI ALZARE LA TESTA E FALLIRE MISERAMENTE, ed evidentemente forse io non avevo voglia di immedesimarmi e sentire questo tipo di dolore. Credo rappresenti la mia paura del fallimento totale, qualcosa del genere. Ripeto c'è dell'irrazionale nel mio modo di ragionare, ma questo è il bello evidentemente e vuol dire che dietro x me c'è da capire di più. La questione del "brutto" è per me molto sentita, veramente nella mia vita non è nemmeno così frequente questa cosa, ma quando ero piccola ne ero molto presa, non so da dove mi venga. Ero molto timorosa di non essere bella io, ero affascinata dai personaggi belli, e ad es. ero dispiaciuta che la regina di Biancaneve non si fosse redenta e non fosse almeno morta bellissima, ma orrenda. Tra l'altro...uhm....a me sembrava tanto più bella la matrigna di Biancaneve, dalle illustrazioni che ricordo...... Insomma, c'è dell'altro, che mi si stimola.... (anche perchè anche nell'altro film c'è l'abbruttimento, ci sono la sconfitta, una storia d'amore che si conclude male, eppure lì a me piace tutto tanto.....ma potrebbe essere che il realismo della situazione di Italia sia effettivamente per me troppo doloroso...mi ricorda molto una situazione di un altro film bello ma tristissimo, "Il tempo dei Gitani" che non rivedrei per niente al mondo -si fa per dire- in quanto dal senso totalmente disperato e disperante. Ecco, forse non mi piacciono le realtà totalmente misere e senza speranza di redenzione.... Tra l'altro, mi dite come era il finale di Non ti muovere? Grazie di come mi aiutate, mi piace molto. Il film è Dracula di Bram Stoker, del 92, lo troverai sicuro in dvd, Costanza. Io ritorno martedì a discutere, spero potrai averlo visto. Comunque fino a domani mattina vi riesco a leggere. Anche io pensavo, Cara Lilli, che il salotto è troppo vuoto; secondo me bisogna mettere qualche bandierina segnaletica per richiamare persone, tipo inserire una discussione del tipo: Ehi, qua si parla di film, avete visto il film xxxx? che ne pensate? il salotto è vuotooooo, dove siete finiti tutti? o che ne so io? Perchè secondo me non tutti si orientano bene ancora, che ne pensate? Vi va di pensarci, voi a dare il segnale? Queste discussioni sono molto belle, infatti. Bacione ad entrambe e speriamo arrivi altra gente. Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 04/10/2007 21:58:35 |
Cara Bruna, Cara Costanza è molto importante mettere a fuoco i sentiemnti e le emozioni che ci suscitano i personaggi dei film, è un lavoro che, credo, ci permette di mettere maggiormente a fuoco anche i nostri.
Cara Bruna il film finisce come incomincia, cioè lui ricorda tutta la storia con Italia mentre sua figlia sta lottando con la vita in seguito all'incidente con il motorino. Ma è importante il fatto che Timoteo aveva fatto un tentativo di "cambiare vita" ed iniziarla con Italia, anche con tutti i vari conflitti interiori che si possono immaginare, infatti partono insieme per andare al paese dove lei era nata ( se ricordo bene, Costanza aiutami tu) e c'è da dire che durante il viaggio lui, secondo me, ha saputo farla sentire "amata" per quello che era. In questo viaggio io li ho visti come due persone che avrebbero potuto superare tutte le barriere insormontabili che sembravano esistere per poter stare assieme. Entrambi avevano la consapevolezza della diversità fra i loro due mondi che sembravano inconciliabili, ma in questo viaggio avevano sfidato tutto e tutti, solo che il destino ha fatto il suo corso.... lei, in seguito al precedente procurato aborto, all'improvviso è stata male per un versamento emorragico che si era formato nella cavità addominale e aveva fatto infezione, lui ha tentato di salvarla portandola in un ospedaletto vicino ma privo di mezzi, ed ha cercato di fare tutto il possibile, vista la situazione molto grave, operandola lui stesso. Non gli è stato possibile salvarla e, al paese dove lei avrebbe potuto farsi vedere orgogliosa dell'uomo che aveva, in realtà ci è arrivata morta. Na tragedia..., fazzoletti su fazzoletti.... ( cerco di sdrammatizzare) Senti Bruna, non ti verrà mica voglia di rivederlo? ciao un abbraccio lilli ![]() |
a cura di LILLI |
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del 05/10/2007 09:53:14 |
ciao a tutte, purtroppo non ho visto il film, sulla base di cio che ho letto e sentito parlare trovo la storia un po squallida, in primis il medico interpretato da Castellitto..
squallido perchè cede a degl istinti e pulsioni che è vero che tutti noi abbiamo e che sono la nostra ombra ma è altrettanto vero, non vorrei sembrare moralista, che non dobbiamo permettere a questi istinti di sopraffarci. Io , comunque , qui di amore non ne vedo, vedo solo una famiglia divisa...con tutte le conseguenze .. Una ragazza interpretata dalla Cruz, che arriva da un passato di miseria, di povertà che si " innamora " di colui che crede che possa salvarla, mette la sua vita nelle mani di lui dandosi incodizionatamente..corpo in primis...senza anima.. Ma dico è amore questo? o è semplicemnte " bisogno"? L'amore a mio parere non nasce solo dal cuore, l'amore nasce anche dalla ragione dalla capacità di amare noi stessi per primi ...e Italia non si ama ma vuole solo farsi amare o meglio ha bisogno di farsi amare ...il suo è un baratto..e in cambio dona se stessa. Italia ama in modo immaturo, certo cio è giustificabile visto l'ambiente in cui è vissuta, ma non giustifico minimamente Timoteo che sfrutta questa ragazza per dar sfogo ai propri istinti, per avere cio che, secondo lui, la moglie non gli ha dato e che dentro di lui pensa di averne bisogno... Qui tutti e due scambiano per amore cio che non è amore ma solo BISOGNO e l'amore quello vero ( che esiste ma è raro purtroppo) non ha bisogno di nulla, non chiede ma dona.... e soprattutto non distrugge ma costruisce. E Timoteo non solo ha distrutto la sua famiglia ...ma ha anche distrutto la vita di Italia .. La vita o il destino anche questa volta ha scelto diversamente...e a Timoteo non resta altro che comprendere i suoi errori e vedere il prezzo che altri hanno dovuto pagare a causa della sua immaturità delle suoi atti. atti di persona non responsabile nei confronti di se stesso, di sua moglie e dei suoi figli..della sua famiglia che ha distrutto. ciao e scusate se sono stata un po dura...ma in tutte le cose mi piace sviscerare per arrivare alla " verità" anche se è " cruda" ..ma è meglio che vivere nelle illusioni che spesso e volentieri fa chiamare AMORE cio che amore non è. Qui c'entra molto il mio plutone... non credete? un abbracci a tutte... ![]() ![]() |
a cura di PAOLA |
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del 05/10/2007 13:43:57 |
Care amiche,
faccio giusto un salutino a tutte perchè sono parecchio presa dal lavoro e non riesco ad intervenire come vorrei. Ci sentiamo la prossima settimana... Costanza ![]() |
a cura di COSTANZA |
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del 05/10/2007 14:01:05 |
Cara Paola,
tutto vero quello che dici, sull'argomento "amore" ne abbiamo sviscerato molto proprio nalla discussione del film "le parole che non ti ho detto", credo che sia difficile per la maggior parte della gente capire cos'è il vero "amore" citate da molte persone più brave di me ad esprimerle: AMARE UNA PERSONA E' averla senza possederla darle il meglio di sè senza pensare di ricevere voler stare spesso con lei ma senza il bisogno di colmare la propria solitudine accettarla così com'è senza pretendere che sia come si vorrebbe.... mi fermo perchè diventa lunga, e in effetti molte persone credono di amare perchè riescono a soddisfare quei bisogni personali evidenti o nascosti che sono in ognuno di noi. E' così che le persone si attraggono e si lasciano trasportare da passione, sesso, istinti..., ma anche bisogni di affetto che non si riescono a colmare..., problemi affettivi che ognuno cerca di compensare come può. Io credo che questo libro/film rappresenti un pò quello, forse con una storia esasperata, che molte persone vivono e non riescono a confessare neanche a loro stessi... un caro abbraccio ![]() |
a cura di LILLI |
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del 05/10/2007 14:21:16 |
Care amiche e cara Lidia,
continuo a difendere questo film (e il libro di più) strenuamente: descrive la grande forza trasformatrice dell'amore, che può avere infiniti volti: a volte anche molto brutti e di sofferenza, quando è coinvolto Plutone. Italia è una donna strana, ma bellissima "dentro" e talmente generosa: ma vi ricordate come amorevolmente guarda il vestitino della futura figlia dell'uomo che ama ? Poi alla fine, forse nelle vesti di un Angelo, riappare sulla scena a sostenere Timoteo e quest'ultimo, perchè non pensare, che ha regalato a quest'anima sola un amore così profondo e totalizzante, prima di mettere fine ai suoi giorni ? Sarà un difetto, ma devo sempre trovare un "senso a questa storia" (come diceva la colonna sonora di Vasco Rossi). Un abbraccio a tutte ! |
a cura di STELLA |
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del 08/10/2007 11:34:09 |
cara lilli,certo tutti noi abbiamo " i nostri scheletri nell'armadio," cose che non riusciamo a confessare soprattutto a noi stessi e a volte anche se ci proviamo nessuno ci ascolta come è successo a Timoteo che ha scritto sulla sabbia " ho violentato una donna" e la moglie non se ne accorge nemmneno..
Ma vedi tutto cio non lo giustifica, Timoteo ha una COSCIENZA alla quale non da ascolto ed è per questo motivo che subira tutte le consegueze.. Insomma Timoteo poteva scegliere ..poteva rompere il rapporto con sua moglie e dopo sentirsi libero di amare un altra donna, ma non l'ha fatto! forse perchè nn ne .non ha avuto il coraggio ha preferito proseguire nell'indecisione, o forse nella sua inconscienza ha pensato di fare la cosa giusta .. non saprei...so per certo che certi errori hanno un prezzo da pagare e per Timoteo è stato il senso di colpa , è stato il dover vedere l'infelicita altrui... Come il grave incidente della figlia, attagliato dalla sofferenza e dal dolore di perderla...lo porta a ripercorrere frammenti della sua vita per cercare un senso delle cose ..un senso che come canta Vasco Rossi non c'è. ..non ci puo essere quando non ci si assume la responsabilita delle nostre azioni che hanno portato all'infelicita nostra e degli altri ...quando si è vigliacchi. scusatemi ancora per la mia durezza..ma credo che cio che contraddistingue un uomo da un animale è proprio l'aver una coscienza. C'è un altro bel film che vorrei proporre e che mi è piacerebbe discutere..se vi va naturalmente.. è " L'uomo che sussurrava ai cavalli" è la storia di una donna , Annie, sposata con un marito che la ama molto ... la quale , figlia quattordicenne rimane vittima di un bruttissimo incidente mentre cavalca un cavallo con conseguenti ferite psicologiche e fisiche (le viene amputata la gamba e perde la sua migliore amica). La donna decide resasi conto del legame che lega la figlia con l'animale, di partire per un lungo viaggio con la figlia e il cavallo per portarli da un curatore di cavalli Robert Redford, dotato del dono di curare i cavalli. Grazie a lui il cavallo guarira dal trauma ed anche la ragazza.ritornando a cavalcarlo... Tra Annie e Tom nascera una storia di amore che rimarra platonica in quanto la donna attraverso questo amore scoprira parti sconosciute di se stessa. Storia che si rivelera impossibile da vivere, ed è la sua coscienza stessa ad impedirglielo e a fargli capire dove è il suo posto con la figlia e il marito. Il marito resosi conto della situazione la lascia libera di scegliere .. Tuttavia quest'amore cosi struggente e al quale ha deciso di rinunciare lascera una incacellabile impronta che la porterà poi a cambiamenti profondi. vi scrivo una frase del libro molto bella e significativa: "A volte quella che sembra una resa non lo è affatto. E' qualcosa che avviene nel profondo del nostro cuore. Significa vedere con chiarezza di cosa è fatta la vita, accettarla e viverla con coerenza, qualunque siano le conseguenze, perché il dolore che proveremmo decidendo di non viverla sarebbe molto, molto peggiore. " un abbraccio ![]() ![]() |
a cura di PAOLA |
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del 08/10/2007 12:53:00 |
mi introduco qui di soppiatto perchè non ho partecipato alla discussione sui film citati (purtroppo).
sempre se posso dire la mia, io farei una cartella "proposte" riguardo ai film (ma non solo) nella quale ognuno può postare il film del quale vorrebbe discutere: in questo modo si osserverebbe quante persone l'hanno visto, avendo una base più ampia dalla quale partire ed una cartella nella fare tutte le proposte che più ci piacciono da condividere con gli altri. Riguardo alla discussione dei film, pur non partecipando direttamente (non ho visto le pellicole suddette) ho potuto constatare di come vi sia una seguita partecipazione nell'affrontare le tematiche astrologico-psicologiche dietro ad ogni proiezione, e così applicherei l'iniziativa collaudata nell'analisi dei temi: si può creare una cartella per ogni film. Come per i temi natali, ciò eviterebbe dispersioni e ingrandimenti a dismisura dei posts, affrontando con sicurezza e partecipazione il film proposto, e garantendo la propria partecipazione ad un altro film (magari fatto presente nella cartella proposte). Ciò garantisce anche una certa duttilità e flessibilità dei titoli presenti: ogni persona conosce o ha già visto sicuramente un titolo interessantissimo da condividere, che le altre persone non hanno visto. provo a dire la mia proposta, poi magari dite quello che pensate.. arcangelo |
a cura di ARCANGELO |
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del 08/10/2007 12:56:35 |
Cara Paola,
ho visto il film un pò di anni fa e non lo ricordo bene, ma l'ho registrato recentemente dalla tv e cerco di vederlo appena possibile così ne "parliamo". Condivido l'ultimo intervento che hai fatto su Timoteo, severo e conciso, ma non è che io approvo quello che ha fatto, è che cerco di "capire" sempre le motivazioni, le spinte, le passioni, i problemi irrisolti... che spingono le persone ad agire in una data maniera anzichè in un'altra, ma se uno sbaglia, sbaglia, e resta quello che è: un ladro, un assassino, un bastardo, un str..., alt. Ci risentiamo appena possibile, spero presto ciao a te e alle altre poche amiche lilli ![]() |
a cura di LILLI |
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del 09/10/2007 08:55:01 |
Care amiche,
sono tornata. Certo che il "mi piace" "non mi piace" è il modo per fare entrare a contatto le cose con l'interno. Io mi rendo conto che spesso dietro il "non mi piace" sta nascosto qualcosa della nostra ombra, e in questo senso sì, Lilli, certo che ho voglia di rivedere il film.... Sta di fatto che nei film sento il bisogno di trovare risposte positive e di speranza, anche se poi la vita.... Quindi magari cose intense ma dove un filo di cielo si apre.... Ma certo è tutto relativo, perchè quel che a me pare chiuso e scuro per un altro può essere l'opposto. Il fatto di ritornare sulle mie idee (anzi, magari sensazioni non approfondite)perchè se ne è discusso lo trovo molto bello, dà spessore e profondità e occasioni lo scambio con gli altri. Per questo mi ero inserita qui. Però mi dite chiaro se non avete voglia di parlare del film che ho indicato? Perchè ad esempio io mi sento molto presa da quelle atmosfere e tanto di meno da quelle eteree e commoventi di film più spirituali e impalpabili (anche se sono il tipo che puntualmente va in estasi e piange di fronte a molti film, arrivando a sentire emozioni estatiche molto forti). Al di là di questo mi spiace che una proposta che ho fatto mentre ero coinvolta nel dicutere non abbia trovato pressochè eco.... Il film dei cavalli è molto bello nel senso di cui sopra. Ma per me la traccia e il pugno allo stomaco di altri film sono impronte indelebili. E che mi sarebbe piaciuto disutere con voi. MI piacerebbe che tutte le proposte trovassero qualche risposta. Quello che propone Arcangelo è molto giusto come metodo, ma io trovo che ci sia anche il rischio d tanta dispersività, mentre io sento forte il bisogno del gruppo e della presenza, e di poter sviscerare fino in fondo le cose... Buona giornata Bruna Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 09/10/2007 09:09:07 |
carissima lilli, sara per il mio saturno in IX nell'acquario che mi rende sempre cosi severa nei miei giudizi, e la mia luna in capricorno non mi aiuta
anche se devo dire sono una persona molto sensibile, emotiva .. sono comunque d'accordo con te , comprendere non vuol dire giustificare, e la comprensione fa parte dell'amore che dice sempre di perdonare. ![]() ![]() ps. se non vi interessa il film che ho proposto possiamo discutere di qualche altro film ...per me va benissimo ciao a presto!! |
a cura di PAOLA |
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del 09/10/2007 10:03:06 |
Cara Bruna,
devi scusarmi se mi ero dimenticata della tua proposta, sai ho una Luna congiunta a Mercurio in Pesci un pò disturbata!!!, la distrazione è uno dei difetti che mi ha fatto molto soffrire e su cui ho imparato a ridere da quando ho raggiunto la consapevolezza che mi devo tenere come sono..., cerco di rimediare come posso scrivendo tutto quello che è importante, ma poi mi dimentico dove l'ho scritto e...,via di questo passo. Questa divagazione su me stessa per dirti che mi va bene discutere il film su Dracula da te proposto, quello che ho visto io credo sia più recente, ma credo che non faccia differenza... Ho bisogno di un "la" come nella musica per incominciare, però posso dire che per me la storia del film rappresenta, con i suoi personaggi, l' elaborazione delle parti più nascoste e sconosciute di noi e che ci fanno paura e che cerchiamo di evitare, ma che sono inevitabili da affrontare se vogliamo raggiungere l'equilibrio e l'integrazione necessaria a non crearci conflitti. Imparare a riconoscere le parti, ai nostri occhi, più brutte di noi ed impregnarle col nostro amore è come raggiungere quella spiritualità necessaria al nostro benessere interiore a cui molti ambiscono, ma è un percorso difficile e doloroso che molti preferiscono evitare.... Aspetto il tuo parere e quello delle altre amiche, il messaggio io l'avevo lanciato, sono estremamente flessibile e pronta ad accettare la discussione di film che volete proporre...basta che li abbia visti si intende. un caro abbraccio lilli ![]() ![]() |
a cura di LILLI |
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del 09/10/2007 11:45:21 |
Cara Paola,
non intendevo dire che non mi interessa il film da te proposto, ma che ce n'era uno che avevo lanciato io prima, e volevo ricordarlo. L'interesse a discutere qui nasce, secondo me, più che dai film dall'interazione tra le persone.... Cara Lilli, credo sia importante proprio quella versione che dicevo io perchè ha una parte di storia d'amore che non c'è in altri (nemmeno nel libro originale, che ero poi andata a leggermi). Certo, magari c'è il problema che uno il film non l'ha visto, quindi.... Lilli, ti ho scritto sul tuo tema. Un abbraccio a entrambe. Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 10/10/2007 09:31:53 |
cara Bruna, ma figurati per me va benissimo il tuo film, io non l'ho visto ma posso affittare il dvd, nel frattempo posso anche andare a cercare la trama in internet e farmi un idea...
qualcosa farò cosi potremo parlarne tutte insieme.. tranquilla ..tranquilla un bacio ![]() |
a cura di PAOLA |
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del 10/10/2007 10:08:22 |
Grazie Paola, non vedo l'ora, è un film che a me dà molto, molto intenso....poi io mi riguardo quello dei cavalli perchè l'ho visto in tv a pezzetti (io saltello qua e là alla ricerca dei pezzi che mi piacciono di più).
Bacione Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 16/10/2007 11:28:04 |
Un altro bellissimo film che ho rivisto ieri sera è "Il miglio verde"....proprio mentre sbobinando delle cassette trattavo l'elemento acqua, la sua porosotà, il suo sentire empatico, senza confini....ho compreso il personaggio con una profondità ed intensità molto forti.
Capolavoro. Però....qui non c'è più nessuno.....spero che qualcuno abbia voglia di tornare, è un peccato abbandonare le discussioni così... Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 16/10/2007 13:57:00 |
Ciao Bruna,
mi prendo qualche minuto per scriverti... anche a me spiace tanto di non poter essere più presente nel Forum ma purtroppo così è in questo periodo. Durante il giorno il mio lavoro mi lascia talvolta qualche brevissimo intervallo di tempo che mi consente di leggere in tutta fretta gli interventi che più mi coinvolgono (in base al titolo)... e poi, nel tempo libero, ho mille impegni fra casa, figlio, genitori anziani e bisognosi di assistenza, e pure qualche svago per me. Così entro qua quando posso ed intervengo solo se so che posso garantire almeno qualche giorno di continuità in modo tale da farne un dialogo e non un monologo. Anche perchè da un punto di vista astrologico ho poco da dire io, sono ancora agli inizi. Immagino succeda la stessa cosa a molti altri "lettori" di questo Forum.... Ad ogni modo non son riuscita a guardare Dracula in dvd , però ho letto e visto "L'uomo che sussurrava ai cavalli" e idem per "Il miglio verde". Fra i due films, ben diversi l'uno dall'altro, preferisco nettamente il secondo. Pure fra i libri. Al punto che "L'uomo che sussurava ai cavalli" quasi non lo ricordo...evidentemente non mi ha toccato: chissà se a rivederlo oggi mi farebbe un effetto diverso. A volte dipende dal momento o dal nostro percorso, non ti pare? Mi era successa la stessa cosa con un libro di Susanna Tamaro che ha avuto molto successo "Va dove ti porta il cuore" ...piaciuto a tutti, ...ma non a me ...ed immediatamente scordato. Chissà se ha un senso questa cosa... torno non appena posso, un abbraccio Costanza ![]() |
a cura di COSTANZA |
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del 17/10/2007 16:19:33 |
Ciao Costanza,
finisce che sembra che rimprovero tutti di venire di più, ma invece capisco sai le esigenze varie....logico. E' che io sono un pò ingorda talvolta... Anche io sono capace di scordarmi libri e film, a volte li ricordo ma solo per pezzi o semplicemente emozioni. Il miglio verde è un capolavoro, con dentro sentimenti bellissimi ed eccezionale è l'immagine di quel gigante nero col cuore purissimo di un angelo (e il potere grande dell'amore). Bellissimo quando dice che lui non sa e non capisce di quello che vive. Bellissimo vedere come però lo accoglie, e beve il calice fino in fondo. Come i più grandi doni possano andare assieme a difficoltà e durezze, e come non sia dato alla persona a volte potersi difendere dal dolore che comportano. Indubbio che tutto dipende dalla risonanza interiore. L'uomo che sussurrava ai cavalli io sai come l'ho visto? Ne devo aver visto un pezzetto in tv, che era molto dolce (ma non ricordo molto, solo che Robert Redford era molto convincente nell'immagine dell'uomo che sa molto amare). I libri non ne ho letto nessuno dei 2. Avevo riletto il classico di Dracula di Bram Stoker, dopo aver visto il film, e pur essendo bello, ti assicuro che il film mi è piaciuto tanto di più (e non accade mai, ma è perchè nel film è sviluppata una parte di storia d'amore che non c'è nel romanzo). A presto, Un abbraccio Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 31/10/2007 11:10:09 |
cara bruna , cara costanza...il film di dracula ancora non sono riuscito ad affittarlo..
il miglio verde invece l'ho visto , è un film che mi ha toccato anche per la tematica che affronta. come la pena di morte e l'ingiustizia. aiuta a riflettere sulla crudeltà umana, però devo dire che non l'ho compreso fino in fondo..mi piacerebbe parlarne per poter comprenderlo più a fondo.. sono pronta ..dunque... a presto ![]() ![]() |
a cura di PAOLA |
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del 31/10/2007 12:50:54 |
Io ne riparlo volentieri...
Sai che quando l'ho visto la prima volta non ci avevo capito granchè? MI aveva commossso, ma.... Poi un mesetto fa, l'ho visto proprio subito dopo aver sbobinato delle cassette di Lidia sull'elemento acqua e le sue caratteristiche del sentire.... (Io ho lì la Luna). Oltre che commuovermi di nuovo profondamente ho sentito (e compreso) ancora di più la figura del buon gigante nero (non ricordo il nome), la bontà degli altri, il sentire che circolava tra loro....ho sentito quando lui diceva che ormai voleva morire per porre fine al sentire tutto quel dolore. E il protagonista che comprende e lascia andare. Insomma, è un capolavoro davvero a presto Bruna |
a cura di BRUNA |
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