IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
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DISCUSSIONE: astrologia e spiritualità |
Cari amici,
provo ad introdurre una discussione che a me sta molto a cuore e mi piacerebbe approfondire con voi. Prima di dedicarmi all'astrologia mi sono interessata molto alla spiritualità, ultimamente un amica (ciao Faby) mi ha regalato un libro di Krisnhamurti. Credo di aver compreso che il messaggio che tutti i grandi mistici e/o illuminati ci hanno lasciato è che l'ego sia un illusione "creata" dal pensiero e l'illusione su ciò che siamo si estende all'illusione su ciò che è la vita. Da questa sostanziale ignoranza (intesa come non conoscenza della verità) derivano tutti i conflitti dentro di noi e fuori di noi. E' evidente che io riesco a cogliere questa VERITA' in termini puramente razionali perchè solo i veri mistici la sperimentano nella totalità del loro essere. Date queste premesse volevo capire quale sia il posto dell'astrologia in tutto ciò. Io credo che di fatto l'astrologia con il suo cerchio zodiacale e i vari pianeti rappresenti comunque la nostra attuale e specifica "illusione" sulla vita. Intendo dire che il percorso zodiacale sembra proprio evidenziare un percorso di consapevolezza che parte da un "io" che si sente (e si deve sentire) completamente separato e individualizzato (ariete) ad un "io" che ha abbandonato ogni difesa per sentirsi parte del tutto (pesci). In realtà il percorso dell'uomo ordinario è il percorso circolare dello zodiaco mentre il mistico ha già fatto il "salto" al centro dove non c'è più dualismo ma unità. La grandezza di questa astrologia, secondo me, è che mette l'accento sull'integrazione degli aspetti conflittuali che è proprio il senso del percorso spirituale perchè è proprio dal superamento del conflitto, prima di tutto dentro di noi, che giungeremo all'unità. Cosa ne pensate ?? ciao Lara |
a cura di aral |
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RISPOSTE |
del 17/09/2007 20:34:47 |
cara Lara,
indubbiamente gli orientali imputano quasi tutte le colpe all'Io. Personalmente non sono d'accordo su questo, fermo restando che parliamo di IO e non di EGOPATIA. In realtà, quello che noi occidentali abbiamo di difficile da superare è l'identificazione con i pensieri, con le emozioni e con le azioni,nonchè l'identificazione con il fare. Questo credo sia un problema perchè non riusciamo, in questo modo, a vedere veramente l'ESSERE ma a confonderlo spesso con il FARE e con l'AVERE. Il vero percorso psicologico e spirituale inizia nel momento in cui ci rendiamo conto che se abbiamo una serie di funzioni, esse dipendono dall'essere e quindi dall'Io che può utilizzare la sua volontà per distaccarsi e per cambiare molte delle situazioni che sono in atto. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 17/09/2007 22:35:17 |
Ciao Lara,
grazie per i saluti messi tra parentesi!!! Ricambio !!! Sono contenta che il libro ti abbia "stuzzicato" e indotta alla riflessione di ciò che chiamiamo "spiritualità"..!! E' interessante il tuo punto di vista circa l'astrologia e la spiritualità, ma entrambe fanno parte di un tutt'uno. L'"io", alla quale diamo così tanta importanza,è quello che ha creato tutti i sistemi che esistono al mondo fra i quali anche l'astrologia. Non può fare a meno di catalogare,sezionare,dividere...non sapendo che "oltre" ad esso c'è "tutto il resto" che è il vivere quotidiano. E con questo termine intendo dire ogni emozione, sensazione,azione ecc.Oltretutto il pensiero vuole gestire ogni avvenimento ignorando il fatto che è limitato che ha una fine,ma sopratutto che non ha potere alcuno!!!Al di là del pensiero esiste la vita che pulsa!!!E lui non può fare altro che stare a guardare!!!!! Attraverso la lettura del TN è come se avessimo davanti ai nostri occhi il "tutto" di ciascuno di noi e come dici giustamente tu, gli aspetti i simboli,i pianeti, i segni e così via parlano di come "vedi,vivi,agisci,subisci,colori,ecc" la vita. Ma il vivere e la vita sono mossi e sorretti da energie che sono presenti in ognuno di noi...cambia la modalità d'espressione in base al vissuto... Ho detto sciocchezze? Ti mando un abbraccio e...ti ho delusa??? ![]() Attendo tua replica Saluti anche a te Lidia! Fabiola |
a cura di FABIOLA |
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del 18/09/2007 18:08:05 |
CAra Fabiola,
in questi giorni (cavolaccio!!) ho talmente poco tempo che in effetti adesso non dovrei essere nemmeno qui perchè gli impegni si stanno accumulando ....ma come si fa a non dare una sbirciatina al forum e al blog ?? Comunque per risponderti volevo dirti che si ciò che dici è assolutamente vero. Il mio invece era un tentativo di trovare un punto di incontro tra il pensiero spirituale orientale e l'astrologia. In effetti sono piuttosto confusa al riguardo. Il pensiero spirituale riportatoci dai grandi mistici orientali sostiente che l'io è un illusione. Per l'occidente invece l'io è uno strumento di consapevolezza e quindi di evoluzione e crescita. Sicuramente credo che NESSUNO possa avere una risposta definitiva sull'argomento e forse non è nemmeno così fondamentale trovare questa risposta. E' certo, come dice Lidia, che si dovrebbe imparare a non farsi imbrigliare troppo dal pensiero e dalla mania di avere tutto sotto controllo e sicuramente io sono la prima a dover seguire questo consiglio. Ciao cara Lara ![]() |
a cura di ARAL |
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del 19/09/2007 14:14:27 |
Personalmente trovo che l'Io sia la nostra conferma della nostra esistenza: nasce dalla prima casa e si trascende nella 12a.
Tuttavia l'errore degli occidentali è di considerare tutto protesi solamente di noi stessi: come dice lidia, il fare, le emozioni, i pensieri: finchè non si scinde questo non si inizia nessun percorso. Gli orientali invece a volte cancellano totalmente l'io, ma questo è esagerato dall'altra parte. Infatti l'io non va tolto: si sentirebbe un senso di non esistenza (come le esperienze di droga o di estasi portano a fare) ma questo è un senso di annullamento. Ma alcuni orientali e anche occidentali ci sono già arrivati, che l'io va fatto parte della totalità, ma non annullandosi, ma trascendendolo: solo così si forma la meraviglia del fluire della 12a casa. arcangelo ps. lidia la quarta faccina zodiacale nel menu a sinistra è il toro e non il cancro..perdona la mia maniacalità da sole in 6a ![]() |
a cura di ARCANGELO |
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del 19/09/2007 20:38:32 |
Cari amici,
scusate se insisto su questo argomento ma io non credo (per quanto ho capito in tanti anni di letture sull'argomento) che la spiritualità sostenga di annullare l'io ma piuttosto parte dal presupposto che l'io non esiste come entità in sè, che è un illusione creata dal pensiero. Cioè tutte le esperienze, le oppinioni, le emozioni, le paure, le gioie provate dalla nascita in poi si sommano l'una all'altra in una sorta di "contenitore" che si chiama io ma che non ha un esistenza in sè e quindi è proprio a causa di questa grande "illusione" che ci sentiamo separati dalla vita e dagli altri. Con la meditazione si impara proprio a prendere le distanze da questa identificazione per fare esperienza della nostra natura profonda e illimitata e quindi unitaria. Ho letto un libro molto bello che si intitola "CHI MUORE ?" tra l'altro durante il transito di plutone sul mio sole (ovviamente) che affrontava proprio il grande tema del "chi siamo ?" in relazione alla morte. L'indagine verteva sul "chi muore quando si muore ?" i nostri pensieri, le nostre emozioni...o solo il nostro corpo ..? E' un libro piuttosto impegnativo, proprio da transito di plutone, ma incredibilmente intenso e toccante che ti mette faccia a faccia con la tappa finale della vita per comprendere il snso profondo della natura umana. Purtroppo attualmente l'ho imprestato e non mi ricordo l'autore...avrei fatto volentieri delle citazioni. Qualcuno l'ha letto ?? vi saluto Lara |
a cura di ARAL |
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del 20/09/2007 14:53:34 |
Cara Lara,
interessante la citazione del libro che hai letto sulla morte...lo andrò a cercare!... Sono d'accordo col fatto che "l'entità" chamata "IO" è un'illusione...ma molto difficile da trascendere! Si può tentare di farlo partendo da tutto ciò che è concreto e quotidiano...rendendoci conto di quanti condizionamenti siamo sottoposti ad ogni istante(saturno)...chissà...forse dopo potremo parlare di spiritualità vera!!! Ciao Fabiola |
a cura di FABIOLA |
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del 20/09/2007 17:19:03 |
cara Faby,
il libro di cui parlo è molto tosto ma assollutamente speciale nell'affrontare un tema ostico come la morte. Come ho scritto in quel periodo avevo plutone sul sole (ma non mi dedicavo ancora all'astrologia) ed è stata una lettura che mi ha permesso di affrontare i fantasmi di quel difficile passaggio. Adesso l'ho imprestato a mio fratello (che ha rinunciato a leggerlo) e appena me lo riporta ti dico l'autore e la casa editrice. ciao cara ![]() lara ![]() |
a cura di ARAL |
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del 23/09/2007 09:09:54 |
Cari amici,
inserisco una citazione dal libro "chi muore ?" di Stephen Levine "...L'esperienza che facciamo della vita è l'esperienza del cambiamento. Vediamo che ogni stato della mente cambia. Il respiro che state facendo in questo momento finirà.Nascita e decadenza sono le manifestazioni continue della creazione. Ogni cosa che abbia inizio ha anche una fine. Niente rimane quel che è. In questo continuo fluire del cambiamento, non esiste un luogo sicuro e reale che sia un solido appoggio al nostro passo. In questo dispiegarsi incessante non v'è mai la possibilità di dire una volta per tutte CHI siamo." ancora una citazione e poi mi fermo: "La nostra lunga ricerca di un appagamento duraturo ci crea confusione. Il sentiero è pieno di curve, proviamo dolore ogni volta che ci allontaniamo dall'obiettivo. Siamo come fantasmi che tentano di afferrare il mondo nelle loro mani, mani trasparenti come ombre. Come uno spirito affamato, il condizionamento della mente chiede a gran voce di ottenere soddisfazione: vuole ciò che non ha o ciò che non riesce a trattenere. La mente è deformata da questo doloroso anelito. Il desiderio addenta ogni gustoso boccone, anche se ha perduto la capacità di ingoiare. Ogni nuovo boccone di torta ci soffoca.Quando il desiderio è grande e manca l'appagamento pensiamo di essere all'inferno. L'inferno è la nostra incapacità di giocare con leggerezza con il fantasma affamato di vecchi timori e di soddisfazioni passeggere: l'incapacità di arrenderci." Ha detto tutto.... ciao Lara |
a cura di ARAL |
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