IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
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DISCUSSIONE: VIVA LA NONNA! |
Ho appena letto l'articolo "La perdita della nonna"(...intanto vi consiglio di leggerlo)..direi che ,oltre all'emozione che ne ho derivato,mi ha permesso un viaggio nei ricordi,alla ricerca dei valori perduti.
Io ho avuto una grande nonna,e sono stata fortunata perchè ho potuto godere dei suoi racconti,dei suoi ricordi,di un mondo ormai scomparso...per tanto tempo!! morì che io avevo 23 anni..lei viveva con noi..e non entrammo per quasi un anno nella sua stanza..come se quella porta chiusa significasse "lei è ancora con noi,lei sta solo dormendo.. tentavamo di tenerla imprigionata a noi Soffrimmo moltissimo..lei era stata la nostra seconda mamma...ci volle molto tempo per elaborare il lutto.. Ma oggi mantengo vivo il suo ricordo con la gioia e l'entusiasmo alla vita che da lei ho ereditato..(ERA UN ARIETE COME ME..ED IO PORTO IL SUO NOME).. IL PIù BEL RICORDO CHE HO DI LEI? I SUOI OCCHI COLOR CIELO..DOVE MI PERDEVO..E LA SUA VOCE PIENA D'AMORE CHE E' VIVA DENTRO DI ME.. Vi propongo un viaggio nei ricordi..dove risiede la nostra infanzia...la prima quadratura Luna-saturno..(grazie all'articolo)..il primo dolore'il primo mattone,e naturalmente..storie di donne, straordinarie.. L'IMPORTANZA DEI NONNI NEL TEMA NATALE,OVVERO L'IMPORTANZA DELLE RADICI. |
a cura di nunzy |
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RISPOSTE |
del 16/10/2007 10:14:29 |
cara Nunzy,
sono contenta che ti sia piaciuto questo piccolo articolo. La mia allieva ha fatto un capolavoro. Ha fatto la sua autobiografia mettendoci a fianco tutti i transiti.. ed è una cosa veramente unica. Così ho voluto, chiedendo ovviamente il suo permesso, farvi partecipi di questa chicca.. significativa anche dal punto di vista astrologico. I nonni sono veramente importanti. Io ho una Luna congiunta a Plutone in Leone e quella Luna non vi sono dubbi che sia la mia nonna materna con la quale sono stata per ben 10 anni, dai 2 anni circa ai 12 quando sono ritornata a vivere con mia mamma in città pronta per affrontare la scuola media. Lei è stato sicuramente il prototipo del mio femminile: fiera, sempre pronta a difendermi, e a sopportarmi.. non ricordo mai un'arrabbiatura, una disponibilità pressochè totale; lei mi amava di un amore autentico che io sentivo sempre, in tutti i momenti. Credo che la sicurezza interna che ho costruito sia dovuta a lei. Un bacio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 16/10/2007 11:55:24 |
cARA Lidia,
l'articolo della tua allieva mi ha colpita....particolarmente... Nelle sue parole l'eco di un ricordo lontano... Ed alla mia mente si affaccia l'immagine di una bimba che vive "da sola", con la sensazione di essere "esclusa"...Il suo unico contatto con il mondo adulto è suo nonno, il nonno materno; vive lri e, da buon Capricorno, non è esattamente l'immagiine della tenerezza. Eppure quel vecchio accompagna la bimba nel suo viaggio della vita, in qualche modo. Con lei, attraversa il dolore del distacco da casa, nel viaggio verso la scuola; con lei ride del ritorno; in sua compagnia passeggia su selciato della malinconica luce di un tramonto o nell'abbacinante riverbero dell'estate...E la sua voce canta, elevendo inni...C'è sempre una distanza che li divide; eppure, per quella bimba, è larga parte della sua sicurezza. Lui ha sempre una risposta ai suoi perchè, non si tira indietro; allunga la sua ombra alle sue spalle e, senza parlare, guarda con lei i programmi alla TV... Ma un giorno, un triste giorno, il Male arriva...è sempre un tumore.... E il vecchio non cammina più con lei nel sole; fa fatica a rispondere alle sue domande, non può più andare a prenderla a scuola, in anticipo sull'orario di uscita.... E' disteso in letto; ogni tanto, quando diventa insopportabile, urla il suo dolore...Non vuole più che i suoi bimbi stiano con lui.... Voci concitate: "Serve sangue"..."Non so cosa accadrà"...."Vedremo" ...."Forse"... E labimba prega, davanti all'immaginetta "Ti prego, Gesù, dò il mio sangue, se può salvarlo...Salvalo, ti prego"....Le braccine tese, a mostrare l'offerta; dentro il dolore di una nuova esclusione; l'esclusione, che il nonno ha voluto, dal suo mondo, dalla sua malattia, dal suo dolore... In una sera d'estate, poi, "il tradimento si compie": non c'è, la bimba; evento più unico che raro, è andata con i suoi amichetti a trascorrere un pomeriggio all'aria salubre della Collina... Torna, la bimba,; la notte ha già calato il suo sipario: un amnto nero sulla luce del girono, un manto viola sulla casa della bimba.... Non ho mai perdonato a mio nonno di essersene andto senza di me; senza salutarmi... Era la mia sicurezza, lui; un'autorità forse un pò lontana ed incontestabile (Saturno in Toro, in IX casa oppone la Luna in Scoprione in terza); ma io coglievo il suo lato morbido(aveva Sole congiunto a Nettuno, in quarta casa)...Quel periodo Saturno , in Vergine, in prima casa, quadrava il Mio Marte in quarta, ed era in sestile al mio Sole in Cancro ed alla mia Luna in Scorpione.... Il transito si sta riproponendo proprio in questo periodo e mi chiedo cosa significherà... Un saluto..E grazie di questi meravigliosi spazi.... P:S.: faccio sempre in tempo a sottoscrivere l'abbonamento alla tua rivista? |
a cura di RITA |
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del 16/10/2007 12:19:23 |
i miei nonni
i migliori incontri della mia vita,Nonna materna, sole saggitario io luna sagg cong giove, lei di nobili origini figlia rinnegata, per amore del figlio del boscaiolo del paese.Mi faceva sentire una principessa mi curava, mi pettinava ,mi vestiva e mi raccontava tutte le storie della sua famiglia toscana (ho vissuto con loro dieci anni).Lui il mio nonno leone, la fierezza , la nobiltà d'animo,la corretezza la schiettezza .Il mio eroe alto con il capello alla borsalino sempre in testa fiero di se stesso e delle sue idee. Credo che il buon rapporto con il maschile sia grazie a lui (sole in vii).( mo marito è leone) Se nè andato con la congiunzione di saturno al sole avevo 14 anni. Il mio nonno paterno capricorno .Il poeta il cantastorie lui mi ha insegnato a respirare l'azzurro del cielo , sentire il vento come una carezza sulla pelle, percepire il calore della terra e il profondo rispetto per tutte le forme di vita era il mio difensore d'ufficio, quando il femminile che mi circondava diventava troppo invadente o castrante. Pur essendo nato nel 1890 aveva idee progressiste libertarie avanti con i tempi(da buon capricorno era un vecchio GIOVANE) era un poeta incantava tutti quando raccontava o leggeva le poesie che scriveva.Anche lui se nè andato con il passaggio saturno in quadratura al mio sole gemelli avavo 21anni.(la nonna paterna mi era antipatica perciò adesso nn ne parloadesso) grazie Lidia e ringrazia da parte mia la tua alieva che ci ha permesso di leggere un pezzo di vita .Mi ha riportato alla mente quanto amore ho ricevuto da queste magnifiche persiìone che sono stati iMIEI NONNI un caro abbraccio BRUNA ![]() ![]() |
a cura di KIKÒB |
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del 16/10/2007 14:18:09 |
Scusate l'ignoranza ma dove si trova l'articolo?
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a cura di ALE70 |
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del 16/10/2007 15:03:24 |
cara Ale70,
devi andare in rubriche di astrologia e lo trovi in astrologia e costume. ciao Lara |
a cura di ARAL |
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del 17/10/2007 00:31:59 |
cara Rita,
bella ed infinitamente triste la storia tua e di tuo nonno. Quanto è vero! Cosa riescono a fare i nonni per i loro nipotini e quanto vuoto lasciano.. soprattutto quando li vedono sparire senza che sia spiegato loro cosa è successo... Immagino il tuo dolore alla perdita del tuo punto di riferimento.. spesso sono il vero perno affettivo in un mondo fatto di adulti indaffarati e non attenti. Io ho avuto la fortuna di perdere la mia nonna a 18 anni.. in ogni caso ho sofferto tantissimo.. infatti, lei era da me considerata come la "mamma"; non vedevo l'ora di stare un po' con lei.. e questo lo potevo fare d'estate quando, terminata la scuola, andavo da lei in vacanza e lei mi accoglieva come una regina. Ricordo parole come "mi sei mancata.. è un onore averti con me", parole che toccano ancora oggi il mio cuore perchè lei era l'unica persona che mi faceva sentire "importante" in un mondo che mi sembrava anonimo e che mi considerava anonima, spesso di "peso". Lei che aveva una pazienza ed una saggezza straordinaria. Anche la mia nonna era del 1890 e ricordo che mi diceva sempre che noi due eravamo speciali perchè nate in un anno che terminava con lo zero. Io sono del 1950 e quidi facevamo un sacco di cicalare su questo fatto che ci rendeva "speciali". Grazie amiche che mi avete fatto ricordare con così tanta profondità la mia nonna Angela. Quando se ne andò fu in grado di congedarsi.. aiutandomi a lasciarla andare.. anche in questo fu straordinaria. Certo che fai in tempo ad abbonarti. Ricordati di mandarmi il tuo indirizzo postale in modo che io possa spedire. il mio indirizzo di posta è fassiolidia@eridanoschool.it Un bacio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 17/10/2007 00:33:51 |
cara Kikòb,
anche a te un grazie per averci raccontato di quella nonna che ha riempito la tua vita. Un bacio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 17/10/2007 01:56:17 |
care amiche
lo ripeto "viva i nonni" io ho avuto la fortuna di godermeli a lungo tutti e quattro! ognuno speciale nei miei ricordi.. nonno paterno era una vergine:uomo molto elegante,molto bello...mi insegnò ad amare la musica classica e l'opera...mi portava a teatro..e mi raccontava storie di grandi amori(secondo me doveva essere un don giovanni) nonna paterna...beh lei era la più speciale di tutti...era una donna di una modernità straordinaria,nata nel 900..colta.. elegante..mi ha donato i suoi ricordi di un epoca che altrimenti avrei conosciuto solo nei libri di storia..era nostra complice.. nostra amica,nobile di origine..sposa per amore...un amore che la fece soffrire sempre.. di lei parlerei ore,ma non è giusto nei confronti,dell'altra nonna ,quella materna..ariete pure lei..donna semplice ma schietta ,di una bellezza rara,di cui non è mai stata consapevole..lei mi ha donato il rispetto e l'autorevolezza,il suo era un amore fatto di "faccende da sbrigare,di pomeriggi a castagne,di pranzi e di cene..di nutrimento e di piccoli gesti che ho compreso molto più tardi!lei mi ha donato il suo viso.. quando si ritrovavano le due nonne c'era da divertirsi..capirete due arieti anzi tre con me!Erano sempre a discutere per guadagnare il primo posto,non andavano mai daccordo su niente,ma c'era tanta gioia e tanta allegria il nonno materno rimane per me più misterioso.era un leone,gioviale quando stava con gli altri..autoritario da far paura con mia madre e mia nonna..a me però non faceva paura!di lui conservo le filastrocche che ci cantava davanti al camino in quei rigidi natali a casa sua.. il suo sorriso di uomo forte e tutto d'un pezzo..la sua mania di scolpire con il legno...questo fu il suo dono...la fantasia..e la creatività.. beh credo proprio di non potermi lamentare..quel tempo con loro avrebbe poi gettato le basi di un infanzia felice e spensierata..di cui porto tracce indelebili dentro di me.. grazie ai miei genitori che non mi hanno sottratto il loro amore.. ah..un ultima cosa..li sogno spesso da sempre..e sono ancora lì a darmi consigli.. buonanotte..ciaociao nunzy |
a cura di NUNZY |
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del 17/10/2007 02:01:06 |
...grazie lidia di questa"chicca! dopo quello che ho raccontato adesso forse puoi capire di più..quel "viva la nonna " un abbraccio,nunzy
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a cura di NUNZY |
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del 17/10/2007 04:15:41 |
Grazie Nunzy, anche io avevo letto l’articolo e mi aveva intenerito, ho pensato subito alla mia nonna, nei ricordi d’infanzia ricordo più volentieri lei di chiunque altro….ma senza la tua proposta qui non mi sarei preso il tempo per scrivere…
Anche la mia nonna materna aveva il colore del cielo come la tua, con un fuocherello sempre acceso, un po’ malizioso, birichino, sempre sincero. Che nostalgia…. Viveva con me, stava nel mio nucleo familiare perché vedova e mio padre era il maschio minore di otto figli, per cui toccò a lui il dovere di accudirla e di offrirle in “sacrificio” la sua famiglia… bè per mia madre non fu una passeggiata, non ebbe mai il posto da primadonna, prima c’era mia nonna. Se penso a “madre” penso a lei. Una grande madre. Aveva avuto otto figli, un sacco di nipoti e pronipoti. A casa nostra d’estate c’era il pellegrinaggio dei parenti: i miei zii sparsi per l’Italia non si dimenticavano di lei, le facevano visita, la rispettavano e onoravano in lei la memoria di una grande famiglia che si era frantumata. La nonna era la testimone ultima delle origini di tantissime persone. Un grande potere. A me piaceva questa cosa, mi sentivo una privilegiata a vivere con lei tutto l’anno. Lei di suo non aveva nulla, non possedeva nulla, non aveva un reddito suo, io la consideravo la persona più libera del mondo. Tutto di lei era accoglimento e tenerezza, per lei tutti eravamo bambini, io mi chiedevo cosa vedeva di bambino in mio padre, o in mia madre… Era un meraviglioso gioviale sagittario pieno di saggezza. Quando si dice “focolare domestico” io rivedo lei, l’unica persona che sapevi sempre dove era, ed era sempre lì, in casa, per quella lussazione all’anca che le trascinava la gamba fin da giovane, era lì che cucinava per tutti noi indaffarata alla cucina di ghisa, lì sulla poltrona di vimini per ore e ore con lo sguardo chissà dove, .. e aveva quelle monetine da 5, 10 lire che suonavano nella tasca del grembiule per un bel voto a scuola, per un gelato di zucchero, per una vaschetta di nutella… Non parlava l’italiano, solo un dialetto ferrarese strettissimo, io a scuola (qui in romagna) mi vantavo di conoscere ben due lingue, non avevo poi un gran successo, anzi... eravamo emigranti (per pochi chilometri) ma con tutti i disagi e le difficoltà ancora attuali, solo le distanze oggi sono cambiate… Erano gli anni di “Non è mai troppo tardi” quella trasmissione in TV con Manzi che insegnava a leggere e scrivere, io presi spunto e comprai quaderno e matita per lei, ogni giorno le insegnavo quello che avevo imparato… in spiaggia le scrivevo le parole sulla sabbia per farla leggere…ma lei ridacchiava… Non ha mai creduto nello sbarco sulla luna: ci dava degli ingenui e creduloni, se la godeva un mondo. Cosa non sarebbe stata la mia vita senza di lei non so… Il suo nome era Marianna, che è una splendida fusione di Maria e della madre Anna: avessi avuto una femmina, giuro, avevo già deciso di chiamarla così. E’ morta di vecchiaia, in breve tempo, quando io avevo 17 anni. Mio padre morì due mesi dopo. Se ne sono andati insieme. A volte ho pensato che era l’ora di mio padre e lei ha anticipato la sua per non affrontare la perdita. La mia luna in IV casa cancro aveva il transito di saturno, era quadrata da plutone dalla 6’ in bilancia, e quadrata da giove in 1’ in ariete. Nettuno transitava sul mio marte in 8’ in sagittario. Urano transitava sul mio giove in 7’. Mi fa bene ricordare, la mia nonna è stata la persona più buona, dico proprio buona di sapore, della mia famiglia. Grazie ancora e un bacio |
a cura di MARILANDA |
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del 17/10/2007 10:40:20 |
Care tutte che avete perso la nonna,
nel leggere i vostri scritti ho voluto vedere anche io se c'era il transito quadrato di Saturno-Luna quando è morta la mia cara nonna-materna, ed ho scoperto che in realtà c'era un sestile. Ho rivissuto in pochi secondi la mia infanzia cercando il perchè, ma come in un flash ho rivisto la mia bis-nonna materna, che per me era la "vera" nonna, in quanto, come molte di voi sanno, io ho creduto fino ai 7 anni che mia nonna fosse mia madre. Mi avete riportato nei ricordi di questa "nonna", mamma di mia nonna, raffinata, elegante che ho molto amato ed ammirato per i suoi modi gentili, per il modo in cui curava la sua persona, i suoi capelli sempre ordinati e raccolti in un modo che giudicherei civettuolo, i suoi occhi azzurri che espriemvano "sapere e conoscenza", la sua pelle candida e profumata, mi affascinava il suo modo di parlare perchè sapeva parlare francese e in casa sua c'erano le favole scritte in francese che lei mi traduceva.... Ci sono queste tre figure femminili madre-nonna-bisnonna che si sovrappongono nei miei ricordi lontani, ma gli unici "belli" e privi di qualsiasi risentimento e rancore sono per la nonna Maddalena. Non ho un ricordo diretto di coccole o gesti affettivi diretti, ma di attenzioni e coccole dolci che ci trasmetteva attraverso gesti semplici, la merenda con pane, burro e zucchero..., il prepararci la cena in modo speciale... Ho capito quanto le volevo bene e quanto era importante per me il giorno che se ne è andata: era nella camera in casa dei nonni, dove l'avevano portata, assieme al bis-nonno, quando era alla fine del suo male. Avevo circa 9 anni, non ricordo nemmeno quando è successo esattaemnte, ma non si "usava" dire cosa stava succedendo ai bambini come me. Non ricordo molto di quei giorni, erano anni di intensa sofferenza e di rabbia per me nei confronti di mia mamma e dei miei nonni-genitori, ma ricordo benissimo, ed è molto vivo ancora nella mia mente, quei momenti in cui, mentre si stava spegnendo, tutti piangevano ed io non capivo bene perchè, o non volevo capire una cosa che mi era stata nascosta come altre cose della mia breve vita passata. Quello che è uscita dalla mia voce in quel momento è stata una sonora "risata", seguita da uno scapellotto in testa e da un rimprovero dati da mio nonno.... anche questa è stata una cosa che ancora adesso non riesco a perdonare... Ho passato la mia vita a cercare di capire i comportamenti e le motivazioni degli altri cercando le giustificazioni ai loro gesti, ma il male che ci viene fatto quando siamo bambini apre delle ferite che, se non restano aperte, formano delle cicatrici in cui il tessuto non può avere più gli aspetti e la funzione originaria e perde in pieno la possibilità di recupero se non in maniera parziale. Grazie di avermi fatto ricordare nonna Maddalena ![]() |
a cura di LILLI |
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del 17/10/2007 16:08:49 |
mi inserisco al volo, anch'io mi sono cammossa leggendovi e mi sono ricordata della gioia e della sicurezza che provavo in casa della nonna...
ma volevo dirvi che ho letto un libro (al momento non ho gli estremi, sono in ufficio) che coniugava astrologia e costellazioni famigliari (quella incredibile terapia di bert hellinger)e l'autrice sosteneva che saturno rappresenta la nonna materna... ve la do così... stasera provo a rileggerla bene, caso mai poi vi dico un abbraccio a tutti e uno speciale a lidia ::TOR:: chiaraBZ |
a cura di CHIARABZ |
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del 17/10/2007 16:28:17 |
per ChiaraBZ
conosco Hellinger e ho letto molto di lui, ho fatto esperienze di gruppo con le sue teorie, ma il collegamento tra le costellazioni familiari e l'astrologia mi manca e mi capiterebbe a puntino, sono giusto giusto qui che non so da che parte cominciare... Grande favore se mi fai sapere di preciso del libro, così me lo cerco... Bacio |
a cura di MARILANDA |
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del 17/10/2007 17:00:30 |
Ho terminato ora di leggere i vostri interventi sui nonni e mi sono commossa così come mi sono commossa nel leggere stamattina "la perdita della nonna"....
Se riuscirò a trovare un attimo di tempo cercherò di inserire anche la mia esperienza in proposito....per ora mi godo i vostri racconti che sono tanto belli ed intensi..... Baci baci a tutte, Rosi ![]() ![]() |
a cura di ROSI58 |
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del 17/10/2007 17:07:14 |
Cara Chiara,
conosco quel tipo di lettura. Hellinger è stato in contatto con gli Huber che sono due astrologi svizzeri che utilizzano Saturno come "madre e come nonna"... ma, personalmente.. credo che non sia così. Saturno infatti appoggia indistintamente sia la madre che il padre.. a seconda di chi tocca e rappresenta chi, in casa, ha dato regole e struttura.. indipendentemente dal fatto che sia la madre o il padre. Forse la mamma svizzera è più saturniana? Boh ![]() ![]() Un bacio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 17/10/2007 22:35:55 |
ciao a tutte
annusare i ricordi delle persone è sempre una emozione sottile che commuove e stimola tanti pensieri: io,entro in punta di piedi in questa bella discussione perchè rispetto alla nonna mi sento come quel bambino sfortunato -tanto usato nelle iconografie filmiche- che ,a natale, schiacciava il suo nasetto contro la vetrina stracolma di panettoni: lui era povero ..ma quella vetrina lo faceva sognare . Non ricordo di aver mai visto un dettaglio di immagine in cui lui deglutiva..peccato perchè anche i sogni nutrono e ,se ci riesco, provo a raccontarvi perchè. IO,come quel bambino povero non ho avuto nella mia vita nessun nonno in carne ed ossa (i miei panettoni stradesiderati) ma-nell'assenza-mi sono trovata una "mia vetrina" dove spesso sono andata per assaggiare i sapori che mi servivano non voglio,per ora entrare in un dettaglio personale, ma SUGGERIRE UN ECO,UNA RISONANZA di quali personaggi quella mia ricerca mi abbia fatto incontrare e quindi di ciò che io penso sia il desiderio più profondo-archetipo che porta un bambino ad amare così tanto i nonni. mi ci sono avventurata " per assenza" e vorrei un confronto con voi per capire se ciò che ho trovato è utile. per allegerire il,percorso vi racconto una favoletta metaforica .I personaggi sono alcuni dei nostri pianeti ...io "alla ricerca del panettone..li ho incontrati così. LA LUNA...ma quella che io incontro è ECATE..e il mio entusiasmo infantile e incontaminato me la fa vedere BELLISSIMA E AVVENTUROSA : anche i serpenti di cui erano fatti i suoi capelli mi davano una senzasione divertita...ci potevo giocare e poi quel carro su cui scorazzare e quei cani che lo trainavano...davvero un ebbrezza molto più entusiasmante della" playstation di oggi" PER UNA RAGIONE SOPRATTUTTO: era lei ECATE a guidare..non ero SOLO..e quel mondo bizzarro e forse pericoloso veniva mitigato dall'ebbrezza della bellezza-sicurezza che Lei mi dava. Nel bel mezzo del gioco -ero quasi senza voce nel ridere e divertirmi-ECATE severa ,ferma bruscamente il suo carro e mi dice: "ASPETTAMI QUI..custodisci il mio carro, torno,torno e ti porterò un regalo.... e in effetti Ecate tornò Potremmo diverirci a costruire la storia riutilizzando tanti simboli ( forse .se ne avremo voglia-in un altro momento) ma quello che ora mi premeva mettere "in discussione"con voi " è l'interpretazione che ho dato io a questo INCONTRO IMMAGINARIO E A QUESTO RITORNO CON DONI; Ecate (terza faccia della luna) è per me l'unica energia divina che ha la potenza per "GIOCARE" con PLUTONE ...infatti tornò da me ..si stropicciava gli occhi..era stata tanto tempo al buio con Plutone e...sorpresa mi fa conoscere un nuovo suo amico GIOVE-mi dice- lui è un tuo alleato -un tuo amico di giochi- ho dato a lui tutti i doni che ti avevo promesso di ritorno dal mio viaggio,-IO ti seguo da dietro tu vai avanti con lui...ha delle sorprese per te... ECATE MI REGALA GIOVE (ma non sono i nonni che danno di nascosto i cioccolatini ai nipoti??) Giove,che sa bene come va il mondo, mi prende per mano e intanto con benevolenza e soddisfazione mi fa intravedere tutti i regali per me di Ecate ma..per comodità- li mette in UNA VALIGIA: una mano a me-una per la valigia ( Ecate dietro sul suo carro) e via...dove non lo so ..ma mi piace; cammina.canta.cammina (e Ecate sempre dietro) incontriamo Venere : bella-bella -ancor più di Ecate -per me-allora mi giro indietro: Ecate mi fa l'occhietto complice e rassicurante e io mi sento pronta ad affontare il nuovo compagno di viaggio: Giove consegna LA VALIGIA COI DONI DI ECATE a Venere e frizzante e gioviale ci saluta... Venere mi strega con il suo fascino e mi fa sedere con lei in riva a un lago bellissimo ,"Staremo qui a lungo ( quelle parole mi impauriscono un pò .mi giro indietro-Ecate era sempre lì, un pò di sguincio, ma IO LA VEDEVO) ,parleremo tanto insieme,,,,,,, Oggi-ho compreso meglio: (tutti quei racconti di Venere a volte difficili -ma se il mio occhio sbirciava verso Ecate e la vedevo LI' SEMPRE LI-'anche quelle parole faticose riuscivo a digerirle meglio) quella VALIGIA che Ecate mi aveva fatto avere: riempita con i doni portati dal suo viaggio-(da-sola ) da Plutone e datami in mano da Giove per portarmi con gioia e astuzia nella vita per poi consegnarla a Venere che mi avrebbe trattenuto a lungo con lei era LA VALIGIA DELLE MIE RISORSE- Mi sarebbe servita quando Saturno-sollecitato da mercurio-mi avrebbe chiesto conto del perchè 2+2 -in alcuni aspetti della mia vita- non faceva 4 ma 5. Quel 5-che a volte esce per caso nella mia vita -( e che a volte serve) è un regalo della mia NONNA ARCHETIPA- ECATE Spesso quel 5 ha fatto sobbalzare Saturno,e spesso aveva ragione..io me ne ero approffittata..allora LA NONNA mi faceva sentire lo stridio del suo carro...ma spesso era complice con me e allora Saturno-in rispetto delle prove che gli portavo-LA VALIGIA DEI VALORI- si rimetteva gli occhialetti e,devo ammettere- fiducioso si rimetteva a cercare nuovi alleati " per " rifare il bilancio giusto" LA VALIGIA DELLA NONNA" è un dono davvero prezioso.potente e nuovo: non è escluso che Urano -ogni tanto e Nettuno come "vigili-scorta" aiutino dentro di noi ...IL VIAGGIO DELLA VALIGIA DELLA NONNA |
a cura di NAJA |
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del 18/10/2007 00:42:43 |
cara naja
devo dire che la tua storia è affascnante. l'ho letta due volte prima di percepire cosa c'era dietro le parole.. secondo me la VALIGIA DELLA NONNA è un viaggio-esperienza..molto legato al tuo speciale modo di sentire.. purtroppo molto difficile da capire fino in fondo...e temo sia un peccato..le cose contenute nella tua VALIGIA DEI VALORI mi fanno pensare a una persona molto speciale..ma accidenti,sarà l'ora tarda..la mente si appanna,la testa mi gira..eppure il viaggio l'ho visto... ero con te su quella carrozza.... ma vorrei conoscere la tua semplicità con affetto nunzy |
a cura di NUNZY |
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del 18/10/2007 01:02:40 |
aggiungo una postilla per provare a farmi capire meglio e sapere cosa ne pensate:
LA VALIGIA DELLA NONNA è il prologo del "nostro femminile"più intimo e personale: io-da scolaretta astrologica- nell'ìincontro con questi quattro pianeti. LUNA-PLUTONE- GIOVE -VENERE ho cercato di rintracciare nel viaggio del mio sole TRACCIE SIGNIFICATIVE DEL MIO FEMMINILE. LUNA-ECATE:archetipo della donna selvaggia", l'incontro con l'amore slegato da doveri,regole.ruoli, l'amore sontuoso ,fatto solo di premi antichi,ancestrali che-però-per essere donati obbligano quell'amore a "fare a patti con PLUTONE e -una volta trasmessi diventano -GIOVE -sostegno/intuizione per avvicinarci DA SOLI alla nostra VENERE,,,,ho fatto un vero delirio????? Resta comunque una domanda; perchè -oggi- la società ha "paura dei vecchi " e li isola,non sa più nutrirsi-colletivamente della loro saggezza- e li raccoglie nel privato in una cornice "alla mulino bianco"? Ma i vecchi-come ECATE-lanciano la loro sfida e (la vita si allunga) crescono,crescono,crescono. Da qualche parte dovremo -prima o poi metterli: il LORO VALORE ARCHETIPO STA INCONSAPEVOLMENTE SFIDANDO LA SOCIETA'??? Riusciremo a sentire lo stridio DEL CARRO DI ECATE ??? ![]() |
a cura di NAJA |
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del 18/10/2007 01:19:46 |
cara nunzy
ho aggiunto la postilla prima di leggerti e tu..da streghetta telepatica..mi hai scritto quello che -dopo aver scritto quel primo post-mi aggroppava il cuore: sarò riuscita a comunicare l'emozione-conoscenza che quel viaggio metaforico mi ha fatto fare nella mia vita? NO... è che è per me un terreno denso ,pieno di echi e risonanze e "il colpo di fulmine astrologico" avuto in quest'ultimo periodo mi ha fatto come "intravedere una griglia di autoconoscenza" e la cosa mi "stimola assai",,ma ahimè.. colgo con umiltà il consiglio di essere più semplice e da brava scolaretta prima imparo a scrivere e poi a disegnare...giuro..intanto appena ho un attimo di tempo ti racconto quel viaggio con i fatti veri della mia vita..bacioni..e vista l'ora ...notte!!!! ![]() |
a cura di NAJA |
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del 18/10/2007 09:15:11 |
cara Naja,
eppure Ecate, prima del famigerato e distruttivo patriarcato, era una dea fantastica.. considerata una dea di saggezza.. era la più nobile della triade lunare ed era colei che dava la vita.. La vecchia saggia che si ritirava per poter dar vita ad un nuovo ciclo.. Era lei che proteggeva dai pericoli della notte e infatti si mettevano i tempietti dove c'erano i bivi.. in modo che illuminasse la strada. Ecate era fantastica, non aveva certo i capelli di serpenti e i cani ululanti dietro. Quella diventa la visione del maschile che mostra la sua enorme paura del potere femminile. Tu lega la tua immagine a quella Ecate.. amante dei bambini, al punto da esserne la protettrice. Così' avrai una nonna tutta per te nel cielo. Un bacio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 18/10/2007 10:08:11 |
Cari amici che bello leggere del vostro vissuto e che invidia J se penso alle mie nonne m metto le mani nei capelli.
Quella materna la ricordo poco, allontanò mia madre incinta della sottoscritta perché amava un uomo sposato ( 40 anni fa..) poi si riavvicinarono ma era lontanissima, per nulla affettuosa.. come esserlo da orfana cresciuta sino ai 18 anni dalle suore???? E’ stata anche una madre severa, era lei che con il suo lavoro di ricamatrice portava a casa la pagnotta.. era il nonno che accudiva i figli.. . la nonna paterna era peggio. Incattivita da un’esistenza ricca da un punto di vista materiale ma povera poverissima di amore, violenta con i figli, con la fissa della religione.. tradita sino alla fine da mio nonno, che a 80 anni andava a trovare la sua compagna in ospedale e le portava il mangiare da casa.. di lei ricordo che era manipolatoria e ricattatrice, se preferivi la compagnia di una cuginetta ti faceva sentire la quintessenza della cattiveria.. nn potevi nemmeno giocare a carte con lei perché se perdeva si arrabbiava come i bambini, ma bambini lo eravamo noi.. da ragazzina ricordo l’insistenza nel chiedermi quando pensavo di sposarmi… detto così sembrava la perfida strega. Con i figli lo è stata alla grande, con noi nipoti meno. Però il suo ricordo mi da tristezza, ma nn per una nonna mancata, ma per una donna ferita dalla vita che nn ha trovato un riscatto, una via di uscita, un altro modo … Con i nonni è andata meglio, molto meglio J quello materno era dolcissimo, anche lui “orfano” perché la bisnonna trapezista lo abbandonò a 8 anni con un fratellino di 6 in mezzo alla strada per fuggire con il mimo del circo.. lui ne parlava con tenerezza dicendo che nn era colpa sua, ma del sangue caliente visto che era spagnola ahahahha.. era un ebanista bravissimo, e tanti dei suoi portoni intagliati nel legno si vedono ancora dalle parti di corso Venezia, via Mozart.. era un baritono e amava la musica quanto il barbera.. era un anarchico rivoluzionario gentile. Adorava i bambini e noi nipoti, tutti i giorni da che io abbia ricordi fino a una settimana prima di morire lui ci ha portato il cono gelato, estate autunno inverno primavera sempre sette giorni su sette.. tutti i pomeriggi alle tre e mezza in punto. E come si arrabbiava con mia mamma se nn ci trovava in casa… allegro e fantasioso.. ma assolutamente innaffidabile da un punto di vista pratico. Il nonno paterno era il classico patriarca del sud.. con due famiglie, una ufficiale e una ufficiosa.. donne e figli sparsi per il mondo.. ogni tanto scopro di aver un nuovo ziastro . Adorava i nipoti e ci viziava, ricordo il rito delle pastarelle della domenica.. ma era anche il dittatore che ti costringeva a stare a tavola sino a che i grandi nn avessero preso caffe e ammazza caffe. O tutte le domenica a pranzo al ristorante.. ‘na palla… o la domenica a messa, per mettere in mostra il clan.. I miei nonni paterni sono morti una settimana prima che mi sposassi. Mio nonno materno tre giorni dopo che era nata mia sorella. Mia nonna materna intorno ai miei 16 anni.. mi sembra di aver letto in un post che la nonna materna è rappresentata da saturno? Può essere? Nel mio tn saturno è in XII , lei ha trascorso tanti anni, gli ultimi in una casa di cura, aveva una forma di demenza senile, era pericolosa per se e per gli altri. Mi ricordo quando la domenica andavamo a trovarla, tutti dicevano che nn capiva, ma io mi ricordo benissimo quando piangendo mi diceva “purtem a ca’”. |
a cura di NATALIBERA |
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del 18/10/2007 12:50:50 |
cara marilanda,
ecco il libro: Bauer E., Terapia familiare astrologica, Mediterranee sembrava anche a me un po' rigida l'interpretazione nonna /saturno... comunque io adoro le contaminazioni tra discipline, è difficile trovare il nesso, ma se sono visioni valide e ben sostenute deve esserci, e quando lo intravedi davvero intuisci la bellezza e la potenza della vita un abbraccio a tutte, grazie lidia ChiaraBZ ![]() ![]() |
a cura di CHIARABZ |
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del 18/10/2007 13:13:39 |
Cara Lidia
grazie per la bella risposta,perchè è proprio quella Ecate che tu descrivi,quella che io ho incontrato: L'ho descritta "coi capelli di serpente" perchè così"il famigerato e distruttivo patriarcato" me l'aveva consegnata e da lì sono partita: Forse il racconto era troppo contorto ma nel dire "che io ci giocavo coi capelli serpenti" intendevo proprio suggerire la mia "entusiasmante scoperta": Ecate bella,fantastica,saggia-una valigia di risorse importante. Quel percorso ha positivamente NUTRITO IL FEMMINILE CHE C'E' IN ME(anche se troppo spesso si è scontrato con la realtà)e come tu mi dici-guardo spesso in cielo e faccio ad Ecate l'occhietto complice. Tracce simili per "il maschile"che c'è in me non le ho ancora trovate: Sai suggerirmi un possibile percorso? un bacio naja ![]() |
a cura di NAJA |
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del 25/10/2007 01:15:57 |
Rispondo a questa discussione quasi con le lacrime agli occhi.
Quando parlavo del transito di Plutone nell'altro post, molto del mio cuore era rivolto alla mia nonna paterna. L'ultima che continuo ad avere, che mi ha cresciuto, che ho amato infinitamente e che amo infinitamente, e che ormai ha raggiunto una veneranda età...se la cava benissimo, ma ho paura che le succeda qualcosa ogni giorno. Ho paura del distacco, del dolore che prima o poi proverò. Cerco di non pensarci, ma sono preoccupata, non vorrei perderla mai e sicuramente non ora, in un momento così importante della mia vita.. scusate lo sfogo ma dopo avervi letto, credetemi, mi è venuto spontaneo. |
a cura di AMETISTA |
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del 25/10/2007 11:23:16 |
+per marilanda+
ho letto solo adesso il tuo intervento.. mi ha colpito molto la tua frase"buona di sapore"..ho sentito il gusto di quell'amore..e tutta la tua tristezza.. ![]() +per natalibera++ A volte mi chiedo perchè passiamo tanto tempo ad avere paura? perdiamo il senso della vita e quello che le persone che amiamo,possono regalarci..nel tempo a loro destinato.. sai, volevo dirti una piccola cosa..quando morì mio padre mi resi conto di aver passato due anni, gli ultimi, a PREOCCUPARMI DEL mio dolore per quando sarebbe successo..che non mi resi conto fino in fondo del suo dolore di lasciarci...e nel far questo l'ho seppellito un pò ogni giorno...invece di godere appieno della sua vita che mi respirava a fianco! che errore..ho un buco di due anni nella memoria e tanto rimpianto. goditi nonna cara natalibera,,fino all'ultimo respiro...poi penserai al tuo dolore..solo DOPO. CON AFFETTO NUNZY ![]() |
a cura di NUNZY |
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del 25/10/2007 11:43:26 |
HO SBAGLIATO
![]() ![]() ![]() cara natalibera(adesso è vero) la storia dei tuoi nonni mi ha davvero impressionato ::???::un incubo per quella bambina!!..e una grossa privazione per la donna di oggi...sai io nei momenti tristi della mia vita..mi sono potuta appoggiare a quei ricordi...dove risiedono le mie radici...loro sono stati per me il filtro per capire meglio i miei genitori..e anche per sciogliere quei nodi..che hanno a che fare con" DA DOVE VENGO"..."DOVE DEVO ANDARE"...e mi hanno regalato il "senso della continuità" hai tutta la mia comprensione. un abbraccio ,nunzy |
a cura di NUNZY |
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del 25/10/2007 20:34:41 |
Nunzy cara, hai ragione.
Cercherò davvero di fare tesoro di quello che mi hai detto. Non sarà facile, ma cercherò..promesso :* Grazie. |
a cura di AMETISTA |
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del 26/10/2007 13:59:02 |
Eh no,non posso certo perdere questa occasione per ringraziare i miei nonni.
I miei nonni sono stati quelli paterni. Li vedevo soltanto durante le vacanze estive,quando con il treno del sole,ce ne partivamo,come in un film di Tornatore,carichi di valigie,e affrontavamo un viaggio scomodissimo(nei primi anni non c'erano ancora le cuccette),lunghissimo (durava 24 ore,ma era sempre in ritardo...anche di 10 ore....),aria condizionata neanche a parlarne........ma poi si arrivava,ed era evento nazionale! A qualunque ora del giorno o della notte arrivassimo,con l'unica auto a noleggio del paese,i miei nonni e le mie zie c'aspettavano in piedi e mi riempivano di abbracci e di baci....."ma quanto sei cresciuta" "ma quanto ti sei fatta bella" "ma fatti vedere"......... E lì iniziava,per me,la libertà vera e il contatto con una vita fatta di affetto e semplicità,seguendo i tempi della luce e della natura. Mia madre,in quel periodo,perdeva l'autorità (leggi botte)che aveva su di noi,mia nonna non la sopportava e la criticava continuamente,obbligandola a lasciare tranquille noi figlie. Di mia nonna mi ricordo che mi accarezzava,mi pettinava,mi sorrideva...mi voleva bene. Mio nonno era "un pezzo d'uomo" alto 1,90,un tempo biondo,e con gli occhi azzurro-ghiaccio...un vero normanno! Parlava poco,soprattutto con le donne...con le bambine poi.......!!! Mi ricordo che guardava il cielo e diceva,con la solennità di un profeta,"domani ci sarà scirocco".... oppure basandosi sulla luna,decideva quando raccogliere o seminare quel dato ortaggio,o diceva alle donne incinte quando potevano prepararsi per partorire. Io adoravo (già allora!) queste sue capacità,e gli chiedevo continuamente:"Nonno,insegni anche a me?,dài,voglio imparare!",ma lui non mi rispondeva nemmeno. Tutti i giorni andava in campagna,da solo,e lì iniziava la tortura(per lui),perchè io volevo andare insieme a lui,e siccome,quando sono convinta so essere insistente e convincente...lo prendevo per sfinimento,e dopo tantissimi no,facevamo un patto:lui mi avrebbe chiamato alle 3 di notte (prima dell'alba) e se non mi fossi alzata subito,non mi avrebbe più richiamata e se ne sarebbe andato da solo. E così,alla prima voce,saltavo giù dal letto come un grillo,e rapida come una scheggia,mi lavavo,mi vestivo e oplà!!!ero pronta. Camminavamo vicini,lui non mi dava neanche la mano (e questo mi faceva sentire grande!)e mentre il sole iniziava a scaldare,arrivavamo in campagna,senza parlare;e con quel silenzio potevo permettermi di osservare tutte le cose attorno....strane piante,lucertole varie,il cielo,e come tutto cambiava con la luce che si faceva più forte...e cambiavano anche gli odori e i profumi nell'aria. Ai miei nonni meravigliosi:sapranno quanta e quale meravigliosa eredità mi hanno lasciato in dono? Un bacio ![]() |
a cura di STEFANIA |
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