ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
SEGNO DEL MESE |
dal 22 dicembre al 21 gennaio |
a cura di LIDIA FASSIO |
CAPRICORNO |
“ A te Capricorno, richiedo il sudore della tua fronte, in modo che tu possa insegnare all’uomo a lavorare. Il tuo compito non è facile e dovrai sopportare sulle sue spalle le fatiche di tutti gli esseri, ma per ciò che riguarda il legame costituito dai tuoi fardelli metto le responsabilità dell’uomo nelle tue mani”.
Dal 22 dicembre al 21 gennaio Rappresenta la vetta della “croce cardinale” che ci ricorda che l’uomo deve essere indipendente e stare in piedi da solo, senza appoggiarsi all’esterno. Solo in questo caso non sarà ricattabile né manipolabile e non sottosterà a nessun’altra autorità. L’energia di Saturno spinge per ottenere questa autonomia in primis facendo a meno delle cose piacevoli che, però, renderebbero troppo dipendenti. Glifo: una capra con la coda di pesce, il vecchio saggio, l’asceta, l’unicorno. Nel segno del Capricorno vengono fatte nascere simbolicamente figure quale quella del Cristo e del Buddha, poiché entrambi sono collegati al solstizio d’inverno, momento in cui la “luce prende il sopravvento sulle tenebre”. E’ anche il segno più elevato dello Zodiaco che sta ad indicare quanto sia difficile restare in posizione di vetta (autonomia) in quanto significa avere risolto ed integrato i bisogni fondamentali che, in genere, impediscono l’autonomia e l’indipendenza. Mito Il mito del Capricorno porta con sé il tema del figlio che deve impostare la propria legge in modo da far si’ che ogni generazione porti qualcosa al piano collettivo. Per far questo è costretto però a rifiutare e a combattere con la legge del padre che è colui che lo ha nutrito e cresciuto. Sicuramente al Capricorno non spetta un percorso facile nel lungo cammino Zodiacale, ed infatti sono rari i nativi che riescono a realizzarsi nella prima parte della vita, proprio perché troppo spesso hanno dovuto difendersi da circostanze esterne complesse, tanto da dover poi impiegare anni a smontare i meccanismi difensivi nei quali restano a lungo intrappolati. Il deserto Il simbolismo del deserto è una costante nei miti capricorniani; esiste nel mito di Azazel, il Dio Ebraico.. contraltare di Jahvè: questo Dio rappresentava il “Capro espiatorio” sul quale venivano elencati i peccati del popolo dopo di che lo mandavano ramingo nel deserto. Esiste nel Crono greco, costretto a scendere nel Tartaro per poter espirare le sue colpe; entrambi questi luoghi rappresentano un viaggio nella terra di nessuno in cui l’eroe deve errare a lungo prima di ricontattare la vita, gli scopi e l’essenza della sua natura. E’ un luogo che oggi potremmo assegnare all’inconscio, territorio con cui ognuno di noi deve confrontarsi illuminando le parti ombra per trovare la vera forza. Sarà proprio questa esperienza a rendere i nativi duttili e comprensivi, ad insegnar loro a valorizzare la vita e a vivere con la speranza che il sole al mattino sorge per tutti. Psicologicamente il Capricorno diventerà forte, ma questa forza dovrà cercarla e coltivarla a lungo, poiché la sua natura porta sempre a doversi difendere troppo da situazioni difficili nell’infanzia, per cui erigi muri e barriere per rinnegare ciò che non poteva sopportare. Questo fa sì che l’IO non riesca mai nella prima parte della vita a strutturarsi con naturalezza; al suo posto si struttura una corazza che diventa rigida ed intollerante, e finisce per dar vita ad Super Io inflessibile che imprigiona l’Io impedendogli a lungo di crescere. Il Capricorno è un segno che, contrariamente a quanto si pensa comunemente, matura tardi, proprio perché fa molta fatica a contattare la sua debolezza. Significato Con il mese di dicembre e il solstizio d’inverno si chiude il ciclo annuale anche se non quello zodiacale) con il segno del Capricorno, segno invernale, cardinale legato all’elemento Terra. In linea con la simbologia stagionale il Capricorno è un segno scarno, essenziale che porta con sé il senso della difficoltà che la natura sperimenta nel sopravvivere ai suoi minimi termini con il Sole al suo punto meno calorico ma, ciò nonostante, in fase di totale consapevolezza che il ciclo si riprenderà e che la nuova legge soppianterà quella vecchia. Saturno sembra dire che tutto ciò che deve resistere nel tempo deve essere costruito in prima persona ed assoggettato alla legge della necessità e dell’entropia; disonestà, sete di dominio e incapacità di prevedere la conseguenza delle proprie azioni sono le cause della scarsa durata delle cose e sono quelle che ogni capricorno cerca di evitare accuratamente. Il segno richiede rettitudine, onestà e rispetto degli altri e della legge pena la decadenza e la sofferenza. Saturno rappresenta la legge a cui lui stesso deve sottoporsi senza false scappatoie. Saturno sembra dire che esiste una strada giusta ed una facile e che la seconda non è da percorrere. Il Capricorno e i suoi nativi hanno grandi capacità che raffinano coltivando la costanza, la pazienza e la resistenza; hanno però bisogno di affrontare la ferita che deriva dal “non essere potuti dipendere” che spesso urla dall’interno e che, se non viene cauterizzata rischia di farlo diventare duro, rigido e tirannico, incapace di dare sostegno e comprensione ai deboli, esattamente come nessuno ha sostenuto e compreso quando era debole, impaurito e solo. Il Capricorno ha un problema con la sua energia, sia maschile che femminile: nel mito Saturno era stato ricacciato nelle viscere della Terra da Urano ma, fu lui ad essere scelto dalla madre per castrare il padre. In questo simbolo è racchiuso il suo dramma: i suoi genitori spesso non sono riusciti a fornire né struttura, né tenerezza e protezione e lui deve trovare tutto al suo interno. La grande forza di un Capricorno nasce dall’aver affrontato la debolezza interna, averla superata e riconosciuta. In questo modo da forza si costruirà sulla sensibilità e la materia integrerà pienamente l’anima che renderà il capricorno distaccato ma in grado di comprendere e di essere una guida per gli altri. |
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