ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni
 
SEGNO DEL MESE DELLA DONNA
dal 21 gennaio al 21 febbraio
a cura di LIDIA FASSIO
 
ACQUARIO
 

L’acquario è un segno  “alternativo” quindi, pur essendo un segno ad energia Yang non si trova certo a disagio con il mondo femminile anche se, di primo acchito, sembra un segno lontano dal mondo emotivo ed istintivo.. tipicamente femminile.
Le donne acquario in realtà trovano spesso modelli alternativi per vivere comunque la  funzione relazionale e materna ..senza per questo ingabbiarsi in schemi rigidi e tradizionali che non sarebbero rispettosi delle  loro priorità.

La nostra eroina possiede una natura particolare e interessante. Seguendo le istruzioni in codice del suo segno, possiamo vederla interpretare in maniera profonda il concetto di  “decondizionamento” e quello di  “libertà”; è difficile per lei infilarsi  dentro a ruoli tradizionali: gli stanno stretti e non vuole indossare  panni già usati nella storia :  ama le cose nuove e cerca, nei limiti del possibile,  di far combaciare i suoi ideali con la realtà che sta vivendo. Questo è un grosso handicapp che la fa sentire diversa e, di conseguenza, molto di quello che poi accadrà dipenderà dall’accettazione o dal rifiuto di questo senso di diversità
Di regola lei  prova con ogni mezzo a non imbrigliarsi dentro a maglie che la farebbero vivere malissimo anche se, per altri versi, non è facile vivere completamente al di fori dei canoni che sono   particolarmente rassicuranti e  danno quella parvenza di accettazione che,  invece,  quasi sempre sente venir meno. In ogni caso, psicologicamente lei  è “diversa” a volte però riesce a negare questa parte per sentirsi più sicura e, in questo caso, si candida però a grandi difficoltà che finiranno per investire anche le persone che sono accanto a lei.

Bisogna pensare che queste donne “”diverse” sono sempre nate ed esistite, anche in epoche in cui  la  condizione femminile  e il ruolo  della donne erano veramente angusti e assolutamente delimitati dai bisogni maschili e dalle leggi maschili, proprio perché rappresentano il nuovo, la possibilità di andare avanti e di non restare imprigionati dentro a parametri fissi e rigidi. 
La donna Acquario, manco a dirlo, è  quella che ha fatto le più grandi battaglie per uscire da questi limiti, per rendersi indipendente ed autonoma e per non assoggettarsi più a quel  ruolo  di fattrice o  di angelo del focolare che  le  hanno calzato  addosso senza alcuna possibilità di avere  alternativa.

Donne di altri tempi  che hanno fatto parte della storia della nostra cultura   passata, molto autonome e che  per questo hanno  pagato a caro prezzo la loro diversità e, magari, il fatto di non essere diventate mogli e madri, orgogliose  di sé e delle loro scelte anche se, all’epoca, sicuramente scomode.

Questa è una delle caratteristiche più interessanti delle natura della donna acquario: è strana, diversa.. non perché lei lo  sia veramente, ma perché per la società in cui vive è più facile pensare che sia lei ad essere “fuori norma” e non “integrata” piuttosto che pensare che ci sono anche donne che non sono nate per fare la mamma e la moglie e che, hanno il sacrosanto diritto di manifestare ed esprimere la loro vera identità senza necessariamente essere tacciate di “anormalità”.
Si tratta di donne intelligenti e, proprio per questo, con una loro forte personalità e, dunque, poco assoggettabili: fin da bambine hanno mostrato il loro lato insofferente proprio quando le si chiedeva di entrare in una sorta di clichè femminile standardizzato: anche se in loro non  c’era ancora una reale consapevolezza di ciò che accadeva, il germe della liberà faceva capolino emergendo con ribellioni sporadiche soprattutto di fronte a discorsi del tipo:  “le bambine non urlano e non combattono” oppure “le bambine sono dolci e servizievoli”.. erano proprio queste frasi a  scatenare, del tutto inconsciamente,  lo spirito ribelle e il rifiuto ad  “entrare nei ranghi”.

Sono donne più portate per la  propria realizzazione che non esclude la possibilità di poter anche  essere madri e mogli, ma indica una precisa necessità di fare qualcosa   per sé stessa e  per gli altri, senza però doverlo necessariamente fare nella modalità più antica e comune.
Non è facile e di sicuro non è stato facile per loro quando le donne libere erano considerate  senza morale: il fatto stesso che avessero magari amato un uomo rifiutandosi  di sposarlo le catalogava automaticamente fra le persone “da scartare” perché bizzarre e testarde.

La donna di questo segno in realtà è profondamente segnata dallo “spirito dei tempi” e coglie bisogni nuovi e modelli nuovi che poi porta all’interno della società, e  cerca di esprimere la sua natura in una modalità diversa, ma non per questo meno interessante e, soprattutto, non meno utile; lei  è poco “materna”  nel senso che non ritiene indispensabile  avere un figlio proprio; può tranquillamente amare figli non suoi   perché non ha il senso del possesso e neppure un potente  istinto biologico. Può lavorare nel “sociale” e far stare bene bambini anche se non le appartengono e se li vedrà solo per un breve arco di tempo.

Sente il richiamo  di  rendere il mondo in cui vive migliore di come lo trova e lo fa dando il  suo contributo personale  in silenzio senza grandi ostentazioni. Crede nella solidarietà ma crede anche che il mondo dovrebbe essere meno contaminato dai grandi  egoismi e dalle troppe passioni che scatenano gli animi trascinando le persone  a credere che schierandosi da una parte piuttosto che dall’altra  la vita migliorerà: lei è pacata, sufficientemente distaccata per non coinvolgersi in maniera irrazionale negli idealismi;  è  portata per la mediazione e per il  dialogo  attraverso il quale cerca di  negoziare i  bisogni  collettivi senza lasciarsi trascinare nella facilità di vedere tutte le ombre all’esterno e negli altri.

E’ una compagna libera ed indipendente: spesso l’uomo è attratto da questo tipo di donna ma ne ha paura, perché avverte l’impossibilità di poter proiettare su di lei la sua instabilità e la sua parte irrazionale: sa  che con lei non sarà facile perché non starà  con lui per contratto e neppure perché   ha bisogno di sicurezza o di stabilità; lui sa che lei ci sarà  finchè la relazione è in grado di soddisfare entrambi dopodiché è pronta a lasciare e a ricominciare da capo.

Questo lato del femminile non è ancora facilmente accettato dal mondo maschile perché le donne di questo tipo sono impegnative,  richiedono  partecipazione e condivisione,  fedeltà a sé stessi e ai propri valori e,  soprattutto, richiedono   una percezione dell’altro  come di una persona che non appartiene e che si predispone a diventare compagno di viaggio per un po’,   senza pensare  che sarà “per sempre”:  questo avverbio   è bandito dalla psiche di un acquario;  per sempre appartiene al Leone che ha  in sé il senso dell’immutabilità: l’acquario non pensa minimamente che qualcosa possa durare “per sempre”; sarebbe per questo segno una contraddizioni in termini essendo preposto a rompere con la continuità apportando  cambiamenti  e  novità che considera  reali opportunità sia per l’individuo che per la collettività.

La donna acquario si presenta dunque libera, capace di vivere con un uomo ma altrettanto capace di stare sola se l’uomo non è un vero compagno e se limita o amputa la sua personalità: è una donna razionale, capace di grandi progetti e capace anche di lasciare andare con  rapidità e senza rimpianti  ciò che non le permette di esprime la sua autenticità.

E’ ottima sul piano dell’amicizia; sa comprendere ed accettare l’altro per quello che è senza farsi troppe illusioni. E’ pronta al cambiamento ma non chiede agli altri di cambiare; se qualcosa non le va semplicemente non lo fa o lo evita: in una parola “sceglie”. E’ distaccata, obiettiva e sperimentalista in tutti i campi, sessualità  e affettività comprese.

La sua ombra è rappresentata dal troppo idealismo: a volte è così centrata sulla perfezione da perdere di vista il senso  di fallibilità dell’uomo. Un altro difetto è dato dalla troppa paura di legarsi e di perdere le opportunità che la libertà  consente; anche quando si comporta in questo modo si illude e si allontana dalla sua verità interiore: lei infatti, deve restare fedele ai suoi valori e ai suoi ideali, se fugge dalla realtà pensando che sia troppo imprigionante finisce per non entrare nelle esperienze ma per distruggerle prima che si siano strutturate e prima anche di averle assaporate e incorporate.
Il cambiamento è una parte importante della sua natura ma non può e non deve essere “cambiamento ad ogni costo” per la paura di assestarsi

 
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