ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni
Organizzazione delle “forme” e della “coscienza”
a cura di Lidia Fassio
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Le grandi leggi che regolano l’universo sono “entropia” e “sintropia”, che, a nominarle sembra di parlare dell’asse Vergine Pesci e dei due signori di questo asse.. “Y” e “Nettuno”.

In effetti, la costruzione dell’Universo sembra essere una sintesi di gerarchie di forme fra loro ordinate che formano un tutto coerente.
Le legge sottostante è quella della “SINTROPIA” , che è la tendenza alla specializzazione di funzioni che si oppone alla legge dell’ “ENTROPIA” che invece separa le unità ordinate che si sono organizzate in sistemi gerarchici specializzati in sotto-sistemi che sono invece in cui vige un equilibrio assolutamente non gerarchico.

In questo si può vedere il flusso elastico che è alla base dell’evoluzione delle forme viventi che sono anche alla base dello sviluppo della coscienza.

La “coscienza” potrebbe essere considerata una particolare “forma” in continua attività di sviluppo; mentre la “forma” può essere considerata una coscienza che ha preso dimora nello spazio e nel tempo.

Possiamo anche dire che attraverso il movimento continuo ed incessante delle forme ha luogo una continua organizzazione di modelli di coscienza che continuano ad evolvere da aspetti primitivi a modelli via via sempre più sofisticati, o meglio “integrati”.

Nel regno minerale la coscienza è in uno stato elementare e si esprime quindi nella chimica degli elementi;

nel regno vegetale, che affonda le sue radici nel regno minerale, le forme si fanno più selettive e si basano sul criterio di affinità e si specializzano nella forma del frutto e del seme che consentono altresì la continuità della vita della pianta;

nel regno animale, la coscienza iscritta nella materia porta alla nascita di organi ed apparati che servono a rendere sempre più facile il processo di specializzazione.

La psicosomatica sostiene che l’animale in fondo può essere visto anche come una pianta che ha autonomia e movimento in cui gli organi rappresentano le tappe evolutive delle specifiche funzioni.
La Foglia della pianta è simile al polmone dell’animale, il fiore è l’apparato riproduttivo, la radice può essere assimilabile all’intestino mentre la circolazione della linfa è l’apparato circolatorio animale.

Lo sviluppo del cervello e del midollo spinale hanno permesso un’ulteriore salto di specializzazione in quanto si è creato un organo centrale in grado di dare una forma superiore all’intelligenza attraverso funzioni specifiche come memorizzare ed esprimere.

L’uomo aggiunge al potenziale istintivo anche la reazione emotiva che, sul piano psicologico rappresenta il riflesso della componente istintuale, nata dal mondo animale e concentrata negli organi. L’intelletto sarà in grado di trascenderla e di giungere quindi a prendersi una libertà che lo pone al di sopra del semplice soddisfacimento dell’istinto.

La FORMA umana diventa la più perfetta tra tutte quelle che compongono l’universo in quanto l’uomo, come MICOCOSMO sintetizza, rappresenta e rispecchia la perfezione del MACROCOSMO.
Nell’uomo governa una legge di polarità che lo vede da un lato a portare avanti una finalità universale in quanto la coscienza cosmica, che per evolversi si incarna mentre, dall’altra, consente ad una coscienza umana, non ancora integrata, di poter assimilare le esperienze più antiche che sono sedimentate negli organi, fino ad essere libero dalle leggi della materia che lo obbligano ad avere necessariamente una FORMA.

Nella filogenesi, si può dire che la coscienza cosmica in continua espansione ha conquistato pian piano lo spazio e il tempo; si può però anche dire che anche lo spazio e il tempo che si imprimono nelle singole forme possono essere visti come qualcosa che è in continuo divenire dentro il quale però le forme si organizzano formando sempre più coscienza individuale.

Quindi, FORMA e COSCIENZA non sono separabili.. o almeno non lo sono quanto noi spesso intendiamo..
L’astrologia, disciplina un tempo sacra e pertanto conosciuta dai grandi iniziati ci fa comprendere in modo molto preciso questo: nella Vergine e nella casa VIa noi abbiamo il massimo dell’organizzazione e della FORMA mentre, simbolicamente, nei PESCI e nella casa XIIa abbiamo il massimo della coscienza, che, ovviamente rappresentando anche la fine del ciclo, ripartirà con una nuova FORMA che potrà assimilare anche i sedimenti di quella precedente, in un gioco continuo di sintropia ed entropia.

 
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