ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni
Il Sole e l’archetipo maschile - Ia parte
a cura di Lidia Fassio
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Ogni pianeta in aspetto al Sole rappresenta un particolare archetipo che, nella vita dell’uomo suggerisce uno schema preciso in azione, un insieme di potenzialità e di qualità che sono state introiettate attraverso la relazione con il padre e che detteranno degli imput nel modo di vivere la propria virilità. E’ importante per un uomo conoscere attraverso quale archetipo colorerà e influenzerà la sua energia maschile; in pratica, ogni uomo deve conoscere quale archetipo incarna.

Come nella psicologia femminile, anche per quella maschile esistono gli archetipi (che sono dei veri e propri modelli interni), che lavorano nella psiche di ogni uomo in modo più o meno accentuato e più o meno conscio, ognuno imponendo certe caratteristiche a un soggetto. Gli archetipi più conosciuti e usati in psicologia sono sette e rappresentano altrettanti stadi di sviluppo della psiche maschile: ovvero sette tappe che dovrebbero portare l'uomo dalla fase adolescenziale a quella matura e, teoricamente, tutte queste componenti andrebbero esplorate in varie età della vita.

Occorre però sottolineare che, durante il lungo processo educativo che parte dall'infanzia fino alla giovinezza, spesso si è costretti a uniformarsi alla matrice e al sistema di valori e di comportamenti della propria famiglia o del contesto sociale in cui si vive, finendo per diventare un "qualcuno" che è ben diverso dal progetto Intimo del Sé.

Siccome noi viviamo in una cultura ancora ben segnata dal patriarcato, gli uomini, sebbene in apparenza possano sembrare i più favoriti e i più liberi, in realtà sono quelli che subiscono il maggior numero di condizionamenti soprattutto per quanto concerne la loro "maschera" sociale e virile e spesso finiscono per fare una grande confusione tra quella che è la componente maschile psichica (che è un'energia attiva) e quello che invece è il "ruolo" maschile che la società calza addosso agli uomini.

Questo adattarsi allo stereotipo sociale rappresenta per l'uomo un lungo processo di strutturazione, il più delle volte difficile e faticoso, che può arrivare a falsare e a stravolgere la percezione della propria natura intima. Spesso si finisce col privilegiare una componente della propria personalità che meglio si addice ai canoni imperanti a scapito di altre potenzialità, altrettanto presenti e importanti, che però sono meno accettate o più svalutate dal proprio ambiente o dal mondo esterno in quanto considerate appunto "meno virili".

Molto più spesso di quanto si creda, dietro all'ostinata caricatura dell'uomo forte, coraggioso, duro e che non chiede mai, vi è un lungo lavoro e una grande quantità di energie impiegate nel tentativo di bloccare certi lati della personalità che potrebbero venire scambiati come poco maschili o effeminati. Quando però lo scollamento tra la maschera (che è molto ben rappresentata dall'Ascendente) e il vero Sé (simboleggiato dal Sole con i suoi aspetti) diventa troppo forte, si finisce per sperimentare una sensazione di vuoto che, oltre a minare la gioia di vivere, eroderà man mano il senso di valore personale, procurando una sorta di crisi esistenziale in cui non si riesce più a trovare un significato e uno scopo in ciò che si fa.

Conoscere con esattezza che tipo di archetipo viene messo in luce dal proprio Sole natale potrà servire a individuare, e ad accettare, certe particolarità che fanno parte della psiche di un uomo al di là di quelli che possono essere i condizionamenti familiari o sociali cui l'uomo fa riferimento.

FIGLI E PADRI

Come abbiamo già fatto in altre circostanze, anche in questo caso è molto facile ricondurre i sette archetipi della personalità maschile ad altrettanti Dei della mitologia greco-romana. Questi Dei possono essere divisi in due gruppi: gli Dei figli (Ermes, Ares e Dioniso), che mostrano aspetti più tipicamente adolescenziali quali spensieratezza, aggressività, forza fisica, idealismo e desiderio di evasione; e gli Dei padri (Zeus, Saturno, Ade e Urano), nei quali, invece, sono più forti gli aspetti "maturi" del bisogno di potere, di affermazione, della responsabilità e della realizzazione sociale.

Questi sette Dei, ognuno con la propria storia e la propria tipologia caratteriale, rappresentano una mappa di orientamento per le donne per riuscire a percepire con chiarezza certe particolarità dei loro partner. Ma conoscere a fondo queste dinamiche psichiche potrà essere di aiuto anche agli uomini, per meglio riconoscere certi lati, magari poco eclatanti, della propria personalità. Ad una coppia può servire per individuare le potenzialità dei propri figli, evitando così di snaturarne i comportamenti attraverso l'educazione.

ERMES – MERCURIO

Giovane ed eclettico Dio, al quale vengono attribuite molti prerogative: commerciante, inventore, ladro, bugiardo, musico, mago, giocoliere, messaggero degli Dei e accompagnatore delle anime nel regno degli Inferi. Sempre raffigurato come un ragazzo giovane, con calzari alati e un caduceo è universalmente riconosciuto come il Dio della comunicazione.

ARES – MARTE

Ares è un Dio anomalo nel firmamento greco poiché, pur incarnando certi fondamentali cardini del patriarcato come l'aggressività, la forza e l'eroismo, fu però scarsamente tollerato dagli altri dei in quanto mancava di concentrazione e di discernimento e presentava qualità molto passionali e temperamentali, a suo tempo considerate facenti parte dell'universo "femminile".

DIONISO – NETTUNO

Era il Dio della pazzia, del vino, dell'estasi e della liberazione. Aveva trascorso tutta l'infanzia tra le Ninfe dei boschi travestito da bambina, per sfuggire alle ire funeste di Era, la legittima moglie di Zeus, che voleva ucciderlo poiché era il frutto di uno dei tanti tradimenti del marito. E' il Dio che protegge la metamorfosi e il cambiamento.

URANO

Urano fu il primo Dio del Cielo, quindi il primo Dio patriarcale, generato da Gea, formò poi con lei la primordiale coppia di genitori del Mondo. Questo Dio rifiutava le sue creature non appena le generava, poiché non corrispondevano nella forma, al concetto di perfezione che lui aveva in mente. Poi fu castrato da Saturno, ma riuscì a concepire, e a riconoscere come sua, la splendida Venere.

CRONO – SATURNO

Nel mito egli evirò il padre Urano, poiché questi costringeva i figli a vivere chiusi nelle viscere della Terra. Però fu vittima dello stesso terribile destino e divenne anche lui un padre tiranno, arido e incapace di accettare la paternità, giungendo a ingoiare i propri figli per la paura di essere detronizzato. Solo in età avanzata raggiunse la saggezza abbandonando la ricerca del potere.

ADE – PLUTONE

Dio del Mondo degli Inferi, invisibile e potente. Sicuramente era il più temuto di tutti gli Dei, in quanto era l'unico a condividere (insieme alle Moire e alle Parche) il destino sia dei mortali, sia degli Dei. Quando lasciava il suo regno sotterraneo, oscuro e tenebroso, per venire sulla terra, portava un elmo magico che lo rendeva invisibile.

ZEUS – GIOVE

Era il capo degli Dei, Dio dei cieli, padrone del Logos, qualità razionale che dono’ poi ad Apollo e, in parte ad Athena, due dei suoi figli. Era lui che conferiva autorità, potere, onori e saggezza, ma spesso brandiva la folgore per fulminare coloro che non rispettavano la legge da lui incarnata. Era anche un Dio godereccio, infedele, grande amatore e padre noncurante. Capace di ire terribili, ma anche di bonaria dolcezza, ma soprattutto di capacità di esprimere sé stesso e, al tempo stesso di essere “saggio”.

Fine Ia parte


 
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