ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni
L’ascendente nel tema natale
a cura di Lidia Fassio
Inserito il su Eridano School - Astrologia e dintorni
 
Nel tema personale l’ascendente rappresenta il momento preciso in cui ci siamo separati dalla totalità per iniziare il nostro cammino che gradualmente ci porterà alla vita esterna, poi alla differenziazione e, infine alla nostra identificazione.
Nel momento in cui nasciamo, una parte di noi continua a mantenere il ricordo di essere stata unita a qualcosa; questa parte è quella che comincia, fin da quel momento, a sentire la nostalgia e il rimpianto per l’unità perduta.
I miti infatti parlano della nascita come di una “caduta” il che ben simboleggia una precipitazione che, nell’immaginario collettivo ha sempre a che fare con il dover abbandonare uno stato di grazia e di beatitudine per scendere in una condizione inferiore.
La condizione materiale è infatti una condizione di mortalità e di separazione a differenza dello stato spirituale (da cui arriviamo) che invece è uno stato di unità e di amore e di “collegamento” con il Tutto.
I pianeti che troviamo simbolicamente in casa I sono Marte, Plutone e il Sole; tre pianeti che racchiudono forza e potenza, oltre che un desiderio di risplendere e di prendere vita, diventare “visibili” cercando un proprio posto nel mondo.

Plutone rappresenta in prima casa la spinta propulsiva a nascere e superare la paura che si vive in quel momento e contemporaneamente il bisogno di sopravvivere a quell’esperienza che richiederà tantissime risorse personali del bambino.
Plutone in prima casa è anche la parte di noi che ci fa sperimentare la “perdita, il vuoto e la paura” di questo primo importante cambiamento che per noi ha il sapore della morte a cui si affina a un forte bisogno di combattere per vivere; tutti noi sperimentiamo nel momento in cui nasciamo una potente dinamica vita-morte che resta così fortemente impressa nella nostra psiche in quanto, in un certo senso, dà anche il via a quello “scorrere del tempo” che è una condizione prettamente materiale della vita sulla Terra (Y in trasparenza).
E’ per via di questa prima esperienza che, quando affronteremo altre perdite, avremo già una fortissima sensibilizzazione in quanto, la prima grande perdita si è già consumata proprio nel momento in cui lasciamo, ci separiamo da qualcosa di cui eravamo parte per iniziare la vita con un perfetto senso di “solitudine interiore”.

Il Sole in prima casa ci fa sperimentare la voglia di nascere, di brillare, di diventare qualcuno e di esprimerci sotto l’altro Sole. E’ la vita che vuole vincere sulla paura e che affronta con tantissima energia il difficile passaggio. Il Sole in prima è una promessa di futura identità.. è il primo grande rituale di separazione che si consuma e che ci richiama a ciò che potenzialmente siamo ma che pur dovremo diventare. In questa casa indica più che altro “esistenza”, promessa di vita.. che si andrà delineando via via nelle prime 5 case fino a divenire un piccolo nucleo di “identità” in casa Va dove l’Io ha già integrato la sensazione di esistere, di avere un corpo, di possedere dei pensieri e delle emozioni e di poter finalmente sentire di possedere un’ “essenza” unica e speciale.

Marte è colui che opera materialmente il taglio, il primo di tanti tagli che dovranno essere fatti nella vita; è la forza che coglie e che rende fattibile l’intenzione di Plutone e l’energia indifferenziata del Sole e le convoglia per una vera vita personale ed individuale ma, soprattutto indipendente, in grado quindi di difendersi e di conquistare ciò che servirà.
E’ la volontà di affermarsi nel mondo che inizia con la spinta aggressiva a penetrare fisicamente e in seguito psicologicamente nel mondo. Marte in prima casa è anche l’azione difensiva che garantisce a tutti gli effetti l’organizzazione delle difese che assicurano la sopravvivenza prima fisica e, in seguito, psicologica.

Rousseau diceva che noi nasciamo 3 volte:

- una volta per esistere – e questa è la nascita fisica da prima casa;
- poi nasciamo per essere – casa quinta - e questa avviene nel momento in cui cominciamo a tutti gli effetti ad esprimere noi stessi e la nostra identità;
- infine nasciamo per divenire – casa nona – momento in cui ci riallacciamo alla totalità, recuperiamo il senso della vita e torniamo a sentirci parte di qualcosa di più grande di noi; da quel momento ricontattiamo il nostro bisogno di “divenire”.

L’Ascendente indica cosa è successo nel momento in cui siamo nati, cosa abbiamo provato e come abbiamo registrato l’impatto con il mondo; l’ascendente imprime dentro di sé le impressioni che abbiamo avuto nel momento in cui siamo apparsi sulla scena. Segnala anche particolari problemi vissuto alla nascita: ovvero il tipo di nascita che abbiamo avuto.

Ragion per cui è molto diverso nascere con un ascendente ariete o cancro… significa che ciò che abbiamo visto e registrato è stato profondamente diverso.
L’ascendente rappresenta quindi anche il “filtro” particolare con cui leggiamo il mondo e ciò che accade nel mondo ed anche l’impressione che avremo degli “altri” che sono, naturalmente, quelli che ci hanno accolto.

Il “filtro” è uno schema mentale sufficientemente coercitivo che ci “obbliga” ad interpretare le cose in un certo modo per cui, il nostro modo di percepire e di leggere il mondo, sarà una sorta di copione che ci obbligherà ad incontrare quel determinato tipo di situazioni che sono incluse – fin dal momento della nascita - nelle nostre aspettative.
Infatti, gli schemi sono rappresentazioni di tipo energetico che pian piano diventano delle profezie in grado di attirare nella vita esattamente ciò che noi reputiamo “congruente” con il nostro imprinting, qualcosa che in un certo senso riteniamo “compatibile e familiare”.

Per cui, se noi leggiamo il mondo in modo diffidente e chiuso perché abbiamo paura, sicuramente sperimenteremo che le persone che ci avvicineranno avranno timore e saranno difese e diffidenti: in questo modo la profezia si avvererà ma ci sarà familiarità in quanto ciò che troviamo fuori sarà esattamente congruente con l’idea che abbiamo degli altri.
 
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