ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni
L'età della Luna: l'infanzia
a cura di Lidia Fassio
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Prima parte


Negli ultimi due secoli l’infanzia ha cominciato ad essere considerata l’età “dorata”, un periodo in cui ogni bambino ha diritto a vedere riconosciuti i suoi bisogni primari circondato da un ambiente ricettivo, protettivo, avvolgente e rassicurante.
A rigor di logica questo risponde a quanto ogni individuo pensa di voler o di dover dare ai figli quando sfiora l’idea di diventare genitore.
I piu’ recenti studi di psicologia evolutiva hanno dimostrato che un’infanzia serena caratterizzata da una giusta quantità di amore in grado di far crescere e sviluppare le emozioni, è cio’ che sta alla base non solo di una vita sana, ma soprattutto dell’architettura della mente di un bambino.
Questo significa che sono proprio le emozioni che costituiscono i mattoni per l’apparato cognitivo e che le due strutture (emozioni - pensiero) sono strettamente interdipendenti in quanto la seconda affonda le sue radici nella prima.
Ovviamente le emozioni e le radici di esse nonchè le modalità in cui le viviamo sono rappresentate nel tema natale dalla nostra LUNA , che ha anche altri significati simbolici; essa infatti rappresenta la “Madre”, ovvero la visione personale della madre che ognuno di noi ha avuto, quello che in psicologia si chiama “introiezione dell’imago materna” , tuttavia, il significato di questo materno si estende alle capacità di contenimento e di protezione che noi abbiamo sentito passare attraverso le frontiere materne e quindi, il suo personale modo di rassicurarci e di contenere le nostre emozioni. La Luna rappresenta anche l’infanzia, ovvero la traccia emozionale che si è formata dentro di noi rispetto a questo periodo, quindi, le impressioni che serbiamo di questa fase della nostra vita.
Ecco dunque come si legano insieme questi significati emozioni – madre – infanzia – contenimento – protezione, tutti rappresentati dall’unificante simbolo lunare.
La primissima infanzia, da zero a un anno, è la fase in cui i bambini non hanno ancora una coscienza razionale e quindi ogni esperienza viene “sentita” e “impressa” emotivamente; è anche la fase in cui il bambino si adatta al mondo e perchè questo accada ci deve essere una figura di riferimento capace di mediare tra il suo mondo e quello esterno.
In questa primissima parte della vita il neonato impara a conoscere il mondo attraverso i suoi sensi, soprattutto gusto – tatto – odorato e udito; pero’, ogni sensazione da’ anche vita ad un’emozione; questo significa che viene registrato a livello di memoria con un doppio codice sensoriale ed emotivo. Ad esempio: mentre il bambino tocca il biberon con l’uso dei suoi sensi registrerà che è caldo e che è liscio, però collegherà anche questa sensazione al fatto che è piacevole e invitante; una voce può essere registrata come alta e sonora, ma anche come fastidiosa o noiosa; la faccia di papà che non si è fatto la barba può essere ruvida e rasposa, ma sarà anche spiacevole.
Quanto piu’ il bambino fa esperienza attraverso le cose quanto piu’ registra i sentimenti che prova mentre ne viene a contatto.
Attraverso questo doppio codice si è potuto comprendere come i bambini organizzano e catalogano il mondo delle forme (che andrà a sviluppare le capacità intellettuali e il mondo esteriore ) e, dall’altro, come creano il senso di se’ (ovvero il mondo emotivo interiore).
Questo spiega perchè un neonato reagisce emotivamente alle sensazioni e mostra preferenza per una voce o un odore piuttosto che un altro oppure perché sono piu’ graditi i cibi dolci (catalogati come piacevoli) rispetto a quelli amari (spiacevoli). Una ulteriore conferma di tutto questo ci arriva dal fatto che la stessa voce, lo stesso odore o lo stesso suono non provocano la stessa sensazione e quindi neanche la stessa reazione: questo perché sono le reazioni emotive e affettive che sono diverse e personalizzate.
Queste possibilità si possono sviluppare correttamente nel neonato solo se c’è una mamma – luna che crea un contesto relazionale con lui nel quale ad un’esperienza fisica se ne aggiunge una molto piu’ sottile e personale.
Questo codice – chiamato Duale – permette al bambino di operare sempre un controllo incrociato dei ricordi e delle esperienze che vengono registrate contemporaneamente nella sua memoria in due caselle separate : “fenomeni” ed “esperienze”.
In questo modo si crea la complessa architettura della mente e così, una poppata viene registrata nella casella “fenomeni” come “ pappa = stare vicino alla mamma ”, ma viene anche registrata nella casella “esperienze” come “ molto piacevole e rasserenante”; ed è proprio così che si pongono i primi mattoncini di quello che verrà chiamato lo sviluppo della logica che parte dal primitivo legame che esiste tra sensazione ed emozione.
Nel tempo, man mano che si consolida la relazione con la madre, anche la registrazione del codice duale si raffina e diventa sempre piu’ sofisticata; le emozioni si modulano in maniera tale da percepire tutte le minime sfumature e variazioni ed anche tutte le combinazioni di tristezza – gioia – rabbia – paura – gelosia – speranza, ecc., e questo sarà lo strumento piu’ sensibile che ogni essere umano possiede per misurare tutte le sue vibrazioni e reazioni. Prestando attenzione al corpo si può percepire ogni variazione emotiva anche se questa può sembrare sfuggente e difficile da descrivere. Sarà proprio la tonalità emotiva interiore che nel tempo darà un senso alle esperienze vissute. Il corpo è lo strumento che è piu’ coinvolto nelle nostre emozioni e questa è anche la motivazione per cui alla Luna spesso si imputano particolari tipologie di malattie psicosomatiche, poiche’ è il simbolo che recepisce le emozioni e reagisce ad esse inviando segnali che vengono interpretati ed agiti dal corpo.
Una attenta analisi della Luna nel nostro tema natale ci permetterà quindi di conoscere con estrema esattezza il rapporto che abbiamo avuto nella relazione con la Madre e, di conseguenza , il feeling emotivo che è passato tra noi e lei nonché la nostra personale capacità di reagire e di padroneggiare le emozioni e, in ultimo, il rapporto che abbiamo con le il contenere, rassicurare, nutrire ed entrare in empatia con gli altri, ma soprattutto con noi stessi.
Sempre da questo complesso simbolo lunare potremo vedere in che modo è stata vissuta questa prima relazione e quindi come tenderemo a vivere le relazioni future. Psicologicamente parlando su questo primo grande rapporto d’amore si costruiranno gli schemi di tutti i rapporti successivi.




Luna in Ariete

Chi ha la luna in questo segno ha avuto un’infanzia colorata da grande intensità, grande movimento, forti emozioni e difficoltà di contenere l’esuberanza, l’intraprendenza e l’incoscienza verso il pericolo. L’ariete è un segno di fuoco e quindi non è un buon conduttore a livello emotivo. Le emozioni e la Luna sono molto legate all’elemento acqua nel quale esse possono fluire in maniera morbida e naturale ; il Fuoco invece surriscalda l’acqua facendola diventare incandescente e attivando il bisogno di esprimere le emozioni in maniera immediata , istintiva e prorompente. Tutto sarà avvertito in modo intenso ed altrettanto intensamente ributtato all’esterno ed avrà la caratteristica di subitaneità : potente per un attimo e spento il momento successivo con alti e bassi portati all’eccesso.
Nell’infanzia, chi possiede questa Luna ha visto la propria madre rispondere alle crisi o alle sfide della vita sempre con rabbia, aggressività, tempestività e azione, come se l’agire esorcizzasse in qualche modo la paura e l’incapacità di trattenere all’interno il voltaggio sempre eccessivo. E’ un rapporto con un materno molto volitivo, intrusivo e spesso incostante in cui si è spesso battagliato per farsi un proprio spazio. Il contenimento e la protezione sono state registrate come precarie ed instabili e, in modo altrettanto precario si costruirà la propria modalità di autocontenimento e di rassicurarsi quando si è in mezzo ad una tempesta emotiva. Prevale il bisogno di scaricare.


Luna in Toro

L’infanzia per una Luna in Toro è un periodo molto tranquillo, caratterizzato da ritmi lenti, bisogno di sicurezze e di stabilità che si incentrano su rituali molto ripetitivi che hanno come base il cibo e l’ambiente nel quale si vive con le sue abitudini, credenze e valori. Le emozioni non sono molto accentuate, lo sono molto di piu’ i sensi. La Luna in Toro quando è costretta ad affrontare delle difficoltà tende ad agganciarsi alle sicurezze del suo territorio e della sua casa nonche’ ai suoi gesti ripetitivi e reagisce cercando di radicarsi e di evitare i cambiamenti. Se è molto stressata può buttarsi sul cibo o sui dolci o sul possesso e, in questo modo, cerca di evitare la paura di perdere o di essere deprivata di qualcosa. Spesso c’è la sensazione di riempire un vuoto che sembra incolmabile. La madre viene sperimentata come molto contenente magari un po’ troppo avvolgente e il bambino può tendere a rimanere aggrappato a lei. Le capacità di autocontenimento sono buone e altrettanto quelle di autonutrimento: in caso di lesioni può esserci un grande bisogno di inglobare e di trattenere tutto, poiche’ si farà derivare il proprio senso di sicurezza da cio’ che si ha e non da cio’ che si è.

Luna in Gemelli

L’infanzia è una fase bellissima, estremamente interessante, divertente e, soprattutto molto vivace; spesso questi bambini vengono frenati in quanto eccessivamente mobili , chiacchieroni e intraprendenti, con grosso dispendio di energie anche per chi li deve seguire. Sono allegri, curiosi e vogliono essere dei personaggi. Hanno bisogno di attenzione e di un ambiente stimolante a livello intellettivo. Tutto deve essere visto come un gioco, altrimenti sono facili alla noia.
Il rapporto con le emozioni è difficile: la Luna in Gemelli si trova immersa nell’elemento Aria che rifiuta la parte emotiva poiché interferisce con la razionalità: il loro modo di scaricare la tensione emotiva consiste nel parlare per ore al telefono, o meglio ancora nel “chattare” via E-mail comunicando che pensano piu’ che cio’ che provano. La Luna Gemelli vuole cerebralizzare le emozioni e questo la rende solitamente molto ansiosa e stressata, e, parlando, cerca di scaricarsi. Parlare però non è sinonimo di sentire. E’ abbastanza difficile per questa Luna contenere le proprie emozioni visto che si fa fatica a riconoscerle: spesso non ha un dialogo interiore ma esorcizza il tutto verbalizzando e cercando di evitare gli stati di solitudine.
La madre è stata vista come una persona con una scarsa maturità a livello emotivo; sicuramente una buona compagna di giochi quando il bambino è un po’ piu’ grandicello, ma poco abile con un neonato che ha bisogno di contatto fisico ed empatico. Nel caso di lesioni spesso è una madre che può passare da momenti di euforia a momenti di depressione dando l’impressione di non trovare un equilibrio.

Luna in Cancro

Se la Luna è positiva, l’infanzia è la fase piu’ lunga e piu’ bella della vita; cio’ è talmente vero che spesso è anche l’età che viene rimpianta rivissuta continuamente nella memoria con grande nostalgia. Per questo bambino sono importanti i rapporti con le persone, con la casa che è il suo nido, il luogo dove c’è tutto cio’ che lui intende come protezione e rassicurazione; è una sorta di amalgama che lo contiene e lo avvolge. Emotivamente è la Luna piu’ legittimata ad esprimere e a percepire le emozioni; c’è un profondo rapporto con esse poiché la sensibilità è molto forte; anche il pianto si verifica con frequenza e accompagna sia le emozioni negative che quelle positive; a volte può anche essere usato come uno strumento di difesa che permette di far notare agli altri la propria sensibilità e questa viene scambiata spesso per vulnerabilità. Soprattutto la “rabbia” viene espulsa con il pianto che diventa un modo per mostrare la propria ferita. C’è una grande padronanza delle emozioni che possono anche essere usate in maniera manipolatoria. Questa Luna è la regina del contenimento, ma deve far attenzione a non essere troppo dipendente.
La madre è stata vissuta come una persona tenera, delicata, emotivamente potente: una persona che spesso viveva e riviveva il suo passato, cercando così di sfuggire alla quotidianità e ai suoi problemi: la nostalgia è spesso una fuga dal presente. Sensibile, creativa, sensitiva, a volte un po’ egoista e aggrappante, ma pur sempre in grado di capire i bisogni di un bimbo piccolo.
C’è una grande capacità di nutrire se’ stessi: se la Luna è lesa pero’ può rappresentare dei blocchi infantili che si manifestano con una capricciosità ed immaturità evidente, usata come uno scudo per non crescere e non affrontare le difficoltà che la vita presenta. Spesso c’è una lunga fase di dipendenza prima che si arrivi a sviluppare un senso di autonomia. Il sogno e la fantasia sono importanti per questo bambino perché possono servire a reggere una realtà che può essere pesante.

Fine prima parte
 
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