Spesso ci si chiede se lo Scorpione sia un segno “maschile” o “femminile”, se la sua energia sia più yang che yin, perché, se è vero che la forza e la determinazione che lo caratterizzano fanno pensare ad un’energia yang, o maschile, la componente emotiva ed interiore, femminile-yin, non è certo secondaria. Tanto meno si può parlare di una mediazione tra le parti, considerando il carattere estremo di questo segno… Eppure, anche molti oli essenziali ad esso associati sono a loro modo equilibrati.
Lo Scorpione libera l’energia verso l’esterno, spesso in modo anche assai mirato e preciso, ma lo fa sottilmente, accumulandola con consapevole intenzione protettiva e quindi nascondendone le espressioni fino al momento di rilasciarle con catartica intensità. In questi individui, infatti, la segretezza di pensieri e sentimenti è pari alla loro complessità e turbolenza, e questo velo di mistero è parte integrante del loro fascino, anche se a volte viene usato come arma di potere. La loro necessità primaria è di rigenerare e rigenerarsi, mediante un profondo e ricco coinvolgimento emotivo con le persone e con l’ambiente. Hanno bisogno di sentire scorrere grande energia per sentirsi appagati, ma il desiderio di scavare negli anfratti più nascosti della psiche può portarli a comportamenti o pensieri tortuosi.
Anche le piante associate al segno hanno spesso fusti contorti o spinosi, fiori di colore rosso cupo, sapori e aromi intensi e conturbanti: ad esempio il geranio, il rododendro (onomatopeico…), il prugnolo, oppure il dente di leone, il rabarbaro e il caprifoglio.
Gli oli essenziali scorpionici sono quello di ginepro, mirra o altre resine, ed anche il geranio. Quest’ultimo è il più reperibile ed anche il più equilibrato, appunto. Considerarlo solo un repellente per zanzare è davvero riduttivo, anche se, su un piano simbolico, come per l’aglio si tratta pur sempre di una capacità di tenere lontani “i nemici, i demoni, gli avversari”…
Diverse sperimentazioni hanno portato a identificare una maggiore sintonia di questo o.e. con il primo e secondo chakra, quindi con la zona del basso ventre e i genitali, ma anche l’intestino e i reni. Aiuta comunque ad “espellere” le scorie, sia in senso materiale che psichico. Una caratteristica primaria del geranio, usato in aromaterapia ambientale, è infatti quella di depurare gli spazi, il corpo fisico ed eterico. Non a caso la sua azione sulla psiche è neutra, quindi può combattere il malumore calmando, oppure la depressione stimolando. Usato nelle stanze dove c’è stato un litigio o un momento di sofferenza, può risollevare e ripulire profondamente, riequilibrando i pensieri e i sentimenti negativi. Nella camera da letto, aiuta a vivere più liberamente e serenamente la sessualità.