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- Astrologia e dintorni

VIRGINIA WOOLF: UN'AMAZZONE INTELLETTUALE
     a cura di Simona Cernicchi
 
Virginia Woolf: un'amazzone intellettuale
Armanda Guiducci la definisce “la più grande scrittrice d’avanguardia del ‘900 e la madre spirituale dell’odierno movimento delle donne colte”.
Il Sole della scrittrice è in casa IX, ci parla del bisogno di sviluppare una propria filosofia e un proprio credo, in seguito a un incessante confronto con le filosofie altrui. È un Sole congiunto al MC, in Acquario che ribadisce un viaggio di autonomia, principalmente di pensiero. Percorso di indipendenza rafforzato, anche, dalla presenza della maggior parte dei pianeti nella parte alta e sinistra del tema, e dal nodo nord in sagittario.
Gli elementi che ospitano il maggior numero di pianeti sono la Terra e l'Aria. C'è, poi, un forte accento sui segni fissi, a indicare la necessità di mettere in pratica le proprie idee o comunque di concretizzarle. Idee nuove e sperimentali, come vuole il Mercurio in Acquario, in casa 10, quale contributo da portare al mondo.
Le case più popolate sono la IX e la XII, case legate ad una modalità di essere più possibilista, più aperta e, soprattutto, di confrontarsi anche con l’imponderabile e l’ignoto. Colpisce l’ampiezza delle case VI e XII e la presenza di ben sei pianeti in quest’ultima, compreso Chirone. In casa IX ci sono Sole e Venere che quadrano alcuni dei pianeti in XII. Il Sole, in Acquario in IX è un sole missionario, un pioniere utopista. C’è una componente uraniana molto forte che dà il percepire, come se si avessero le antenne collegate verso l’etere per cogliere qualcosa e comunicarlo agli altri.
Il concepimento e tutta la fase di gestazione della Woolf non devono essere stati facili, visti, tra l'altro, gli aspetti dinamici presenti proprio nel quadrante che simboleggia tale periodo. La nascita, avvenuta sotto il segno dei Gemelli all'Ascendente, ci parla di un approccio alla vita molto comunicativo, curioso, leggero e ironico. C'è un grande bisogno di scambiare, di mettere in contatto cose e persone. In casa prima abbiamo Marte nei Gemelli, trigono a Mercurio, a mostrarci questo suo essere molto diretta, soprattutto, nella dialettica. Marte in gemelli è un vero combattente con le parole, spesso è molto tagliente.
C'è, poi, una Luna in Ariete che unita al Sole in Acquario ci descrivono la Woolf come un’amazzone intellettuale.
Il Sole in casa IX apre alla vocazione di insegnare, di scrivere e di viaggiare, dando alla persona l’attrazione per ciò che non conosce e per quei campi che sono ancora da esplorare; ha un bisogno di ricerca che toglie il fiato. Non si ferma mai, è un apripista con una mente eccezionale e molto inquieta.
La casa XII della scrittrice contiene molti pianeti, Luna compresa, e abbraccia l’Ariete, il Toro e i Gemelli, segni che poco hanno a che vedere con la nebulosità e l’assenza di separatezza della casa nettuniana. Questi pianeti ricevono quadrature dalla IX e dalla X, ad indicare una difficoltà con la parte ordinaria e materiale della vita. Il Toro si trova in una casa dove di saldo e concreto, come vorrebbe, non c’è niente. La Vergine è in casa V e ospita Urano, che stabile non è. In Capricorno c’è Venere ma quest'ultima è in casa IX, una casa gioviale, di immaginazione, aperta alle infinite possibilità della vita e della psiche. Cogliamo, nel tema, un’esigenza di concretizzare, di unire realtà e immaginazione, necessità confermate dal nodo nord in Sagittario, in casa VI, ma, anche, una difficoltà in ciò.
Reale, per la Woolf, è il proprio mondo interiore, il sogno, ciò che arriva da qualcosa che non è logico, razionale ma fantasioso e immaginativo; reale è ciò in cui lei crede. C’è il bisogno e la complessità di portare nell’ordinario tutta questa immaginazione e di trovare gli strumenti per comunicare agli altri ciò che le arriva dal contatto con l’inconscio.
Tuttavia, è per lei difficile, da Acquario, scendere nel mondo reale. Lo sguardo di un uraniano è fisso sull'ideale utopistico e la sua mente può progettare di tutto ma è difficile la realizzazione concreta delle idee, che richiede tempo e attesa. L’Acquario è il segno dei riformatori, delle persone che portano il nuovo, che hanno un profondo senso sociale ma che, spesso, sono distaccati dal reale in quanto sempre alla ricerca di un ideale perfetto.
Urano, signore dell’Acquario, nel tema della Woolf, è in casa V, opposto, tra i vari aspetti, a Eris/casa XI. Un blocco tra queste case crea il bisogno di esprimere una creatività diversa e alternativa a evidenzia un problema rispetto alla capacità di mettere qualcosa di proprio a disposizione di qualcosa di più grande. Ma la Woolf è un Acquario, quindi, questo è il suo progetto. Nella casa V, che è una casa solare e personale abbiamo Urano, un pianeta sociale, legato ai gruppi e ai progetti collettivi che si trova in una casa che idealmente è di fuoco, passionale mentre Urano è pianeta di distacco e di obiettività che invece, si trova ad aver bisogno di essere al centro dell’attenzione anche se ci parla di cooperazione e collaborazione. Urano in V indica la necessità di risolvere il conflitto tra i propri bisogni, egoismi personali e i bisogni degli altri, conflitto che può essere superato solo se si trova un progetto più grande da condividere. È un mettere a disposizione degli altri qualcosa di sé, un portare un proprio contributo, per cui, qualcosa della propria creatività personale, dovrà avere dei risvolti sociali, dovrà servire un progetto più allargato. È una posizione che può dare sia una grande capacità creativa, che si esprime in modi originali e sperimentali, sia un modo di essere e di pensare anticonformista e anticipatore dei tempi.
Nel tema della Woolf l’originalità, il bisogno di libertà e il contatto continuo con l’inconscio sono fortissimi.
Potenzialmente, i tanti pianeti in casa XII indicano un'impossibilità di appoggiarsi e la necessità di vivere tutto dentro di sé, capendo che ciò che sostiene è, già, all’ interno. Tuttavia, riuscire a sostenere la propria libertà e diversità in una società che ha difficoltà con questi aspetti, significa, spesso, sentirsi non integrati, rifiutati e sentire forte il senso di solitudine.
Nel tema della scrittrice c'è, anche, un aspetto di quadratura tra il Sole e Saturno, a riaffermare il fatto che da piccola difficilmente ha ricevuto appoggio, sostegno, anzi era lei che sosteneva sé stessa.
Chi ha valori casa XII è al servizio di qualcosa di più grande, sente di voler aiutare, supportare e la fa con uno spirito d’amore, per il desiderio di creare armonia, senza bisogno di riconoscimenti. I valori casa XII e le quadrature tra Sole e Nettuno e tra Mercurio e Nettuno indicano questo cammino di solitudine che ha caratterizzato la vita della Woolf, probabilmente, sin dalla sua infanzia. Per chi ha questi valori l’unico interlocutore è stato, sempre e solo, il proprio mondo interiore. È un dialogo incessante con se stessi.
Le persone portatrici di quadrature tra le case IX e XII non si trovano a loro agio nell’esistenza ordinaria perché c’è poco amore per i limiti e le restrizioni.
Sasportas scrive: "in queste persone c’è un grande interesse per le questioni filosofiche, religiose e una forte capacità di entrare in contatto con il mondo delle immagini e dei simboli". La persona è sempre in contatto con quanto arriva dal collettivo, dal transpersonale ma ha problemi nel collegare tutto ciò con la vita ordinaria. Chi ha una forte enfasi su queste case può, anche, essere chiamato a far scoprire agli altri altre realtà, oltre a quella terrena ma, il rischio, è di sentirsi strani e diversi.
Così dice Lidia Fassio: "solo credendo nella propria filosofia di vita, nel proprio modo di pensare e di comprendere le cose acquisendo sicurezza in sé e in ciò che si pensa, la persona potrà arrivare a sentirsi pienamente libera di rispondere o di non rispondere, di supportare o di non supportare, senza sentirsi obbligata e senza sfuggire. Si tratta delle vera libertà interiore”.
Notiamo, inoltre, che le case III e VI della Woolf non sono abitate. Queste sono case basate sulla realtà, su ciò che percepiscono i cinque sensi e sui limiti terreni per cui, ciò che non è reale non esiste e non viene preso in considerazione. L'assenza di pianeti in queste case conferma le difficoltà della scrittrice con la realtà, con la parte mercuriale e con la vita ordinaria. Il focus è, invece, sulle due case gioviali e nettuniane, più incline al mondo spirituale e psichico. Tuttavia, in casa IX c’è il segno del Capricorno con Venere e il Sole in Acquario, ossia una sorta di controllo dato dalla razionalità che tende ad affermarsi sulle potenzialità collegate alla casa stessa. E se i pianeti in XII rompono le dighe, nel contempo la parte razionale non accetta ciò.
Tutta questa problematica è confermata dalle quadrature che Mercurio (realtà) riceve da Giove (immaginazione), da Nettuno (fantasia) e da Plutone (pulsioni sotterranee). Nel suo modo di comunicare, verbale o scritto che sia, la Woolf ha incontrato, sempre, tutti insieme, questi archetipi, che, se da una parte, hanno arricchito la sua vita contingente, dall’altra, le hanno portato continue ispirazioni, confusione e un contatto incessante con l’inconscio, sia esso sublime che infernale.
La quadratura di Mercurio, nella sua simbologia di fratelli, con Plutone si è manifestata, anche, nelle violenze e molestie da questi infertale nell’infanzia. Nel racconto autobiografico "Momenti di essere e altri racconti” la Woolf riporta che lei e la sorella Vanessa Bell “subirono abusi sessuali da parte dei fratellastri George e Gerald Duckworth” (fonte: wikipedia). L'aspetto Mercurio/Plutone può dare anche la morte di un fratello e, infatti, la scrittrice perse una sorellastra nel 1897.
Già nel 1895 aveva perso la madre. La Luna della Woolf è in casa XII, a indicare una certa solitudine rispetto alla figura materna; è in Ariete, simbolo di un'infanzia non molto tranquilla e rassicurante.
La quadratura tra Sole e Saturno può dare, tra le varie letture maltrattamenti subiti nell’infanzia da parte di figure maschili vissute come fortemente tiranniche, oppure la mancanza del padre, simbolica o reale (il padre le morì nel 1904) ed un’educazione rigida e totalizzante che ha imprigionato le parti più libere e diverse della personalità. La Woolf è sempre stata in lotta contro la società patriarcale e le sue regole.
L’amore per la letteratura e la scrittura si manifestarono presto nella sua vita. Crescendo fu molto attiva negli ambienti letterari londinesi, dando vita al circolo letterario Bloomsbury set, fondando, con il marito, l’impresa editoriale Horgarth Press e scrivendo libri, saggi e racconti. “La Woolf è ritenuta una profonda innovatrice dello stile e della lingua inglesi. I suoi romanzi sono considerati altamente sperimentali” (fonte: wikipedia) e "la sua scrittura leggera e screziata di immagini" (fonte: Armanda Guiducci).
Intanto, ciclicamente, soffriva di esaurimenti nervosi, crisi depressive, sbalzi d’umore e visioni allucinatorie. Dopo svariati tentativi di suicidio, il 28 marzo del 1941 si lasciò annegare nel fiume Ouse, riempiendosi le tasche di sassi. Saturno (i sassi, la pietra), signore della sua casa VIII è in casa XII, casa nettuniana, legata all’acqua ed è congiunto a Nettuno, quasi a simboleggiare, ancora una volta, questo bisogno di unione tra l’acqua, l’inconscio, il collettivo, l’invisibile e la pietra, la terra, il concreto, l’ordinario, il visibile e, allo stesso tempo, la difficoltà nel collegarli.
La Woolf così scrive al marito, prima di suicidarsi: “Carissimo, sono certa di stare impazzendo di nuovo. Sento che non possiamo affrontare un altro di quei terribili momenti. E questa volta non guarirò. Inizio a sentire voci e non riesco a concentrarmi”.
Sempre rispetto alle quadrature tra le due case, la Fassio dice che chi ne è portatore si sente proprio fuori dal reale e teme la disintegrazione psichica. Nella casa XII della scrittrice abbiamo sia Saturno, pianeta che mette confini, che vuole struttura in una casa che confini e struttura non ha, sia Nettuno e Giove, pianeti che vogliono affidamento e apertura e annientamento dei limiti. A Giove e Nettuno interessa poco definire cosa è normale da cosa non lo è; Giove cerca di conoscere ciò che non è ancora conosciuto e Nettuno apre all’infinito, alla spiritualità interna, ad una grande libertà, all’avere tutto dentro, cosa che anche la Luna in XII sostiene. Avere una casa XII piena vuol dire fare molta fatica con la quotidianità, dalla quale ci si sente imprigionati, perché la vita interiore, immaginativa è fortissima ma vi è anche un costante e incessabile distacco dall’ordinario.
Ci sono, poi, le quadrature tra la casa X e la XII ed abbiamo Mercurio che è trigono a Marte in casa I per cui, le qualità che il mondo le riconosce, sono legate a ciò che si sé esprime ad un primo impatto. La sua tagliente, combattiva vis comunicativa è ben visibile. In generale, le quadrature tra la X e la XII ci dicono che qualcosa che appartiene alla propria realizzazione professionale esterna si presenta in conflitto con la parte di sé che, invece, non vuole forma e che non vuole essere definita. Mercurio, nel tema della Woolf, è un pianeta molto sollecitato, che deve imparare, non senza problemi, a confrontarsi con i contenuti che arrivano dall’inconscio e a comunicarli.
Vediamo, inoltre, che la casa IV legata all’eredità paterna, è in Leone per cui, il padre risulta un uomo prestigioso, creativo e dalla forte identità; dato che il signore della IV si trova in IX, lui è portatore di amore per esplorazione, per l'immaginazione ma possiede anche un lato anticonformista e sempre all'avanguardia, visto il Sole in Acquario.
Per quel che riguarda, invece, il materno, vediamo che la cuspide della casa X è anch’essa in Acquario, segno che ospita anche Mercurio. Il materno appare eclettico, razionale con una mente rivoluzionaria ed eccentrica molto desiderosa di libertà. Avere un Mercurio in acquario in X può dare anche il desiderio di essere riconosciuti per la propria intelligenza, curiosità, leggerezza, acutezza e brillantezza mentale. Possono, anche, essere qualità che la figlia ha visto nella madre e che cercherà di sviluppare. Tuttavia, essendo un Mercurio molto battagliato, queste caratteristiche richiedono una revisione e un approfondimento; inoltre, quando Mercurio è leso in casa X possono esserci problemi di comunicazione tra madre e figlio. In sintesi, sono la libertà di pensiero e il suo essere contro corrente che la Woolf vuole portare al mondo.
In "Orlando" difende l’androginia dell’essere umano e in "Una stanza tutta per sé" sostiene che la mente umana è androgina. In quest'ultima opera così si esprime: "mi misi ad abbozzare uno schema dell’anima, secondo il quale in ognuno di noi dominano due forze, una maschile e una femminile. Lo stato più normale e più appagante si ha quando tutte e due le forze vivono insieme in armonia, cooperando spiritualmente. Ci deve essere nella mente qualche collaborazione tra la donna e l’uomo, prima che possa formarsi l’arte della creazione. Dev’essere consumato un matrimonio di contrari. La mente intera deve essere aperta. Ci deve essere libertà e pace. E non ci saranno più superiorità e inferiorità".
"Una stanza tutta per sé" è un saggio romanzato che nasce dalla rielaborazione di due conferenze che la Woolf tenne nell’ottobre del 1928 alle studentesse del Newnham e del Girton College di Cambridge.
In questo testo la scrittrice descrive la condizione della donna, sottolineando come difficilmente questa poteva accumulare fortuna visto che metteva al mondo 13 figli e che se trovava un lavoro "era indesiderato e lo faceva da schiava, lusingando e sorridendo controvoglia", prosegue poi dicendo che "in Inghilterra, fino al 1880, una legge le negava alla donna di possedere il denaro che guadagnava", che apparteneva, invece, al marito.
La donna veniva "rinchiusa, picchiata, malmenata, disprezzata, maltrattata, non poteva scegliersi il marito, che, invece, era il suo signore e padrone". Aveva paura dei suoi talenti, di avere un ruolo pubblico, di avere successo, per via dei tanti millenni vissuti in una condizione di subalternità.
Ma "tra 100 anni le donne non saranno più il sesso protetto. Logicamente condivideranno tutte le attività e tutti gli sforzi che una volta erano stati loro negati. La balia scaricherà il carbone. La fruttivendola guiderà una macchina. Saranno soldati, marinai, camionisti e scaricatori di porto".

Vediamo, in queste parole, il visionario Sole in casa IX, il profetico Mercurio in Acquario, la maschile e grande provocatrice Luna in ariete della Woolf.
Nel saggio la scrittrice descrive il rapporto tra la donna, il romanzo e la scrittura e sottolinea che se una donna vuole scrivere deve avere: una stanza tutta per sé, 500 sterline l’anno e la libertà di parlare liberamente. Così ci esorta, esprimendo appieno le sue qualità uraniane e i valori casa XII: "scrivete quel che volete scrivere, questo è ciò che conta. Siate voi stesse e guardate in faccia il fatto che non c’è alcun braccio a cui appoggiarci ma che camminiamo da sole!
Lidia Fassio nell’articolo “Donne in coppia o sole?” sottolinea come le donne, oggi, siano sempre più impegnate nella conquista di una loro identità e realizzazione personale, senza essere più assoggettate solo ai ruoli di moglie e madre. Sono libere, determinate e hanno accesso a tutti i ruoli pubblici e privati. Tuttavia, spesso, sono infelici e stressate, non hanno tempo per se stesse e alcune di loro dicono di non essere mai entrate nella loro femminilità, come se il dover ricoprire tutti i ruoli gli impedisse di viverli pienamente. E, molte volte, non sentono il sostegno e il supporto degli uomini che stanno loro accanto. Insomma… nuovamente sole!


BIBLIOGRAFIA
• FASSIO LIDIA, “Donne in coppia o sole?” http://www.astrologiainlinea.it/Astro_Magazine/Articoli/astromagazine_dett._articolo.asp?ID=505, 2013
• FASSIO LIDIA, Lezioni corso di formazione in astrologia umanistica e psicologica, 1° anno, 2012-2013
• SASPORTAS HOWARD, Le dodici case, Edizioni Mediterranee, 2006
• WOOLF VIRGINIA, Una stanza tutta per sé, 1929
 

 
 
 
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