- cara Viola,
queste situazioni sono molto complesse e richiedono un profondo lavoro sulla propria autostima.. in effetti, le famiglie che non riconoscono le potenzialità ai figli.. li minano proprio nella loro autonomia.
Tu hai un quadrato Sole Saturno che ben si addice a questa dinamica interna che comporta un lungo lavoro su di sè e sul diritto ad esistere, a vedersi riconosciuti e ad avere una vita gratificante.
Queste famiglie infatti.. lavorano in profondità perchè, oltre alla violenza psicologica, passano anche la sottile informazione che le cose si devono "accettare" e basta.. e quindi, siccome loro sono rassegnati ad una vita di sacrificio e di sofferenza.. sembrano passare il testimone ai figlia e, in un certo senso, anche se del tutto inconsciamente, sembrano ostacolare il cammino di ribellione che ricorderebbe in continuazione il loro fallimento.
Credimi Viola, uscire si può anzi è d'obbligo ma non bisosgna lasciarsi intimorire dai sensi di colpa che sembrano creare attorno un alone di confusione e di nebbia da cui è difficile uscire.
Tutte le persone hanno diritto ad essere rispettate.. nelle loro idee e nella loro diversità e tu sei una di queste.

Credo che sia importante che tu, adesso che hai Plutone su Marte riesca al limite a farti aiutare.. in modo da poter uscire da paure e sensi di colpa.. e da poter cominciare a dire NO, non mi va bene e non voglio portare avanti questo modello che non mi appartiene..
E' importante questo perchè con il tuo Sole Nettuno e il tuo ascendente Pesci. potrai un giorno diventare molto abile ad aiutare altre persone che, come te, si troveranno nella stessa situazione. In questo modo, la tua rinascita.. sarà anche la possibilità di rinascita altrui.
Però, è da te che devi partire... nutrire la tua sensibilità e pretendere situazioni paritarie anche a livello relazionale.
Coraggio.. puoi farcela anche se, a mio avviso, è importante un aiuto psicologico.. in queste situazioni per poterti sostenere meglio.
Un saluto Lidia

- Cara Viola,

ho problemi molto simili, soprattutto con mia madre, anche se a volte anche con mio padre, anche se so che quando mi sento più donna intera, mi potrebbe capire meglio.

Quando sto bene e ripulisco le mie energie, se penso a mia mamma, mi viene in mente la parola "malattia". Quale non lo so. E' un segreto... anche per me. Solo quando ne ho coscienza provo un dolore molto grande (paura se sono debole).
Credo anche che abbia inciso molto nella mia difficoltà a parlare fra me e me, ad essere fluida dentro me stessa.
So cosa intendi per ricatti ecc.

Però, quello che ho pensato è che stare a pensare a tutto questo è molto peggio. Voglio dire pensarci per prenderne coscienza è indispensabile ed utilissimo per rinascere e potere essere noi stessi, contenti e liberi. Ma pensarci perché vogliamo entrare in questo gioco di dolore infinito è pericoloso e rischiamo di rimanere attaccati li, diciamo, molto a lungo.

Lo dico perché sono in una situazione mentale del genere.

Staccarsi è necessario, ma secondo me non fuggendo. (sono riflessioni che ho fatto su di me, a suo tempo... da lucida, spero di rifarle il prima possibile. Comunque per dire che scrivo quello che mi è capitato di vivere, ma poi certo siamo diversi).
Perché si rischia di portarci dietro quello che non vogliamo e che ci lega (beh, poi certo a mali estremi estremi rimedi, anche se forse c'è più pericolo di ricadute e quindi di ritorni all'ovile in vari sensi).

Quando avevo chiare queste cose, e che l'unica cosa che m'importava ero io (non in contrapposizione), ma proprio nel senso di bisogno di occuparmi di cose mie, trovare le cose giuste, irrununciabili perchè avevo delle scadenze con il Tempo e con me ecc.
Tutte quelle dinamiche avevo deciso di accantonarle e non volevo nemmeno sentirle nominare.

Secondo me facevo proprio bene! E sarà il caso di ricominciare alle svelta!

(certo la paura che questo stato mentale torni c'è, come ti ho detto quando mi sento libera con me e penso alla mia mamma, penso, vedo, sento, non lo so dire nemmeno io, malattia, e questa cosa mi butta molto giù e come la fai a spiegare alla gente? Ammutolisco. Ma mi ostino a pensare che quando uno diventa forte davvero,perchè ha veraente altro a cui pensare e perchè conosce queste dinamiche, magari no avrà il rapporto che sperava o di cui aveva bisogno, però prenderà le cose per come sono...)

Comunque... Poi ho mollato e patratac... plutone, il rimuginio, i pensieri negativi,i diavoli e l'inferno, la frustrazione, la disperazione, l'odio tutto il peggio è tornato e sono ancora più succube e debole di fronte alle dinamiche da te descritte...
Quindi evidentemnte prima facevo bene e ciò aveva un senso, e poi ho sbagliato.


Le mie sono solo parole, perché appunto mi rivedo nella descrizione da te fatta ( e sono più grande di te...!!), però secondo me concentrarsi davvero e valorizzare la propria luce, chiamiamola così, è importante, direi indispensabile, se questa viene prima di tutto, il resto passa in secondo piano, deve...!
Come è naturale che sia nel corso della vita, se poi ci pensiamo, nooo?
Non sei te strana.
Trovare un modo per fermarsi e rifare il punto, a me era servito.

Un abbraccio e in bocca al lupo,
chiara

- Mi sa proprio che ho scritto troppo e non si capisce più niente..
Volevo solo dirti che magari prendere le distanze è necessario, per poi dedicarsi al sé il più possibile e il più possibile serenamente e non in contrapposizione a qualcuno.

E poi piano piano fare le tue scelte...
concetrata. E tutte le cose che ti fanno stare bene

In bocca al lupo, davvero!
Chiara