- Dunque, faccio un po' fatica a ricondurre evoluzioni specifiche a questo transito perché l'ho vissuto nel corso del 2005, anno denso di preoccupazioni economiche.
Intanto considera che il mio Urano di nascita (signore della prima casa) cade in 8^ (e qui si capisce perché in primo piano c'erano le risorse economiche) in più è congiunto proprio a Plutone. La quadratura veniva dall'11^ casa.

Nel 2005 ho fatto una società con il mio partner e con altre due amiche, ho investito molte energie nell'imparare a collaborare lavorativamente con altri in un ruolo di "comando" o meglio di spartizione di ruolo tra me e il mio compagno.
E' stato davvero parecchio faticoso.
Come vedi qui ci stanno sia l'8^ (e Plutone) sia l'11^ (e Urano).
Ho messo delle risorse economiche in comune con altri, contrariamente a quello che è la mia natura, che mi spinge a non rischiare.
Il fatto che Urano sia in Vergine penso che sia rilevante per il fatto che gli eventi abbiano riguardato il lavoro.
Non so dirti se il transito mi ha portato eventi e trasformazioni positive o negative. Credo di aver imparato molto, in ogni caso, soprattutto dal punto di vista della condivisione: mai condividere a tutti i costi, mai evitare di farlo quando è necessario!
Che ne dici?
I tuoi transiti in che case si "giocano"? Mi pare che ci sia di mezzo la VII, vero?

A presto
Stefania

- Cara Ste ti spiego la domanda,prima cosa condivido con te l'esperienza di transiti di plutone diciamo dissonanti che si sono rivelati alla fine positivi e uno,a luna marte lo sto ancora vivendo ma credo di averne capito il significato..di contro transiti positivi sono stati per me molto più pesanti..seconda cosa mi ha colpito la frase credevo di essere sterile" perchè ci" rivedo tanto una realtà di plutone che lede un pianeta, non sò magari i tuoi dubbi erano anche confermati anche da esami etc. etc. io ho plutone molto stimolato soprattutto da aspetti dinamici, liberarlo non è stato e non è facile..i suoi transiti positivi hanno creato un'ansia di rivincita rincorsa magari utilizzando gli stessi "metodi plutonici" fino ad allora subiti..sempre rimanendo nel lecito naturalmente mentre i negativi mi hanno dimostrato apertamente l'incapacità che avevo di riconoscere e accettare il "mio potere personale",hanno fatto luce sul vero problema restituendomi me stessa e la mia semplicità da buon "toro" che l'intrigo proprio lo rifugge::smile::..allora mi sono chiesta come sarebbe stato se gli stessi transiti fossero partiti da un plutone bello,libero...cosa dovevo imparare che magari già sapevo?forse a quel punto mi dovevo soffemare più sul punto ricevente?e allora sto chiedendo ad altri sul loro plutone per avere un riscontro..
un abbraccio

- Grazie Ste per la tua risposta, in realtà il mio transito si gioca tra la quinta casa(Urano radix in Bilancia)e Plutone di transito in ottava. Urano, come dicevo, è governatore del mio MC e dunque la situazione è inversa a quella del transito che hai vissuto tu: in realtà la mia domanda non era proprio in tema con la discussione...
E però da quello che racconti del tuo transito di plutone ad urano, sembrerebbe che il tema dell'indipendenza e dell'autonomia sia stato in qualche modo toccato:a conferma della tua ipotesi iniziale...
Ciao e a presto
Lara

- ... allora ti aggiungo due informazioni:

1)durante l'adolescenza il transito di Plutone in TRIGONO al mio stellium in Cancro mi ha fatto vivere la vera depressione (avevo un grosso carico di energie che coinvolgevano la nona casa e Plutone transitava in nona con Saturno): il periodo più brutto della mia vita che, però, mi ha permesso di non essere più la figlia perfetta, la sorella maggiore sempre irreprensibile dai risultati scolastici eccellenti e così via. Una liberazione ... ma l'ho saputo dopo!
2) il mio "credermi sterile" era solo mentale (mai fatti esami) supportato dal fatto che non ho mai usato contraccettivi pur avendo avuto due relazioni lunghe e stabili: mai successo nulla finchè non ho incontrato un uomo con il quale "potessi" formare davvero una famiglia...
Anche di questo me ne sono accorta dopo!

Un abbraccio
Stefania