- cara Aral,
concordo perfettamente con ciò che dici. I figli nascono per sè stessi, ma anche per noi.. e, insieme, siamo in viaggio per cercare di risolvere dinamiche che sono simili in quanto i figli scelgono i loro genitori, la famiglia e addirittura la razza e il luogo proprio perchè all'interno di questa situazione ci sono le dinamiche che loro hanno scelto di affrontare nella vita.
In effetti la difficoltà è proprio qui.. ed è rappresentata dal fatto che i figli vanno ad incastrarsi in maniera perfetta nelle dinamiche che sono nostre, sollecitandole e, in un certo senso, obbligandoci a tirarle fuori.
Il problema sussiste quando noi abbiamo rimosso certe parti di noi e loro vanno ad incastrarsi e ad evocare qualcosa che noi abbiamo combattuto e combattiamo dentro e allora rischiamo di combatterlo proprio in loro nel momento in cui lo vediamo in azione.

Per questo l'amore non basta ma bisogna essere anche attenti; bisogna osservarli e guardarli curiosi mentre esprimono le loro potenzialità cercando di chiederci cosa c'è di nostro quando i loro comportamenti ci danno tanto fastidio.

E' anche importante l'imparare a conoscere come si muovono le dinamiche psicologiche per non fare errori spesso grossolani ma molto comuni che possono portarli ad allontanarsi da noi.
In ogni cosa bisogna imparare l'ABC...così come nella coppia..non è vero che basta incontrarsi ed innamorarsi; bisogna imparare a riconoscersi, rispettarsi nella diversità, bisogna imparare a comunicare anche le nostre debolezze e a metterle in discussione.. così con i figli bisogna ascoltarli, cercare di comprenderli.. lasciarli scegliere senza voler per forza suggerire la "soluzione migliore" che però è la nostra!
Quello che è certo è che siamo su questa strada, altrimenti non ci interrogheremmo sul da farsi.
Un abbraccio Lidia