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ASTROPOESIA
   
  L'AMORE SECONDO LA CASA DODICESIMA
discussione inserita da Elena
 

" Il mio amore non ha amato ".

Se i miei occhi ti potessero parlare,
se la mia bocca ti potesse accarezzare,
se le mie mani ti potessero sussurrare,
se il mio cuore ti potesse respirare,
se la mia anima ti potesse rapire.
Se il mio amore che non ha amato
potesse piangere...
Il mio amore non ha amato ed io lo cerco ovunque.

Cosa ne pensate? Non sentite parlare la Casa Dodicesima? Grazie a chi ha letto.

____________________________________________________________________________________________________

 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 11 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 24/06/2009 15:23:09

- La poesia è molto struggente. Di chi è? Non lo dici. Brava però, traspare l'infinito, l'immenso, l'oceanico tormento del campo 12. Ma anche la bontà, l'elasticità mentale e la profondità, l'emotività e l'assorbimento tipici dei Pesci e della fantasia nettuniana. Carissima Elena, dici che il tuo amore non ha amato...ma tu devi averlo amato davvero se questa poesia è lo specchio di quello che senti. Ed allora ti ricordo Dante " Amor, c'ha nullo amato amar perdona..." e vivi felice, che dalle tue acque profondissime forse non hai udito il canto delle sirene... Scrivi ancora Elena, scrivici. Facci sentire le voci anche delle quarta e ottava. Buona vita!

Black
 
inserita il 25/06/2009 00:19:31

- Qualcosa che accade, un evento, una persona... qualsiasi persona ha un'aura speciale..ogni persona ha il suo pezzetto di puzzle...ogni persona è qualcosa da vivere con emozione e intensita'... a ogni persona gli va regalato un pezzo di cielo, di sogno, di amore.. anche se non l'apprezza, anche se fa finta di non esserci... tutto è poesia.

Meg
 
inserita il 25/06/2009 14:03:44

- Tutto è poesia, si, ma perchè allora alcune persone vivono con soddisfazione le proprie passioni ed altre, vedi me, possono al massimo aspettare gli eventi o stare a guardare, a guardare gli amori degli altri, delle amiche, dei vip, dei libri, pur avendo un grande amore dentro per qualcuno che non c'è o che ha paura o che non ricambia o che guarda altrove? Se questa è poesia, allora -solo per alcuni e ci sono anche io- è una dolorosissima poesia.


Elena

Per Meg
 
inserita il 30/06/2009 17:08:31

- Ti rigrazio per questa tua risposta. Tra l'altro ho recentemente scoperto che secondo l'astrologia indiana la XII casa è positiva poichè qui trovano largo spazio la meditazione, lo spirito di sacrificio, l'isolamento volontario, l'ascetismo, l'empatia verso gli altri, l'annullamento del sè per dedicarsi agli altri, la trascendenza ed il soprasensibile che rendono le persone compassionevoli e...buone. Certo che è presente anche il fattore "illusioni" ma nel senso di "sogno della vita" e di fantasia, di creatività, di emotività, di commozione, di pathos. Elena

per grigua-sol
 
inserita il 30/06/2009 17:14:05

- Mi hai risposto e ti ringrazio. Appena posso scrivo per le altre due case d'acqua. Buona vita a tutti e te. Elena

Per black
 
inserita il 04/07/2009 13:26:53

- Black e la strega mi sa che sono la stessa persona...un ottima persona!
Baci A

A
 
inserita il 04/07/2009 16:01:21

- Astieniti dal formulare giudizi. Si può essere un'ottima persona ma avere mille sfaccettature o mille nomi. Tu piuttosto....preoccupati....a come andormeda.....

Per a
 
inserita il 04/07/2009 16:03:00

- Scusa l'ho scritto male...A come Andromeda.


Panino.

Per a
 
inserita il 04/07/2009 16:03:07

- Scusa l'ho scritto male...A come Andromeda.


Panino.

Per a
 
inserita il 10/07/2009 19:13:33

- Ho Venere in dodicesima....al mio marte lontano scrivevo appropriandomi della voce di Omero, questa considerazione vissuta sulla pelle. Ho venere in dodicesima...
Mi appropriavo proprio delle laccrime di Andromaca.. Sincronicità o coincidenze, comunque il linguaggio dell'infinito. Faccio un copia-incolla...è un vecchio post dove si associava l'acqua all'amore.
*******
Si continua a parlare d’Amore. Lo fa splendidamente una scienziata svizzera, sulle sponde del lago ginevrino.
L’acqua da sempre simbolo della Vita, l’acqua per rendere immortale la Vita.
L’aspetto Femminile di Dio, simbioticamente associato alle sorgenti, alle foci, ai laghi, ai mari.
Venere, la dea dell’amore, nasce dalla spuma del mare e le grandi divinità femminili, dalla grande madre neolitica, a Iside, Isthar, Cibele, Demetra, Cerere, venivano celebrate con abluzioni rituali . E’ il Nilo, che accoglie Iside, e offre le sue acque per ricomporre il corpo dell’ amato Osiride . Il Nilo, talamo, dell’amore coniugale delle due maggiori divinità egizie e I due sposi, tra I flutti, genereranno Horus.
Anche la Vergine cristiana , sembra prediligere, questo elemento per manifestarsi.. Lei, l’umile e immensa Donna del Sì alla Vita, si adorna d’acqua.. E l’acqua sorga da secoli nei tanti santuari mariani sparsi nel mondo, per fondere, nella limpidezza di un rivolo , il Mistero della Vita..
Ai fedeli si chiede di sorseggiare la Vita, per omaggiare la Fede. Non credo, sia un caso
Nettuno, simbolo della spiritualità e della tensione metafisica, era il dio del mare.
E sarà proprio il dio degli abissi a costruire le sette cinte murarie dell’antica Ilio, né poteva essere diversamente. Sotto le porte Scee, Omero narrerà, con la fiera , sublime e malinconica figura di Andromaca, le più belle pagine dell’Amore . Pagine dense di sentimenti secolari , ma gli stessi che sempre nuovi, accarezzano gli animi degli amanti . Le parole della principessa di Ilio, danno vigore e pathos ai versi “ Tu, Ettore, sei per me, padre, madre, fratello, giovane sposo”. L’amore, farà pronunciare quelle parole, ma la grandezza della principessa di Troia, va oltre. Non cercherà di fermare il marito dal fatale duello con Achille, ma lo lascerà al suo tragico destino. L’amore come tensione etica, come libertà estrema, come totale rispetto delle scelte dell’altro. Solo Nettuno, il dio del mare, poteva proteggere questo sentimento, grande, talmente grande da non conoscere il timore dell’abbandono , della solitudine e della morte. Anche Apollo, scenderà in campo per avvolgere col suo manto Ilio. Il dio della poesia, non poteva che dimorare entro le mura della città di Ettore e Andromaca. Non c’è amore, se non c’è sensibilità.
Non c’è poesia , se non c’è amore. Non c’è amore se non è presente lo slancio generoso, la tensione spirituale, il desiderio di porgere all’amato ancor prima dei propri limiti, le note più lucenti e generose dell’anima. Il più grande omaggio all’amore lo fa Andromaca, rinunciando,per amore di Ettore, persino ai sogni di ogni giovane sposa e madre.
La poesia epica, per dar voce ai sentimenti e parlare dopo millenni, degli stessi moti del cuore.
Lo stesso amore, meno sublime, forse meno spirituale, racchiuso in due cuori che battono all’unisono, ancora oggi. Un uomo e una donna, in balia dei sentimenti , senza la grandezza etica di Ettore e Andromaca, e forse senza la tensione spirituale di Nettuno o la sublime poesia di Apollo.
Un uomo e una donna, per far vivere e crescere, un sentimento che può , se lasciato fluire, cambiare persino il senso ad umane e fragili esistenze. Da alimentare,proteggere, costruire, come le mura di Ilio.
L’amore e le sue infinite smerigliature
L’amore, come discesa nei recessi della propria anima, che brucia le certezze, accende la voglia di essere in due e fa assumere responsabilità di fronte all’altro e a se stessi.. Amore , come esperienza psicologica profonda, che fa crescere e superarsi. Amore come passione, ma anche tenerezza infinita, sorriso e gioco. Amore, come capacità di accogliere e donare se stessi: fragilità, sogni , limiti e pregi. Amore, come rispetto, dignità, sensibilità. L’amore, che supera il narcisistico e immaturo bisogno di essere solo amati. L’amore, che parla in silenzio , in sere senza luna. L’ amore che ha smesso di parlare o che non si vuole più ascoltare, per timore di ferirsi ancora. L’ amore che appartiene alla nostra ingenuità o forse solo all’estremo coraggio. L’amore che talvolta frantuma l’anima come le lame di uno specchio.
L’amore, con le sue picche e le sue nostalgie, con I suoi afflati e sogni.
L’amore con le suoi timori e le sue fragilità. L’amore , come Condivisione e estrema Libertà Individuale.

Eppure, niente è più semplice e straordinario, di un Getto d’Acqua, per parlare d’”Amore”. Un enorme getto, in mezzo ad un lago. Sono però convinta che per cogliere lo straordinario, si debbono avere occhi davvero particolari. Innocenti e consapevoli al contempo.
Per amare, bisogna aver imparato ad amare e rispettare se stessi, generosamente, con enorme tenerezza e con un coraggio infinito. Amare profondamente quel getto d’acqua che è presente in noi e che chiede di essere riconosciuto e ascoltato, anche quando è terribilmente silenzioso…
Accogliersi, per accogliere..
E l’Amore, poi arriva, davvero. Ma giunge, con le mura di Ilio, solo quando si è pronti per Amare.

*****
[..] “Tu, Ettore, sei per me, padre, madre, fratello,
giovane sposo.Abbi pietà di me e resta qui
sulla torre: non fare di tuo figlio un orfano
e di me una vedova. Ferma l’esercito vicino
al fico selvatico: di là è facile attaccare Troia
scalando il muro. I più valorosi,
quelli che stanno con i figli di Atreo e il figlio di Tideo,
per tre volte tenteranno l’assalto da quel luogo,
o perché informati da un indovino
che lo conosceva o guidati dal loro coraggio”

Allora il grande Ettore le rispose:

“Certo, donna, tutto quello che dici è caro anche me,
ma avrei molta vergogna dei Troiani e delle Troiane
dai lunghi pepli se restassi come un vile lontano
dalla guerra. Né l’anima mia lo vuole:
ho imparato ad essere sempre coraggioso
e a battermi nelle prime file dei Troiani
con grande gloria per mio padre e per me.
So bene questo nella mente e nel cuore:
un giorno la sacra Ilio verrà distrutta
e Priamo e i suoi soldati saranno sconfitti.
Non m’importa nulla, né il dolore futuro dei Troiani,
né quello di Ecuba o del re Priamo o dei miei fratelli
che numerosi, forti, cadranno forse nella polvere
per mano dei nemici. Tanta angoscia
avrò invece per te quando qualcuno degli Achei
ti porterà via piangente, come schiava.
E vivendo in Argo dovrai tessere la tela
per un’altra e prendere acqua alla fonte
Messeide o Iperea. E anche non volendo
vi sarai costretta dalla dura sorte
che peserà su di te. E talvolta qualcuno
se ti vedrà in lacrime potrà dire “Ecco
la sposa di Ettore, primo dei Troiani
quando lottavano per Ilio”. Certo un giorno
ti diranno così; e sarà nuovo dolore per te.
Rimpiangerai l’uomo che poteva allontanare
la tua schiavitù. Ma che la terra mi ricopra
prima di sentire le tue grida mentre ti portano via.”

Detto questo, Ettore tese le braccia al figlio;
ma egli si voltò verso il seno della nutrice,
urlando spaventato dall’aspetto del padre,
dalla lancia e dal cimelio irto di crini di cavallo
che vedeva agitarsi terribili sull’elmo.
Sorrisero il caro padre e la nobile madre,
e subito Ettore si tolse l’elmo e lo posò per terra
luminoso. Poi baciò il figlio amato,
lo fece saltare sulle braccia e disse pregando Zeus
e gli altri Numi:”Zeus, e voi dei del Cielo,
fate che mio figlio cresca e diventi come me,
uno dei primi Troiani, pieno di forza,
e che regni sovrano su Ilio, così che qualcuno
possa dire di lui che torna alla guerra:
“E’ molto più forte del padre.” E che porti
le spoglie insanguinate di un nemico
e ne abbia gioia in cuore la madre”.

Dopo queste parole mise il figlio
in braccio alla cara sposa. Ed essa lo strinse
al petto odoroso sorridendo fra le lacrime.

Traduzione S. Quasimodo
————–
Mi sono sempre chiesta, come sarebbero state le sorti di Ilio, se il dio dei mari , offeso per il tributo non corrisposto per la costruzione delle mura di Troia , non fosse passato in campo acheo..

Vale anche per i sentimenti: senza un tributo all’ Infinito, seppur minuto, non si protegge neppure l’Amore.




La Strega malvagia per A e Panino
 
 
 
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