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Astrologia
   
  STORIE D'AMORE
discussione inserita da Lunablu
 
Salve a tutti! Mi chiedevo perchè alcune persone vivono sempre situazioni sentimentali serene e durature mentre altri sembrano essere perseguitati da una sfortuna eterna..Questa situazione si può dedurre dal tema natale? Io sicuramente mi rivedo nella seconda categoria..storie d'amore sempre tormentate, fatte di continui rincorrersi, ripicche e manipolazioni..(venere quadrata plutone?)..dicono che attiro persone "strane", definirei plutoniche..ma vorrei una persona "normale" con la quale vivere una storia serena ma sembra non sia possibile..cosa dicono i miei transiti attuali?
dopo un anno e mezzo ho chiuso con m. 15/7/79 ore 12 tv, lui non si decideva ad impegnarsi (mentre io ho bisogno di sicurezze) forse per paura o per troppo amore dell'indipendenza..ci sono possibilità di risvolti futuri?
Oppure a quando i transiti migliori x un nuovo inizio (con qualcun'altro..?)?
io 11/7/84 3.30 ve..grazie a chi vorrà darmi una mano!

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 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 6 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 12/06/2007 09:28:17

- cara Lunablu,
vorrei sottoporti un concetto fondamentale a livello psicologico, non facile da comprendere soprattutto quando, come te, si è ancora molto giovani..
Il mondo non è chiaramente come appare: noi viviamo in una grande illusione, quella che vi sia un esterno che sia del tutto indipendente dall'interno. Questo è ovviamente il modo in cui noi ci conosciamo: non possiamo dimenticare che viviamo in una dimensione bipolare in cui tutto ci sembra "doppio": è la nostra coscienza che ha bisogno di questa "illusione" per formarsi e per cominciare a comprendere; tuttavia, come dicono gli orientali è la grande illusione, "il velo di Maya".
In effetti, questa realtà non esiste, o meglio esiste solo nella limitatezza della nostra coscienza e del nostro Io perchè, nella realtà assoluta non esiste una così definita separazione tra l'esterno e l'interno

Seguendo questa premessa, il mondo esterno è sempre una "rappresentazione" del mondo interno. So quanto è lontano questo concetto dal modo di vedere superficiale soprattutto occidentale, ma, in realtà, tutto quello che ci accade fuori è sempre un modo per poter cominciare a vedere il "dentro".

Chi ha sempre amori tormentati, ovviamente "attira" amori tormentati e quindi deve cominciare a cercare di lavorare sulla verità interiore.. su ciò che proietta fuori (ho messo una lezione proprio ieri sulla proiezione nella sezione del sito "A scuola di astrologia": ti consiglio di leggerla".
Ovviamente, la tua Venere Plutone indica chiaramente che non sei "chjiara" nelle relazioni e questo, certamente non per una tua mancanza di chiarezza o di etica, ma perchè sicuramente hai imparato a non "poter conquistare quello che effetivamente ti piaceva" e quindi, i tuoi veri gusti e i tuoi veri valori, non li conosci e, in questa fase, attiri quindi a te persone che poi, non ti soddisfano.
Inoltre, con quell'aspetto tu devi lavorare sul tuo "potere personale" in modo da non dover sempre ingaggiare dinamiche di potere nelle relazioni.
Ricorda che il tuo Plutone, entra nella vita, proprio attraverso Venere e quindi li' devi imparare molto su di te.. su cosa vuoi veramente.. su cosa rivendichi ancora dal passato, su quanto ti conosci e su cosa intendi tu per amore....
In che modo lo cerchi e in che modo lo dai.. nel tuo caso l'amore è molto confuso con il potere personale.. c'è paura; bisogno di dominare e paura di essere dominati dall'altro.
Rifletti su questo e poi ne riparliamo.
Un saluto Lidia

Lidia
 
inserita il 13/06/2007 19:32:27

- Grazie per avermi dedicato la tua attenzione Lidia..le tue risposte mi fanno sempre pensare molto e ogni volta aprono un piccolo spiraglio di luce nella mia consapevolezza. Te ne sono molto grata.. Ho sempre pensato che il nostro stato d'animo interiore potesse essere inconsciamente percepito dagli altri, inoltre mi sono sempre resa conto di vedere la realtà esterna in modo diverso da chi mi circondava e presto ho capito che ogni situazione poteva essere vista da ciascuno di noi in modi totalmente differenti (e spesso ho invidiato modi "leggeri" e spensierati di vedere la vita che appartenevano a qualcun'altro!). Sin da quand'ero piccolissima ho iniziato ad interrogarmi sul significato della vita e della morte (tanto che mia madre ne era rimasta molto sorpresa, anche x il confronto con le mie sorelle maggori), poi crescendo ho continuato a seguire questo bisogno di introspezione, ho acquistato maggior sicurezza nel mondo, ho smussato angoli spigolosi del mio carattere, infatti sono molto meno "rigida" nelle mie convinzioni ma non sono ancora giunta a verità assolute e anche se mi sembra di afferrare qualcosa sul significato della vita poi mi ritrovo sempre di fronte all'incomprensibilità e all'incapacità della mente umana di comprendere il tutto..è una continua ed incessante ricerca di un qualcosa di più grande di me..un senso di unità che forse potrebbe essermi dato dal vero incontro con "l'altra persona"..dall'amore come lo intenderei io! Ho letto con molto interesse l'articolo che mi avevi consigliato..sicuramente mi sono rivista in molti tratti..ho vissuto diverse volte amori di questo tipo e proprio grazie a quelle esperienze oggi sono una persona molto diversa rispetto a qualche tempo fa..ho imparato a padroneggiare di più la mia parte oscura, quella che offuscava la ragione e mi faceva avvertire soltanto un dolore soffocante x l'eventuale assenza dell'oggetto del desiderio, ho acquistato una maggiore sicurezza interiore nel vivere la relazione e oggi mi sento molto più forte ed indipendente..certo in alcune occasioni le mie "tattiche sovversive" riemergono ma spesso riesco a padroneggiarle.. ma com'è possibile che tutto questo derivi dal rapporto con la madre nei primissimi mesi di vita? Se mi chiedessero che madre ho la descriverei come una mamma anche troppo piena di attenzioni nei miei confronti..forse iperprotettiva..sicuramente mi ha trasmesso "l'ansia" di una gravidanza che alla soglia dei quarant'anni l'aveva un po' preoccupata..ma mi ha trasmesso anche molta sicurezza e fiducia nel futuro. La cosa che ricordo di più del mio rapporto con lei durante l'infanzia è di aver avuto sempre una paura terrificante che lei potesse morire tanto da arrivare a disperarmi di punto in bianco e a scoppiare in lascrime ma lei mi ha sempre rassicurata..
com'è ovvio dei primi mesi di vita non posso ricordare qualcosa ma data anche la congiunzione sole-venere dev'esserci stata una ferita narcisistica che durante il mio percorso dovrò per forza risanare! E quì ritrovo la difficoltà di incontrare l'altro, di entrarci in "contatto" come vorrei e l'aspettativa che dovesse essere "come me", "sentire" le cose come le sentivo io, e la necessità di essere considerata unica e speciale..
Grazie ancora di cuore Lidia, per l'aiuto che dai a chi come me vuole conoscersi e cercare di capire chi lo circonda.
Un abbraccio

Lunablu
 
inserita il 14/06/2007 10:03:44

- cara Lunablu,
molto bello e profondo quello che dici. Credo infatti che la cosa che alla fine premia, sia mettersi sulla strada della ricerca e delle comprensione, non giudicare troppo severamente gli errori (perchè è da essi che impariamo e che diventiamo più consapevoli e maturi). Credo dunque che tu sia sulla strada giusta.
Ogni persona che incontri in fondo è uno specchio per la tua preziosa interiorità..e pian piano la recuperi ed impari ad amarla.
Un abbraccio Lidia

Lidia
 
inserita il 16/06/2007 13:49:06

- Cara Lunalblu,
prima ancora di vedere la tua carta del cielo, ho riconosciuto nelle tue belle parole un'attitudine tutta nettuniana all'amore. Non sai quanto (!) mi sono riconosciuto. Per farti capire, ti invito a visitare il mio blog
http://nettuniano.blogspot.com/
e se vuoi lascia un commento: mi piacerebbe condividere con chi è dominato dal dio del tridente, soprattutto nelle relazioni, opinioni e esperienze.
Soprattutto in una frase tua riconosco l'influenza di Nettuno, più di quella di Plutone, senz'altro importante: "mi ritrovo sempre di fronte all'incomprensibilità e all'incapacità della mente umana di comprendere il tutto..è una continua ed incessante ricerca di un qualcosa di più grande di me..un senso di unità che forse potrebbe essermi dato dal vero incontro con "l'altra persona"..dall'amore come lo intenderei io!" E ancora: "E quì ritrovo la difficoltà di incontrare l'altro, di entrarci in "contatto" come vorrei e l'aspettativa che dovesse essere "come me", "sentire" le cose come le sentivo io, e la necessità di essere considerata unica e speciale..."
Qualcosa di più grande: Nettuno all'opera, Nettuno che vuole perdersi nell'infinito e dissolversi in un rapporto, per arrivare quasi a una coniuncto mistica.
L'aspettativa che dovesse essere "come me", "sentire" le cose come le sentivo io: l'idealizzazione in chiave simbiotica del rapporto d'amore.
Quanto Nettuno nelle tue parole!

Ho poi visto la tua carta, ed ecco: Luna congiunta a Nettuno in Settima! E la disgiunzione Nettuno Venere, che si somma al quadrato Plutone Venere.
Insomma, coon una Luna così strettamente influenzata da Nettuno, quella congiunzione nella casa delle Relazioni, non puoi che parlare così...
Il Sole e Venere in Cancro, poi, con la ricerca della sicurezza, del nido, delle continue conferme, amplificano il desiderio del rapportoperfetto in cui sciogliersi in un abbraccio che confluisce nella corrente di un comune sentire, pulsare, pensare, un'unico cuore, corpo, mente, un perfetto ermafrodito, unione mistica di maschile e femminile, l'essere perfetto.
Certo Plutone invita attraverso dure lezioni in materia d'affetti a raggiungere un più alto grado di consapevolezza e possibilmente di verità al di là del velo dell'illusione.

Anch'io con Sole e Venere in Cancro e un Nettuno all'Ascendente e trigono a Venere lotto per non cedere alla tentazione di dissolvermi nelle acque oceaniche di un amore totale. Saturno (congiunto al mio IC) forse mi salva. Insieme ai miei tre pianeti in Vergine. Chi lo sa. Comuqnue è una durissima lotta per equilibrare ideale e realtà, verità e la necessarissima (al nettuniano tipico) ESIGENZA di velare di una qualità estetizzante e ideale il rapporto d'amore, riscattando la quotidianità, sempre insopportabile per che è abitato dal dio delle acque.

Valerio
 
inserita il 18/06/2007 20:21:56

- cari amici nettuniani,
è così, esattamente come dice Valerio. Il punto però è quello di riuscire a comprendere che Nettuno non spinge mai verso una relazione a due.. non è li' la sua meta giacchè lui tende a farci ritrovare veramente quel senso di completezza di cui abbiamo memoria e che abbiamo abbandonato il giorno della nascita (caduta).
Nettuno è la parte di noi che ha memoria di quella ferita che è una ferita da "separazione" che tenderà tutta la vita a cercare all'esterno un ricongiungimento con l'unità perduta.. solo che, noi cominciamo a illuderci che sia attraverso un altro che questo succederà..
Pian piano invece ci si accorge che questi solo palliativi e ciò a cui lui tende è ben altro e che tutto ciò che si trova in attesa del senso di assoluto è deludente.. non conforme alle aspettative.
Nettuno mostra dove ci illudiamo e ci dice che solo nella spiritualità possiamo ritrovarci..
Il Nettuniano ha sempre in mente un Amore che RISANA, e per questo è pronto al sacrificio.. ma l'unico amore incondizionato che risana è quello spirituale.. universale.
Un saluto Lidia

Lidia
 
inserita il 21/06/2007 11:35:59

- Caro Valerio ho visitato con molto interesse il tuo sito e mi ha fatto piacere il tuo intervento...in qualche modo tra noi "nettuniani" ci si riconosce, soltanto parlando con una persona che prova le stesse cose a livello interiore forse ci si può veramente comprendere o farlo almeno in parte. E' verissimo quello che afferma Lidia..quelli che come noi hanno questa visione (che si potrebbe chiamare idealizzazione) dell'amore romantico vivono una squisita illusione..forse soltanto l'amore "universale" è in grado di colmare quel grande vuoto dentro di noi...potrebbe anche essere l'impegno in una giusta causa, la religione o cercare in qualsiasi modo di fare del bene...data la mia giovane età sono ancora alla ricerca di questo "qualcosa" che sia in grado di "tranquillizzare" la mia anima sempre tormentata da quest'incessante ricerca...

Lunablu
 
 
 
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