- cara Stefania,
oggi farò inserire nella sezione articoli... la mia conferenza sulle case "prenatali" in cui spiego bene le case e il loro significato..

Ho dedotto tutta una serie di cose sulla vita prenatale proprio partendo, come sempre, da casi personali: io ho avuto grandi difficoltà nel portare a termine le gravidanze ed ho perso 4 figli prima di riuscire ad avere quello fantastico che ho.
Comunque, durante la gravidanza io dovetti fare il cerchiaggio.. e poi, all'8° mese mio figlio si annucio'.
Era una domenica di quelle con l'austerità. Vi parlo del 1973 prima di natale e quando arrivai in ospedale praticamente mi tolsero subito il cerchiaggio.. perchè altrimenti con le doglie avrei rischiato che si rompesse l'utero.
Dopo di che mi misero in sala travaglio in attesa del mio ginecologo che era in montagna.. (era l'antivigilia di Natale).. aspettai quindi circa due ore e quando lui arrivo' si arrabbio' tantissimo perchè le cose non erano affatto belle ed io vidi perfettamente che lui fece cenno ad un altro collega che "il battito non c'era più".
Quindi, io entrai letteralmente in panico.. dopo 4 figli persi praticamente al 6° mese, non avrei retto una cosa del genere.
Mi fecero un cesareo di urgenza e.. certo, mio figlio nacque bellissimo nonostante un po' di sofferenza fetale.
In ogni caso, la cosa che mi sconvolse fu quando poco dopo feci il tema natale e vidi che lui aveva un Marte in 10° casa opposto a Urano che cominciai a pensare che poteva essere il momento del cerchiaggio..
e poi Saturno in 12a casa opposto al Sole e quadrato a Plutone e quella poteva essere la sua sofferenza miscellata al mio terrore di perderlo.. vissuto proprio nella fase immediatamente prima della nascita..

Da queste osservazioni cominciai a studiare tutti i bambini che avevo sottomano interrogando chiaramente le madri.. poi, molte amiche mie furono praticamente monitorate durante la loro gravidanza.. e così cominciai ad avere delle certezze.
Poi il lavoro è stato fatto con molte mie allieve che negli anni hanno avuto numerosissime conferme di questa teoria.
Un saluto Lidia

- Cara Lidia,
grazie per averci fatto partecipi di momenti della tua vita così pesanti e tragici.

Certamente,certi tipi di esperienze, dolorose come le tue, ci fanno sprofondare nella sofferenza più totale,e proprio lì,riusciamo ad entrare in contatto con gli altri,ad avere una capacità privilegiata di "sentire" gli altri,di condividere e di aiutare.
Ci vuole una grandissima forza per uscire dalla disperazione e scegliere di rituffarsi nella vita. Sono felice che tu ce l'abbia fatta,e sono felice per tuo figlio!
Un forte abbraccio

- Mi associo alla risposta di Stefania per Lidia e aggiungo che grande forza che hai Lidia!
Per Marina,dunque il mio sole e' trigono all'ascendente il nodo e' sestile,tu vedresti altri aspetti?
grazie
Elis

- care amiche,
grazie a voi.. in realtà era solo per dire che ovviamente molte delle cose che poi intraprendiamo o conosciamo approfonditamente nascono proprio dal voler comprendere qualcosa di nostro profondo, nascono dal dover dare senso a certe cose..

Così, da questa esperienza mi resi conto che si può vedere anche cosa è accaduto prima di nascere, qualcosa che ha preparato il nostro tessuto... o meglio, forse qualcosa che la nosra anima ha intessuto per noi in modo da portarci poi a certi tipi di esperienza che ci serviranno nella vita.
Un saluto Lidia

- Ciao Lidia.
Ti racconto anche della mia 9a: è in Bilancia, termina ai primi gradi dello Scorpione, ed ospita Saturno e Nettuno congiunti, in Bilancia.
Entrambi quadrati a Mercurio ed in sestile con Plutone.
Che vuol dire? ...non lo so.
So che sono nata col forcipe, ne ho riportato una gobba (scomparsa) con relativa macchiolina scura sul naso che, invece, ancora oggi riappare se in un periodo di stress pesante.
Terzogenita, dopo due sorelle, (e poi per ultimo è arrivato il sospirato maschio della famiglia) in casa, quando ero piccola, non si è mai parlato tanto di me.
Cioè, i miei ricordavano di più episodi legati alle sorelle o a mio fratello. Tutto questo, oltre al senso di diversità da me percepito, mi ha fatto pensare di non essere figlia dei miei genitori. Anzi, probabilmente non è bello da dirsi e..neanche da pensarsi, figlia di uno di loro e...non so.
Anche perchè, tanti anni fa, la prima volta che andai da una astrologa sensitiva (della quale un'amica e sua madre mi avevano parlato molto bene),
quando mi fece il T.N. e mi lesse la mano, mi disse"
Poverina, guarda un po' quel che ti è accaduto", riferendosi alla mia nascita.
Allorchè mi vide stupita ed io le chiesi spiegazioni,
rispose in modo elusivo " ah beh, forse mi sono sbagliata" ma continuò a guardarmi in modo strano.
Devo confessare che tuttora mi pare che i miei genitori mi trattino in maniera diversa, più come un'amica della quale hanno stima che non come una figlia.
Mah, forse sono io ad essere troppo..non so che.
Ad ogni modo voglio bene ad entrambi, molto, e sono legatissima alla mia famiglia.
Non me ne vogliate per questa confidenza...
un abbraccio,
Costanza

- cara Costanza..
la nona è l'inizio della gravidanza.. mentre, la nascita con il forcipe dovrebbe vedersi dall'ascendente che dovrebbe avere o qualche pianeta congiunto o un aspetto di quadratura o di opposizione..
Il forcipe può essere visto sia come qualcosa di traumatico.. sia come qualcosa che ha salvato la vita.. e questo dipende molto dalle percezioni che saranno individuabili dal pianeta che tocca l'ascendente.
Un saluto Lidia

- Grazie Lidia,
mi pare di essere andata fuoi tema, è così?
Ad ogni modo, il mio Asc è Capricorno, in questo segno ho Mercurio,
congiunto al Sole in 1a (Aquario)
quadrato con Saturno e Nettuno in 9a (Bilancia)

Quel che volevo esprimere è che, dentro di me, ho sempre sentito qualcosa di "misterioso", di non detto, che riguarda la mia nascita. Non so dirti se in senso fisico o che, ..
Un caro saluto,
Costanza

- Carissima Costanza,
anch'io da piccola,ho passato un lungo periodo in cui ero tormentata dall'idea di essesre stata adottata...troppi indizi me lo facevano pensare,cominciando dai maltrattamenti...
Poi,un giorno,come si addice ad un vero ariete,ho trovato il coraggio di chiederlo a mia madre (avrò avuto 7/8 anni) e lei,guardandomi con aria furiosa mi ha risposto: "ma come,non senti la voce del sangue?".
E io sono rimasta lì,come una scema,con i sensi di colpa perchè questa voce del sangue non la sentivo...e se non la sentivo, allora,ero figlia sua o no?!
Beh,mi sono guardata bene dal chiedere altro.
La risposta che volevo era semplice: un fortissimo abbraccio che mi dicesse "tu sei la mia bambina che amo tanto"...e invece,niente.

Ora penso che la "paura" d'essere stata adottata,fosse invece una grande "speranza"!!!

Comunque,non credo che in un tema natale si possa vedere una cosa simile...oh,no?

- Ciao Stefi,
io so che si può vedere se una persona è stata adottata o meno,però magari sarebbe il caso di chiedere a Lidia le informazioni a riguardo.
però ti dico anche che a molti bambini passa per la mente un'idea del genere,anche a me è passata per la testa adire la verità.ciao un saluto.

- Allora, mie care, va tutto bene!
Cioè, se l'idea è passata pure per le vostre teste...
vuol dire che tanto insana non lo è.
Ora vi confesso che nella famiglia di mio padre c'è stato uno zio (defunto) del quale non ho ricordi, so solo che di lui si è parlato poco, definendolo la classica "pecora nera" della famiglia. Un po' schizzato, a dir la verità.
Bon, io ero piccina e dotata di grande ma.. grande fantasia, ricordo che ogni tanto sentivo mia madre bisbigliare con la nonna (sua madre) a proposito di qualcuno che veniva a spiare la nostra casa quando mio padre era assente.
Tutto ciò, più qualche altro avvenimento particolare, mi ha indotto a pensare che ...forse...
Poi ho un altro ricordo che, invece, mal si colloca in questo sopetto.
Il nonno prima e mio padre poi mi portavano sempre a camminare (mia passione)Mio padre lo faceva ogni domenica mattina e ricordo che una domenica, rientrata a casa, mia madre mi chiese dove fossimo stati.
Io le parlai della visita (prima ed unica..)ad una bella ed elegante e gentile signora bionda, in una bella casa con giardino e pure col "dondolo", dove io mi ero seduta fintanto che loro parlavano.
Mia madre chiese spiegazioni a mio padre e lui, sempre tanto buono, mi sgridò davvero aspramente dandomi della bugiarda.
Vi racconto tutto ciò perchè stanotte ci ho riflettuto:
ogni famiglia ha i suoi piccoli o grandi segreti, io sono stata indubbiamente una bimba introversa, curiosa, indagatrice ed osservatrice. Tutto ciò, unito alla fantasia, può essere abbia contribuito a creare strane storie nella mia mente.
Mah..., comunque quel che importa è che mi par di stare sempre meglio...con me stessa e con voi!!!
Vi abbraccio carissime,
Costanza