- cara Malaika,
si certo.
Volevo chiedere ai miei allievi di intervenire in modo da far diventare questo forum un vero e proprio spazio di interazione in modo che ogni discussione possa essere approfondita per dare spunti di arricchimenti.
Infatti, è mio desiderio che questo spazio possa essere quasi una scuola di astrologia..
Grazie. Un saluto Lidia

- Ciao Malaika,
il quinconce mette in relazione dei pianeti che non hanno "feeling" fra di loro sia per elemento che per qualità (fisso, cardinale, ecc.) e quindi ne consegue una difficoltà di integrazione delle due energie.Viene considerato un aspetto evolutivo,probabilmente perchè richiede una certa sensibilità e capacità di lettura interna per decifrarne le sfumature e nel contempo "mette in crisi" richiedendo una revisione di alcune parti di sè e un'azione allo stesso tempo. La tensione , lo stress ti induce all'azione,ma non sai come.A volte produce un blocco, un'inibizione.
Viene definito come "una visione in diagonale", 150°, un guardare senza vedere, che permette di percepire una realtà nascosta, utilizzando la parte piu' inconscia ed interiore di sè (Crivelli e Bassanesi), a differenza dell'opposizione ,180°, definita una visione diretta,obiettiva.
La sfida che porta con sè è l'integrazione di parti percepite come divergenti.
Può essere letto come un'opposizione + un semisestile , quindi la difficoltà è superabile attraverso il compromesso e la comprensione dell'altro punto di vista + uno sforzo (semisestile) o un'azione piu' o meno cosciente. E'inoltre un aspetto che mette in rapporto un segno maschile con uno femminile, quindi richiede confronto, relazione e integrazione per arrivare a comprendersi attraverso una visione piu' globale e non data dalla somma delle parti.
ho letto, chiedo però conferma, che il quinconce, "non riconosciuto", si esprime quasi sempre, e in maniera negativa, sul piano fisico attraverso la malattia.
Ho trovato altre analisi interessanti sul quinconce...ad esempio può essere letto anche come una quadratura + sestile ecc. non so però se è in questi termini che vogliamo parlarne.

- Cara Malaika,
Adriana ti ha dato molte risposte, a cui aggiungo qualche dettaglio. Il quinconce difficilmente si presenta come un grande blocco, infatti tradizionalmente viene considerato un aspetto minore, però nel tempo, se trascurato, può diventare insidioso. Di solito si riferisce a qualcosa di cui abbiamo dovuto fare a meno, che ci ha richiesto un adattamento e che dobbiamo riportare alla luce e risanare per poter stare bene. Per questo probabilmente Adriana fa un riferimento alla malattia, anche perché le energie coinvolte non riescono a collaborare spontaneamente e tendono a metterci in uno stato di frustrazione….sempre negativo per il nostro benessere. Questa frustrazione però può diventare anche la nostra guida, portandoci verso la consapevolezza di quello che ci manca.
Per analizzare meglio il quinconce ti consiglio di considerare se è in una fase crescente (cioè se il pianeta più veloce si è allontanato di circa 150°), oppure se è in fase calante (quando il pianeta più veloce si è allontanato di circa 210°). La fase crescente è più legata alle limitazioni che la realtà ci ha imposto, mentre la fase calante può essere più dolorosa, però è più vicina a quella trasformazione che ci consentirà di utilizzare creativamente un nostro potenziale. Per quanto riguarda la tolleranza io considero solo 2°.
Un caro saluto
Clara

- Grazie!!

- cara Malaika,
verissimo ciò che hanno scritto Adriana e Clara aggiungo solamente che spesso il quinconce.. anche se non è un aspetto potente.. riesce a sintetizzare l'essenza della tematica principale della persona.
Intendo che lavorando sul quinconce veramente si fa un grande salto di qualità a livello di comprensione.
Un saluto Lidia