Cari astronauti del blog, BUONE FESTE! Ad ogni modo volevo dire la mia su Mercurio in Pesci, l'unico segno che non pare sia particolarmente rappresentato nei vostri oroscopi. Lo faccio per portare il mio piccolo contributo - ne sono titolare, eh - ed anche perché può creare difficoltà di ogni tipo. Nella prima giovinezza , in virtù anche di tale posizione, ho vissuto momenti di grande tensione: a scuola, pur essendo bravo, a volte sembravo vivere nell'Iperuranio e dicevo cose avulse dal contesto immediato, riflessioni che avevano fatto un cammino ben preciso, ma i cui passaggi agli altri sembravano del tutto oscuri. Non era l'acutezza del Mercurio gemellare o scorpionico, era un vedere le cose in modo... diverso. E l'angoscia nel capire che non avrei mai, dico mai, credere nelle regole, grammaticali o meno che fossero. Però studiavo soprattutto quelle. C'è in chi ha un Mercurio pescino il desiderio del volo fantastico assoluto, della parola che si fonde nella metafora continua, in una para-realtà. Tant'è che quando parlo, sul serio, mi riconosco qualcosa di poetico, evocativo. Secondo me è il rifiuto di pensare che per ogni situazione c'è già un repertorio di frasi precotto cui aderire in una sorta di stanco copione. Quindi diventi "lo strano". Ah, la nostalgia delle regole per troppa ansia di infinito! Brava Morpurgo. Un altro problema che già allora avevo e oggi ogni tanto riappare è la smemoratezza per i nomi comuni degli oggetti. Giuro, mi crea imbarazzo, e devo trovare delle parafrasi ingegnose- e dignitose- per evitare figuracce. Anche la memoria per i nomi propri non è tanto meglio. Forse perché per una simile posizione dire che un puntello è un puntello (o a rose is a rose) non mi fa arrivare a nient'altro. Molto meglio va lo sviluppo del pensiero simbolico, l'astrazione, proprio perché staccata da osservazioni troppo dirette, sperimentali. Mi ricorderò sempre le osservazioni di Adriana Cavadini sui nessi vergine (intestino) - pesci (cervello) come sedi di elaborazione materiale e mentale, utilissime a capire i difettini del nostro. Ho ovviato in parte a questo problema studiano con profitto lingue perché mi aiutava a stabilire correlazioni tra significati di parole, imparando prima di tutto l'accezione comune, poi le varie sfumature. Paradossalmente ho cominciato ad apprezzare l'italiano nel momento in cui studiavo inglese , francese o tedesco. Più mi spingevo lontano più ritornavo alle origini. Ho imparato un sacco di parole e a volte i colleghi madrelingua ancora si sorprendono nel sentirmi usare una terminologia di cui nemmeno loro si servono più così spesso. Questo forse è da attribuire alla Luna Cancro, quando conserva è per sempre, non c'è passato presente futuro, solo il tempo della memoria e dei ricordi. L'opposizione di Mercurio a Urano l'ho sempre sentita chiarissima: tendenza ad esaurirmi, il non portare spesso fino in fondo un progetto, a volte anche la battuta fulminante ma crudele (Mercurio è opposto anche a Plutone), alternare moto fisico a moto mentale. Ho dovuto trovare uno stratagemma per farlo funzionare. Siccome fare un'unica cosa, sempre la stessa, non mi fa rendere al meglio, ne porto avanti tre o quattro di natura diversissima e allora:
passo l'aspirapolvere - fatto! - mollo - vado al computer e stendo una mail- non mi soddisfa del tutto - mollo - vado a caricare la lavatrice - bene - no non mi va di sentire l'avvocato pedante - dov'è la Colombina? - ah eccola - e via in camera da letto... - ah ecco cosa dovevo dire nella mail - interrompo corro al computer finisco spedisco - ahia volevo dire all'avvocato che per giovedì non posso ma è gia troppo tardi e lascio un messaggio alla segretaria. E adesso cosa faccio con i pagamenti? E ancora e ancora.
Ultimamente quest'attività leggermente isterica la contengo creando lunghissimi promemoria che, guardandoli, mi offuscano le idee più che chiarirmele. E allora diamo un punteggio secondo una scala di priorità. Già meglio. Ma che noia!
E' proprio vero: il Mercurio p. sviene di fronte alle magagne burocratiche, complicate e spesso assolutamente inutili. Però grazie all'opposizione con Urano a volte trovo soluzioni in una frazione di secondo a problemi che altri devono elaborare a lungo (una mia collega con Mercurio in Capricorno quadrato a Saturno in Bilancia: profonda, organizzata ma rigida).
La congiunzione con Venere attenua l'irritabilità di Mercurio fornendo un certo quantitativo di buone maniere e sorrisi, e di sicuro mi ha aiutato negli studi. Mi ricordo che a volte studiavo poco all'università ma, tra un'osservazione intelligente e l'altra che poco aveva da spartire con lo studio del programma, riuscivo sempre a cavarmela discretamente. Forse perché la congiunzione Mercurio-Venere associa la percezione mentale alla socievolezza, al senso dei contatti, al sintonizzarsi istintivamente sulle onde dell'interlocutore per trovare un accordo.
Sempre quel Mercurio in Pesci congiunto a Venere e in trigono a Nettuno mi fa appassionare di ballo, specie classico, pattinaggio artistico, musica. E' il piacere delle forme, delle linee perfette disegnate nell'aria con prese e volteggi che cattura tutta la mia attenzione. Una volta ho provato ad iscrivermi ad un corso per diventare trapezista, ho fatto la lezione di prova... Bellissimo. Volteggiare nel vuoto con perfetta coordinazione... Il corso era strapieno per i 3 anni successivi. Eh già.
Spero di avervi dato qualche testimonianza in più. Adesso Urano in opposizione mi fa di nuovo terra bruciata intorno. A presto Perseo