Caro Diario ,per chi come me ha vissuto il terremoto dell'Irpinia ,domani 6 aprile e' un giorno triste .Ricordo la prima volta che ho conosciuto la citta' dell'Aquila .Ho parcheggiato la mia macchina in una stradina ed a piedi mi sono incamminato per le stradine di un vicolo della città diretto alla segreteria dell'Universita' per iscrivermi ad un corso della facolta di Medicina dell'Universita' dell'Aquila situata in una stradina stretta del Centro città ,un vicolo ,un percorso tortuoso ,pieno di curve in salita ,faticosa come la vita ....oggi piena di detriti ,muri crollati , macerie e ricordi...Ebbene si' caro Diario sono tra quelle poche persone che ha vissuto due terremoti .Quel vicolo ,quelle strade ,quel percorso che arrancavo in salita che percorrevo ,quel vicolo che percorrevo per raggiungere l'universita' ,quei sogni di realizzazione di un semplice studente ,quella strada stretta ,piena di curve tortuose non avrei mai potuto pensare che sarebbe diventata terribilmente simile a quel Vico Teglie ,alla stradina dove e' vissuta mia madre e mia Nonna.Un vicolo Teglie di Calitri paese dell'Irpinia che oggi non esiste piu' .Un Paese distrutto ,colpito dal terremoto dell'irpinia.Ricordo Don Raffaele il parroco del Paese che invitava i Calitrani a pregare mentre da lontano si sentivano gli scrosci ,dei muri delle case che crollavano e cadevano giu' a seguito del terremoto .La tonaca nera di Don Raffaele , imbiancata dalla polvere dei detriti dei muri delle case cadute giu' .....In quel terremoto ho perduto uno dei miei amici piu' cari che vive ancora nella memoria degli Angeli caduti il 6 aprile del 2009 sotto la casa dello studente dell'Aquila a ciascuno dei quali dedico queste parole .
"La tua eterna estate non potrà mai svanire
Né la Morte vantarsi di averti nell'ombra "
William Shakeaspeare