Cara Lidia,
mi sono messa a fare l'esercizio di analizzare i transiti di Plutone. Strano, perchè già lo avevo fatto pochissimo fa per l'altro blog, e non mi ero accorta, come invece mi è accaduto ieri sera, di come egli (sì, egli, non esso), abbia praticamente da quando sono nata continuamente e pressochè ininterrottamente toccato i miei pianeti con i suoi transiti (oltre che per la posizione natale).
NOn so perchè, anche se ho la sensazione di andare avanti e strutturare e consolidare, mi arrivano degli sbalzi di umore terribili, momenti nei quali sto meravigliosamente nbene e mi sento piena della certezza di farcla e altri in cui sprofondo in baratri oscuri nei quali mi viene volgia di inabissarbi una volta per tutte.....e ieri sera ci ho pianto a vedere come il senso di morte che mi ha accompagnato sempre nella vita (e che ho messo a tacere il più possibile come "amore-dovere morale" verso i miei figli - ma a che pro, più di tanto? tanto passiamo tutto lo stesso! ma si deve fare ugualmente!) era spiegabile così.
Come quando ho visto sulla carta natale la mia Luna!! Ieri ho visto così bene lui, come mi si fosse materializzato davanti, era stato sempre così presente.
Almeno mi spiego nella mia vita il senso di cupa oppressione (e di depressione, certo) e il pensare continuamente alla morte come fuga in un abbraccio. Per tacere dei sogni orribili che hanno sempre popolato le mie notti.
Ora io non penso di avere nè la depressione, nè tendenze suicide. Credo anzi di essere una natura comunque solare (anche se sono Capricorno, sì) che però ha questo manto nero nel quale si avvolge, ora scoprendosi un pò, ora rianendovi impigliata. E forse il manto un pò le piace anche, in una sorta di amore -odio che hai respirato da sempre e del quale non puoi più fare a meno.
Questa constatazione mi ha praticamente scioccato. Ma mi spiego molte cose dei miei stati d'animo.
Non mi arrendo, certo, vorrei farcela a domare il tutto, anzi, padroneggiare umilmente il destino, ma mi sento spersa e disorientata (anche addolorata) e mi chiedo: quale cavolo è il senso di vivere così in compagnia della morte, quale cosa dovevo scoprire a pochi anni e via via, e come posso pensare di farcela a uscirne comunque integra e serena???
Un bacio triste, Bruna