Il segno del Toro è molto “femminile” e, nell’immagine psicologica dei nativi del segno, sicuramente gli uomini sono quelli che devono esprimere valori non propriamente “patriarcali e maschili”.
L’uomo Toro infatti è molto poco competitivo, ama la tranquillità, il benessere e coltiva valori come la Terra, i valori naturali e i gusti naturali, a totale scapito di ciò che è tecnologico, moderno e scollegato dalla tradizione dell’uomo.
L’uomo Toro è dunque un uomo con una particolare sensibilità ed un particolare attaccamento alla vita e alla continuità delle cose e, in questo mostra il suo essere conservatore, non particolarmente incline ai cambiamenti che vede come un turbamento a certi equilibri e qualcosa che spezza monotonie e ritmi per lui tanto rassicuranti.
L’uomo Toro ha un grande bisogno di sicurezza; non può vivere in una situazione di instabilità o di precarietà perché questo lo manderebbe in ansia: per questa persona il futuro deve essere garantito da qualcosa di tangibile e di materializzabile. Queste prerogative sono l’essenza stessa di questo segno che ha un progetto di individuazione e costruzione di un senso di sicurezza e di stabilità. Le qualità luce del nativo Toro hanno a che fare con una forte resistenza,valori solidi, forte senso di radicamento ed indubbie capacità di portare avanti ciò che desidera e vuole accompagnata da una certa testardaggine che lo tiene dritto sull’obiettivo non permettendosi di essere distratto. Si dice spesso che l’uomo Toro ha il “paraocchi” e questo può essere visto come un limite profondo se lo si valuta sotto l’angolazione di impedimento a guardarsi attorno; però può essere visto anche come un non lasciarsi distogliere da ciò che vuole realizzare e raggiungere.
E’ sicuramente costante, metodico ed anche monotono ed abitudinario; tuttavia è rassicurante, fedele, responsabile e capace di grande dedizione alla sua famiglia, a quelli che lui chiama i “suoi”.
I suoi valori di fondo sono la famiglia, il senso della proprietà e l’amore per le radici e il suo territorio; è un uomo attaccato alle leggi familiari che cerca di portare con sé in ogni attività e, per questo, viene tacciato spesso di ottusità.
Indubbiamente l’uomo del Toro ha bisogno di allargare la sua visione e la sua mente per evitare di diventare schiavo di alcuni schemi mentali ristretti che servono più che altro a impedirgli di muoversi. Il senso di tradizione e la fedeltà ai valori ricevuti non devono in alcun modo impedirgli di aprirsi a ciò che non conosce e che lo rende diffidente. Lo scambio è l’unica cosa che può impedirgli di chiudersi in una visione ristretta che lo imprigionerebbe in una prigione di limiti e di chiusure verso il mondo esterno.
La forza del suo segno giunge da una reale capacità di fare affidamento sulle sue forze per crearsi un senso di sicurezza e di stabilità che non deve impedirgli di vedere ciò che gli fa paura perché potrebbe mettergli dei dubbi e renderlo ansioso.
La sicurezza può essere raggiunta partendo dal dare valore e dal continuare a coltivare ciò in cui crede e ritiene proprio, fidandosi di ciò che sente all’interno. Ci sono grandi capacità di costruire sé stesso se si appoggia al suo interno e se non si lascia ingannare da valori effimeri legati all’immagine e al senso del denaro che possono causare senso di fallimento perché non portano a nessun tipo di gratificazione.
Il Toro è molto legato al corpo, ai sensi, è un buongustaio, un amante tenero ed appassionato, ama attorniarsi di cose belle che lo facciano sentire accolto; in una parola è un grande edonista che fa esperienza attraverso il suo corpo, ed è proprio dal rapporto con esso che apprende di “avere qualcosa di suo”. Questo è un passo molto importante perché lo mette in contatto con le sue risorse personali, quelle che dovrà ricercare al di là di ciò che invece avrà raggiunto all’esterno: se si abbandonerà all’effimero non riuscirà a raggiungere quel senso di pienezza che deriva dal contatto con sé stesso e mai da ciò che è puramente esterno: non è un caso che il segno del Toro sia miticamente legato al re Minosse che, per voler trattenere ciò che non gli apparteneva subì le ire di Poseidone che si vendicò in modo tragico.
L’uomo Toro deve tenersi lontano dall’avidità che è sempre in agguato e che spesso lo sfida per potergli dare scacco. La troppa paura di perdere potrebbe essere cattiva consigliera e condurlo lentamente su una strada di totale cecità in cui il senso di insoddisfazione lo traghetterebbe verso strade di bramosia via via sempre più pericolose.
L’uomo Toro deve trovare la giusta via di mezzo tra il prendere e il dare, tra il trattenere e il lasciare andare, tra il bene interno ed il benessere esterno. Dal confronto con gli altri può imparare a diventare più flessibile e facile al cambiamento e più tollerante verso la diversità.