Cosa c’è dietro a quella maschera di durezza e di riservatezza dei nativi Capricorno a volte è veramente difficile da scoprire; questi uomini sono tra i meno chiacchieroni dello zodiaco e preferiscono osservare, capire senza mai esporsi troppo; la loro natura è profondamente introspettiva ma non bisogna sottovalutarne intelligenza e l’attenzione che pongono a tutto ciò che sta attorno a loro. Gli uomini Capricorno sono persone che hanno lavorato molto sulle loro capacità professionali; sicuramente sono molto ambiziosi e desiderosi di autorealizzazione; per loro la “carriera” è un prodotto molto ricercato ed ambito per raggiungere il quale sono in grado di fare qualsiasi sacrificio teso a raffinare le capacità e il senso della responsabilità. Sono ottimi capi, in grado di gestire e di dirigere con fermezza e distacco, ma con estrema competenza e responsabilità, doti oggi molte rare.
Anche questo fa parte della psicologia profonda di questo segno che si è battuto da sempre con il senso di “utilità - inutilità”; nella loro vita hanno dovuto includere tutto ciò che era utile abbandonando, anzi rinunciando al superfluo e al piacevole che veniva troppo spesso considerato “inutile”ma questo non è tutto perché si sono spesso sentiti inutili se non erano efficienti e se non facevano ciò che gli altri chiedevano e sono queste le informazioni che si sono radicate nei più profondi meandri della loro psiche fin da quando erano piccolissimi e, il loro modo di rispondere a questa situazione è qualcosa di più articolato di una semplice sete di potere; per loro infatti l’efficienza e la professionalità sono da mettere in relazione all’esistere più che all’espressione del potere personale. La corazza fatta di serietà, professionalità ed efficienza è stata lo strumento attraverso il quale sono sopravvissuti ed hanno imparato a “sentire di esistere”; infatti difficilmente hanno ricevuto gratificazioni se non per quello che sapevano “fare” e soprattutto “eseguire” e …su questo hanno costruito la loro vita.
Certo, questa modalità di vivere ha richiesto di tagliare fuori la capacità di essere veramente in contatto con i “sentimenti” che in quella situazione erano un problema più che una benedizione e, ciò che dovranno fare per ritrovare una reale completezza sarà proprio scalfire la roccia che hanno posto al di sopra del loro “sentire”.
Le qualità su cui un Capricorno può contare sono certamente la sobrietà, la voglia di arrivare per merito e non per utilizzo di altre strade, le reali capacità personali in cui spesso non crede pienamente e che per questo continua a coltivare con metodo e disciplina; è capace di impegno, determinazione e costanza, ma a volte è troppo disincantato sulla vita e sulle persone; la costante relazione con la realtà che è stata la sua unica ispiratrice per moltissimi anni lo porta ad essere troppo pratico e poco fantasioso e a non fidarsi di strumenti diversi dalla logica; se vuole veramente completarsi dovrà aprirsi a questo altro lato della psiche in modo da poter fondere in sé stesso la testa con il cuore che non attende altro che di essere “nuovamente ascoltato”.
Un’altra delle caratteristiche del segno è l’affidabilità pressoché totale; l’essersi costruito sulle capacità e sull’efficienza lo hanno abituato a prendersi responsabilità su tutto spesso anche su ciò che non devono; infatti la sensazione che si ha guardandolo e vedendone anche la postura è quella di un sovraccarico a livello spalle e schiena; il che indica la predisposizione a “caricarsi” di doveri e di responsabilità che finiscono per imprigionarlo facendolo diventare quasi un automa in grado di portare avanti qualsiasi cosa senza troppo lamentarsi ma perdendo di vista ciò che gli compete da ciò che non gli compete e, soprattutto, perdendo di vista sé stesso.
Generalmente i Capricorni hanno bisogno di lasciar andare parte della loro struttura che è sempre troppo rigida e troppo basata sul “dovere” e che, se un tempo li ha protetti impedendogli di sentire il peso del vuoto affettivo interno, dall’altra toglie loro la vitalità e l’amore per la vita che possono restare seppelliti a lungo sotto ad una sorta di rassegnazione dietro la quale si nasconde la non fiducia di poter avere diritto a qualcosa di più in campo emotivo ed affettivo.
Infatti si corazzano contro la parte “sensibile della vita” e cercano gratificazioni materiali proprio perchè la storia li ha temprati ed abituati a “non sentirsi meritevoli di altro” e quindi a dover sempre prendere tutto da quell’unica parte che ritengono funzionante, senza farsi troppe illusioni sul resto.
I Capricorni sono in grado di essere autonomi e autosufficienti fin da piccoli; hanno fatto di necessità virtù e hanno imparato a non chiedere per non sentire la ferita del rifiuto e a sbrigarsela da soli , il punto è che questo schema mentale è così fortemente imprintato al punto da diventare alla fine una profezia: “non credono di poter essere amati e, in fondo ricercano proprio la conferma di questo nei loro atteggiamenti”.
Su questo dovranno soffermarsi a lungo anche per evitare di sentirsi traditi dalla vita e dalle compagne che, ad un certo punto, li abbandoneranno proprio perché troppo distaccati, impegnati, efficienti ma poco presenti nella vita affettiva e di relazione.
Così, per loro sembra una beffa ancora più tragica perché dopo aver fatto benissimo quello per cui sono stati addestrati da sempre, anziché conquistare il premio a cui ogni eroe ambisce (amore, fedeltà e sicurezza) , loro finiscono con il perdere tutto compresa la “principessa” e questo li rende particolarmente arrabbiati e delusi.
Se il loro compito nella vita è diventare veramente autonomi, devono comprendere che questa possibilità può nascere solamente dall’aver veramente integrato la funzione sentimento e dal partecipare interamente alla vita, altrimenti diventeranno un nucleo di organizzazione rigida, di dovere e di impegno vuoto però di empatia e di quel coraggio di entrare dentro l’anima personale e degli altri.
La sua ombra sta nella paura di non essere all’altezza e su questa devono lavorare fino a sconfiggere il drago interno che sembra ancora chiedere di rispondere a figure genitoriali che tiranneggiano e bloccano l’espressione del loro bambino interno ancora da far crescere.
Quando questo accade i Capricorni diventano rilassati, ironici, in grado di ridere delle loro piccole paranoie e, soprattutto, possono diventare compagni fantastici con cui accompagnarsi nel lungo viaggio della vita.