Indubbiamente l’uomo del Cancro ha bisogno di conoscere in profondità la psicologia del suo segno proprio per evitare di sentirsi a volte vittima di qualità che sembrano appartenere poco allo stereotipo maschile che, anche se in fase di ripiegamento, è ancora imperante nella nostra cultura.
Il segno dona ai suoi nativi una sensibilità che inizialmente può quasi sembrare esagerata e difficile da dirigere; è indubbio che l’uomo ha impressa nella sua psiche atavica la ricerca della forza e della durezza: oggi magari non si tratta più di sola forza fisica, ma nel mondo del lavoro, la giungla riappare e chi non sa lottare, generalmente soccombe e viene visto come “debole ed incapace”.
L’uomo un tempo sapeva con esattezza ciò che gli sarebbe stato richiesto, sapeva quale era il suo ruolo: tutto era chiaro e se superava i rituali di iniziazione, era a posto: poteva sentirsi maschio a pieno titolo ed esercitare il suo potere; oggi tutto è confuso: i ruoli, la forza, i disegni e le potenzialità e l’uomo si trova in balia dei grandi cambiamenti che sono avvenuti nella società e nella donna che, se da un lato sembra sempre più apprezzare l’uomo tenero e dolce, dall’altro, seppellito da qualche parte della psiche di tanto in tanto schizza fuori “l’uomo che non deve chiedere mai” che lo lascia completamente spiazzato e confuso sul da farsi.
L’uomo Cancro vive dentro ad una “sostanza psichica prettamente femminile” da cui ha ereditato la forza delle emozioni e del “sentire” cosa accade attorno e dentro di sé; è particolarmente incline a percepire i mutamenti interni ed esterni, ha una certa propensione per la casa, i sentimenti, la cucina, la famiglia, i figli e ciò che appartiene al regno femminile: il gusto, il valore delle cose e delle emozioni, però spesso non sa come esprimere pienamente questa parte in una società che continua a dare messaggi ambivalenti in cui la sensibilità spesso ancora fa il paio con la debolezza.
L’uomo cancro si trova però in un certo senso alleggerito dalla crisi del maschio che deve ridefinire i suoi valori e i suoi comportamenti, proprio perché i cambiamenti richiesti gli consentiranno di esprimere molto più palesemente una natura che prima sembrava molto diversa dai canoni comuni.
La crisi è epocale e l’uomo del segno può integrare con maggior facilità la sua parte femminile senza rischiare di essere additato come “diverso o troppo morbido” e così, unitamente al suo ruolo nella società, potrà occuparsi anche di quella parte della sua natura che ha a che fare con il “prendersi cura”, con il “sentire” profondo che può ricongiungerlo alla sua Anima.
Quasi come un paradosso, in questo periodo in cui l’uomo necessita di trasformare profondamente qualcosa di sé stesso, proprio i nativi del segno si possono trovare avvantaggiati perché hanno già nel loro DNA gli ingredienti che servono a integrare in maniera armoniosa le qualità della fantasia, dell’interiorità, della sensibilità e del prendersi cura sposandole con la forza, il coraggio e la volontà, considerate universalmente più maschili.
L’uomo Cancro può essere così un pioniere e presentarsi a pieno titolo come portatore di valori “post patriarcali” trovando sempre più dentro di sé quei tratti che prima proiettava sulle compagne e che oggi sa che appartengono a lui.
Si sta profilando per lui la possibilità di superare quella rigida dicotomia che tanto ha creato fratture, incomprensioni e lotte tra il maschile e il femminile .
L’uomo Cancro ha una grande vicinanza con il mondo dell’inconscio e può dunque riuscire a riappropriarsi del suo lato oscuro, anziché limitarsi a difendersi da esso come è avvenuto nel passato i cui era forte l’interesse a creare una scissione tra la luce e l’ombra per rendere fattibile l’affermazione di superiorità dell’archetipo maschile su quello femminile.
Certo, l’uomo del Cancro non si manifesterà mai come un emblema di “virilità, poiché è molto lontano dall’esasperazione di certi tratti considerati maschili, però, proprio per questo sarà in grado di conservare l’eredità che gli arriva dai valori “marziali” abbandonando però le varie esagerazioni e sovrastrutture fino a creare una vera e propria possibilità di “comunione”.
Tra l’altro, il superamento di certi stereotipi di ruolo concede comportamenti di maggiore duttilità e permeabilità: oggi sono tanti i padri che si occupano in maniera tenera e morbida dei loro figli, che si interessano della famiglia non considerandola più solo in termini materiali, ma qualcosa a cui si vuole partecipare andando al di là della pura e semplice responsabilità e sono altrettanti i compagni che vogliono vivere pienamente una relazione intensa e gratificante con la propria donna.
L’uomo Cancro può oggi esprimere con disinvoltura anche il suo volto Eros che lo rende più complesso ma anche più completo al punto da poter concepire per la prima volta nella storia una realtà unita e non più divisa in cui l’orgoglio non sia più basato su difese fobiche nei confronti della donna, bensì su un riconoscimento della diversità unita ad una ricerca di condivisione senza drammi e senza paure.