E’ un uomo che ha grandissime capacità: è difficile trovare nel lavoro una persona così tanto abile e portata al continuo miglioramento di sé stesso e di ciò che fa come l’uomo della Vergine. Affidabile, pratico e al tempo stesso intellettualmente lucido e disposto a dare sempre il meglio di sé.
E’ un uomo molto distante dai canoni della marzialità: esso infatti non ha grandissime velleità di primeggiare e non ama tantissimo la competizione: pur essendo fondamentalmente un tradizionalista, lo è più che altro nei valori patriarcali che non in quelli marziani di conquista e di aggressività.
E’ serio, arguto, dotato anche di un grandissimo senso dell’umorismo: è attento, guarda ogni cosa in profondità e, se può, preferisce rimanere in disparte ad osservare piuttosto che intervenire. Nella prima parte della vita non è mai sicuro delle sue prestazioni e delle sue possibilità: ciononostante si mette alla prova, si sperimenta ed accetta le sfide sul piano lavorativo anche se non parte da una chiara percezione delle sue risorse interne: proprio per questo si mette continuamente a confronto e, giorno dopo giorno, paragonando sé stesso agli altri, impara a conoscersi maggiormente e a prendere in considerazione i suoi meriti e le sue capacità e si dà una collocazione.
E’ un uomo che si occupa di sé stesso, dei suoi vestiti e delle sue cose; ama il rapporto con il suo corpo ed ha bisogno di disciplina e di una sana organizzazione delle sue giornate; generalmente è un po’ ossessionato dal tempo che passa e che sembra non lasciargli sufficiente spazio per ciò che ama e desidera.
Il suo ideale sta nell’ offrire la sua competenza a qualcuno che sia in grado di apprezzarla e che, in cambio, gli fornisca le sicurezze di cui ha fortemente bisogno per vivere. In questo modo si sente accettato ed integrato all’interno di un sistema di cui è parte.
E’ un uomo che può benissimo lavorare per altri proprio perché, nel suo profondo, si sente più tranquillo quando può rendere conto piuttosto che nel prendersi l’intera responsabilità sulle sue spalle. E’ un buon dipendente e un buon collaboratore; si prende cura con facilità delle “cose degli altri” e lo fa con pazienza e sicurezza.
A volte sembra mancare di ambizione tuttavia, ama essere riconosciuto per quello che sa fare ma non ama la notorietà; è difficile per lui stare in una posizione di prestigio, preferisce occuparsi di ciò che non è in vista; può fare “l’eminenza grigia” che opera dietro le quinte per conto di qualcun altro, lasciando volentieri ad altri il “posto in prima visione”.
E’ aperto al nuovo – la Vergine è un segno mobile – ma al tempo stesso è metodico, pratico e concreto e ordinato come ordinate sono le cose in natura. Ha una mente che scompone i contenuti nello stesso modo in cui l’intestino tenue – organo legato al segno – scompone i cibi per poterli vagliare e selezionare: tutto viene ridotto all’essenziale in modo da poter essere analizzato, conoscerne ogni singola sfaccettatura e utilizzato al meglio: se osserva un qualsiasi oggetto, si chiede subito: “ come potrei utilizzarlo”?
Ha un amore profondo per il particolare, come se dovesse padroneggiare i dettagli prima di poter pensare di associarli in un insieme più grande.
Da un punto di vista relazionale è un uomo assai chiuso, un po’ spigoloso soprattutto quando deve mettere in gioco i sentimenti: per lui “amare” significa fare qualcosa di pratico per chi ha vicino, ma ha grande difficoltà a dimostrare l’affetto con le parole e con i gesti. Apprezza il contatto fisico ed è sessualmente potente se riesce a rilassarsi e a non dare troppa importanza alla performance.
E’ un soggetto timido e nervoso che tende a trattenere le sue emozioni; non sa gestire bene la rabbia che diventa stizza e che si manifesta con parole secche e taglienti come un rasoio. Ha la tendenza a preoccuparsi troppo e questo sovraccarica il suo sistema nervoso; ciò è dovuto al fatto che si fida poco di sé e ancor meno degli altri, per cui ha un forte bisogno di controllo.
E’ meticoloso, amante dell’ordine e della programmazione: anche in amore preferisce che tutto sia preventivato senza mai contare sull’improvvisazione. Quando si concede è molto serio: ha una certa difficoltà a prendere decisioni, ma questo è dovuto al fatto che è molto rigoroso nel mantenere gli impegni e la parola data e quindi valuta e pondera prima di decidere.
Non ha un grande rapporto con la sua parte emotiva e quindi tende a fidarsi troppo della sua mente che è organizzata in schemi; a volte esagera con le valutazioni e le discriminazioni fino al punto da prendere in considerazione solo l’aspetto visibile e materiale della vita a scapito di ciò che è più sottile, ma non per questo meno importante. E’ a disagio con il pensiero astratto e con la fantasia e l’intuizione.
Ama la scienza, potrebbe essere definito un “ricercatore”; se una cosa lo appassiona tende a volerla conoscere in profondità; è conscio del suo limite ed è un uomo di poche parole, quasi un solitario: ama gli sport in cui può avere un contatto forte e diretto con la natura: la vela, l’alpinismo, il free climbing e le conquiste solitarie in cui sfida sé stesso. Se ciò non gli è possibile , si accontenta di un piccolo giardino in cui aver un pezzo di natura di cui occuparsi, circoscritto da confini precisi.
Può trarre molto vantaggio da discipline che lo aiutino a mantenere un contatto serio con il suo corpo, la sua forza e la sua resistenza: deve imparare a rilassarsi e a lasciar andare prendendo le cose con più naturalezza senza sovraccaricarsi di tensioni inutili e senza trattenere tutto all’interno.
L’ombra dell’uomo Vergine sta nella sua diffidenza nei confronti del femminile interno (istinto ed emozioni) che tende a proiettare sulle donne esterne percependole come paranoiche, avide e tiranniche: in realtà questa è la modalità con la quale lui vive il rapporto con la sua parte femminile interna: la teme, ha paura di cedere alla sua parte istintiva che considera caotica e disorganizzata e, nel tentativo di controllare e bloccare tutto ciò che arriva da dentro, rischia di esserne ciclicamente sopraffatto e di andare “fuori ordine”.
In realtà dal rapporto con il suo femminile interno nascerà il suo senso di “salute” e il suo rapporto vero con la vita; se lo proietta interamente fuori rischia di somatizzare le sue emozioni sul piano fisico e di sentirsi costantemente inadeguato sul piano del sentimento.