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a cura di Clara Tozzi 
RITRATTO DI UNA GEMELLI
 
RITRATTO DI UNA GEMELLI Un tornado, la forza della natura, una combattente trasgressiva ed ovviamente anticonvenzionale, un’artista esplosiva, che con la sua voce roca, la sua aria dinoccolata ed i suoi salti sul palco sta facendo la sua parte di storia della musica rock italiana da 30 anni.
Gianna Nannini nasce a Siena il 14 giugno 1956 alle ore 03,05; è quindi Gemelli con ascendente Toro con la Luna in Vergine.
Il tema di Gianna Nannini è battagliato, naturalmente, e come ogni Gemelli sembra contenere due anime contrapposte, una chiara ed una oscura, due anime che si sono combattute come se una fosse lei stessa e l’altra fosse il mondo. Il Sole è nella II casa apparentemente molto bello, con i sestili a Giove e Plutone ed il suo trigono con Nettuno che ci anticipa il grande rapporto con la musica, che giustamente lei definisce terapeutica. Ma l’aspetto Sole/Nettuno è tutto da conquistare ed è una strada in salita, che vuole portare alle vette più alte dell’umanità ma rischia di condurre lungo le vie della dipendenza e della sofferenza se non si riesce a costruire una solida identità. Infatti è il Sole di una persona che deve trovare le proprie sicurezze, quello in II casa, e non potrà assorbire passivamente quelle del clan da cui proviene, dovrà scoprire che si basano sulla sua capacità di comunicare e di scambiare con gli altri, sulla possibilità di conquistare un certo distacco….tutto quello che inizialmente sembra difficilissimo!

Mercurio governa il Sole ed è anche lui in Gemelli, fortissimo e sfidatissimo, stretto sull’ascendente Toro e parte di una grande croce. Il conflitto più diretto è con l’autorità e con le regole, in definitiva è con tutti i limiti che gli altri per un sacco di tempo le hanno riportato…. C’è un grande bisogno di ricevere attenzione ed ascolto, con quel Mercurio, ma è anche così maledettamente difficile tirare fuori quello che c’è dentro e riuscire a comunicarlo. Il suo pensiero è velocissimo, fatto di immagini e di grandi flash, la sua mente è brillante, ma quando deve far rientrare tutto dentro i binari della logica o deve comunicare con gli altri tutto si fa difficile, c’è qualcosa di costantemente scoordinato che richiede continui aggiustamenti se vuole riuscire a farsi capire. Di se stessa dice che le manca il senso del ritmo, che è sempre in anticipo, e che ha dovuto lavorare duramente per imparare ad accordarsi con una band. Dice: “Sono andata avanti per la mia voce, se era per il senso del ritmo non sarei arrivata dove sono adesso”. Ma lo scoordinamento è anche fisico, con Mercurio quadrato a Marte, ed è visibile nel suo modo di muoversi ma anche negli incidenti, nelle piccole e numerose cadute che le sono capitate in passato. Inoltre c’erano una grande timidezza ed insicurezza da superare, ed occorreva tutta l’enorme tensione che si gioca tra Marte e Plutone/Giove per farla salire sul palco e cantare…. ma certo l’energia non è mancata. Marte è il pianeta più alto nel cielo, quasi solo sopra l’orizzonte, e raccoglie tutta l’energia delle due configurazioni presenti nel tema, la grande croce e l’aquilone, ed il suo fuoco va a portare in ebollizione l’acqua dei Pesci, così come conferma l’opposizione con la Luna. Le emozioni sono potentissime quanto discontinue, con picchi travolgenti seguiti da grandi raggelate dai toni depressivi – però vengono portate in ‘alto’ da una grande rabbia e da un senso di sfida che spinge ad andare oltre la paura di non farcela... riuscendo così a portare soddisfazione al potente lato narcisista che Mercurio in I casa e la Luna in V descrivono ( e che una rockstar deve necessariamente avere).

Gianna nasce in una famiglia molto benestante, il padre è stato un noto industriale dolciario che lei descrive come un padre padrone con cui entra molto presto in potente conflitto: “Era un dittatore da contestare. Se non ci fosse stato lui a dirmi di non fare la cantante, forse non avrei mai trovato la forza per diventarlo”. Però è anche il padre amato ed idealizzato, che la spinge a credere in se stessa e nelle proprie capacità, che la fa sentire piena di risorse, creativa e carismatica, così come descrive il suo Sole. “Solo molti anni dopo, quando l’ho visto anziano e malato, ho provato tenerezza nei suoi confronti e ho capito quanto ero stata importante per lui. Mi stra-adorava, diceva che ero un genio. E anch’io lo trovavo speciale: mio padre è stato il grande amore della mia vita. L’ho capito fino in fondo solo dopo la sua morte.” i e tragedie personali,

Nonostante le sue parole, che celano la traccia di una fase edipica che a suo tempo non si deve essere chiusa benissimo, nel tema di Gianna è comunque molto più in difficoltà la parte legata alle emozioni, quella legata alla Luna ed alla femminilità – anche se in realtà la Luna in V casa è congiunta a Giove e Plutone nella IV casa dell’eredità paterna, facendoci quindi vedere che le due figure genitoriali si mischiano molto nelle loro dinamiche, molto più simili di quando i Luminari apparentemente propongano. In effetti Gemelli e Vergine sono entrambi governati da Mercurio….ma Mercurio è in quadratura alla Luna, confermando le grandissime difficoltà che ci sono nella comunicazione tra la testa ed il cuore, tra la parte razionale e quella emotiva, che per un sacco di tempo sono sembrate inconciliabili, e sicura fonte di ansie ed inquietudini terribili.
Legato a Plutone ed alla Luna c’è un largo tratto delle personalità di Gianna che sembra incatenato alle passioni umane, agito da pulsioni non sempre controllabili, non sempre conosciute, che abitano un territorio in cui sono presenti grandi paure, senso di inferiorità, senso di impotenza e tanta, tantissima rabbia che ogni tanto esce in modo distruttivo ed autodistruttivo – un mondo tenuto a bada con difficoltà, che alterna rigore assoluto a disordine, perfezionismo maniacale a colpi di testa. La sua turbolenza si accende quando incontra chi vuole imporle la propria volontà, chi vuole manipolarla, chi la fa sentire non all’altezza delle situazioni, in pratica chi non l’accetta incondizionatamente….ma questo è vero solo fino a che lei non riconosce la sua bambina ferita e non impara ad amarla, riconoscendo il suo bisogno di unione e di relazione accanto a quello di autonomia e di libertà. Il Nodo lunare in VII casa le mostra molto bene come il mondo delle relazioni sia per lei qualcosa da conquistare: la relazione non è un campo di battaglia in cui si vince o si soccombe, ma quello in cui bisogna arrivare a vivere una vera possibilità di scambio (così è l’amore in questa casa….). Per arrivare a questo deve però costruire qualcosa di solido dentro di sé, superando paure e senso di precarietà, cose che tengono alzate tutte le barriere difensive e non permettono di condividere un reale territorio di intimità e di fiducia con l’altro, perché dell’altro e del suo appoggio si ha troppo bisogno. Ma sarà solo quando questo bisogno non ci sarà più che si potrà scegliere ogni giorno di stare insieme senza dover combattere.

Parlando di Gemelli e dei due fratelli come non toccare l’argomento del fratello di Gianna, Alessandro, anche lui arrivato a diventare un personaggio notissimo per via della carriera come pilota di Formula 1? Alessandro nasce nel 1959, e Gianna registra questo arrivo come lo sconvolgente Urano in III casa …. però il fratello è anche la fonte di una grande apertura al nuovo ed al diverso che arricchisce la vita di Gianna, pur imponendole un confronto che ha un forte sapore di competizione.

Secondo la migliore tradizione degli aspetti di Mercurio opposto a Saturno, Gianna interrompe gli studi nel 1975, prima di finire il liceo, e se ne va tumultuosamente di casa perché vuole fare la cantante e non ha la pazienza di aspettare: Urano sta entrando in Scorpione, cominciando il trigono a Venere retrograda ed a Marte, attivando tutta la configurazione ad aquilone ma anche facendo una quadratura al suo Urano radicale. Il successo arriva dopo qualche anno e qualche album, nel 1984, con la raccolta Puzzle ed in particolare con la canzone “Fotoromanza”, ancora oggi tra le sue più note, in cui l’amore sembra molto di più il Saturno in Scorpione ed in VII casa che quello della sua Venere in Cancro:

questo amore è una camera a gas - è un palazzo che brucia in città
questo amore è una lama sottile - è una scena al rallentatore…

Questa volta il transito chiave è quello di Plutone, che all’inizio dello Scorpione va ancora ad attivare l’aquilone formando un trigono a Venere ed uno a Marte. Ma è il tema progresso che ci racconta la conquista più importante: Venere in retrogradazione ha raggiunto i 22° dei Gemelli, il grado in cui si trova il Sole radix di Gianna, dove rimane praticamente stazionario per qualche anno, fino a riprendere il suo moto diretto, nel periodo che sancisce la diffusione della sua musica al grande pubblico, quando “Un’estate italiana” diventa la sigla dei mondiali di calcio del 1990.
Essendo Venere l’archetipo della relazione, è come se si fosse liberata la possibilità di entrare davvero in relazione agli altri solo dopo la fine degli anni ’80 – quando la Venere radix stava ricevendo il transito di opposizione della triade Saturno, Urano e Nettuno ai primi gradi del Capricorno, accompagnando Gianna alla scoperta di qualcosa di nuovo di sé, dei propri gusti, dei propri valori e del significato dell’amore nella sua vita.

Nel 1994 arriva a conquistare un altro obiettivo: dopo aver ripreso in mano gli studi abbandonati tanti anni prima, si laurea con lode in lettere e filosofia. I transiti sono interessantissimi, Plutone e Giove congiunti sono alla fine dello Scorpione, sul Saturno radicale e quindi sul discendente, mentre Saturno è esattamente su Marte. Transiti apparentemente molto duri, che ci raccontano di un traguardo conquistato con impegno e con costanza, tutti valori saturniani che le hanno permesso di regalarsi questa soddisfazione dal grandissimo significato simbolico.
Non mancano, in questi anni, gli episodi in cui esprime in modo anche molto attivo la sua fede pacifista e libertaria, come quando nel 1995 si unisce alla protesta di Greenpeace contro la ripresa degli esperimenti nucleari nell’atollo di Mururoa, ed improvvisa per loro un concerto. Marte in XI casa non si tira indietro se c’è da combattere per il sociale, per i diritti degli altri, contro le ingiustizie e soprattutto contro i poteri forti – ma è un Marte che Gianna deve imparare nel tempo a collegare al suo Sole in Gemelli, diventando capace di mediazione, di negoziazione, di cooperazione.

Intanto proseguono senza sosta i concerti ed i successi discografici. Nel 2006 l’album “Grazie” la porta di nuovo a ricevere grandissimi consensi; si trova qui “Babbino caro”, una canzone che vuole esprimere il senso di riconciliazione che è avvenuto – soprattutto al suo interno - con la figura paterna. La morte del padre avviene poco più tardi, il 15 febbraio 2007. Ha inizio in questo periodo il transito di Nettuno in trigono al Sole, che sta continuando tuttora, riprendendo l’aspetto radicale e quasi imponendole una grande trasformazione – forse finalmente quel riconoscimento e quell’integrazione delle proprie emozioni così difficile per un Gemelli. Sarà un lungo passaggio, perché si completerà solo quando arriverà su Marte in Pesci (che come abbiamo visto è un punto sensibilissimo e cruciale del tema di Gianna) coinvolgendo anche la Luna.
Superati gli eccessi giovanili, l’abuso di alcool e di stupefacenti (“mi dava l’idea che l’alcool mi aiutasse a dare di più….che lo spirito venisse fuori dallo spirito alcolico più che da me”), andata oltre il rischio di venire distrutta dal bisogno di andare oltre ogni limite, ora Gianna Nannini sembra avviata verso un passaggio diverso, più maturo e quindi capace di portare un equilibrio. Come sempre, prima di raggiungere Nettuno – ed insieme ad esso la parte divina dei Gemelli - bisogna trovare Saturno….ed il puer deve imparare a confrontarsi con il senex.
Oggi, racconta, le capita di digiunare per qualche giorno prima di un concerto, spinta sempre da Nettuno a ricercare un senso di unità interno, tentando di trascendere quasi il corpo ed i suoi bisogni. “Mi dà una sensazione quasi mistica”, dice. Forse ascolta il suo desiderio di trovare un centro, quel nucleo che le può consentire di stare in mezzo alla folla, al suo pubblico, senza sentirsi travolta dalle emozioni collettive che lei stessa scatena. Quel nucleo ( che poteva conquistare solo con l'autodisciplina e l'assoluta responsabilità delle proprie scelte e delle proprie azioni) cha nel progetto del suo tema Gianna doveva imparare a costruirsi, la struttura interna in grado di dare stabilità e senso alla sua vita.
Forse questo lungo transito di Nettuno potrà aiutarla a realizzare un obiettivo che non può certo essere solo personale, qualcosa che possa placare il suo desiderio di dar vita a qualcosa di utile per l’umanità, un progetto a cui fare da madre e per cui può valere la pena continuare a comunicare qualcosa alla gente e a combattere.

 
 
 
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