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LE RUBRICHE DI ERIDANOSCHOOL - Astrologia e dintorni a cura di Lidia Fassio

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a cura di Clara Tozzi 
RITRATTO DI UNO SCORPIONE: ROBERTO BENIGNI
 
RITRATTO DI UNO SCORPIONE: Roberto Benigni Chi l’avrebbe detto, quando l’abbiamo visto prendere in braccio il compassato Enrico Berlinguer, che quel giullare scomposto ed eccessivo (comunque straordinario) avrebbe fatto tanta strada, fino a lambire il Nobel per la pace per l’enorme contributo che ha dato alla conoscenza di Dante nel mondo? Ne è passato di tempo…. un tempo che sembra aver lavorato a favore di Benigni, che in fondo è cambiato pochissimo fuori, mentre dentro si è arricchito davvero molto, ed oggi lo vediamo padroneggiare con grande maestria le parole del Divino Poeta.

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Roberto Benigni, uomo di spettacolo, attore, regista, è nato a Castiglion Fiorentino il 27 ottobre 1952, alle ore 13, è uno Scorpionaccio, come direbbe forse lui, con il Sole isolato in IX casa. Questo già suggerisce una forte difficoltà a trovare dei supporti esterni, il viversi un senso di isolamento rispetto al mondo in cui si era ritrovato alla nascita, in grande misura derivato dallo scollegamento che aveva percepito già nel padre…e che da lui aveva ereditato, unito al desiderio di ricollegarsi con qualcosa che avrebbe cercato fuori dal suo territorio, esplorando terre sempre più lontane, emozioni forti ed estreme, fino a rendersi conto che quello che stava cercando era (naturalmente….) già dentro di sé, anche se per molto tempo invisibile alla sua coscienza. Il Sole di Benigni rappresenta un grande viaggio di riunione di parti molto diverse, che cercavano un modo molto personale e creativo per risolvere un conflitto piuttosto duro.

L’ascendente Capricorno, asciutto e rigoroso, precede la Luna in 1° casa in Acquario, su cui verte una Grande Croce che ci suggerisce una profonda insicurezza emotiva insieme ad un ingresso nella vita sofferto, faticoso, con il bisogno di costruire una sorta di corazza che separasse dagli altri. Mondo emotivo e mondo razionale sembrano potenti quanto inconciliabili, e lui avrà cercato di “razionalizzare le emozioni”, tentando di capirle col pensiero.
Brillante, dotato di una dialettica torrenziale quanto divertente e dissacrante, con il suo Mercurio in Scorpione – dominante con la sua congiunzione al M.C. - sa essere tagliente come un coltello affilato, capace di cogliere nel prossimo i punti più dolenti con una certa ferocia, che colora la sua eccezionale vis comica. Mobilissimo, sia fisicamente che psicologicamente, irriverente, provocante, senza riguardo per i potenti, è riuscito a dare scandalo ma anche a toccare il cuore di chiunque fosse in contatto con il proprio fanciullo interiore. Quest’aria sempre scoordinata e fuori dalle righe è dovuta a Marte (governatore del Sole insieme a Plutone) opposto ad Urano, con la sua difficoltà a mediare, col suo individualismo, con la sua stravaganza ma anche l’originalità, la capacità d’improvvisazione, l’instabilità che a mio avviso fanno da contrappeso alla Grande Croce in segni fissi, che altrimenti poteva bloccare moltissimo la sua possibilità d’azione.
Giove in Toro, sollecitatissimo, amplifica l’aspetto mai sazio, mai appagato da nessuna meta, da nessun traguardo, sempre alla ricerca di una verità che potesse fare da guida al Sole in IX casa. La fatica emotiva la possiamo vedere in scena nella copiosità del suo sudore, come se l’acqua trattenuta dello Scorpione (ma anche della Luna in difficoltà in un segno d’aria, opposta a Plutone e quadrata a Mercurio in Scorpione) cercasse la via per rendersi visibile, costringendolo a prendere contatto con il potere tremendo delle sue emozioni. La collaborazione tra sfera emozionale e sfera razionale è parte stessa della vocazione di Benigni, una vocazione fortemente creativa ed artistica, come ci ribadisce con forza la congiunzione tra Nettuno e Saturno.

Come in ogni Scorpione, c’è un potente aspetto istintivo, che l’ascendente Capricorno e Saturno in VIII ci indicano in gran parte controllato, portandolo a vivere nelle relazioni delle inevitabili dinamiche di potere plutoniano (Plutone, governatore dello Scorpione, è infatti in VII casa), spingendolo ad affrontare la fatica per diventare padrone della propria parte emozionale ed istintiva, passando attraverso la perdita, imparando ad accettare la trasformazione che doveva portarlo a superare la paura di essere abbandonato e tradito… o di abbandonare e tradire, che in fondo è la stessa cosa.
Nettuno in IX casa congiunto a Saturno in VIII rappresentano il tarlo del dubbio che erode ogni possibilità di dogma: da un lato c’è una parte che ha bisogno di sicurezze a livello intellettuale, dall’altro c’è una parte che va oltre e non vuole limiti di sorta! E’ un’intelligenza molto creativa, che può contare su grande ispirazione ma anche sulla capacità di disciplina e di dare forma a ciò che arriva attraverso la fantasia, disciplina indispensabile per passare dal ruolo di attore a quello di regista.





La sua catarsi è avvenuta gradualmente attraverso i suoi film, che sono diventati un modo per affrontare via via tutte le paure, le rabbie profonde, le sue emozioni distruttive cercando una modalità per pulirle, così da poterle vivere finalmente ad un altro livello, nascendo ad una nuova vita emotiva, in cui potevano trovare spazio sentimenti più elevati, comprendendo come lasciare andare quelle emozioni negative che sono il veleno della vita…imparando a “sentire di nuovo”, come il Sole in Scorpione deve imparare a fare in IX casa.
La potenzialità del suo Sole era quella di comprendere che il pensiero può arrivare, con il suo potere, a cambiare la realtà che ci circonda, purché sia animato dalla forza dell’amore per la vita, espresso nell’asse Toro/Scorpione. Come in “La vita è bella”, dove la realtà drammatica, violenta e inaccettabile della deportazione nel campo di concentramento viene superata da un padre che riesce a donare una realtà diversa al proprio figlio, apparentemente inventata ma vera, esistente e quotidiana per il suo bambino che la vive attraverso di lui. Con questo film Benigni non solo ha ricevuto 3 Oscar, ma è riuscito a comunicare al mondo che è possibile usare il proprio potere per cambiare la realtà. Forse è riuscito anche a mettere in scena una profonda riconciliazione psicologica con l’immagine del suo padre interno, dando vita ad una nuova possibilità di avere fiducia in se stesso, diventando finalmente capace di mettere senza timore le proprie risorse insieme a quelle di un’altra persona.

Da alcuni anni ha aperto un nuovo capitolo nella sua vita, portando in giro per il mondo la Divina Commedia, a tratti recitandola a memoria, a tratti leggendola. Sembra spinto da Marte in XII casa, che cerca di portarlo verso la trascendenza di quanto è solo personale, verso una causa in cui mettere energia, in cui credere, per cui lottare, appoggiato dal trigono a Giove e dal Sole in IX. Forse se fosse vissuto al tempo di Dante anche lui sarebbe stato esiliato…non faccio fatica a crederlo! Dante in fondo aveva in XII casa il Sole , opposto a Plutone. Ma la XII è anche la casa in cui viene superato il confine del tempo, dove infatti troviamo la poesia eterna, l’arte vera, la possibilità di comunicare all’intera collettività attraverso il linguaggio delle emozioni. Migliaia di persone, in tutto il mondo, accorrono ad ascoltare Dante interpretato da Benigni, come contagiate da un virus amoroso. E lui dice: «Dante ha pensato ad ognuno di noi, ci ha insegnato che il Paradiso si conquista guardando in faccia l’Inferno». Facendomi pensare allo Scorpione in volo verso la IX casa.

 
 
 
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