
                               Tra i problemi principali di coppia c’è quello della proiezione e della gestione delle differenze.  Spesso, dopo la prima fase di grande innamoramento dentro la quale si vive la grande sensazione di essere uguali, ci si avvia alla scoperta delle reciproche differenze, vissute come qualcosa di difficile da comprendere, quasi come un tradimento personale. In questa seconda fase della relazione, ciò che prima sembrava attirare in modo fantastico nell’altro, diventa invece una fonte di grande conflitto. 
Abbiamo affrontato spesso le problematiche causate dalle “proiezioni” che hanno una duplice funzione: la prima è quella di attrarci inequivocabilmente verso un tipo particolare di persona; la seconda - molto più profonda - riguarda l’assoluta necessità della psiche di riappropriarsi della  totalità, confrontandoci con ciò che non vogliamo riconoscere di noi stessi attraverso una persona precisa, in carne ed ossa che, manco a dirlo,  ci attrae tantissimo. 
Così, un uomo che è stato fulminato dal lato empatico, creativo, sensibile e sentimentale della propria compagna, si troverà a scoprire  in lei  disorganizzazione, fragilità, caoticità  e mancanza di buon senso nella vita pratica, esattamente come la sua compagna che è  stata a sua volta attratta dal suo essere  organizzato, preciso, responsabile e molto competente, si troverà in seguito a far i conti con un  lato  critico, un po’ palloso e troppo rigido  che lei mal sopporterà e che, se non verrà compreso nella sua precisa funzione, porterà distanza affettiva  ed una vera e propria crisi nella relazione, e tutto ciò senza che nessuno dei due riesca a capire che cosa  si è portato via la magia che regnava sovrana nella prima fase del loro rapporto.
Tutto questo è accaduto perché il lato affidabile che tanto aveva l’aveva attratta  ed ispirata, e che le dava fiducia al punto da  vederlo come il padre dei suoi figli, si è trasformato   improvvisamente qualcosa  critica, giudica e rimprovera, quasi  un lato “paterno negativo” sempre più insopportabile mentre, la parte  calda,  accogliente  e fantasiosa della donna si è trasformata per  lui  in qualcosa di inaccettabile,  caotico  e confusionario , poco rispondente alle sue aspettative . 
All’improvviso ad entrambi sembra che sia l’altro ad essere cambiato, trasformandosi ovviamente in un essere strano, diverso con tratti addirittura detestabili. Su questi temi generalmente cominciano le liti che, se non vengono affrontate efficacemente, possono condurre alla fine del rapporto soprattutto se nessuno dei due riesce ad avere un minimo di visione critica che permetta di rendersi conto che, in realtà, l’altro non è affatto cambiato, ma semplicemente non è più magico perché la proiezione personale  è caduta per permettere il recupero della parte che era stata  riposta sul partner in modo che ognuno diventi capace di esprimere anche quelle qualità che prima sembravano non appartenergli. 
Cerchiamo di comprendere come agiscono queste cose sul piano astrologico: il caso in questione riguarda Maria e Armando, una coppia di sposi alle prese con problemi di proiezione:  
lei una donna Cancro  con un Sole in dodicesima quadrato a Saturno e lui un uomo con Sole, più quattro pianeti in Vergine  in sesta ed una Luna quadrata a Nettuno. 
Ovviamente questi tratti astrologici danno un particolare vissuto attraverso le figure genitoriali e, quindi, particolari proiezioni ed aspettative che andranno a cadere sui relativi partners. 
Infatti, Maria, con il Sole quadrato a Saturno ha avuto un padre freddo, distaccato, abbastanza giudicante e poco presente nella relazione con lei: lei lamenta il fatto che il padre l’ha spesso svalutata proprio perché non era la figlia che lui desiderava: la rimproverava d’essere spesso con la testa fra le nuvole, di non avere alcuna razionalità e di essere praticamente incapace nella vita, esattamente come la madre.  Chiaramente Maria ha trovato difficilissimo identificarsi con questa parte, l’ha rimossa e, quando ha incontrato Armando l’ha  proiettata su di lui  che si presentava come l’attaccapanni perfetto. 
Armando da parte sua era invece  stato abituato al senso del dovere, a prendersi un sacco di responsabilità e ad essere sempre all’altezza della situazione; si presentava come  affidabile, inquadrato e soprattutto pratico!! Lui ha  Sole e tre pianeti in Vergine in sesta ed  una Luna quadrata  a Nettuno che ha rimosso e proiettato prima sulla madre e successivamente su Maria. Anche in questo caso, il Sole in dodicesima in Cancro di Maria era  un contenitore perfetto per la Luna Nettuno di Armando:  
con queste particolarità  si sono  avviati innamoratissimi  verso la loro relazione. 
Lei rappresenta tutto ciò che lui ha negato di sé e, allo stesso tempo  lui incarna tutto ciò che lei non può riconoscere in sé stessa. 
Dopo  il primo anno in cui i due funzionano benissimo e sembrano anche riconoscere e vivere bene  la loro diversità, arrivano i primi grandi impegni; una coppia di gemelli inaspettati  , un mutuo per l’acquisto di una bella casa e  lei che deve lasciare il lavoro per fare la madre a tempo pieno che costringe  lui ad investirsi di  molte responsabilità in più, aumentando i  suoi ritmi lavorativi diventando  sempre più ansioso e irritato. 
A questo punto, le proiezioni sembrano improvvisamente passare da positive a negative: infatti, lei che è sempre più indaffarata diventa via via sempre più caotica, si perde con i figli, non ha il senso del tempo  e si ritrova la sera, quando lui rientra, con  la casa  sempre più caotica, sempre più in crisi,  sciatta e stanca.  
Lui a quel punto si sente irritato: non capisce che anche lei lavora tantissimo con i due bambini e si lamenta perché non è pronta la cena, per la casa in disordine e  per i bambini che urlano e critica ogni cosa di lei dicendo che manca di organizzazione, di praticità, le dice che  non è capace di fare le cose, e così, di giorno in giorno, lui somiglia sempre più a  quel “padre critico e svalutante” che lei conosce benissimo e che tanto la faceva irritare e fuggire. 
Anche lui però sembra rivedere  un vecchissimo film  del passato; infatti,  la sua Luna quadrata a Nettuno introiettata attraverso la  madre,  donna  fantastica, sensibile, con un  senso artistico del tutto particolare,  ma spesso assente psicologicamente, immersa nelle sue cose e nei suoi sogni ma  molto instabile a livello emotivo,   lasciava Armando  completamente abbandonato a sé stesso e alle sue paure che si traducevano spesso in veri e propri stati di ansia; ora lui, quando rientra rivive le stesse cose e sente sconforto e disagio, esattamente come lo sentiva allora.
La coppia si è così trovata di fronte ad un grandissimo problema: ognuno dei due dovrà imparare a riconoscere il lato non vissuto di sé in modo da non proiettarlo più sull’altro; in questo modo Maria,  proprio attraverso  Armando,  dovrà imparare a diventare un po’ più capace di organizzarsi e di prender in mano la situazione  responsabilizzandosi di più  e lui, a sua volta,  potrà avvalersi dell’esempio di Maria per riprendere  contatto con quella parte caotica interna che tanto teme e che, per non vedere,   vive interamente attraverso di lei.
A questo punto come non riconoscere il ruolo potente della proiezione nella crescita personale di ognuno dei due partner? 
Certo, perché questo possa  accadere bisogna che entrambi i soggetti siano  disposti a lavorare sulle loro reciproche parti rinnegate, altrimenti queste porteranno la relazione  ad un punto  insostenibile  fino a farla crollare  sotto il peso di litigi ed incomprensioni incolmabili.
Pubblicato sulla rivista astrologica Astromagazine