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Astrologia
   
  ARAL,IL SUO TEMA E UNA IDEA A UN SUO DUBBIO
discussione inserita da naja
 
Ho colto un appello /dubbio/sconforto di Aral in post temi natali...e nostante la mia fase attuale-ho dentro l'oceano ma rischio di affogarmici e non riesco a tirare fuori una "goccia di parola"..-provo cmq a fare uno sforzo e a lanciare a tutto il forum un'idea:

perchè non proviamo a riprendere analisi temi natali ma con un NUOVO INIZIO/SVOLGIMENTO :

proviamo a rintracciare dentro al tema natale i miti che più parlano ..

Vi posto questa breve intervista a J.Hilmannn

"Non è solo questione, ad es., del mio o del tuo matrimonio : il matrimonio è un archetipo, e nell'archetipo troviamo un dio e una dea che causeranno sempre turbamenti. In questo modo acquisiamo una visione più ampia di che cosa sia questo turbamento. La psicologia ci dice: tu hai un problema, il mito ci dice: tu hai una tragedia.>>

Puntuale giunge allora la domanda dell'intervistatrice: " I grandi psicoanalisti amano raccontare i loro casi clinici esemplari. Può illustrarci un caso di guarigione attraverso il mito ?". Ecco la risposta.

"Prenda un padre e un figlio. Al padre piacerebbe aiutare il figlio, ma ogni volta che il figlio fa un passo nel mondo il padre ci trova qualcosa di sbagliato. E’ più forte di lui. Così i due, il padre e il figlio, vanno dal terapeuta a parlarne e si fa un’ampia ricognizione in lungo e in largo. Viene fuori che il padre era poco legato al proprio stesso padre. Che padre e figlio hanno lo stesso tipo di tratti…. O che il padre non è mai riuscito ad avere fiducia nel figlio perché non è mai riuscito ad avere fiducia in se stesso. La terapia può aprire infinite vie di comprensione. La rivalità, la gelosia, l’omosessualità repressa e così via."

Ma se si è al corrente del mito di Crono e si sa che il padre divorerà comunque suo figlio – sempre – la cosa diviene basilare…. Il padre è in grado di pensare : io non posso non divorare mio figlio, posso però non farlo letteralmente. Saprò che questo accade, mi aspetterò che accada, porrò attenzione a questo fenomeno, non cercherò di reprimerlo e dirò a mio figlio :
"Sai, mi comporterò sempre così con te, proprio come tu vorrai sempre uccidermi, come Zeus ha ucciso Crono. Tu cercherai di uccidermi e io cercherò di divorarti e questo è un dato di fatto nelle nostre vite. Ora vediamo che cosa possiamo farci.
Così le cose cambiano, quella storia diventa un’altra storia. Anziché combattersi l’un l’altro i due hanno un mito, un intreccio che dice loro perché stanno lottando l’uno contro l’altro. Sono legati reciprocamente dal mito e solidali nel mito. E io credo che i Greci vivessero così, perché conoscevano questi racconti. Noi non li conosciamo più, sui padri e sui figli conosciamo solo quell’unica storia che ci ha riferito Freud, e cioé che stiamo contendendoci la madre - quella soltanto. Ma l’antichità e il Rinascimento avevano storie infinite e, una volta che la vita si struttura sulla tragedia delle storie archetipiche, la coscienza si sposta ad un altro livello, anche se il nostro ‘problema’ non per questo si risolve.>>.

forse un nuovo spunto che ridà vigore e slancio ...una via che ci avvicina con "meno panico"a quei quadrati/trigoni/opposizioni che a volte restano muti alla nostra immaginazione-comprensione

ovviamente è solo uno spunto... che se piace potremmo cominciarlo col tema di Aral
ma, se invece lo ritenete balzano.... voi mi perdonerete..l'apetta è chiusa nella celletta a fare esercizi per ritornare ad "andare spettinata per prati"

bacietti
naja

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 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 21 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 25/03/2008 20:02:03

- L'ho ripostato perchè il primo .non so,ma era entrato "monco"..mancava una parte importante...
sorry,magari per non fare confusione Eridano gentile toglie l'altro monco...grazie

naja
 
inserita il 25/03/2008 20:14:27

- cara, dolce

....apetta Naja....

....sai che mi sa che la tua idea potrebbe confondere ancora di più ...

....miti, archetipi....e chi ci azzecca...!!!

....guarda che sarebbe MOLTO bello riuscire a fare quello che dici...tante volte ci ho pensato a questa cosa...di trovare nel tema "il viaggio dell'eroe" , il viaggio archetipo, ma onestamente, non saprei da dove incominciare....

...tu hai qualche idea specifica che ci possa chiarire un pò ???

bacini baciotti.....Lara



aral
 
inserita il 25/03/2008 20:33:26

- Cara apetta Aral
Brancolo anch'io come te nel buio ma l'idea mi affascina,la trovo suggestiva per aprire anche nuove nostre intuizioni quando con avidità e sincerità ci mettiamo davanti a un tema...poi....cadiamo senza accorgercene in parole "scontate,generiche,causali" e il ns cuore non è soddisfatto
in fondo tu parlavi del tn come un mandala,,,e il mandala parla la lingua analogica....
Proviamo....
magari LIDIA ci da qualche indicazione,qualche riferimento di base e metodo per partire...
....ma sarebbe un bel viaggio tutti insieme...e anche tante conoscenze in più da mettere nella " NOSTRA VALIGIA DI ASTROLOGI"

se hai letto post CONFESSIONE DI UN ASTROLOGO lui suggerisce di partire dagli archetipi/miti GENITORIALI che si illuminano dal tn...
potremmo cominciare così...
i tuoi luminari SOLE E LUNA che mito cantano????

LIDIA se ci leggi e ritieni corretto questo tentativo..CI AIUTI?????

naja
 
inserita il 25/03/2008 20:38:18

- Ciao apetta spettinata, ciao Lara,

beh... il viaggio dell'eroe corrisponde esattamente a quello del sole di ognuno, così ci ha insegnato Lidia...
E per quanto riguarda gli archetipi nel tema ....credo che noi conteniamo un pò tutti gli archetipi da che l'uomo esiste e credo che siamo destinati a viverceli tutti prima o poi, non vi pare??
Cari saluti!!!!

Chiara Inesia

Chiara Inesia
 
inserita il 25/03/2008 20:52:17

-
Ciao apetta medico pellerossa

Certo quel viaggio l'eroe lo inizierà" vestito co mito del suo sole" ma il viaggio è una metafora per dirci che la strada è diversa per ognuno di noi,che i cartelli stradali saranno diversi,gli incontri(congiunzioni) gli scontri(opposizioni) diversi e tutti hanno dentro miti e storie
ma non solo
ad es. se il mio sole porta con sè una luna/pesci incontra un mito diverso da un sole che viaggia con una luna /ariete .....e come saranno queste loro parole diverse,che prove dentro il mito devono affontare,come lo risolvono....una luna Artemide si comporterà diversamente da una luna Demetra .hanno compiti diversi da affontare perchè la loro storia/mito è diversa
e questo segna e descrive e narra a noi le sfumature UTILI E NECESSARIE...per capirci davvero...SOLE sì ad es.Leone ma unici e speciali...

boh

possiamo provarci...tante favole da leggere dentro i ns zodiaci e da risolvere..senza tralasciare prove,passaggi

naja
 
inserita il 26/03/2008 08:58:35

- cara Aral,

per favore, puoi ripostare i tuoi dati.. non so più dove reperirli..
Poi proviamo a parlare degli archetipi e dei miti.
Bacio Lidia

Lidia
 
inserita il 26/03/2008 09:00:07

- care amiche,
possiamo cominciare con il viaggio eroico.. del suo segno solare.. e poi possiamo vedere quali sono gli archetipi che contaminano il suo sole..

Bacio Lidia

Lidia
 
inserita il 26/03/2008 09:03:45

- cara Lidia

...eccomi....Udine, 10/12/1969 4;15

ciao Lara

aral
 
inserita il 26/03/2008 09:21:25

- cara Lidia

...è già aperta una discussione sul mio tema dal titolo...tema natale di Aral....

...avevo provato a interpretare il mio sole e la luna come personaggi di una favola ... però è divertente....

baci Lara

aral
 
inserita il 26/03/2008 12:57:13

- cara aral
ho sbirciato il tuo tema e in attesa di indicazioni da Lidia...non so a intuito mi ha colpito lo stellium in 2à e in particolare la Luna congiunta a mercurio e quel PLUTONE che dall'11à manda molti aspetti...chiudo gli occhi e La tua LUNA...ti posto alcuni spunti su Artemide-un aspetto della luna perchè sento che un pò ti appartiene...lo leggi e mi dici...se ti ci ritrovi poi..proviamo a collocarlo meglio

Apollo e Artemide, fratelli gemelli con un temperamento molto simile, formano una coppia ma senza alcun legame amoroso .. la scissione dell’androgino?
Sono, generalmente, considerati figli di Zeus e della prima moglie, Latona.

Si dice che Artemide nascesse un giorno prima del fratello e che le venne data subito la capacità di aiutare la madre a partorire Apollo. Come lei precoce, visto che appena nato con la sorella si mise alla caccia di Pitone.

Entrambi, come dei dell’Arco d’Argento, simbolo della luna nuova, appartengono inizialmente al culto lunare. D’altro canto sono nipoti della Titanessa Febe “con la corona d’oro” (madre di Latona), la triplice dea Luna. Da cui Febo Apollo che appare di notte con il suo arco e brilla come la luna.
Febo significa splendente e così era chiamato Elio, a cui successivamente si sovrappose Apollo, venendo a unificare in sé entrambi gli aspetti soli-lunari .. “oscurando” la sorella.
Di Apollo si parla più che di Artemide.
Il primo è caro a Zeus al punto che mai il signore degli dei si irrita contro di lui. Solo una volta si infuriò (quando Apollo per vendicarsi di lui uccise i Ciclopi) ma la madre intercedette per lui, salvandolo dal Tartaro, cioè dall’esilio infinito, nonostante l’irriverenza e le empietà, molte contro la Madre Terra, di cui seduce o tenta di sedurre con prepotenza le sacerdotesse.
Per molti versi, è decisamente un olimpico. Per altri va ben oltre. Egli è anche il dio degli Iperborei, mitico popolo altamente evoluto, pacifico e felice, che rimanda alle Isole dei Beati dell’età dell’oro.
La seconda, eterna adolescente nel mondo olimpico, risulta più legata al culto della Grande Madre (e come questa, quindi, passa in secondo piano) e con delle caratteristiche più emancipate.

Gli attributi di Apollo sono l’arco, la lira a sette corde e l’alloro.
Il primo, falce lunare, ma anche strumento con cui il dio lancia le sue frecce-raggi solari, simboleggia il destino e altresì, teso verso l’alto, la purificazione di pulsioni e desideri.
La lira, inventata da Hermes (o da una delle Muse), è lo strumento dell’energia e armonia cosmica. Rappresenta l’ispirazione e la divinazione.
Anche l’alloro, simboleggia la divinazione, prerogativa originariamente femminile (la Pizia lo masticava o sui suoi fumi si sedeva per vaticinare) di cui il dio si impadronì. Come pure significa, in relazione a lui, l’immortalità e la vittoria spirituale più che materiale.

Il suo numero è il sette, numero sacro, che significa un ciclo completo, "perfetto", da cui procedere verso un rinnovamento.
Le cerimonie apollinee si svolgevano il settimo giorno del mese, a celebrare la genesi del dio nato di sette mesi, che i cigni sacri testimoniarono volando sette volte attorno all’isola in cui nacque.

Indubbiamente questo dio poliedrico (musico, poeta, profetico, guaritore) è una divinità complessa e contraddittoria. La sua storia è una delle più confuse.
Semplice dio pastore da un lato, eloquente e saggio dall'altro; a volte vendicativo e violento (con furbizia e prepotenza si impossessa di alcune di quelle che poi diventano le sue arti, in questo simile a Zeus) altre dio dell'amore e della pace.
Il suo percorso evolutivo, che passa attraverso la sperimentazione delle pulsioni, porta all'armonizzazione e unificazione degli opposti .. introiettando gli attributi del Femminile-sorella?


L’arco è anche emblema di Artemide, quale rappresentazione della Luna e del destino.
Selvaggia dea della natura e cacciatrice, è la Vergine per eccellenza, nel senso di “libera da vincoli” (tendenza aquariana), e quindi che sia anche una divinità orgiastica (peraltro con un significato rituale sacro) non dovrebbe stupire.
Dea del parto, non solo salvaguarda la nascita e le donne gravide, ma protegge anche lo sviluppo dell’essere umano, nonché la purezza (nel senso di integrità).
Non può quindi che essere refrattaria a sottomissioni e intrighi amorosi, alla prevaricazione maschile. E vendicativa verso ogni affronto a questi valori.

Più che in opposizione ad Afrodite, il suo è uno “stato diverso”. In un certo senso un “femminile” immaturo perché non ancora fecondato dal “maschile”. Oppure un femminile pari al maschile (1+1=11 aquario).
E’ fortemente Androgina, così come Apollo risulta per certi versi (e in alcuni dipinti) piuttosto femmineo. Sono il lato “scisso” che reclama la “ricomposizione dell’intero”?
Il partecipare e presiedere alle danze in cui gli uomini ballavano con movenze femminili e le donne si ornavano la testa con simboli fallici assume, in quest’ottica, il significato di rito iniziatore all’altro “genere” necessario allo sviluppo completo dell’essere.

Altri suoi emblemi sono la cerva e l’orsa, che rappresentano la fase iniziale dell’evoluzione, e l’ape :
api erano chiamate le sacerdotesse collegate ai riti di iniziazione e trasformazione.
La caccia al cervo simboleggia la ricerca della saggezza. Le corna del cervo, che gli uomini si mettevano in testa durante le feste in suo onore, rappresentano i ritmi ciclici (lunari) per la peculiarità di rinnovarsi periodicamente.
L’orso è anche in rapporto col culto astrale e Artemide, regolava il corso delle stelle, prima che Zeus.

L’ape, dai molteplici significati, rappresenta anche l’esagono (per analogia alla forma delle celle dell’alveare) e Artemide è nata il sesto giorno.
Sei (consacrato nell’antichità ad Afrodite, come dea dell’amore fisico) è il numero non solo dell’uomo fisico, ma anche della creazione e del cammino mistico del diviso che ritorna all'unificazione.
La sesta casa, in analogia col segno della “Vergine”, è l’ultima “interna”, cioè soggettiva, quella della “crisi” del confronto col mondo fuori di se, della purificazione prima di iniziare il viaggio verso il fuori di se (l’altro in settima). E Artemide nasce il sesto giorno per aiutare la madre a mettere al mondo Apollo, il dio del settimo giorno.

boh...intanto è carino leggersi un mito



naja
 
 
 
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