- Cara Aral
smack...smack e non ti dimenticare i "taccuini di viaggio"....stavolta falli tenere a Marte abbracciata a Venere....magari arrivano dalla finestra come.......

cara Chiara
non ho capito bene cosa volevi dire....
per assecondare la tua "metafora-simbolo astrologica"

il cerchio-sole..
guarda caso..è semmai rappresentato nel puntino-come individuazione dell'IO- quindi anche e soprattutto le parole

e in tutto quello che "oltre il puntino" è l'inconscio-il SE'.....quindi "senza parole"

semmai è interessante che quell'ombelico del mondo che NOI OCCIDENTALI associamo alla parola -IO ,invece sia anche MOLTA PANCIA e che forse la pancia ci aiuta perche ci fa SENTIRE quello che nel buon senso comune esprimiamo cosi:
"non so come dirlo"....senza parole...

però se ci spieghi meglio...magari troviamo SENSO e NON PAROLE...anche fra noi...
ciao
naja

- No... le parole sono mercurio... sono tante si spezzano, si moltiplicano e possono anche ingannare anche. Possono allontanare facilissimamente dal centro.

Il centro in fondo anche quello è un punto. In astrologio è il cerchio del sole col punto in mezzo.

Richiama all'unità.

Il cerchioastrologico certo è fatto di mille sfacciettatura. ma se lo si vuol tenere insieme non sono tanto le parole che servono, ma l'unità della coscienza . Fra le cui caratteristiche principali spicca la volontà.

ciao,
chiara

- scusa per tutti gli errori di ortografia.


chiara

- Care, IL CERCHIO...un percorso, l'essenza della ricerca interiore,

credo sia normale dopo averlo interiorizzato, avere la sensazione di essere nuovamente al punto di partenza, ma in realtà così non è, perchè saremo saliti di un gradino di quella scala (simbolo ascetico) nella nostra ricerca della consapevolezza che non deve mai essere fine a se stessa perchè possedere l'infinito non è per per gli uomini, ma è pur sempre un bene e ritengo sia una grande fortuna possedere la volontà che ci spinge verso questa ricerca infinita.
con affetto, solerossella

- Cara Lara,

non credo che tu abbia messo troppa testa in quello che hai scritto, anzi penso proprio che tu ci abbia messo il cuore .....e quando ci si mette il cuore non rimane altro che ARRENDERSI, AFFIDARSI e AMARE!

Già il bisogno di capire sempre tutto può essere una fuga dal cuore, dal sentire ....perchè quando pensi non senti...

Cara Naja apetta spettinata,

sono dovuta andare a vedere bene sul vocabolario cosa si intende per disincanto, perchè da come l'avevi messa tu mi sembrava una delusione, invece trovo che significa: situazione spirituale che implichi il superamento di un'illusione, di una visione deformata della realtà... e allora credo che sì, in questo senso io e Lara ci troviamo ora in questa fase di disincanto, dove il caro Nettuno da due anni in aspetto alla mia Venere e tra poco a Marte e alla Luna, e a lei al suo Marte, ci sta facendo rendere conto dell'inafferrabilità della vita, della nostra piccolezza davanti all'immenso.
Ciò personalmente mi dà tanta pace, tanta serenità e tanta apertura agli altri e oggi prego Nettuno che faccia entrare bene in profondità questo suo messaggio, perchè mi fa stare proprio tanto bene, ma tanto tanto bene!!! ...senza essere una fuga dalla realtà, bensì un invito all'umile confronto e condivisione.

Buona settimana a tutti!

Chiara Inesia

- cara Chiara Inesia,

...il mio nettuno adesso ha iniziato la cong.a marte poi sarà trigono a giove, sest.alla luna e in quinconce a plutone...

...e condivido ASSOLUTAMENTE il tuo sentire....è una sensazione veramente meravigliosa....di RESA...è un deporre le armi....

...mi sento infitamente più piccola e limitata....ma VA BENE COSI'...ora capisco che prima ero arrogante nel pretendere di CAPIRE TUTTO...tutti i perchè e i percome della vita....

...ma chi sono io per CAPIRE il senso della realtà e della vita....???!!!

...per quanto mi possa tormentare e interrogare....rimmarrò pur sempre IGNORANTE e limitata....

...poi magari ci saranno delle ricadute (eh..plutone...!!) ma mi sembra l'inizio di un bel cambiamento...

buona settimana anche a te

lara

- Colgo lo spunto di Chiara Inesia prima di un mio eventuale discorso, nel quale parlava di persone senza istruzione ma felici più che mai: mi ha fatto venire in mente ciò che diceva Sir Bertrand Russell, noto matematico, filosofo "La persona più felice che conosco al mondo, è il mio giardiniere."
A questo punto, come si inserisce Maya? davvero interessanti le riflessioni che avete fatto sull'apparente utilità-inutilità del tutto, e sulla grandiosità d'impatto di questo cerchio, che sibillino, sembra sia essere talmente evidente, e sia totalmente nascosto: una sorta d'INCANTO, per usare le vostre parole, o un glifo superiore, nei quali sono inscritti i 12 segni, la ruota delle case, ecc ecc. Quasi che attraverso di esso si possano cogliere le volontà cosmiche, i disegni grandiosi e primordiali, e allo stesso tempo, una dialettica filosofica e psicologica di altissimo livello.
E' indubbiamente uno strumento senza tempo, essendo antichissimo e usato in diverse culture; concordo con la visione nel vedere il cerchio come infinito e il quadrato come espressione della terra e dell'uomo, della misura e della realizzazione; lo vedo anche come sforzo costruttivo, il sostenere mentre si crea, il sudore dell'architetto.
Ma dal quadrato ad arrivare al cerchio, ce ne passa; la prima cosa che hanno fatto gli antichi è stata mettere una visione tridimensionale su una superficie tabulare orizzontale, in modo da toglierne una e cogliere il disegno d'insieme anche se non vivente. E' nata così la rappresentazione del mondo su carta, un surrogato di questo rapporto sferico-quadrato non ancora risolto: perchè se il quadrato è misurabile, -ricordiamo le centuriazioni romane, e la città Ippodamea- la sfera sfugge, ogni punto può essere uguale ad un altro, si perde nell'infinito, non si ha un criterio, ogni punto della superficie ha uguale distanza al centro, la superficie è curva, non c'è un inizio e una fine.
E' difficile così trovare un punto d'inizio e una fine anche per il nostro oroscopo, e sapere di quanto siamo progrediti o meno; ci aiuta la consapevolezza in questo, e il mettere in luce certi schemi piuttosto che altri; mantenere una visione d'insieme che sappia cogliere un disegno, una motivazione più netta delle altre, una linea generale di azione e di movimento: tralaltro, la stessa tecnica, se così si può chiamare, si applica al tema natale, a questo INCANTO che viene preso in un'ottica globale per poter essere compreso, questo disegno vivente (perchè è continuamente dinamico) che non può essere sezionato a scomparti; mentre si disamina un lato, qualcosa è già cambiato dall'altro, e così sfugge l'Idea: ogni tema natale penso sia un incantesimo, come lo è la persona, che rifulge di vita propria, secondo un originale disegno di attuazione: e per comprendere meglio tanti aspetti, bisogna immedesimarsi e comprendere le linee guida di questa complessa trama di fili, di luci e ombre. Non è possibile comprendere totalmente l'oroscopo di una persona, poichè il nostro personale punto di vista ci è d'ostacolo, e ogni cosa che osserviamo, cambia con noi, secondo il principio di indifferenziazione di Heisenberg. Si osserva così che l'astrologo o chi legge il tema natale non può superare sè stesso, e il livello di consapevolezza del consultante; in tutto questo però, sono nascosti, evidenti, trapelati, magnificati, sibillini, dinamici, autonomi, sornioni, immutabili, i glifi di questo splendido albero astrologico dalle tante foglie e dai tanti significati, il cui fine e il cui mezzo ci continua ad affascinare da millenni.

- Bella citazione Archy,

me la ricorderò ....forse è vero che chi è a più contatto con i cicli della natura fa molta meno fatica a vivere ...perchè è connesso e tutto fluisce da sè. Chissà?!
Ciao a tutti!

Chiara Inesia