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Astrologia
   
  MIASORELLA
discussione inserita da natalibera
 
leggendo del post di Mettuno sul blog mi è saltata all'occhio la sua luna/nettuno e mi è venuta in mente mia sorella.
Difficile parlarvene con obbiettività, perchè le voglio bene ma sento crescere dentro di me un rifiuto , piano piano.. inizio a non poterne più. Mi provoca dolore questa sensazione e vorrei analizzarla. Cercherò di essere sintetica. anche se la vedo ardua. Mia sorella è ammalata dalla nascita. Ora niente di ereditario o genetico. Ma da quando era neonata ne ha sempre una, sempre in versione virulenta o con un quadro clinico così assurdo che nessuno mai ci capisce davvero nulla.. a lei un virus influenzale si trasformava in una gastroenterite fulminante.. un'otite le perforava entrambi i timpani.. un inverno più freddo geloni piaghe e infezioni.. potrei fare un elenco infinito di queste cose. sino al più eclatante. Entrata in ospedale per un'operazione di setto nasale deviato ne è uscita con un occhio completamente cieco e l'altro l'ha perso nei due anni successivi. Questo da un punto di vista fisico.. tornando alla luna, che lei ha opposta a nettuno , asse XI/V, gemelli sagittario.. ecco la cosa che mi angoscia di più. Lei ha marte e saturno entrambi in dodicesima.. insomma nn una passaggiata, prove continue.. e ok.. ma è anche incredibilmente fragile da un punto di vista psichico. Gli anni delle superiori e i primi dell'università sono stati un incubo, hanno tolto ai miei anni di vita, incrinando pesantemente anche il loro legame di coppia e togliendo gioia e sorriso a tutti. Abbiamo passato anni su e giù da centri di igene mentali, pronti soccorsi,reparti psichiatrici,terapie intensive. Abbiamo avuto allucinazioni uditive olfattive visive episodi di autolesionismo episodi di simulazione di malattie episodi di simulazioni di violenze fisiche bugie/convinzioni malate che hanno rischiato di coinvolgere anche da un punto di vista legale gente che nn aveva ne arte ne parte.. anni in cui ci veniva detto che era una schizofrenica gravissima pericolosa per se e per gli altri.. poi che era solo leggermente borderline.. poi nel frattempo anoressica come dimenticarselo.. nel frattempo aveva smesso praticamente di andare a scuola, nessuno osava chiederle nulla, zero responsabilità.. lei era malata poverina... sino a che un bel giorno è completamente rinsavita (?) si le è rimasto un atteggiamento conpulsivo che la porta a vedere in ogni uomo un potenziale padre per un agognatissimo figlio.. ma sostanzialmente è stata diagnosticata capace di intendere e di volere.. E io sono qua che sono stanca di nn poter mai avere un momento sereno, di nn poter mai parlare con mia madre di altro che nn siano i suoi problemi, di avere la sensazione che è sempre una situazione di finta quiete. E quando vedo i meravigliosi lavori di bricolage che realizza da CIECA mi viene da mettermi a gridare scrollare forte lei e scrollare mia madre e gridare loro di aprire gli occhi. Ma nn posso perchè passo per la crudelissima e menefreghista sorella maggiore che nn crede sino in fondo alle sue molteplici sciagure e che nn riesce a compatirla e scusarla sempre.
Nn credo di essere stata abbastanza chiara e lucida, sono anni di sofferenza macinata in solitudine. Nemmeno con l'analisi ho tirato fuori questa cosa , anche perchè mi sa che per dipanarla saranno cavoli amari e sono un po' stanca.. vorrei riorganizzarmi dopo l'ultima rinascita dalle ceneri. Il fatto di aver messo queste sensazioni sul video già mi fanno sentire meglio e se nn avrete voglia di sciropparvi tutto il papiro nn importa, mi sento cmq già ascoltata :)

i suoi dati 02/05/76 11.30 MI

Luisa

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 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 26 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 10/10/2007 19:09:49

- Cara Luisa,
ti abbraccio forte. Credo sia molto bello che tu possa raccontare qui tutto ciò.
Esistono dolori e sofferenze di tanti tipi, sono diversi e non si possono paragonare i dolori.
Si può solo per un attimo sentire l'altro e immedesimarsi, per quanto possibile, in ciò che prova.
In questo può essere, se c'è, e credo di sì, la consolazione.
Non so se si possono dar consigli. Non credo. MA dal cuore mi sgorga anche di dirti cerca di pensare a te, debellando i sensi di colpa, cerca di non farti "mangiare", o almeno il meno possibile.
Quando pensi al futuro immagina che ci potrà essere un modo in cui potrai accudirla senza farti fagocitare, se non è questo che vuoi. Abbi il coraggio di essere un pò, come dire, "cattiva". Può darsi che se trovi questo coraggio, quando sarai disposta ad esserlo, forse non servirà che tu lo sia fino in fondo, forse qualcosa si disporrà magicamente in modo più positivo e risolutorio.

Nella mia famiglia, la sorella di mia madre ha 2 figlie, una della mia età, l'altra più grande. Questa a 19 anni si è ammalata di epilessia. E' stato uno sprofondare sempre più, ha lasciato il fidanzato che nel frattempo aveva avuto un grave incidente ed era rimasto sulla sedia a rotelle, lui poi si è rifatto una vita, lei no. E' diventata gradualmente un mostro, negli anni ha tiranneggiato la sua famiglia, inviaschiata tutta in un rapporto di amore odio con lei, per cui le facevano tutto (lei era capricciosa, testarda, voleva continuamente che le si facessero delle cose, adduceva la sua malattia a motivo della condizione privilegiata di malata le cui richieste venivano prima di ogni altra cosa, snervando tutti, coi suoi tempi lenti, con le sue richieste assurde).
La sorella, cugina con la quale da piccola giocavo tanto, per aiutare la madre che aiutava la sorella, quando si è sposata e ha avuto 2 figli è rimasta lì con loro: la sua figlia più grande, (una psicologa aveva consigliato a mia cugina di non far vivere i bembini in quell'ambiente)a 20 anni tenta il suicidio da una finestra del 2° piano, le diagnosticano schizofrenia, ingrassa gonfia di medicinali, sogna disperatamente un uomo con cui fare un figlio e vive dipendente dalla mamma anche per andare al bagno. La cugina più grande, ora, è in istituto, su una sedia a rotelle, vive del suo mondo, una vita andata così, dietro a 3 fissazioni mai cambiate....E sì che di per sè l'epilessia non fa finire la gente in questo modo.

Quando qualche anno fa ero in analisi, la psicologa mi aiutò a capire che per me frequentare questo ambiente (mia madre era la salvatrice del mondo del parentado sofferente, che orbitava a casa nostra) era per me UN PO' venefico (anche perchè ancora vigeva la fusione emotiva di tutti i componenti della famiglia, parenti compresi, per cui ogni volta era uno sprofondare in una melma comune). IO forte di ciò ho cominciato a rarefare le mie visite. Avevo cominciato a decidere di essere anche un pò cattiva. Oggi penso a quella mia cugina nell'istituto, all'altra con la sua delusione nella vita e l'attaccamento a un dovere triste, ripetendo forse lo stesso ritornello della madre ("Cristo m'ha dato questa condanna", ripetuto per tutta la vita). La mia zia, ormai anziana, non vedeva forse l'ora di tornare bambina pure lei e ora si è allettata, non cammina più nemmeno e si lamenta dei suoi dolori, curata dalla figlia..della quale non mi pare abbia tanta pena....una desolazione così totale!
Io me ne sto lontana, eppure sono miei parenti, è un pezzo di famiglia mia, di radici...belle radici....come sabbie mobili.
Non è come avere una sorella, certo, non faccio paragoni, io me la sono sfangata, solo la coscienza di accettare che per loro non posso fare niente, per me posso lavermene le mani, penso che non sono certo "buona" a starmene fuori....ma penso che prima di tutto abbiamo il dovere di stare bene noi, poi possiamo essere di aiuto agli altri, se possiamo, se volgiamo, se abbiamo gli strumenti. Non so, non mi pare di averti aiutato granchè, è molto triste e pesante.....spero che qualcosa possa illuminarti e non farti sentire troppo incastrata ....sei natalibera, tesoro, e anche questo ha un prezzo...
Un abbraccio.
Bruna

(Lidia dice giustamente che la patologia non la puoi vedere dal tema che ex-post; forse alla fine tutto è una scelta e noi dobbiamo lasciar andare ognuno con le sue, di scelte....)
Hai la mia comprensione, l'unica cosa che sento di poter fare per te

Bruna
 
inserita il 10/10/2007 20:04:56

- cara Natalibera,
il tema di tua sorella mostra indubbiamente delle difficoltà. Sempre difficile a priori poter stabilire qualcosa del genere che tu racconti. INfatti, il tema natale non ci dice mai l'entità di un problema e quindi, c'è da pensare che quella congiunzione in 12a casa tra Marte Saturno, con quest'ultimo che va in quadratura a Venere e a Urano.
Certo è una configurazione ostica, che può portare ad una assoluta mancanza di autostima e di valore personale.. oltre che difficoltà di salute (in quanto Saturno è il signore della VIa casa) ben compensato però da quella potentissima luna che ha trovato nella malattia una forma incredibile di potere (trigono con Plutone).
Ovviamente lei ha un grande bisogno di essere al centro dell'attenzione e, a mio avviso potrebbe anche soffrire anche di mitomania; una modalità per ottenere attenzione con forme del tutto fuori dall'ordinario.
Certo, c'è profondo il tema della realizzazione, per lei fondamentale e non so quanto vissuta o ricercata in modo attivo.. come vuole il suo Sole che, essendo congiunto a Giove, le fa dilatare le aspettative togliendole poi certe potenzialità di realizzarle.
Certo, le difficoltà ci sono.. ma ognuno poi risponde ad esse nel modo che ritiene più consono a soddisfare certe parti di sè.
Indubbio che avrebbe anche potuto cercare attenzioni in modo più tranquillo e meno accentratore..ma bisogna tener conto che ha un ascendente Leone che forse lei non ha mai elaborato.
Il tema del possesso può mostrarsi proprio nell'accattivarsi tutte le attenzioni prima della sorella e poi genitoriali e di chiunque sia attorno a lei.
Il tuo lavoro di distacco è fondamentale in modo da non essere più ferita da lei e da avere i tuoi giusti confini.
Ora avrà tutti i trigoni di Plutone: necessiterà di qualche cambiamento e c'è da sperare che sia nella giusta direzione.. Lei deve diventare indipendente ed è molto distante da questo obiettivo.. perchè è dipendente dal suo potere!
Un abbraccio per la forza che hai mostrato e ancora mostri.
Lidia

Lidia
 
inserita il 10/10/2007 22:42:17

- Cara Luisa,parli di tua madre,della responsabilità che ti lega a tua sorella,del fatto che dovrai occupartene tu,un giorno,che non puoi abbandonarla. Ma qui l'unica persona abbandonata sei tu.
Non puoi sapere cosa succederà domani,non puoi cambiare la vita di tua sorella,non sei un medico e non sei Dio:non hai tutti questi poteri.
Hai però responsabilità verso te stessa:dove sono i tuoi sogni,i tuoi desideri?

Ti dirò una cosa:qualche mese fa ero così presa dalla rabbia verso la mia famiglia,dai rancori e dalle rivendicazioni da riuscire a vedermi soltanto come mi vedevano loro...e non mi piacevo affatto. Non riuscivo a trovare quello che ero veramente perchè avevo sigillato e cancellato molto bene i miei desideri:è stato il mio modo di reggere la situazione complicata che ho vissuto.
Poi ho avuto un'illuminazione:io,che sono cresciuta occupandomi degli altri,non ero capace di volermi bene. E allora sono andata a cercare una fotografia di me,bambina,e me la tengo qui sulla scrivania. E' a lei che devo ridare tutto quello che le ho negato,le attenzioni,la cura. Guardo quegli occhioni vispi e penso che avesse molte speranze e che io l'ho delusa. Ho cercato di fare da madre agli altri,ma non a me.
Ora mi sono messa al primo posto:proverò a darle quello che desiderava,e in questo modo spero di imparare a volermi bene.


Stefania
 
inserita il 11/10/2007 09:20:18

- Cara Stefania, e cara Luisa,
credo che sia fondamentale a un certo punto scegliere, e decidere, di fare da genitori amorevoli a noi stesse.
Forse è proprio così che si diventa "grandi", partendo dalla bambina ferita che abbiamo deluso, ma senza colpa, per cui dobbimo subito cominicare a perdonarci di queste mancanze, nel qui ora, e cominciare così ad amare la bambina.

Siamo tutte sullo stesso cammino....

Vi mando il mio affetto, e un sorriso dolce.

Bruna

(Luisa, anche la mia Venere è in Acquario, mi trovi troppo sdolcinata??? Scherzo, un pò sai, ma i confronti soo sempre illuminanti....forse una base di cinismo invece ce l'ho anche io, forse la venere è in Seconda quindi una dolcezza a recupera....Che infinite sfumature, eh?)

Buona giornata

Bruna
 
inserita il 11/10/2007 10:10:04

- Dici bene,Bruna,ad un certo punto occorre scegliere e decidere. Io non ho scelto,e la batosta mi è arrivata sulla testa,"obbligandomi" a scegliere,togliendomi fisicamente la persona della mia simbiosi.
E' stato come dirmi:se non vuoi farlo con le buone...lo farai con le cattive...una nettissima quadratura di Nettuno a Sole e Luna,contemporanea alla quadratura di Lilith,sempre a Sole e Luna,Marte e Mercurio congiunti a Venere e...Saturno congiunto A Mercurio,all'ascendente.
Ecco il punto:prendersi la responsabilità delle scelte,prendere le decisioni,e cercare di comprendere,continuamente,cosa stiamo combinando e dove cavolo siamo finite a furia di camminare con la benda sugli occhi e girare su noi stesse,come ipnotizzate.


Stefania
 
inserita il 11/10/2007 10:31:32

- Cara Luisa e care amiche che hanno nella loro famiglia e devono convivere con situazioni frustranti e logoranti da cui non si riesce a vedere fine.

le vostre sofferenze mi fanno pensare sempre di più che c'è un disegno, non so dire da che cosa è dettato, da cui non si può sfuggire, ma da cui ci si deve "salvare" in qualche modo, partendo, come dici tu Stefania, a ripercorrere il cammino da quando eravamo bambini, riprendendoci " l'amore, gli affetti, le attenzioni, il conforto..." che ci spettavano di diritto.

Se non ci è stato dato, perchè il mondo ci è cascato addosso con qualche disgrazia, sia una madre, sia una sorella, sia una persona molto vicina..., non resta altro che riprenderci la nostra vita cercando di darci "noi" quello che avrebbero dovuto darci gli altri.

Scusate se non riesco ad esprimermi bene e con parole piene di sentimento come molte di voi riescono a fare, ma non per questo io non "sento" queste urla di dolore che emergono dal vostro cuore e mi domando: cosa posso fare per alleviare questa sofferenza?

Stefania, mi piace molto quell'idea di mettere la foto di quando eri bambina per darti le coccole e le attenzioni di cui hai bisogno "adesso", per ricostruirti dentro gli affetti e le emozioni rivivendo i ricordi dell'infanzia.
Imparando a "volersi bene" si può raggiungere la consapevolezza che non dobbiamo aspettare che gli altri ci diano quello che riusciamo a darci da sole, il percorso sembra lungo ma non è impossibile.

Spero di non aver detto qualcosa che urta la vostra sensibilità, è che mi dispiace sentire che le persone non riescono ad avere un pò di "sano egoismo" e non riescono a distaccarsi da una sofferenza inglobante, avvolgente e limitante di una vita che magari poteva essere più serena.

Vi abbraccio con affetto lilli

lilli
 
inserita il 11/10/2007 11:19:37

- Cara Lilli,le tue parole sono piene di sensibilità e la tua vicinanza è tangibile.

Cara Luisa,spero che tu legga nelle mie il tentativo di fare un piccolo squarcio nel groviglio di doveri,sensi di colpa,rabbia,stanchezza in cui mi sembra di vederti. Sono le parole che avrei voluto sentirmi dire io,quando ero nella tua situazione,ed è con questo intento che ho scritto,perchè mi ricordo che tutto quello che mi dicevano gli altri mi scivolava addosso come acqua fresca,e io continuavo a non vedere-o non volere- vie d'uscita.
Un abbraccio forte a tutte.


Stefania
 
inserita il 11/10/2007 12:18:16

- Care tutte,
vi assicuro che negli ultimi anni ho cominciato ad impegnarmi sulla via del sano egoismo, ed intendo continuare. L'importante è magari non sclerotizzarsi mai su un'unica posizione, essere sempre pronti a rendersi flessibili( la cosa davvero più difficile, visto che bene o male cerchiamo sempre punti di riferimento).

Credo che accettare di essere "egoisti" in questo senso significhi poi alla fine ridimensonare l'onnipotenza del bambino bloccato che ancora spera di salvare tutto il mondo per essere salvato lui. Accettare il nostro limite consente credo di contattare il nostro potere, più limitato forse, ma vero e capace di incidere sulla realtà.

Sono giorni meravigliosi questi, perchè parlare con voi mi dà grandi stimoli per afrontare la via e le cose.

Lilli, sai, credo che le parole di ognuna siano poetiche e piene di sentimento, ogni voce nella sua diversità e specificità assume incredibilmente un valore immenso perchè risuona insieme ed accanto alle altre....e ognuno si può arricchire dell'estensione dell'altro come se fosse propria...del resto non è verso il tutto che andiamo? Un Tutto in cui le parti sono fuse ma consapevoli di sè allo stesso tempo.

Un bacio
Bruna

Bruna
 
inserita il 11/10/2007 14:09:35

- Care amiche questi giorni sono concitati da un punto di vista lavorativo, la connessione casalinga latita ma un attimo di tempo per leggere e scrivere lo voglio trovare.
Ringrazio tutti per le parole e le attenzione, nn abbiate remore nel dire la vostra, se avessi avuto problemi a confrontarmi con vedute diverse dalle mie nn avrei postato nulla J
Avete ragione nel ricordarmi che nn bisogna farsi inglobare , che ci vuole distanza e quella c’è già . Ci si vede quotidianamente ma solo per poco, un saluto e via. Di tutte le varie traversie ne ho un eco lontana, loro più o meno sanno come la penso e quindi mi dicono il minimo indispensabile. Però il dispiacere rimane, rimane per gli anni sacrificati, per i miei, per lei e per me e mio fratello ( lui poi è il figlio rinnegato perché ha osato mettere indubbio la totalità della nn visione di mia sorella). Penso anche alle meravigliosi doti artistiche di mia sorella e a quanto avrebbe potuto fare . E penso anche alla sua fragilità, al suo bisogno di sentirsi amata, al suo ego distorto e sofferente . Per ora son qui e osservo, tante cose ancora devono arrivare, la causa contro l’ospedale l’anno prossimo, il nuovo lavoro che inizierà a breve, una nuova storia d’amore ( di questa sinceramente sono MOLTO impensierita) e poi basta.. vorrei parlarne con mia madre, ma è come sparare sulla croce rossa.. e quindi ripeto, per ora osservo un po’ in sbieco, da lontano.. ma nn troppo.
Grazie ancora, è un vero piacere constatare ancora una volta che sapendo cercare nella Rete si trovano delle perle di incredibile valore, se mi permettere e facendo un’eccezione alla mia venere vi bacerei tutte/i.


natalibera
 
inserita il 11/10/2007 16:58:35

- cara Luisa,

non sono intervenuta prima perchè la tua è una situazione così delicata che mi sembrava banale qualsiasi commento.

Voglio però farti sapere che ti stimo sempre di più...la tua vita non deve essere stata per niente facile.

Sono sicura che il tuo sole sagittario saprà trovare un senso profondo a tutto ciò alleviando un pò la tua pena, se possibile.

ciao

Lara

aral
 
 
 
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