- Cara Marilanda, mi permetto di intervenire sul tuo tema, in attesa degli interventi di Lidia.
Il tuo progetto Sole in decima in Capricorno richiede un lavoro sull'autonomia in generale, ma ribadito da Venere e Luna ed i loro aspetti, segni e case, che chiedono anche autonomia emotiva. Anche dalla madre a cui tu sei particolarmente legata e che ti "impedisce" di spiccare il volo, ma non nel senso che sia lei ad impedirtelo, sei tu che non hai ancora trovato probabilmente l'equilibrio fra il maschile ed il femminile dentro di te ed è questa la resistenza principale. Elementi di sprone ce ne sono parecchi, ma dovresti lavorare ancora sull'opposizione Sole-Luna. Il futuro transito di Plutone che prima interesserà la Luna e poi più in là il Sole, ti aiuterà sicuramente in questa trasformazione, non è da temere anzi è da accogliere così come si manifesterà anche se la trasformazione non sarà indolore, perchè ci sarà qualcosa da abbandonare, da lasciare andare per permetterti il cambiamento, che come sempre chiede il suo prezzo. Un caro saluto.

- Cara Nathalie,
grazie della tua risposta, sei stata molto chiara.
Nel senso che ho capito cosa si vede dal mio tema e che confermo pienamente con il mio vissuto fino ad oggi (a parte qualche dettaglio, non troppo importante credo).

Mi hai dato spunto per riflettere su cosa significa “indipendenza emotiva”, io tendo a portare tutto più sulla terra e sul concreto, e quindi sono a mio agio su tale livello: parlo di indipendenza economica, di scelte quotidiane, di pensiero, … ma emotiva… in questi giorni ho ripensato molto a quella casa IV in cancro dove ho la luna che mi impedisce di volare… forse sbaglio ma penso che in quella casa-zavorra ci siano sì mia madre (che ormai vivo in me stessa e non più in lei come persona) ma anche mio padre, mia sorella, mia nonna, ognuno con un carico emotivo che mi sono “bevuta” pari pari i primi anni della mia vita.
Mi sento molto stupida ma questa è la domanda che mi martella: come faccio a sapere SE e QUANTO sono autonoma emotivamente?
Le emozioni che provo partono da me, io le sento autentiche. Non riesco a dire che sono mie, non le possiedo, non scelgo quali emozioni voglio, le provo e basta. Cerco di gestirle quando diventano distruttive, certamente. Mah… continuerò a riflettere…

Anche riguardo l’equilibrio tra femminile e maschile, opposizione sole/luna, è argomento che conosco ma so di essere in alto mare: capisco ma non comprendo profondamente, cioè non so cosa dovrei fare o cosa dovrebbe succedere. Vivo la tensione questo sì, testa/pancia la chiamo io... è che con l'età l'energia per sopportarla è rimasta pochissima...

Per finire ho dato un’occhiata a Plutone, i transiti che dici avverranno tra un bel po’ di tempo, da un lato mi solleva ma dall'altro fremo all’idea di rimanere in questo stagnare fino ad allora.

Di nuovo grazie dell’attenzione.
Un abbraccio

- Già, bella considerazione quella di chiedere come si fa a sapere se e quanto uno sia autonomo realmente! Una misura ovviamente non esiste, ma il metro penso possa consistere nel fatto che ad un certo punto della nostra esistenza ci si rende conto che ci si può permettere di vivere e provare sentimenti ed emozioni anche intensi (per autonomia non significa non provare e vivere sentimenti ed emozioni, guai!)senza che questi alterino la nostra autenticità o peggio temere che provare sentimenti ed emozioni sia sinonimo di debolezza e vulnerabilità perchè è così che siamo stati educati e allora trasportare tutto sul piano materiale diventa più facile perchè controllabile, infatti il tuo Nodo Sud in Toro conferma la facilità a trattenere e possedere attraverso il controllo del territorio, mentre il Nodo Nord in Scorpione chiede di lasciare andare, trasformare gli aspetti pulsionali della personalità, del controllo, della manipolazione per fini egoistici, attraverso la relazione con l'altro (VII casa).
Buona giornata!

- Scusa Nathalie,
ho sempre fretta e mi accorgo solo ora che non ti ho più risposto. Ti ringrazio, sei stata gentile, continuerò a riflettere...


ciao

- Carissima, non ti preoccupare, è normale, io non riesco ad essere sempre collegata e costante, ci sono anche un mucchio di cose da fare ogni giorno, anche inutili forse, ma è cosi' la vita.
Comunque ho trovato tra i miei appunti di corso con Lidia ( ho fatto con lei il triennio e devo dire che è stata un'esperienza fantastica) riguardo invece l'autonomia affettiva e che si raggiunge quando si sa cosa si vuole (i bisogni affettivi) e si agisce per ottenere. che ne pensi?

- Gentilissima Nathalie
penso di essere proprio in una fase di confusione in questo senso, non so cosa è meglio per me ed anzi ogni cosa che faccio va nella direzione opposta. Penso che un tentativo rimasto sia quello del silenzio, chissà che mi si chiarisca qualcosa dentro, in passato ha funzionato, spero valga ancora...

Di nuovo tante tante grazie.

- Cara Nathalie
stasera girellando sono capitata qui e ho riletto tutto di questa mia discussione.
Ora non so bene come funziona, se ti capiterà di leggermi qui, ma siccome non mi va di aprirne una nuova proseguo questa e poi… andrà come andrà…

Ma che triste il quadro che vedo rileggendomi, lo stesso vecchio tormentone, che noia: la solita Milena (mi chiamo così) piegata in due da un dolore senza limiti, dilagante, annebbiato, che chiede confusamente un aiuto razionale senza essere in grado di recepirlo.
Tu davvero delicatissima e gentile Nathalie mi hai risposto sollecita e cauta proponendo, giustamente, un piano di “ragionamento” astro-logico coerente a questo contesto.
Io invece precipitavo, ho sperato di capirti, mi sono aggrappata alle parole, le ho messe in fila poi di nuovo sottosopra, ho cercato un dialogo, un appiglio logico che mi sostenesse, ma poi la mente si è come frantumata contro una roccia, e non trovando altra soluzione scusami tanto, ti ho chiusa fuori dalla porta dopo averti invitata ad entrare.
Ecco, ti chiedo scusa del mio sbam finale.
Anche se non so farne un buon uso conosco comunque il valore della disponibilità altrui, in questo caso della tua attenzione di cui ti ringrazio ancora tanto.

Parlavi di “capire ciò di cui ho bisogno e agire per ottenerlo”. Pur partendo da qui, semplicemente da questo forum, semplicemente non lo so, immagina la confusione…. Vorrei dirtelo, ma non lo so.
Ci ho pensato tanto: forse speravo in una risposta miracolosa?
Forse cercavo una soluzione-guarigione tipo ricetta del medico?
Forse sono qui per l’urgenza di una resa totale, legittimata solo attraverso l’impotenza altrui? quanto ho praticato questi giochetti…

E poi che fatica usare un linguaggio che non conosco…infatti meglio lasciar perdere...

Io che ho un cervello semplice con una emotività ingestibile, fatico un po’ a capire come facciate voi "esperti e studiosi" a interpretare tutto, proprio tutto ciò che siamo e tutto ciò che accade con la logica dell’astrologia, eppure vi ammiro e vi invidio sentendomi precluso il vostro talento.
Vi leggo incantata tracciare disegni intricatissimi, connessioni di idee irraggiungibili, immagini che si creano da un dialogo all’altro, archetipi che arrivano prestando corpo e colori dove il nulla dilagava, ... davvero affascinante, e quanto mi seduce quell’intimità dei canti-controcanti nelle discussioni, voci sommesse e voci gridate, risate, confidenze, vigile lucida amorevole sempre la presenza di Lidia, nelle parole scritte o nell’attesa nostra di un suo intervento…

Forse capirò più avanti, o forse no, se
studierò astrologia, o chissà cosa altro..
Ora mi godo la compagnia di voi tutti, un grazie speciale a te, uno a Lidia e un abbraccio
Milena