- Mmmmm... io ci credo.
Ci credevo... poi ho sbagliato e ora sono di nuovo orizzontale... a terra (saturno in cancro, mamma cancro).
Però ho il nodo nord in questo segno, per l'appunto... qualcosa vorrà pur dire...
buon compleanno e di nuovo auguri a tutti,
ciao,
chiara

- ciao chiara,

anche io ho saturno in cancro ma non colgo il tuo riferimento, cosa vuoi dire di preciso?

auguri

Cristina

- ciao chiara,

anche io ho saturno in cancro ma non colgo il tuo riferimento, cosa vuoi dire di preciso?

auguri

Cristina

- Che è un saturno lento, insicuro che ha difficoltà a strutturare ciò che desidera e la strada verso cui deve andare, che è facilmente influenzabile dagli altri, rinunciatario, ha paura ed teme continuamente di perdere l'appoggio e il sostegno degli altri, e soprattutto ha anche difficoltà a capire quello che deve fare e ascoltare le sue esigenze profonde, vuole rimanere indefinito, superficiale, invece di far parlare l'anima e condurla nel posto giusto...
è la mia visione, non è detto che sia quella giusta..., ti auguro di no.
Ciao!!!,
chiara

- cara Chiara,
il Nodo Nord in Capricorno è una buonissima cosa.. perchè implica un viaggio alla ricerca di un'autonomia.. non trascurando però il tuo "sentire", (nodo Sud in Cancro), qualcosa che hai già sviluppato e che deve assolutamente esserti di aiuto nei momenti in cui dovrai decidere cosa fare e dove andare.. non dimenticandoti mai .. che essere indipendenti non vuol dire essere rigidi o essere "senza cuore" come molti ritengono.
L'indipendente Capricorno.. se è compiuto, ha sviluppato anche la capacità di sentire e di aiutare gli altri; semplicemente non ne diventa dipendente o non ne ha bisogno per vivere.. nel senso che non deve neppure creare dipendenze per potersi sentire forte.
Un saluto Lidia

- Cara Lidia, io ho capito... E voglio sentire e strutturare ciò che penso.
La mia strada un po' l'avevo capita, mi sono isolata per capirlo, uscivo la mattina di casa , tutte le mattine per cercare. Mi sono isolata in campagna per ascoltare e vedere il mio futuro da lontano, in prospettiva, diciamo guidata "dall'anima", nel senso che volevo proprio uscire dall'ansia e confusione del passato e del presente. In linea con questa visione (il progetto?)mi sono proposta in vari posti. Seguivo il mio sentire per strutturarlo, cercavo nel turismo ecc.,luoghi dove vorrei agire e migliorare...
Poi tornando in casa mi sono lasciata convincere dai miei a fare il famoso corso di due anni, mi si è scatenata una bella depressione, perché non vedevo nessun sugnificato dentro e intorno a me. Sono stata disperata un sacco di tempo. I miei lavori, cercati col lumicino, sono arrivati e io non li ho presi..., perché non capivo più dove ero e quando cercavo appoggio o comprensione non lo trovavo (ora leggo che il leone che è riuscito a superare tutte queste cose ha fatto da solo ascoltando solo sé).

Mi sono lasciata convincere dalla quotidianetà, dalla vita normale, da quello a cui tutti si adeguano, da come gli altri mi vedono e mi vogliono, infilando in un tunnel in cui nel giro di poco tempo si dimentica tutto.
Ho sprecato i miei tesori.
Ora in mano non ho nulla di nulla e questi lavori, pezzi interi della mia identità nuova, più profonda e vera (e poi saturno in leone!) non ci sono. E sono di nuovo sconnessa e idifferente come prima.
Ora mi tocca ricominciare tutto da capo:
questo secondo me è un triste esempio, del mio di saturno in cancro.
Ritorno in collina?
Un forte abbraccio,chiara
un saluto, chiara

- Una cosa ancora più triste è questa mania del prendersi cura degli altri nei momenti sbagliati, invece di dire un sanissimo No.
Mi sono messa a fare il corso per insegnare, =occuparsi degli altri con attenzione e coinvoglimento ecc., quando stavo cercando me, ed ero insicurissima. Inutile negare l'insicurezza, no? Meglio passarci dentro. La mia nuova identità non aveva forma e cercava di venire fuori, con i suoi significati. Timorosa, ma anche appassionata.
Come si può anche solo pensare di insegnare una materia per di più che non si ama più, quando uno si sente così? E'una violenza terribile.
Come si fa a insegnare agli altri ed essere tutti lì, con i ragazzini indifferenti (sono ragazzini) e i genitori che ti assediano, quando l'anima vede chiaramente che in quell'istintate vuole solo cercare la sua via, stare attenta a dove mette i piedi, seminare nuovi frutti, e provarsi in nuovi territori, facendolo a modo suo, anche male o come veniva, ma con tutta l'attenzione che un processo del genere richiede. E'un momento delicato, bisogna sentire, osservare, provare... stare in silenzio, e conservare i propri segreti.
E'come se uno provasse a conoscersi per davvero per la prima volta.
Avevo capito che era importante sentirmi insicura, ammettere la mia insicurezza, ma difenderla da soluzioni facili.
Cosa c'entra inseganre, fare finta di essere tranquilli, responsabili, desiderosi di dedicarsi agli altri, quando invece l'anima chiama altrove?
Io dopo quel corso che ho sentito come una violenza terribile, mi sono veramente ammalata e quella sensibilità che avevo prima, e tutti i miei pensieri e progetti, erano scomparsi. Non sentivo più nulla da offrire, da cercare, da proporrre.
Non ci credevo più nemmeno io.
Ora non è tanto facile recuperare questa sensibilità, perché ci si mette un senso del dovere fuori misura e bisogno uscire dagli ingranaggi che uno conosce già. Oltre al fatto che incontro queste persone con cui lavoro ovunque ed è come se la mia identità fosse appunto data dagli altri: ragazzini,genitori ecc., come in uno specchio, mentre dentro soffro...!!!
Una falsa identità che nega l'insicureza di quella interiore che cercava di essere vera e forte, e cotenta. Adesso è una prigione. E'una tortura indicibile...

E' come dici tu, Lidia, quando descrivi il segno del capricorno:
è necessario fare di nuovo pulizia, e risentire quel bambino senza corazza che va a gattoni per la vita, inerme, fragile, ma che magicamente sta diventando sempre più sicuro, via via che struttura e dà forma a ciò che ha dentro. E non nasconde la sua fragilità e il suo sé in schemi rigidi del super-io che lo fanno morire (come sto facendo io), come una struttura solo esteriore che non gli appartiene, lasciandolo, dentro insicuro e timoroso.
Esattamente il contrario...
.... Allora se il capricorno è colui che struttura secondo il suo desiderio e il suo senso e proprio per questo, sì, è solo ma anche indipendente e capace di aiutare liberamente, lo devo proprio prendere da esempio.
Auguri capricorni!
chiara

- Cara Lidia, scrivo sempre così tanto perchè sono un po' sotto pressione, spero tu possa scusarmi.

Volevo ringraziarti per le parole sul nodo nord, e dirti che quando vedo le cose per il giusto verso, lo sento questo nodo come l'hai descritto,...
(come un miscuglio di intraprendenza e sensibilità) ...e tutto è molto più chiaro.

Grazie davvero!!!
E buone feste,
chiara

- cara Chiara,
perchè scusarti.. questo è uno spazio in cui ognuno ha il "diritto" di scrivere quello che sente, come lo sente.. e nella quantità che desidera.
Credo in ogni caso che tu sia sulla giusta via.. del resto, i Capricorni in un certo senso hanno anche il karma di "non arrivare mai prestissimo", anche questo deve avere un senso.. forse, proprio la corazza dura che hanno costruito è quella che prima li salva, poi li imprigiona.. fino a quando non hanno la forza vera, quella strutturata autenticamente sui propri desideri e valori, con la quale poi potranno conquistare il loro destino unico e speciale.
Penso che noi condividiamo tutti questo passaggio.. che fa parte del mito collettivo del segno a cui ognuno di noi deve dare pegno... solo l'accettazione del passaggio collettivo apre a quello autentico.. questa volta personale.
Penso che tu abbia già individuato.. e il resto pian piano verrà.. compresa quella forza di RIBELLIONE che non dimentichiamoci appartiene proprio a Saturno... è lui che si ribella alle leggi del padre.. e non il contrario.. lui che si ribella ad Urano che lo vuole soffocato.. nelle viscere della terra..
Li' sta il fulcto della nostra rinascita.
Un abbraccio Lidia

- Grazie Lidia, mi sollevi.
Questa cosa di Urano non l'avevo capita per niente, invece, o forse non la sapevo.
Riguardo ai capricorni, comunque, ultimamente ne ho conosciuti vari, proprio laddove non voglio stare.
C'è una signora che prende i fiori di Bach, e qualche giorno dopo è arrivata con un mensile di medicina naturale, le ho sorriso, avevamo un po' tutt'e due le lacrime agli occhi, le ho detto che lì in questo momento mi sento soffocare e che avevo capito tante cose anche dal mio corpo,(glielo dicevo per non farla sentire sola) ho già sofferto in passato di attacchi di panico, è il sentirsi in gabbia... lei mi ha detto allora lo sai giù cosa devi fare, devi cambiare, è la tua strada, puoi ancora. Io sono più grande, è più difficile. Non sai com'è stata dura finora. Quanto ho sofferto.
Ha fatto allusione al suo forte senso del dovere, inteso proprio come corazza da cui liberarsi. E' vero ci vuole tempo solo per togliersela... (accid...!!! io me l'ero tolta).
Mi ha fatto tanta tenerezza e mi ha fatto pensare, ancora una volta, a quante sovrastrutture ci imponiamo. Ma in nome di che?
Della paura di fare ua scelta giusta e impegnarci a scegliere? Della nostra individualità e diversità di ognuno?
Della paura di sbagliare ed essere giudicati? Di assumerci la nostra essenza? Speriamo che sia possibile intraprendere la giusta via, non ne posso più di questa sofferenza.

Un abbraccio, chiara