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Astrologia
   
  IDENTIFICAZIONE E FIGLI
discussione inserita da Marco
 
Riguardando il codice da Vinci mi sono chiesto come mai persone come gesù, buddha, o altri illuminati non hanno avuto figli ..... e se li hanno avuti come mai non se ne è mai saputo nulla? forse non avrebbero avuto il tempo di pensare o fare qualsiasi cosa? eppure per cambiare realmente il mondo servirebbero molto di più uomini nuovi ed equilibrati piuttosto che filosofie, religioni o quant'altro.

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 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 24 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 27/10/2006 20:06:50

- Sì è vero, Evi, non c'è o almeno non ci dovrebbe essere scissione..sono d'accordo con Lidia quando suggerisce di trovare un momento "magico" e di poesia nella vita di ogni giorno,c'è sempre qualcosa di esterno che illumina l'interno, basta farci caso! Se non lo trovassimo il peso della vita ci distruggerebbe! Per quanto riguarda lo spunto di riflessione ammetto con franchezza che le mie conoscenze astrologiche sono elementari...posso limitarmi ad integrarle con le mie. Poi sarà compito di Lidia o chi per lei trovare delle chiavi di lettura...Mi riferisco al mito classico della metamorfosi di Tiresia: Colpevole di avere colpito con la sua verga due serpenti che copulavano, ne uccise uno (la femmina). Fu così che per punizione divina fu trasformato in donna, alla fine di questo "piacevole" periodo (se potessi rinascerei sempre donna!) fu trasformato nuovamente in uomo, ma da quel momento fu reso cieco da Zeus. Oltre la cecità ricevette il dono della profezia, era ritenuto uno degli uomini più sapienti dell'antichità. Il mito, a mio avviso, va spiegato così: Non è un caso che lui venga punito mentre osserva un momento di accoppiamento e di procreazione (anche se animale). Quindi la potenza conoscitiva di Eros! Per giungere al massimo grado di "sapientia" deve vivere necessariamente i due opposti: maschile e femminile (già con difficoltà noi viviamo una sola di queste identità!) Vivendo gli opposti li conosce, li supera e li armonizza, tale armonizzazione conduce ad una conoscenza altra che però gli toglie la vista, elemento sensoriale indispensabile. Ottenuta la conoscenza Tiresia non diviene un asceta solitario ma, vivendo FRA gli uomini, fornisce a tutti i suoi oracoli illuminanti, da Edipo a Ulisse.
Peccato che oggi Tiresia non abbia una e-mail a cui scrivere...
Ah Marco, come Gesù o Buddha, neanche lui ebbe figli!

Ciao Barbara

P.s. Costanza, conoscerti è un piacere anche per me!!!

Barbara
 
inserita il 28/10/2006 09:52:51

- cara Barbara,
bello il mito di Tiresia.. mi piace tanto e generalmente lo uso quando tratto la Bilancia.. unitamente a quello di Paride che è più strettamente collegato alla scelta.. mentre quello di Tiresia è legato al superamento degli opposti..
In ogni caso, rispetto al tema originario, è interessante il fatto che la 5a casa indica sia la possibilità di riproduzione, sia la parte più istintiva della nostra identità..quella che è visibile prima del percorso di civilizzazione che farà la sesta,in cui diventeremo veri cittadini,ma perderemo inevitabilmente molta della nostra spontaneità.
Però, l'astrologia ci dice che per rigenerarci.. e poter poi offrire il meglio di noi.. dobbiamo ritrovare proprio in questa casa.. il nostro "bambino interiore" che ci darà modo di recuperare il lato più giocoso e più vero..Per questo la 5a è legata anche al divertimento.. ma non a quello comunemente inteso oggi..ma a quel "divertimento" che è in grado di permetterci di godere di tutto ciò che la vita ci offre senza mettere in piedi miliardi di difese che bloccano la spontaneità.
Tra le altre cose, molti grandi maestri hanno molti valori casa 5a... ed hanno vissuto pienamente anche la loro fisicità.. poi,in un secondo momento magari hanno deciso di sublimarla.. dopo averla vissuta.
Un saluto Lidia

Lidia
 
inserita il 28/10/2006 15:46:32

- Innazitutto Ciao Barbara, mi fa un piacere immenso sentirti qua sul blog e mi piacerebbe darti una bella abbracciatona.Spero tu stia bene. Ragazzi le vostre risposte sono stimolanti al massimo, ora non ho molto tempo ma volevo ringraziarvi per i vostri interventi ....

p.s.
penso comunque che Lidia abbia veramente sintetizzato quello a cui ero arrivato anche io. Che la vera spriritualità sta nel rendere magico il quotidiano. E' questa la sfida da vincere!

Marco
 
inserita il 28/10/2006 16:20:05

- Ti abbraccio forte anche io, mio caro amico!

Barbara

Barbara
 
inserita il 30/10/2006 10:12:00

- L'essenza del mio intervento in questo forum voleva porre l'accento su una cosa a cui non si pensa mai. Noi cambiamo in continuazione, ma cambiamo geneticamente, non solo psicologicamente o comportalmente. Dentro, le nostre cellule non sono più le stesse che erano 5000 o 100.000 anni fa. Ma noi non ce ne accorgiamo, fa tutto il nostro corpo e non sappiamo nemmeno in che senso cambiano e che cosa aggiungono, che già non ci sia, all'interno del nostro corpo. Noi viviamo circa 80 anni e poi moriamo e i nostri figli prendono il testimone e portano avanti i nostri cambiamenti. E ogni cambiamento ha una prima fase psicologico comportamentale ed una successiva corporea e genetica. Se guardiamo il cerchio di un tema natale e osserviamo il cammino del sole, esso parte dall'ascendente e prosegue dalla dodicesima fino alla prima, passando prima per le sei case mentali e poi per quelle fisiche. E anche questo cammino è da tenere presente oltre quello tradizionale che parte dalla prima fino alla dodicesima più legato al nostro corpo, poichè secondo me è il cammino del nostro maestro interiore, della nostra anima che cerca radici e che si contrappone appunto al tradizionale cammino del corpo che cerca invece la leggerezza dell'anima. E questo cammino, è quello anche del genitore o del guru che insegna al proprio figlio o discepolo. E' il livello da cui si parte che è diverso. Accudire un bambino fin dai primi momenti in cui viene alla vita è molto diverso che insegnargli qualcosa a partire dalla comparsa della coscienza. Manca un pezzo, un pezzo importantissimo che a mio parere ogni guru, simbolo di urano, si perde. E quel pezzo, ogni guru, lo deve poi recuperare nella società. Lidia ha spesso parlato del prezzo che ogni eroe deve pagare alla società per la sua identificazione e a mio parere questo prezzo è legato proprio a questa fase che ogni guru si perde, perchè pallosa, noiosa, terribilmente difficile da vivere, dal punto di vista emotivo e fisico. La dimostrazione che l'umanità è quasi ferma da questo punto di vista è che nonostante il passare degli anni ogni generazione deve avere la propria guerra per capire, deve avere i propri morti, per comprendere cosa va e cosa non va nei suoi comportamenti. Se si vuole far fare un salto a tutta l'umanità occorre proprio imparare a scendere nella realtà quotidiana, nella materia, nei geni. Una malattia prima diventa familiare, dove per familiare si intende che c'è una predisposizione, non una certezza e poi genetica, e quando è scritta porta alla fine di quella linea genealogica, decretando un supremo verdetto a livello materiale di cosa sia possibile e cosa no. Una volta la religione in modo molto drammatico affermava che un peccato veniva scontato da sette generezioni successive. Ebbene io lo vedo nella mia pratica di medico, tutti i giorni osservando i genitori le malattie dei loro bambini e quello che ogni bimbo viene a portare alla luce affinche ogni genitore capisca ..... un guru può ugualmente vedere queste cose ma su un piano molto più sottile, meno evidente che la materia. Il codice Da Vinci mi ha fatto riflettere proprio sulla scrittura nei geni delle nostre esperienze e sulla trasformazione sul piano materiale di ciò che abbiamo compreso su un piano diverso ..... cara evi mi sono scaricato da internet il librettino di Martin Buber ed ora me lo andrò a leggere ... sei sempre preziosa nel donare agganci culturali e nel diventare coincidenza o sincronicità ...


Marco
 
inserita il 30/10/2006 11:05:38

- ecco un passaggio interessante del pensiero di Martin Buber...
"Il pericolo originario e la più grande tentazione per gli uomini è la religione. Spaccare il mondo in due parti: qui la parte del culto e del sacramento, con tempi e luoghi santi, là il profano, il mondano, la vita normale e condizionata di tutti i giorni - questo è un atto di 'separazione'".

Narra una leggenda del patriarca biblico Enoc: "Enoc era un ciabattino: ad ogni colpo del suo ago, cucendo insieme suola e tomaia, univa Dio e la sua Shekinà". Per tutto questo risulta chiaro come la mistica chassidica non sia affatto un distacco (Abkehr) dal mondo, ma al contrario un perseverante rivolgersi (Hinkehr) ad esso: non contemplazione, ma la più alta e concreta delle azioni".

Martin Buber - o meglio Dio nella fattispecie (o il Divino, il Sacro, il Sè, vedete voi!!!) - ci chiede di 'essere noi stessi' non importa se dedicandoci ai figli, al lavoro, alle pulizie, o a qualcos'altro.
L'importante è giungere all'appuntamento finale in grado di rispondere alla domanda: Chi sei? Sei stato davvero e autenticamente Marco, Evi, Costanza, Barbara, Lidia...?

Scusate se è poco...
Ciao evi


Evi
 
inserita il 30/10/2006 11:43:30

- Buon..tutto a tutti!
purtoppo ho sempre troppo poco tempo a disposizione: non sono ancora riuscita a leggere tutto quel che avete scritto in questa discussione anche perchè mi par proprio vada letto con calma ed attenzione per non divagare troppo.
Mi ripeto, reputo molto interessante l'argomento che mi sembra abbia preso diverse direzioni.
Leggerò e ci rifletterò con calma, ad ogni modo Evi cercherò anch'io Martin Buber, grazie per la segnalazione.:concordo con te e con lui per quanto riguarda "essere noi stessi"...
Costanza

Costanza
 
inserita il 30/10/2006 16:17:07

- ciao,
convengo pienamente che la dualità spirituale/materiale non abbia nessun senso, ma abbiamo un'eredità filosofica da superare ( il famoso Descartes) e che questo non è ancora accaduto. Essere uomini/donne nuovi/e presuppone prima di tutto questo ed è un compito, che a mio avviso non va delegato ad altri.Ognuno di noi deve farsene carico.
Da un punto di vista astrologico non identifico il guru con Urano. Il termine guru significa "colui che dissipa l'oscurità", quindi qualcuno che illumina, che porta luce. Urano c'è in quanto nuovo che si contrappone ad una vecchia ideologia/fede ecc.,ma ritengo che a questo si debba aggiungere Nettuno e Plutone.Per essere un guru bisogna possedere carisma, essere consapevoli del proprio potere personale e contemporaneamente essere in contatto con il proprio sentire, cogliere quello degli altri e farsene portavoce.
Il tradurlo nella quotidianità è il compito piu' arduo,ma credo che questo avvenga perchè abbiamo perso il piacere o non riusciamo piu' a vedere l'eccezionalità nelle piccole cose.
Non diamo valore alla quotidianità perchè confusa con l'ordinario, il ripetitivo e siamo stati educati all'attesa degli "eventi importanti".
Non so perchè i Guru non hanno figli,ma poi siamo sicuri che non ne abbiano avuti? Forse sono passate solo le informazioni utili al sostegno di quella particolare fede e/o ideologia; di questo non mi stupirei.se ne avessero avuti socialmente e culturalmente sarebbero stati "responsabili" del loro agire, come accade per ogni genitore che si sente giudicato e visto anche attraverso i comportamenti del/la figlio/a.Per una religione o qualsiasi credo è piu' facile ricondurre tutto a Uno.
adesso faccio l'uraniana: e se iniziassimo a pensare che siamo noi gli uomini nuovi e le donne nuove, senza delegare piu'.Ognuno alla ricerca del proprio guru dentro di sè,con umiltà , attingendo anche dall'esterno , attraverso le persone che piu' facilmente captano o hanno il coraggio di farsi da portavoce.
Se è l'esempio che conta e non quello che si dice ( ed è verissimo) iniziamo a praticarlo.
In fondo questo è il viaggio di tutti, l'ho abbiamo anche già detto, dall'oscurità alla consapevolezza (luce), ognuno con un colore e mezzi di trasporto diversi.Mettiamo in contatto i pianeti tranpersonali con quelli personali...facile a dirsi!!!
Rispetto all'analisi delle case, non mi è chiaro Marco perchè vedi il
"mentale" nel viaggio dalla 12 alla 7.
Ci ritornerò in un altro momento.
Un abbraccio
Adriana


Adriana
 
inserita il 31/10/2006 11:40:03

- cara Adriana,
concordo pienamente con ciò che dici.. a mio avviso, ciò che dovrebbe proprio caratterizzare l'era dell'acquario dovrebbe essere questo "riprenderci le nostre proiezioni".. infatti, anche il guru è una proiezione della nostra parte divina.. quindi, la vera novità dell'era nuova sta nel fatto che ogni uomo deve cominciare, almeno per quanto riesce, a vivere la sua intierezza smettendo di spargere fuori sia i lati infimi sia quelli superiori della sua natura.
Allora si' che ognuno di noi sarà GURU di sè stesso e, personalmente penso che il guro debba pienamente viversi la sua parte materiale in quanto ha un corpo con tutte le esigenze che esso comporta.. Rinnegare il corpo è sempre un qualcosa di negativo che concorre a scindere mentre invece tutto deve andare verso la "ri- unione".
Un bacio Lidia

Lidia
 
inserita il 31/10/2006 21:00:43

- Concordo assolutamente con quanto si sta dicendo; concordo anche sul fatto che possono averci tramandato solo quello che era importante per loro in quel momento, tacendo quello che poteva essere scomodo.
E credo fortemente che ognuno di noi debba imparare a vivere nel qui ed ora, cercando ognuno il suo maestro interiore, perchè così come ognuno di noi è diverso dall'altro, anche il maestro sarà diverso e proprio attraverso queste diversità che saremo completi.
ciao a tutti Maurizia

Maurizia
 
 
 
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