- Caro arabello
mi intrufolo, non per entrare nel merito,ma perchè ANCH'IO FIGLIA DI MAMMA-LUNA volevo raccontarti le parole che lei sussurra a me
Questo tenta di dire a me la mia MAMMA-LUNA :
"portare una persona e non farsi portare da lei, scaricarle il giorno dalla schiena, non aggiungere i propri grammi alle sue vertebre”.
le parole della MIA MAMMA -LUNA trascinano via la stanchezza dalle mie braccia,
Sincere, parlano a voce bassa come per intimità di confidenza, non si sommano al chiasso dei pensieri, fanno il vuoto dentro per generare accoglienza piena.
Azzerano il conto delle ore spese in schiavitù di un tempo non mio indicando la libertà della via verso il "sentire"
Ed ogni volta è un bagno di parole che rigenera: battesimo e osmosi.
Parole che mi trasmettono il passato inchiodandosi al presente, perché “al futuro non servono verbi, vuole nomi. Il futuro fa comodo agli indovini che si arricchiscono coi pronostici”,
mentre la MIA MAMMA-LUNA parla l’oggi dicendo di ieri.
Coinvolta da LEI e ficcata dentro, afferrata da un lutto capace di rendermi anche soldato per rabbia e.... poi per riscatto dei sentimenti
Le parole di una MAMMA-LUNA capace di rimettermi in corpo l’amore.
Illeso senza saperne dire il motivo, né maledirlo, rimesso in mezzo e non più davanti a me, a sperimentare le vie della gratitudine che passano per il “taglio non slabbrato di una lama assai affilata”.
A imparare alfabeti diversi, perché
“anche le mani e le nuvole, il manto delle tigri, la buccia dei fagioli e il salto dei tonni a pelo d’acqua è scrittura di sentimenti. Le querce sono romanzi, i pini sono grammatiche, le viti sono salmi, i rampicanti proverbi, gli abeti sono arringhe difensive, i cipressi accuse, il rosmarino è una canzone, l’alloro è una profezia”.
Buona Pasqua
naja