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Astrologia
   
  IDENTIFICAZIONE E FIGLI
discussione inserita da Marco
 
Riguardando il codice da Vinci mi sono chiesto come mai persone come gesù, buddha, o altri illuminati non hanno avuto figli ..... e se li hanno avuti come mai non se ne è mai saputo nulla? forse non avrebbero avuto il tempo di pensare o fare qualsiasi cosa? eppure per cambiare realmente il mondo servirebbero molto di più uomini nuovi ed equilibrati piuttosto che filosofie, religioni o quant'altro.

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 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 24 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 27/10/2006 08:44:55

- caro Marco,
è vero, quanto dici.. in ogni caso, la religione sembra sempre voler fare un distinguo tra la parte "carnale" e quella "spirituale" e, anche se in realtà non è così, le due cose non si trovano quasi mai insieme.. a parte nella filosofia Tantrica..
Questo contribuisce veramente a creare confusione e a dare per scontato che chi segue la via spirituale.. non si occupa più della vita reale.. mentre non è affatto così.. e noi che facciamo astrologia sappiamo bene che la nona casa e la dodicesima.. (le due case di percorsi di questo tipo) sicuramente non hanno più uno scopo solamente personale ed individuale, ma dovrebbero in realtà averlo sperimentato e al limite sublimato.
Chi si appresta a vivere la spiritualità.. deve aver vissuto il lato carnale e personale della vita, altrimenti non saprà mai di cosa sta parlando o a cosa sta rinunciando se prende una strada ecclesiastica.
Inoltre, noi tutti, anche gli AVATAR,, quando scendono sulla Terra hanno bisogno di un corpo...quindi, non può essere visto come qualcosa di impuro o di non degno del lato spirituale.

Anche per me i veri GURU dovrebbero cimentarsi anche con la vita pratica e la quotidianità e sicuramente potrebbero rappresentare archetipi di "uomini nuovi" che hanno conciliato i due lati della natura.
Forse l'Era dell'acquario ci regalerà questa chicca.
Un bacio Lidia

Lidia
 
inserita il 27/10/2006 09:22:14

- E bravo Marco! argomento interessantisssimo che vale la pena di dibattere e sviluppare.
In prima battuta mi verrebbe da dire che forse, come ipotizzi tu, tenendo famiglia
gli illuminati sarebbero poi troppo coinvolti nelle loro vicende familiari per...
Però sono sempre esistite le gerarchie: illuminati di cat. A
di cat. B.... sottoilluminati, ecc. che potrebbero fare da tramite.
Rifacendomi alla risposta di Lidia, personalmente ho sempre ritenuto che la Chiesa potrebbe svolgere molto meglio la sua funzione, dedicandosi più a beni e valori spirituali che non a quelli materiali, potere politico compreso.
Il mondo cambia continuamente e la Chiesa dovrebbe tenerne conto (sempre a parer mio): bloccandosi su posizioni certamente giuste per quanto riguarda etica e morale ma ormai "superate"
(purtroppo...) e divenute quai utopie, potrebbe arrivare a dei "compromessi ", sotto forma di accettazione e perdono anche se non di approvazione.
Altrimenti rischia di allontanare anzichè richiamare.
E di fede, di punti fissi, di valori in cui credere penso che ce ne sia sempre bisogno.

Ad ogni modo allargando il discorso alla laicità, chissà perchè gli illuminati finiscono poi per fare davvero i filosofi, raramente si rivolgono e si impegnano davvero nel sociale. Troppa fatica?
troppi ostacoli?
...guardiamo ai ns. politici, a quelli che, bene o male, abbiamo votato... sono illuminati?
Parlo da profonda ignorante ma mi piacerebbe un mondo migliore nel quale divenire tutti più equilibrati...
Approfondite?
Grazie ed un caro saluto,
Costanza





Costanza
 
inserita il 27/10/2006 09:36:21

- Ciao Marco, il tuo interessante spunto coincide con una riflessione di questi giorni: viviamo sospesi fra il fascino sublime della "cultura" (tradotta in maestri, concetti, studio, parole etc.)e il bisogno di calarsi in una realtà meno culturale e concettualizzata. La mia riflessione è nata dalla demagogia della cultura "alta" e delle parole e attraverso queste la seduzione che percepiamo e la manipolazione che attuiamo. Mi spiego meglio: nel mio lavoro uno dei compiti più gravosi e pesanti è quello di visionare le tesi di laurea, scopo dei laureandi è quello di sedurre (sè-duco=condurre a sè)il giudizio del docente.E' un'attività che mi svuota e e che condivido con un collega che ha la "testa" più brillante che abbia mai conosciuto. Alla fine di una estenuante sessione di laurea il collega in questione mi ha detto: "Mia cara, vivi di continuo sospesa fra la fascinazione della parola verbosa e l'incapacità di tradurla in una esaltante, banale ma rassicurante vita reale!" Ecco perchè ci chiediamo cosa ci spinge a cercare alcuni maestri come guide mentali e culturali del nostro percorso.Dall'altra parte cerchiamo la semplicità dei sentimenti più immediati che richiamano in noi quella parte che sentiamo più autentica. Inoltre quando le parole e la cultura ci stremano e non abbiamo più risorse ci rifugiamo nel sentire, nel percepire, nel sogno, in quel limbo pre-linguisitico e pre-concettualizzato in cui non ci sono più ferite (ma la radice di ferita è la stessa di feritoia!) Ecco perchè il linguaggio pre-verbale del bambino ci emoziona e cerchiamo come nella fase iniziale della nostra vita un contatto visivo scevro di parole e cultura.Il fluttuare fra questo "stato di cultura" e "stato di natura" ci impedisce di vedere la forza del quotidiano e della nostra missione. Il bisogno di essere nuovi ed equilibrati (come dici tu)e digerire le tante, troppe filosofie, teorie, ombre etc. talvolta ci esclude da quel contatto con la vita forte, salda, intensa e feconda che solo l'esperienza di un figlio può regalare. In questo ritieniti un privilegiato, ti è richiesta una missione "alta" quasi quanto quella dei grandi mastri: crescere i tuoi figli con generosità, slancio,fiducia, buon senso su una starda tortuosa ma ti auguro una strada di amore, un amore meno verboso, pù concreto fatto di bisogni e richieste reali.

Ti abbraccio Barbara

Barbara
 
inserita il 27/10/2006 09:48:21

- Gentile Barbara,
Marco parla di cambiare il mondo... tutto il mondo...
Lei ritiene che "tutto il mondo" viva sospeso fra il fascino sublime della cultura e il bisogno di calarsi in una realtà meno culturale e concettualizzata?....
Glielo chiedo perchè non condivido... anche se glielo chiedo con invidia per la sua proprietà di linguaggio e cultura.
Sinceramente,
Costanza

Costanza
 
inserita il 27/10/2006 10:12:12

- Ciao Costanza, innanzitutto togliamo questo "Lei" che non mi piace e che non si addice ad un forum -in particolare questo-che è lo spazio riservato ad uno scambio sincero di impressioni!
Sì, credo che il mondo viva questa dicotomia, chi salverà questo cosmo disordinato e disorientato: i maestri o gli uomini? O i bambini? Come si parte dal caos per pervenire al cosmos? Quale studio ci fornirà gli strumenti? Bè di sicuro l'astrologia!
Non mi cimento in discussioni religiose che mi farebbero perdere di vista me stessa e l'argomento. Credo che l'equilibrio sia quello di "digerire" tutte le teorie e calarle nel quotidiano col bagaglio fornito e conquistato a fatica con cadute e ricadute, psicologiche, emozionali etc.
La domanda di Marco l'ho percepita in questo modo...forse mi sono sbagliata ma sono disposta ad ascoltare impressioni altre e conseguentemente a cambiare opinione con gioia e curiosità! Solo gli stolti non mutano le loro idee!
Grazie per i complimenti, purtroppo per indole e per professione sono verbosa anche io...ci sto lavorando sù!!! Ma proprio tanto.............

Ciao, Barbara

Barbara
 
inserita il 27/10/2006 10:32:47

- Ho inserito questo argomento in vista anche del corso di Milano in cui tratteremo di Saturno che dal punto di vista archetipico, è la struttura la realtà. Ora saturno ha come ultime sue due sedi capricorno e acquario e quindi 10 e undicesima. Due sedi di grande rilievo soprattutto la unidicesima dove si dovrebbe proprio portare qualcosa al sociale. Nel mio percorso circa dieci anni fa la filosofia e la spiritualità è entrata prepotentemente nella mia vita e mi ha aiutato tantissimo a vedere il bicchiere mezzo pieno a dare un senso a tutto. Ma da quando sono diventato padre mi sono accorto che tra la filosofia e la vita c'è un abisso a volte incolmabile, un pò la tematica Urano Saturno, e trasferire ciò che hai imparato a tuo figlio senza condizionarlo, senza forzarlo ma in modo dolce, attraverso l'esempio, il modo di comportarsi è molto da pesci e da dodicesima casa a mio parere. Come poi noi la viviamo se come uin sacrificio o come una gioia ci dice se abbiamo veramente integrato dentro di noi quello che abbiamo imparato a livello spirituale. Sarà che sono un soile toro in decima opposto a nettuno con urano ai primissimi gradi della vergine opposto a saturno in acquario ed entrambi quadrati a mercurio in toro in decima che questo discorso lo sento fortissimo dentro di me. Nella mia esperienza di vita, ho 43 anni, spesso sono andato verso il fantastico, il magico, verso un mondo spirituale molto prolifico ma attraverso il mio tema incarno proprio questo progetto e più vado avanti e più lo vedo chiaro dentro di me. Come abbiamo potuto arrivare dall'ameba ad essere uomini se non scrivendo i geni generazione dopo generazione? Attraverso i miei bimbi io vedo le mie illusioni spirituali crollare davanti alla realtà e al loro posto inizio a vedere la spiritualità come una fuga maschile dalla realtà. Se è vero come dice Lidia che maschile e femminile in quest'epoca, nell'era dell'acquario si devono incontrare amo pensare che sia a questo livello, a livello terreno che si devono incontrare. Se vogliamo una nuova umanità la si deve costruire insieme proprio attraverso i figli. Ma per arrivarci occorre conoscersi prima. Solo uomini e donne identificati potranno dare al mondo nuovi uomini ... indipendentemente che la storia sia vera o meno nel codice da vinci a mio parere c'è dentro questo messaggio. In quest'epoca più che in qualsiasi altra si dovrebbe imparare a verificare le proprie parole e le proprie idee prima di diffonderle .... ma ora mi sto llargando troppo e non ho molto tempo però volevo esprimere questo pensiero .... ciao a tutti

Marco
 
inserita il 27/10/2006 10:33:54

- Ciao Barbara, ti rispondo un attimo solo per non lasciarti con l'impressione di una polemica o ironia da parte mia. ...Lontana da questo: anche a me piace confrontarmi e, soprattutto, imparare da chi più ne sa.
Diamoci del tu, hai ragione, e ...piacere di conoscerti.
Solo ora non posso dilungarmi: ritornerò sull'argomento non appena posso.
Un caro saluto,
Costanza


Costanza
 
inserita il 27/10/2006 11:39:58

- cari amici, cara Barbara, che gioia leggerti qui..

rispetto a ciò che dice Marco credo che debba essere così.. ovvero che il maschile e il femminile si debbano incontrare quaggiù, altrimenti resterebbe di nuovo un affare di pochi..
Hai ragione Marco quando sostieni che la lotta tra Urano e Saturno è quella che costantemente viviamo.. giorno dopo giorno.. tra la realtà con tutte le sue necessità che spesso non ti lascia spazio per tutto quanto di grande e di ideale vorresti portare nella vita.. eppure è proprio qui che si può diventare migliori.. proprio cercando di dare "spiritualità" anche alle cose della mediocrità.. che non sono quelle meravigliose, ma sono quelle con cui si confronta l'essere umano che, per natura, ha un lato spirituale che deve essere onorato.
La raltà è tragica se non riusciamo a trovare il lato ideale.. perchè allora tutto si banalizza e diventa senza senso..privo di ogni magia..
E' questo che non bisogna perdere di vista mai.. anche quando la stanchezza e la quotidianità sembrano affossare tutto il resto.
Un bacio Lidia

Lidia
 
inserita il 27/10/2006 12:45:52

- Ragazzi, ho poco tempo...e non entro nella complessità di questo argomento che mi attrae assai. Lidia, ne ha già letto le pagine tanto tempo fa e pure io. Lo citai in un altro blog.
Sto parlando del libro - piccolo anch'esso di poco più di 70 pagine in formato cartolina- che riporta il contenuto integrale di una conferenza che tenne il Martin Buber nel 1947. Si chiama 'Il Cammino dell'Uomo' . Vi invito a leggerlo perchè con una semplicità disarmante e un linguaggio commovente riesce ad aprire spazi di riflessione profonda sul significato del nostro cammino, qualunque esso sia e ci siamo scelti...
Stasera con un po' più di tempo ve ne proporrò alcuni passaggi.
Kiss a tutti
Evi


Evi
 
inserita il 27/10/2006 13:02:04

- ...Martin Buber, aggiungo al volo, parla di quanto sia importante onorare il quotidiano e le singole azioni che lo definiscono. Non c'è scissione...

Evi
 
 
 
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