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IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
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Astrologia |
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LE "NUOVE FAMIGLIE"
discussione inserita da Donatella |
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Premessa: se si accenna alle "nuove" famiglie non si può fare a meno di
A.pensare come fossero le vecchie famiglie
B. definire in maniera almeno approssimativa cosa intendiamo per nuovi nuclei familiari
Prendo spunto da discussioni precedenti riguardanti casi ormai sulla bocca di tutti (Elton John e consorte docent) che, presi isolatamente, non mi dicono nulla. Hanno tempo e mezzi per realizzare i loro sogni più o meno condivisibili, e credo che della nostra opinione non richiedano espressa consegna.
Mi sembra che tutti si scandalizzino all'alba di questo nuovo millennio per come la famiglia classica stia in più di un verso in declino.
Famiglie allargate, famiglie con madre o padre solamente, famiglie con nessun genitore ma con nonni generosi, figli adottati, concepiti in provetta, figli ottenuti con utero in affitto. Tante famiglie, tanti figli.
In passato non c'erano le provette nè le sofisticate tecniche di fecondazione artificiale di oggi, ma "il compare" o "la comare" di marito o moglie rispettivamente, talvolta, erano ben più che amici e diventavano spesso presenze così benevole da essere chiamati "zii" o "zie" anche in assenza di vincoli di sangue o di legge. Zii molto più zii degli zii reali, che, come la cronaca insegna, si mettono il cappuccio per nascondere il lupo.
E che dire dei matrimoni tra cugini, per tacer d'altro? Con un rischio di decadimento del DNA e conseguenti deformazioni sui nascituri. Forse questi sono esempi di famiglie modello? Solo perché resta tutto "in famiglia"?
Mah.
In passato ci sono state donne che per aver figli con cui incastrare i propri uomini hanno fatto di tutto, e che magari, appena nati, se ne sono disinteressate all'istante, seguendo l'iter balia-governante-collegio-matrimonio combinato per levarseli di torno definitivamente.
In questo caso come si saranno espresse le lune dei propri figli? delle non-lune? Ah, allora la fase edipica risulta irrimediabilmente compromessa...
Ma forse ai quei figli sarebbe piaciuto semplicemente avere un rapporto normale con un genitore che ti cresce.
Mi domando: e oggi?
Mi rispondo: come la RAI ... di tutto, di più, quando viene la sera.
Ho avuto spesso scontri con amiche che ritenevano che i figli dovessero avere un modello maschile e femminile di riferimento.
Peccato che le loro famiglie spesso di modelli maschili - quelli femminile meno, devo dire - non ne avevano proprio.
Padri spariti, padri dongiovanni che saltano di letto in letto malgrado la moglie a casa, anzi proprio perché "doveva stare a casa", padri workaholic che per la famiglia non esistevano. Se proprio andava loro bene, dei modelli duri da padre padrone.
Uhhhh che bell'animus che avranno ereditato da papà...
A me sembra che tutto questo parlare di maschile e femminile come due colonne ben separate su cui si sorregge la psicologia di un bambino sia troppo semplificante.
C'è gente con genitori - a volte un genitore solamente - pessimi diventano dei modelli realmente virtuosi e tu ti domandi perché. Ho una mia amica che con il figlio in casa aveva un viavai di uomini (le due stanze da letto madre - figlio erano attigue per giunta) pazzesco. Il padre si faceva sentire ogni sei mesi, così en passant ...
Uno pensa: chissà come ne uscirà da adulto? Benissimo devo dire: gentile ma determinato, discretamente ambizioso, con una compagna che rispetta molto e vede il suo futuro incerto ma non dispera.
E allora ... i modelli femminili e maschili ... dove sono finiti? Che influenza hanno avuto?
Questo per dire che ciò che realmente conta sono gli affetti saldi, la coerenza dell'esempio, la sincerità costi quel che costi. E questo lo può dare non solo la famiglia con il trittico padre-madre-figlio(a) ma anche altre forme di aggregazione.
Questa mitizzazione della figura paterna e materna è , appunto, un mito un ideale.
Nella realtà delle famiglie gli elementi sono molto più prosaici di quanto ogni considerazione intellettualistica possa pensare.
Chiare regole, buona nutrizione, buone compagnie, un discreto mix tra dovere e piacere, dare il buon esempio, curare gli affetti importanti. Questo per me conta.
E non mi importa se ciò arriva da due madri, due padri, due zii e un gatto. La realtà non è uno schema avvilente su cui poggiare le nostre finte certezze. Con buona pace di chi vorrebbe supermaschi accoppiati con superfemmine al fine di riprodurre superbambini. Donatella
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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 45 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 07/01/2011 01:56:30
- ciao donatella
interessante la tua riflessione, hai ragione quando scrivi che sono le buone regole la buona nutrizione ecc..
ma i 2 modelli li abbiamo dentro,il tn ci dice come noi abbiamo percepito queste 2 figure, cosa queste figure ci hanno passato, ovviamente è un nn linguaggio, ma.. purtroppo o per fortuna lo abbiamo dentro e decidiamo come dobbiamo viverlo se subirlo o allontanarci .. perchè è un modello devastante per noi.penso che anche se la famiglia nn è più, anzi che nn è mai stata... un luogo sicuro per la psiche di un bambino, magari prima di avere un figlio sarebbe bene fare un pò di analisi giusto quel pò (semplicemente perchè tutto quello che mnn va lui se lo becca frustrazioni, nn vissuti, abbandoni magari subiti dalle due figure e mai superati.) ma questi 2 li abbiamo dentro ..se manca una e come una tavolo con una gamba zoppa ..manca sempre qualcosa.
le donne hanno sempre cresciuto i figli da sole riescono sempre o quasi a fare un buon lavoro(mia martini in quella spendida canzone diceva --i figli sono delle donne-- e io la penso un pò così)..ricordi la gamba del tavolo
per quel bambino la figura mancante sarà sempre fonte di dolore .
perciò 2madri 2 padri o un gatto per me nn vanno bene nn rispettano i 2 principi
nn ti dico cosa penso di Elhon john,,potrei diventare scurrile anzi molto scurrile. chiudo perchè è molto tardi ciao ciao Bruna
molto tardi
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kikòb |
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inserita il 07/01/2011 09:53:34
- ciao Donatella
sono d'accordo con te. Inevitabilmente l'uomo si adatta alle opportunità che le offre un mondo in continua evoluzione, ma dietro le mutevoli forme della realtà, la sostanza - e i modelli interiori - non cambia.
Ciò che conta sono le motivazioni che stanno dietro le nostre scelte....ci può essere tanto egoismo, superficialità, immaturità dietro la facciata di una famiglia "modello".
ciao lara
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deva |
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inserita il 07/01/2011 10:31:42
- cara Donatella,
gli archetipi sono archetipi e sono immagini interiori che poi noi appiccichiamo a persone esterne.
Jung diceva che noi abbiamo dentro un archetipo FEMMINILE MATERNO ed uno MASCHILE PATERNO.. quindi, non importa chi si è poi collocato sulle nostre immagini..
L'archetipo è sempre indifferenziato e non ha alcun volto.. è un'immagine interno di un comportamento.. che poi noi coloreremo e personalizzeremo, ma questa è tutt'altra cosa.
Le nuove famiglie passano sempre gli stessi modelli di cui, ricordo, il bambino ha bisogno.
Esattamente come, da un punto di biologico, nonostante le tante diavolerie che andiamo a sperimentare, ci sono sempre 23 cromosomi maschili e 23 femminili.. non c'è altra possibilità, almeno non per il momento.
Anche se cloniamo una creatura, avrà sempre bisogno di questi 46 cromosomi.. e quindi, le cose sono identiche anche sul piano psicologico. Un bambino, per crescere sano, ha sempre bisogno di queste due parti e di due modelli..
Psiche e corpo sono assolutamente legati e non c'è una legge psicologica che non si abbini ad una messa in forma anche fisica e viceversa.
Un saluto Lidia
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Lidia |
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inserita il 07/01/2011 10:52:27
- Cara Lidia,
ma non intendevo affatto sminuire la colossale opera di analisi di geni dell'umanità come Jung ed altri ancora.
Mi sembrava tuttavia opportuno controbilanciare con un pizzico di realismo affermazioni quantomeno discutibili contenute in altre discussioni.
Come quella che ci debba essere per forza un padre biologico per "viversi" l'archetipo altrimenti la persona risulta monca, gli manca il riferimento essenziale, etc. Questo io contesto.
Ci sono figure non canoniche come nonni, zii amatissimi, fratelli maggiori esemplari che hanno assunto benissimo a questa funzione senza creare chissà quali disastri. Lo stesso discorso vale al femminile, ovviamente.
Resta un rimpianto, certo ... ma questo, contrariamente a quello che sosteneva Leibnis non è "il migliore dei mondi possibili" bensì "l'unico mondo possibile" e ci si adatta.
In secondo luogo, la stessa astrologia ci confonde in un certo senso le acque, dandoci esempi non rari di padri dolci e soavi, ma possessivi (come soli in cancro, pesci molto avvolgenti) e madri aride, dure, sen non addirittura virili (lune capricorno ,ariete, Leone,vergine).
A questo punto viene da domandarsi: se la stessa astrologia prevede dei casi di padre o madre eterodossi, questi rappresentano lo stesso il principio paterno/materno secondo la psicologia junghiana o sono, come in una grammatica dei simboli, delle eccezioni alle regole?
Questo è il motivo per cui diffido profondamente da chi procede per principi astratti e non si guarda intorno e, soprattutto, non rispetta il vivente per come è e si trasforma.
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Donatella per Lidia |
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inserita il 07/01/2011 13:36:06
- Purtroppo come ha scritto Lidia nasciamo con un Principio femmnile materno( Luna) ed un Principio maschile Paterno(Sole)
Non esistono due Soli e due Lune ..
come ha scritto Lidia ogni archetipo per essere vissuto dobbiamo appiccicarlo a persone esterne ...
il modello attuale prevede un padre ed una Madre ..
Naturalmente possono esserci dei "sostituti" ;una nonna può sostuire una madre assente ,lo Stato (Italiano ) può sostuire un Padre caduto in guerra ..l'orfanotrofio puoò essere introiettato come Madre(assente)
un bambino abbandonato nella tundra può avere come modello di madre una lupa come nutrice adottiva ...
Si tratta di rapporti chiamati "compensativi"
l'importante è che ogni bambino riceva due modelli archetipici DIVERSI ,opposti .
Sappiamo bene i danni che si verificano in termini psicologici quando uno dei due modelli viene a mancare....
Qualora la madre mancasse: la sua tenera creatura orfana risentirebbe di una grave carenza esistenziale, che solo in parte può essere compensata dallo stesso padre.
È anche vera laffermazione che i figli non sono di chi li fa, ma sono di chi li cresce, ma si tratta sempre di un rapporto compensativo, che non riempie tutto il vuoto esistenziale causato dalla perdita della madre; permane una parte significativa di vuoto affettivo, come è confermato dai problemi affettivi che hanno sempre tutti quelli che sono diventati orfani di madre in tenera età,
per non parlare di adolescenti di sesso femmnile di chi ha perduto il padre in tenera età e continua a cercarlo nei partner esterni ..
Niente e nessuno potrà sostituire o compensare la pienezza affettiva ed esistenziale di una madre.
Perciò una buona madre adottiva deve essere cosciente che sarà sempre diversa...sotitutiva,compensativa..
L'importante è che il bambino riceva modelli coerenti ,unitari ,non ambigui,non in conflitto di chi è il femminile e chi il maschile .
Linda
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per Donatella |
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inserita il 07/01/2011 13:57:07
- cara Donatella,
il mio non era un appunto, ma semplicemente una precisazione.
Sono perfettamente d'accordo con te.. e concordo anche sul fatto che l'astrologia dovrebbe modificare certe sue espressioni..tipo madre dovrebbe essere modificato in "Principio femminile" e padre in "principio maschile" e questo eviterebbe di generare equivoci derivanti dal fatto che poi si leggono questi simboli come se si trattasse effettivamente dei due genitori, mentre, in realtà, si tratta di nostre immagini interne a cui loro due possono corrispondere o meno.
Un saluto Lidia
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Lidia |
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inserita il 07/01/2011 13:57:28
- cara Donatella,
il mio non era un appunto, ma semplicemente una precisazione.
Sono perfettamente d'accordo con te.. e concordo anche sul fatto che l'astrologia dovrebbe modificare certe sue espressioni..tipo madre dovrebbe essere modificato in "Principio femminile" e padre in "principio maschile" e questo eviterebbe di generare equivoci derivanti dal fatto che poi si leggono questi simboli come se si trattasse effettivamente dei due genitori, mentre, in realtà, si tratta di nostre immagini interne a cui loro due possono corrispondere o meno.
Un saluto Lidia
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Lidia |
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inserita il 07/01/2011 14:25:02
- Bene Lidia,
la tua ultima precisazione era necessaria ...
Ho madri donne e madri uomini .
Femminile e Donna di questi tempi cominciano a non coincidere...come una volta !
Chi farà la donna ? Papà Elton o papà David che sono uomini ma si sentono donne ?
Non sono nemmeno nato e già ho subito un primo abbandono nell'utero della prima donna(madre??) che ha ricevuto lo spermatozoo per la fecondazione...
subito dopo la fecondazione (spermatozoo ed ovulo fecondato) ho subito il primo trasferimento in un altro utero (donna e madre??) ..
Adesso hanno deciso di darmi alla balia (donna e madre??) ...
Non ne posso più...
Datemi voi qualche riferimento sicuro di chi è mia madre ...
Mia madre è donna o uomo?
La donna è mia Madre o l'uomo Padre è mia madre??
Chi è mia madre ??
Chi è mio Padre??
Si sentono tutte Donne ..chi mi farà da archetipo maschile??
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Zachary |
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inserita il 07/01/2011 14:45:46
- Tieni duro...
cercheremo di trovare per te una soluzione che metta finalmente ordine alla tua ricerca di identità ..
Se aspetti con pazienza troveremo un modello coerente ,unitario,non ambiguo ,non in conflitto tra principio femminile e principio maschile .
Linda
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Linda per Zagary |
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inserita il 07/01/2011 14:46:01
- Tieni duro...
cercheremo di trovare per te una soluzione che metta finalmente ordine alla tua ricerca di identità ..
Se aspetti con pazienza troveremo un modello coerente ,unitario,non ambiguo ,non in conflitto tra principio femminile e principio maschile .
Linda
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Linda per Zagary |
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