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Il Salotto di Urania
   
  VIVA LA NONNA!
discussione inserita da nunzy
 
Ho appena letto l'articolo "La perdita della nonna"(...intanto vi consiglio di leggerlo)..direi che ,oltre all'emozione che ne ho derivato,mi ha permesso un viaggio nei ricordi,alla ricerca dei valori perduti.
Io ho avuto una grande nonna,e sono stata fortunata perchè ho potuto godere dei suoi racconti,dei suoi ricordi,di un mondo ormai scomparso...per tanto tempo!!
morì che io avevo 23 anni..lei viveva con noi..e non entrammo per quasi un anno nella sua stanza..come se quella porta chiusa significasse "lei è ancora con noi,lei sta solo dormendo.. tentavamo di tenerla imprigionata a noi
Soffrimmo moltissimo..lei era stata la nostra seconda mamma...ci volle molto tempo per elaborare il lutto..
Ma oggi mantengo vivo il suo ricordo con la gioia e l'entusiasmo alla vita che da lei ho ereditato..(ERA UN ARIETE COME ME..ED IO PORTO IL SUO NOME)..
IL PIù BEL RICORDO CHE HO DI LEI?
I SUOI OCCHI COLOR CIELO..DOVE MI PERDEVO..E LA SUA VOCE PIENA D'AMORE CHE E' VIVA DENTRO DI ME..

Vi propongo un viaggio nei ricordi..dove risiede la nostra infanzia...la prima quadratura Luna-saturno..(grazie all'articolo)..il primo dolore'il primo mattone,e naturalmente..storie di donne, straordinarie..

L'IMPORTANZA DEI NONNI NEL TEMA NATALE,OVVERO L'IMPORTANZA DELLE RADICI.

____________________________________________________________________________________________________

 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 28 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 16/10/2007 10:14:29

- cara Nunzy,
sono contenta che ti sia piaciuto questo piccolo articolo. La mia allieva ha fatto un capolavoro. Ha fatto la sua autobiografia mettendoci a fianco tutti i transiti.. ed è una cosa veramente unica.
Così ho voluto, chiedendo ovviamente il suo permesso, farvi partecipi di questa chicca.. significativa anche dal punto di vista astrologico.
I nonni sono veramente importanti. Io ho una Luna congiunta a Plutone in Leone e quella Luna non vi sono dubbi che sia la mia nonna materna con la quale sono stata per ben 10 anni, dai 2 anni circa ai 12 quando sono ritornata a vivere con mia mamma in città pronta per affrontare la scuola media.
Lei è stato sicuramente il prototipo del mio femminile: fiera, sempre pronta a difendermi, e a sopportarmi.. non ricordo mai un'arrabbiatura, una disponibilità pressochè totale; lei mi amava di un amore autentico che io sentivo sempre, in tutti i momenti. Credo che la sicurezza interna che ho costruito sia dovuta a lei.
Un bacio Lidia


Lidia
 
inserita il 16/10/2007 11:55:24

- cARA Lidia,
l'articolo della tua allieva mi ha colpita....particolarmente...
Nelle sue parole l'eco di un ricordo lontano...
Ed alla mia mente si affaccia l'immagine di una bimba che vive "da sola", con la sensazione di essere "esclusa"...Il suo unico contatto con il mondo adulto è suo nonno, il nonno materno; vive lri e, da buon Capricorno, non è esattamente l'immagiine della tenerezza. Eppure quel vecchio accompagna la bimba nel suo viaggio della vita, in qualche modo. Con lei, attraversa il dolore del distacco da casa, nel viaggio verso la scuola; con lei ride del ritorno; in sua compagnia passeggia su selciato della malinconica luce di un tramonto o nell'abbacinante riverbero dell'estate...E la sua voce canta, elevendo inni...C'è sempre una distanza che li divide; eppure, per quella bimba, è larga parte della sua sicurezza. Lui ha sempre una risposta ai suoi perchè, non si tira indietro; allunga la sua ombra alle sue spalle e, senza parlare, guarda con lei i programmi alla TV...
Ma un giorno, un triste giorno, il Male arriva...è sempre un tumore....
E il vecchio non cammina più con lei nel sole; fa fatica a rispondere alle sue domande, non può più andare a prenderla a scuola, in anticipo sull'orario di uscita....
E' disteso in letto; ogni tanto, quando diventa insopportabile, urla il suo dolore...Non vuole più che i suoi bimbi stiano con lui....
Voci concitate: "Serve sangue"..."Non so cosa accadrà"...."Vedremo" ...."Forse"...
E labimba prega, davanti all'immaginetta "Ti prego, Gesù, dò il mio sangue, se può salvarlo...Salvalo, ti prego"....Le braccine tese, a mostrare l'offerta; dentro il dolore di una nuova esclusione; l'esclusione, che il nonno ha voluto, dal suo mondo, dalla sua malattia, dal suo dolore...
In una sera d'estate, poi, "il tradimento si compie": non c'è, la bimba; evento più unico che raro, è andata con i suoi amichetti a trascorrere un pomeriggio all'aria salubre della Collina...
Torna, la bimba,; la notte ha già calato il suo sipario: un amnto nero sulla luce del girono, un manto viola sulla casa della bimba....
Non ho mai perdonato a mio nonno di essersene andto senza di me; senza salutarmi...
Era la mia sicurezza, lui; un'autorità forse un pò lontana ed incontestabile (Saturno in Toro, in IX casa oppone la Luna in Scoprione in terza); ma io coglievo il suo lato morbido(aveva Sole congiunto a Nettuno, in quarta casa)...Quel periodo Saturno , in Vergine, in prima casa, quadrava il Mio Marte in quarta, ed era in sestile al mio Sole in Cancro ed alla mia Luna in Scorpione....
Il transito si sta riproponendo proprio in questo periodo e mi chiedo cosa significherà...
Un saluto..E grazie di questi meravigliosi spazi....
P:S.: faccio sempre in tempo a sottoscrivere l'abbonamento alla tua rivista?


RITA
 
inserita il 16/10/2007 12:19:23

- i miei nonni
i migliori incontri della mia vita,Nonna materna, sole saggitario io luna sagg cong giove, lei di nobili origini figlia rinnegata, per amore del figlio del boscaiolo del paese.Mi faceva sentire una principessa mi curava, mi pettinava ,mi vestiva e mi raccontava tutte le storie della sua famiglia toscana (ho vissuto con loro dieci anni).Lui il mio nonno leone, la fierezza , la nobiltà d'animo,la corretezza la schiettezza .Il mio eroe alto con il capello alla borsalino sempre in testa fiero di se stesso e delle sue idee. Credo che il buon rapporto con il maschile sia grazie a lui (sole in vii).( mo marito è leone) Se nè andato con la congiunzione di saturno al sole avevo 14 anni. Il mio nonno paterno capricorno .Il poeta il cantastorie lui mi ha insegnato a respirare l'azzurro del cielo , sentire il vento come una carezza sulla pelle, percepire il calore della terra e il profondo rispetto per tutte le forme di vita era il mio difensore d'ufficio, quando il femminile che mi circondava diventava troppo invadente o castrante. Pur essendo nato nel 1890 aveva idee progressiste libertarie avanti con i tempi(da buon capricorno era un vecchio GIOVANE) era un poeta incantava tutti quando raccontava o leggeva le poesie che scriveva.Anche lui se nè andato con il passaggio saturno in quadratura al mio sole gemelli avavo 21anni.(la nonna paterna mi era antipatica perciò adesso nn ne parloadesso) grazie Lidia e ringrazia da parte mia la tua alieva che ci ha permesso di leggere un pezzo di vita .Mi ha riportato alla mente quanto amore ho ricevuto da queste magnifiche persiìone che sono stati iMIEI NONNI un caro abbraccio BRUNA

kikòb
 
inserita il 16/10/2007 14:18:09

- Scusate l'ignoranza ma dove si trova l'articolo?
Grazie! A chi mi risponde....

Ale70
 
inserita il 16/10/2007 15:03:24

- cara Ale70,

devi andare in rubriche di astrologia e lo trovi in astrologia e costume.

ciao

Lara

aral
 
inserita il 17/10/2007 00:31:59

- cara Rita,
bella ed infinitamente triste la storia tua e di tuo nonno. Quanto è vero! Cosa riescono a fare i nonni per i loro nipotini e quanto vuoto lasciano.. soprattutto quando li vedono sparire senza che sia spiegato loro cosa è successo...
Immagino il tuo dolore alla perdita del tuo punto di riferimento.. spesso sono il vero perno affettivo in un mondo fatto di adulti indaffarati e non attenti.
Io ho avuto la fortuna di perdere la mia nonna a 18 anni.. in ogni caso ho sofferto tantissimo.. infatti, lei era da me considerata come la "mamma"; non vedevo l'ora di stare un po' con lei.. e questo lo potevo fare d'estate quando, terminata la scuola, andavo da lei in vacanza e lei mi accoglieva come una regina. Ricordo parole come "mi sei mancata.. è un onore averti con me", parole che toccano ancora oggi il mio cuore perchè lei era l'unica persona che mi faceva sentire "importante" in un mondo che mi sembrava anonimo e che mi considerava anonima, spesso di "peso".
Lei che aveva una pazienza ed una saggezza straordinaria. Anche la mia nonna era del 1890 e ricordo che mi diceva sempre che noi due eravamo speciali perchè nate in un anno che terminava con lo zero. Io sono del 1950 e quidi facevamo un sacco di cicalare su questo fatto che ci rendeva "speciali".
Grazie amiche che mi avete fatto ricordare con così tanta profondità la mia nonna Angela.
Quando se ne andò fu in grado di congedarsi.. aiutandomi a lasciarla andare.. anche in questo fu straordinaria.

Certo che fai in tempo ad abbonarti.
Ricordati di mandarmi il tuo indirizzo postale in modo che io possa spedire.
il mio indirizzo di posta è fassiolidia@eridanoschool.it

Un bacio Lidia

Lidia
 
inserita il 17/10/2007 00:33:51

- cara Kikòb,
anche a te un grazie per averci raccontato di quella nonna che ha riempito la tua vita.
Un bacio Lidia

Lidia
 
inserita il 17/10/2007 01:56:17

- care amiche
lo ripeto
"viva i nonni"
io ho avuto la fortuna di godermeli a lungo tutti e quattro!
ognuno speciale nei miei ricordi..
nonno paterno era una vergine:uomo molto elegante,molto bello...mi insegnò ad amare la musica classica e l'opera...mi portava a teatro..e mi raccontava storie di grandi amori(secondo me doveva essere un don giovanni)
nonna paterna...beh lei era la più speciale di tutti...era una donna di una modernità straordinaria,nata nel 900..colta.. elegante..mi ha donato i suoi ricordi di un epoca che altrimenti avrei conosciuto solo nei libri di storia..era nostra complice..
nostra amica,nobile di origine..sposa per amore...un amore che la fece soffrire sempre..
di lei parlerei ore,ma non è giusto nei confronti,dell'altra nonna ,quella materna..ariete pure lei..donna semplice ma schietta ,di una bellezza rara,di cui non è mai stata consapevole..lei mi ha donato il rispetto e l'autorevolezza,il suo era un amore fatto di "faccende da sbrigare,di pomeriggi a castagne,di pranzi e di cene..di nutrimento e di piccoli gesti che ho compreso molto più tardi!lei mi ha donato il suo viso..
quando si ritrovavano le due nonne c'era da divertirsi..capirete due arieti anzi tre con me!Erano sempre a discutere per guadagnare il primo posto,non andavano mai daccordo su niente,ma c'era tanta gioia e tanta allegria
il nonno materno rimane per me più misterioso.era un leone,gioviale quando stava con gli altri..autoritario da far paura con mia madre e mia nonna..a me però non faceva paura!di lui conservo le filastrocche che ci cantava davanti al camino in quei rigidi natali a casa sua.. il suo sorriso di uomo forte e tutto d'un pezzo..la sua mania di scolpire con il legno...questo fu il suo dono...la fantasia..e la creatività..
beh credo proprio di non potermi lamentare..quel tempo con loro avrebbe poi gettato le basi di un infanzia felice e spensierata..di cui porto tracce indelebili dentro di me..
grazie ai miei genitori che non mi hanno sottratto il loro amore..
ah..un ultima cosa..li sogno spesso da sempre..e sono ancora lì a darmi consigli..
buonanotte..ciaociao
nunzy

nunzy
 
inserita il 17/10/2007 02:01:06

- ...grazie lidia di questa"chicca! dopo quello che ho raccontato adesso forse puoi capire di più..quel "viva la nonna " un abbraccio,nunzy

nunzy
 
inserita il 17/10/2007 04:15:41

- Grazie Nunzy, anche io avevo letto l’articolo e mi aveva intenerito, ho pensato subito alla mia nonna, nei ricordi d’infanzia ricordo più volentieri lei di chiunque altro….ma senza la tua proposta qui non mi sarei preso il tempo per scrivere…
Anche la mia nonna materna aveva il colore del cielo come la tua, con un fuocherello sempre acceso, un po’ malizioso, birichino, sempre sincero. Che nostalgia….
Viveva con me, stava nel mio nucleo familiare perché vedova e mio padre era il maschio minore di otto figli, per cui toccò a lui il dovere di accudirla e di offrirle in “sacrificio” la sua famiglia… bè per mia madre non fu una passeggiata, non ebbe mai il posto da primadonna, prima c’era mia nonna.
Se penso a “madre” penso a lei. Una grande madre. Aveva avuto otto figli, un sacco di nipoti e pronipoti. A casa nostra d’estate c’era il pellegrinaggio dei parenti: i miei zii sparsi per l’Italia non si dimenticavano di lei, le facevano visita, la rispettavano e onoravano in lei la memoria di una grande famiglia che si era frantumata. La nonna era la testimone ultima delle origini di tantissime persone. Un grande potere. A me piaceva questa cosa, mi sentivo una privilegiata a vivere con lei tutto l’anno.
Lei di suo non aveva nulla, non possedeva nulla, non aveva un reddito suo, io la consideravo la persona più libera del mondo.
Tutto di lei era accoglimento e tenerezza, per lei tutti eravamo bambini, io mi chiedevo cosa vedeva di bambino in mio padre, o in mia madre…
Era un meraviglioso gioviale sagittario pieno di saggezza.
Quando si dice “focolare domestico” io rivedo lei, l’unica persona che sapevi sempre dove era, ed era sempre lì, in casa, per quella lussazione all’anca che le trascinava la gamba fin da giovane, era lì che cucinava per tutti noi indaffarata alla cucina di ghisa, lì sulla poltrona di vimini per ore e ore con lo sguardo chissà dove, .. e aveva quelle monetine da 5, 10 lire che suonavano nella tasca del grembiule per un bel voto a scuola, per un gelato di zucchero, per una vaschetta di nutella…
Non parlava l’italiano, solo un dialetto ferrarese strettissimo, io a scuola (qui in romagna) mi vantavo di conoscere ben due lingue, non avevo poi un gran successo, anzi... eravamo emigranti (per pochi chilometri) ma con tutti i disagi e le difficoltà ancora attuali, solo le distanze oggi sono cambiate…
Erano gli anni di “Non è mai troppo tardi” quella trasmissione in TV con Manzi che insegnava a leggere e scrivere, io presi spunto e comprai quaderno e matita per lei, ogni giorno le insegnavo quello che avevo imparato… in spiaggia le scrivevo le parole sulla sabbia per farla leggere…ma lei ridacchiava…
Non ha mai creduto nello sbarco sulla luna: ci dava degli ingenui e creduloni, se la godeva un mondo.
Cosa non sarebbe stata la mia vita senza di lei non so…
Il suo nome era Marianna, che è una splendida fusione di Maria e della madre Anna: avessi avuto una femmina, giuro, avevo già deciso di chiamarla così.
E’ morta di vecchiaia, in breve tempo, quando io avevo 17 anni. Mio padre morì due mesi dopo. Se ne sono andati insieme. A volte ho pensato che era l’ora di mio padre e lei ha anticipato la sua per non affrontare la perdita.
La mia luna in IV casa cancro aveva il transito di saturno, era quadrata da plutone dalla 6’ in bilancia, e quadrata da giove in 1’ in ariete. Nettuno transitava sul mio marte in 8’ in sagittario. Urano transitava sul mio giove in 7’.
Mi fa bene ricordare, la mia nonna è stata la persona più buona, dico proprio buona di sapore, della mia famiglia.
Grazie ancora e un bacio




Marilanda
 
 
 
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