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IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
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Astrologia |
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GLI DEI DEL CAMBIAMENTO
discussione inserita da arabello |
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Cambiare è possibile ?
Ci sono aspetti della vita che apparentemente sfuggono a qualsiasi logica mentale .Sofferenze che piombano inaspettate ,eventi drammatici e sfortunati di cui ci sfuggono le cause e che si ripresentano sempre uguali e che disarmano qualsiasi concetto e spiegazione razionale della vita.
Ne ricerchiamo la causa che naturalmente è depositata in profondita' nel nostro magazzino interiore li' dove anche l'intelletto piu' brillante brancola nel Buio .
- "Non sapevo ,non immaginavo proprio che sarebbe finita cosi !! -
Ma io lo sapevo - eri tu che non ne eri consapevole !!
Il Buddismo parla di vari strati ,livelli di coscienza ,la settima coscienza viene equiparata al nostro io consapevole ,la ottava coscienza a quella che la nostra moderna psicologia accosta all'Inconscio ...e come dice il Buddismo in linea con la nostra psicologia " è l'ottava coscienza che influenza la settima e non viceversa .
OLtre la porta della ottava coscienza le due strade - quella psicologica e quella buddista - si dividono ,entrano di scena altri livelli che noi chiamiamo buddita' ,nirvana..Karma o Se' che in ogni caso Jung riporta come totalita' conscio-inconscio .
Ma rimaniamo qui sulla terra al settimo livello,quello dell'io che cerchiamo di rendere piu' consapevole possibile .
Prendo spunto dalla discussione di Lara "Cambiare è possibile "
La fede buddista dice appunto che non esiste realta' in quanto siamo in continuo stato di cambiamento,di trasformazione ,insegna che ognuno di noi è parte del Tutto .
Ma rimaniamo alla nostra psicologia altrimenti ci perdiamo...nel Tutto .
Chi sono gli dei del cambiamento?
Ebbene gli inquisiti sono tre :Urano,Nettuno e PLutone .
Tre simpatiche canaglie!!
Leggiamo cosa scrive Sasportas sul come affrontare i cambiamenti :
" Se evitiamo i necessari cambiamenti richiesti da ogni fase evolutiva creiamo un blocco psicologico e ci ritroveremo a subire i soliti vuoti " - aggiungo le solite storie edulcorate che ci allontanano da noi stessi che la nostra psicologia nomina come "coazione a ripetere" .
Continua Sasportas " Darsi alle avventure sentimentali che coprono i nostri vuoti o costellare la nostra vita di impegni puo' temporaneamente ritardare o fermare ,illuderci di esserci trasformati -l'ha enfatizzato anche Lidia in uno dei suoi inteventi .
Continua Sasportas
"Lunica condizione ,un modo piu' creativo per risolvere la crisi e trasformarsi consiste nell'immergersi con essa affrontando la sofferenza e l'oscurita'".
E qui entra di scena il magico Saturno .
Se non siamo diposti a vivere fino in fondo senza cercare all'esterno falsi appigli edulcorati per allontanarci dalle nostre ferite ,se non siamo disposti alle lezioni di Saturno appigliandoci a qualsiasi mezzo pur di fuggire ai dolori non è possibile nessuna trasformazione ,nessun cambiamento.
arabello
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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 34 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 12/11/2009 12:42:59
- Caro Arabello, con la tua discussione, le stanzette per parlare degli DEI del cambiamento , sono diventate tre.
Cosa cambia nell’uomo? I tuoi richiami al buddismo, non possono parlare che c’è un’ anima, che nel suo rapportarsi con le esperienze tangibili, indipendentemente da una visione astrologica karmica o meno, esprime anche e soprattutto un suo percorso interiore, qualcosa che sfugge a chiunque. L’anima non è ascrivibile entro schemi. Può esprimersi, nelle esperienze, ma non è solo le sue esperienze. Io , tanto per personalizzare, non sono solo le “ mie nevrosi”, anche se in parte, in un periodo della mia vita, sicuramente lo sono stata. Totalmente, fagocitata in esse.
Io credo, e prendo a prestito, parte delle tue argomentazioni, che ci muoviamo sempre su più livelli, anche nell’ottavo, come nel settimo. Un uomo, cioè, è solo il suo lavoro, le sue esperienze affettive e sentimentali? Certo, è una gran fetta della vita, ma non l’unica.
Io vedo anche un profondo dinamismo nell’anima, che attraverso lo “scontro” col reale, dà anche risposte, in sintonia con questa dimensione, imparando a dire "Sì" o "No".
Per far questo, non si può prescindere, da un’umile , sofferta, accettazione di sé, guardare con coraggio ciò che si ha a disposizione, qualunque cosa esso sia.
Può essere utile, la psicologia, l’astrologia, i mezzi sono sicuramente molteplici. Rifiuto a volte, schiaccianti determinismi astrologici. Non è questa la filosofia di questo sito. L’acchito prevede anche un’interazione tra utente ed esperto. Lidia, è anche una psicologa, e in questo è libera, come ogni psicologo , da proprie proiezioni. Cosa che non potrei fare io- appassionata e anche in parte competente di una disciplina complessa quale la psicologia- nell’analisi dei tn. Potrei rischiare di proiettare e in questo annetto anche ciò che mi deriva non solo dai miei “corto circuiti”, ma anche dalle mie esperienze, persino quelle culturali.
Però, Arabello, mi sembra che individui solo nella sofferenza- forse perché non sai cosa sia la depressione- l’unica modalità per uscire da certe ferite. E’ un percorso, ma ce ne sono altri, dove la sofferenza, può essere incanalata, positivamente.
A persone come me, si suggerisce e in ciò mi sento in linea col mio “sentire”, del mio qui ed ora, di conoscere senza averne timore, l’altra parte della barricata: sperimentare l’affiliazione positiva. Scoprire nel rapporto con gli altri e in mezzo agli altri, anche la bellezza che questo mondo garantisce. Scoprire la “positività”, per farla anche mia, contribuendo a crearla.
E allora, si ritorna, alla complessa “semplicità” degli spunti di riflessione di Cilli, quando parlava della dodicesima. E non posso che constatare che quel richiamo ai sentimenti , siano “vecchi” come il mondo.
Torna, in questo, il tuo punto d’esordio in questa discussione. L’ottavo livello, per dirlo con un linguaggio, rubato al buddismo. Non riesco a vederlo, se non come un livello, che si interseca con tutti gli altri.Anzi, ciò, che mette in moto, l'intero circolo. Forse il “problema” è solo mio, ma lo sento finalmente mio. Senza dovermi "giustificare", in primis col giudice implacabile di me stessa. Mi basta, al momento.
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luana |
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inserita il 12/11/2009 12:46:01
- Caro Arabello, con la tua discussione, le stanzette per parlare degli DEI del cambiamento , sono diventate tre.
Cosa cambia nell’uomo? I tuoi richiami al buddismo, non possono parlare che c’è un’ anima, che nel suo rapportarsi con le esperienze tangibili, indipendentemente da una visione astrologica karmica o meno, esprime anche e soprattutto un suo percorso interiore, qualcosa che sfugge a chiunque. L’anima non è ascrivibile entro schemi. Può esprimersi, nelle esperienze, ma non è solo le sue esperienze. Io , tanto per personalizzare, non sono solo le “ mie nevrosi”, anche se in parte, in un periodo della mia vita, sicuramente lo sono stata. Totalmente, fagocitata in esse.
Io credo, e prendo a prestito, parte delle tue argomentazioni, che ci muoviamo sempre su più livelli, anche nell’ottavo, come nel settimo. Un uomo, cioè, è solo il suo lavoro, le sue esperienze affettive e sentimentali? Certo, è una gran fetta della vita, ma non l’unica.
Io vedo anche un profondo dinamismo nell’anima, che attraverso lo “scontro” col reale, dà anche risposte, in sintonia con questa dimensione, imparando a dire "Sì" o "No".
Per far questo, non si può prescindere, da un’umile , sofferta, accettazione di sé, guardare con coraggio ciò che si ha a disposizione, qualunque cosa esso sia.
Può essere utile, la psicologia, l’astrologia, i mezzi sono sicuramente molteplici. Rifiuto a volte, schiaccianti determinismi astrologici. Non è questa la filosofia di questo sito. L’acchito prevede anche un’interazione tra utente ed esperto. Lidia, è anche una psicologa, e in questo è libera, come ogni psicologo , da proprie proiezioni. Cosa che non potrei fare io- appassionata e anche in parte competente di una disciplina complessa quale la psicologia- nell’analisi dei tn. Potrei rischiare di proiettare e in questo annetto anche ciò che mi deriva non solo dai miei “corto circuiti”, ma anche dalle mie esperienze, persino quelle culturali.
Però, Arabello, mi sembra che individui solo nella sofferenza- forse perché non sai cosa sia la depressione- l’unica modalità per uscire da certe ferite. E’ un percorso, ma ce ne sono altri, dove la sofferenza, può essere incanalata, positivamente.
A persone come me, si suggerisce e in ciò mi sento in linea col mio “sentire”, del mio qui ed ora, di conoscere senza averne timore, l’altra parte della barricata: sperimentare l’affiliazione positiva. Scoprire nel rapporto con gli altri e in mezzo agli altri, anche la bellezza che questo mondo garantisce. Scoprire la “positività”, per farla anche mia, contribuendo a crearla.
E allora, si ritorna, alla complessa “semplicità” degli spunti di riflessione di Cilli, quando parlava della dodicesima. E non posso che constatare che quel richiamo ai sentimenti , siano “vecchi” come il mondo.
Torna, in questo, il tuo punto d’esordio in questa discussione. L’ottavo livello, per dirlo con un linguaggio, rubato al buddismo. Non riesco a vederlo, se non come un livello, che si interseca con tutti gli altri.Anzi, ciò, che mette in moto, l'intero circolo. Forse il “problema” è solo mio, ma lo sento finalmente mio. Senza dovermi "giustificare", in primis col giudice implacabile di me stessa. Mi basta, al momento.
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luana |
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inserita il 12/11/2009 13:28:37
- ciao a tutti
..oddio..questo argomento sta diventando un ossessione mi sa, non ne usciamo più...
Comunque...solo alcune considerazioni.
Per il buddismo non esiste l'anima...non esiste individualità...ha una visione della realtà molto particolare...molto lontana dalla nostra.
Tra l'altro ho provato ad approfondire l'argomento in passato, entrando in un forum...da cui sono scappata a gambe levate...perchè ci sono un sacco di DOGMI... di principi...di teorie...di livelli...no...non fa per me incasellarmi in una ideologia...
Comunque.. direi che non sia il caso di ribadire le mie ipotesi trite e ritrite...ho annoiato già abbastanza...
baci lara
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aral |
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inserita il 12/11/2009 13:34:51
- Cara, Lara, e sì, ci ho messo tanto di mio, Arabello , era stato chiaro. Tendo ad identificare anima e "coscienza" superiore.
Al momento, vi devo salutare, ho esaurito per oggi il mio tempo libero, spero di leggere altri interventi...."nella tri-partita discussione"
Ciao, buona discussione
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luana |
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inserita il 12/11/2009 13:53:34
- Un’altra precisazione, prima di salutarvi. Forse è meglio che specifichi, un mio passaggio, poco chiaro.
Penso che risieda nel “consueling”, la possibilità, anche per chi psicologo non è , di evitare proiezioni. L’interazione , utente-esperto, garantisce, voce a chi si approccia per essere aiutato a capire il proprio tn!
Credetemi, è davvero avvilente, essere liquidati con un secche affermazioni. A me è capitato. La parte, scambiata per il mio tutto e non come una parte. Cara Lara, ti ho rubato volontariamente, il linguaggio…lo specifico, visto, cosa è accaduto nell’altra stanzetta. Ciao!
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luana |
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inserita il 12/11/2009 16:12:22
- vorrei dire a luana, che nessun psicologo può dirsi esente da proiezioni, in quanto trattasi ancora di essere umano assoggetatto agli stessi meccanismi psichici degli altri uomini..non si tratta di un extraterrestre o di un semidio, ma di un uomo o donna con alcune conoscenze approfondite in un settore...altrimenti rischiamo di connotare la figura professionale di un'aura magica che non deve assolutamente avere.
nessun uomo è esente da proiezioni, si tratta solo di saperci più o meno fare con le interpretazioni, che mai sono esenti da eventuali critiche.
Mi vorrei soffermare sul concetto di cambiamento..
il cambiamento eplicitato da saturno arreca dolore e va bene.
se creiamo blocchi evolutivi non cambieremo mai. io credo che cambiare richieda una dose di coraggio non indifferente, l'abbandono dell'habitat naturale per il vagabondaggio errabondo che la dimora insatabile dona, dove la dimora non è una casa ma la propria anima in subboglio, ottava casa e cambiamento, araba fenice, trasmutazione dei valori,per arrivare a volare.Attenzione a non bruciarsi: il cambiamneto può avvenire solo quando uno è pronto, quando l'universo fuori e quello dentro si trovano a viaggiare sulle medesime frequenze...ci vuole maturità per accettare il cambiamento, per accettare la sofferenza, e ripartire.
Molt,molta maturità.
ciao!
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luna |
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inserita il 12/11/2009 21:39:34
- Non ho parlato di proiezioni ne' di dodicesima casa o altro ..ho usato le parole di Sasportas che è uno dei piu' quotati in linea con la nostra psicologia astrologica.
Che possa piacere o meno è una questione individuale ma qui facciamo credo astrologia psicologica e Sasportas vi posso assicurare è tutto junghiano .
Non sono il tipo da sofferenze ne' sono votato per l'autolesionismo ma la visione junghiana passa di forza per l strada stretta quella del confronto e del riconoscimento delle proprie Ombre,i propri Limiti ;il Cielo ha una porta sola ;che vogliano o no i nostri cari amici professionisti del cambiamento- Urano,Nettuno ,PLutone - devono passare per Saturno !
Interessante è quello che ha detto Luna .
Dice che il cambiamento vero puo'avvenire solo e solamente quando universo interiore ed esteriore sono sulla stessa frequenza ,di stare attenti a non bruciarsi ;ci vuole coraggio ad accettare le proprie Ombre ,quegli "aspetti della nostra natura che abbiamo negato " - continuo ad usare le parole di Sasportas .
Una precisazione per Luna :Saturno non è deputato ai cambiamenti ma a recidere le foglie invernali ;senza di Lui ne' Nettuno,ne' Plutone,ne' Urano possono cambiare nulla .
Possiamo cambiare solo nei suoi Tempi .
Ciao
alessandro
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arabello |
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inserita il 13/11/2009 07:28:19
- caro Arabello
sono d'accordo che i cambiamenti possono avvenire solo nei GIUSTI TEMPI....in passato non lo credevo...credevo ad una potenzialità "creativa" illimitata dell'essere umano...ma ho dovuto ammettere che questa visione idilliaca ha poco a che fare con la realtà....ma non lo dico con rammarico, anzi, con la consapevolezza che , necessariamente, ogni cambiamento ha bisogno del suo tempo di maturazione..come tutte le manifestazioni della vita.
Detto questo...io non direi che i TEMPI li gestisca esclusivamente saturno.
Per esempio un transito di scioglimento mercurio quadrato a plutone, come quello che ho io adesso, ha necessitato 40 anni per realizzarsi...quindi PRIMA ...non poteva accadere quello che potenzialmente potrebbe accadere adesso.
Certo che il ruolo di saturno è fondamentale...dal momento che definisce i VECCHI confini e quelli NUOVI che dovranno essere ricostruiti.
ciao lara
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aral |
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inserita il 13/11/2009 09:15:40
- Cara Aral ,volevo arrivare proprio ai transiti della crisi di mezza eta;sto'andando a roma ,ci risentiamo al piu' presto ..poi vediamo i transiti di Luana e ti spiego .
Al momento vedo un urano che quadra all'ascendente ma c'è anche saturno che quadra al suo ascendente ed altro...
alla prossima
alessandro
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arabello |
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inserita il 13/11/2009 10:54:49
- crisi di mezza età? ... non so a volte come puoi scrivermi CERTE cose ...
ti saluto Arabello
lara
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aral |
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