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IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
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Astrologia |
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VENERE MARTE CONGIUNTI PER CRIS
discussione inserita da arabello per Cris |
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Una venere-marte (toro) a cui non piacciono i cambiamenti , gli imprevisti e rischi , l'opposizione con Urano la vive come minaccia e incomprensione ai suoi equilibri .
Ma come ho spiegato in altre discussioni non bisogna copiare nei libri di astrologia in cui le quadrature ed opposizioni vengono viste al negativo e sestili e trigoni al negativo perchè Urano anche se in opposizione potrebbe smuovere la tendenza del segno del toro alla pigrizia ed alla eccessiva sicurezza che immobilizza l'anima .
La prima regola astrologica seria di interpretazione è di non separare aspetti negativi (quadrature ed opposizioni) a destra e aspetti positivi (sestili e trigoni) a sinistra e considerarli negativi e positivi perchè le quadrature ed opposizioni possono essere più positive delle configurazioni che a torto pensiamo negative .
Se Hitler avesse avuto più quadrature a mio avviso ci sarebbero stati nella seconda guerra mondiali meno morti e forse non ci sarebbe stata nemmeno la stessa guerra.
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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 70 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 14/10/2011 10:09:30
- Quando dico che per me è difficile intendo anche per le cose quotidiane.
Vivo in un piccolo paese del Sud Italia dove non ci sono locali per così dire particolari o genericamente luoghi di ritrovo per poter parlare con qualcuno.
Se fossi felice, beato, tranquillo o avessi un confidente non avrei mai sentito il bisogno di scrivere in questo forum.
La mia vita è fatta in gran parte di solitudine e scrivere qui è uno sfogo, un modo per conoscermi. Io mi sto conoscendo. Meno male che ho Nettuno in aspetto di opposizione al Sole e a Mercurio, almeno viaggio con la fantasia per evadere da un presente deludente.
Ho capito anche che il non sentirsi definito o sentirsi indifferenziato è una tappa naturale del nostro percorso, solo che io l’ho avvertita in maniera iperbolica e prolungata nel tempo.
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Cris |
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inserita il 14/10/2011 10:49:14
- Ciao Cris! Se il tuo paesino ti sta stretto, perchè non provi a trasferirti in un'altra città più grande?
Cos' avresti la possibilità di visitare nuovi ambienti, incontrare nuove persone, e di vivere più liberamente la tua vita?
Potrebbe essere un'idea....
Ciao!
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Carpe diem |
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inserita il 15/10/2011 10:00:18
- Caro angioletto l’idea di trasferirmi in un'altra città più grande mi è venuta da un bel pezzo.
Mi dici di cogliere l’attimo, essere in sostanza uno spirito libero un po’ come il matto dei tarocchi. Tutto questo è molto bello e poetico. Nella realtà, nei fatti, è più complicato.
Dovrei fissare innanzitutto una meta da raggiungere se non voglio vagare a vuoto. Ma dove andare?
A parte il fatto che ho la patente ma non ho mai guidato per troppa paura (ma penso che con molto esercizio e calma ci potrei riuscire), non avrei nessuno con cui affrontare un ipotetico viaggio e poi non ho punti di riferimento cioè un eventuale amico che mi può dare altre indicazioni importanti una volta che mi trovo in un dato posto.
Uno come me diventerebbe smarrito, non voglio esagerare ma ci vuole poco per fare una brutta fine.
C’è da prendere in considerazione il fattore denaro e il lavoro. Dovrei racimolare quel poco che ho, pagare il viaggio e quando mi troverei in quella città cominciare a cercare dove stare. Come ben sai ci sono città in cui il costo della vita è molto elevato.
Siccome i soldi sono davvero pochi dovrei mettermi subito a cercare un qualsiasi lavoro. Ho anche pensato che potrei portarmi il libretto del lavoro e consegnarlo agli uffici di collocamento.
Capisco che bisogna mettere in conto un senso di precarietà e di rischio nelle cose che si fanno, soprattutto all’inizio di una nuova esperienza perché non si può controllare tutto, ma ci vuole anche il criterio dell’opportunità.
Non sono nelle condizioni di mettermi a fare il viandante altrimenti l’avrei già fatto. Le uniche mie avventure sono state quelle mentali.
Prima che si aprano le possibilità di visitare nuovi ambienti, incontrare nuove persone, e di vivere più liberamente la mia vita ci sono altre cose più pragmatiche da considerare. Ed è su queste che dovrei lavorare se uno non si vuole perdere o andare allo sbando.
Nel mio caso, piuttosto che pensare a grandi spostamenti potrei mantenermi all’interno della regione dirigendomi però verso una città più grande del mio paese di origine e lì cominciare a muovermi non so come.
Forse l'entrata di urano in ariete nel mio nono campo (7°) e il sestile larghissimo al sole possono permettermi degli spostamenti? Chissà.
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Cris |
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inserita il 17/10/2011 10:10:16
- Da un po’ a di tempo a questa parte mia madre del capricorno si sta intromettendo nella vita privata di mio fratello che ha la luna in cancro, è condizionato ma non come me.
Non mi so spiegare alcuni atteggiamenti di mia madre, sarà questo plutone che comincia a farsi sentire sul sole, mi sembra invadente, competitiva e fa certi discorsi … del tipo “non entrerà a casa mia per impossessarsi di quello che ho costruito con tanto sudore!” (casa).
La tensione è molto alta. Ci si manda a quel paese e si dicono delle cose che non sono beneauguranti.
Mio padre invece si lamenta che non viene fatto contare. A tal proposito ho pensato al mio sole in aspetto a nettuno che può indicare un padre evanescente. È dei pesci.
Ciao
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Cris |
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inserita il 21/10/2011 11:19:27
- Ho letto larticolo di Mariateresa Mazzoni sullasse Gemelli-Sagittario.
Molto interessante anche per il supporto mitologico.
Anchio ho nel tema natale questasse e coinvolge sole e mercurio in gemelli in 11a e nettuno in sagittario in 5a.
Devo dire che non ho vissuto in pieno lasse, forse perché nettuno e giove non sono di casa nel segno dei gemelli in cui invece mi identifico maggiormente essendo il sole il signore del mio oroscopo personale. La mia natura mercuriale vuole ricercare e trovare una risposta razionale a tutto e invece non si può comprendere tutto.
Larticolo mi ha dato uno spunto per riflettere.
Finora avevo attribuito soltanto a Saturno la mia parte moralista e invece bisogna considerare anche Giove.
Ho Giove in Leone nel dodicesimo campo e penso che da una parte mi ha portato a curiosare verso il settore dellignoto come lastrologia, a fare cioè insieme allasse delle speculazioni filosofiche ma dallaltra parte non lo vivo come fiducia, autoindulgenza, compiacimento nelle cose che faccio, spinta a spaziare oltre nella speranza che alla fine vada sempre tutto bene.
Nella maggior parte dei casi infatti divento prudente, bigotto, mentre dovrei fare esperienza e poi in un secondo momento fare le elaborazioni mettendo in conto che si possono fare anche degli errori e che questi servono per crescere. È il cosiddetto sbagliando si impara. Invece mi sintonizzo sulle frequenze della fierezza, immagine, reputazione, orgoglio e siccome tendo a ferirmi con la luna in scorpione mi ripiego su me stesso.
Chirone sapeva e poteva guarire gli altri perché si era ferito come tutti i mortali.
Quindi se uno non prova non può metabolizzare niente, limportante però è che nel fare esperienza bisogna avere una tessuto di base fatto di buon senso sapendo che i principi, i valori e in generale la coscienza si possono allargare.
P.S. chiedo scusa agli astrologi di alto livello per le mie personali interpretazioni, magari rabbrividiranno nel leggere ciò che ho scritto considerandolo uninezia.
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Cris |
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inserita il 23/10/2011 11:53:36
- Ciao arabello, che fine hai fatto? Mi hai lasciato senza un valido motivo, a bocca asciutta.
Te ne sei andato senza neanche darmi un bacio. Eppure avresti dovuto immaginarlo che nessuno mi ha mai baciato in tutta la vita e tu saresti stato il primo.
Mi prenderai per uno stucchevole ma che ci posso fare, prima mi hai sedotto e poi mi hai abbandonato. Sei proprio come Zeus che se ne va a farsi le scappatelle ed io con la venere in toro reagisco come Era.
Te ne sei andato forse perchè pensi di essere considerato meno virile?
Mi manchi comunque … ma soltanto un pochino.
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Cris |
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inserita il 26/10/2011 09:57:46
- C’è da chiedersi quanti degli insegnamenti di cui parlano i tanti catechisti che ci sono in giro siano poi seguiti nella realtà. Il perdono, l’accettazione spesso cedono il passo alla fredda indifferenza.
La mia vita quotidiana è stata contrassegnata sempre da certe costanti.
A scuola, all’università, al supermercato, in autobus, in famiglia e ovunque mi trovassi c’è stato sempre qualcuno pronto a ridere di me, ad insultarmi, come se fossi la croce rossa su cui sparare, il bersaglio preferito per scatenarsi e sfogare le proprie frustrazioni.
Ho notato che le persone quando capiscono che hanno di fronte una persona debole o una specie di marionetta di cui hanno la possibilità di tenere i fili non adottano comportamenti per così dire cristiani ma anzi si sentono migliori, ti guardano dall’alto, fanno delle cose che gli permettono di aumentare il loro prestigio.
Oggi mi sento di dire che gli altri hanno costruito le loro sicurezze sulle debolezze altrui. Quale migliore occasione se non approfittare di qualcuno per vantarsi di cose che alla fine rappresentano delle piccolezze così come è piccola la loro anima.
Non è una critica feroce ma la presa di coscienza che alla fine ognuno persegue il proprio tornaconto, che si è disposti a tutto pur di andare avanti, anche ad essere falsi pur di salire nell’olimpo della società. Alla gente interessa la competizione all’ultimo sangue, far vedere il macchinone o la nuova pelliccia.
Non giudico costoro anzi a volte penso che dovrei fare come loro. Badare ai miei interessi esclusivamente.
È un mondo che avverto corrotto, che non comprendo e che non mi capisce. Come si fa a vivere in questo mondo visto che l’educazione che ho ricevuto mi ha offerto dei modelli “religiosi” che rasentano il raggiungimento di un ideale e utopica purezza?
In simili contesti sono necessarie abilità mimetiche, se ti presenti nella tua nudità gli altri che indossano le maschere ti divoreranno subito. Con la gentilezza ho ottenuto ben poco occorre essere come loro cioè degli animali.
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Cris |
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inserita il 30/10/2011 11:49:20
- L’altra volta parlai dell’ingerenza di mia madre nella vita privata di mio fratello.
Le ultime notizie sono a dir poco sorprendenti: l’ultima volta in cui c’è stata una discussione è arrivata a dire che vorrebbe pedinarlo e che non può vedere lei perché è una poco di buono.
C’è del vero in quello che dice ma per il resto è soffocante. Veramente roba da matti!
Per quanto concerne la mia vita emozionale in generale le cose non migliorano. Ma come si dice chi è causa del suo mal pianga se stesso. In effetti non posso aspettarmi cambiamenti se prima non esco fuori a vedere un po’ di gente. Sono stato sempre chiuso in casa e non conosco nemmeno come è fatta una discoteca, non ho mai visto un film al cinema. Il famoso Titanic di cui tutto il mondo ha parlato non l’ho mai visto poi però l’hanno trasmesso alla tv. La colonna sonora di Celine Dion è bella.
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Cris |
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inserita il 03/11/2011 10:13:14
- Se mi guardo allo specchio vedo una persona che non si piace. Si è ridotta un cencio umano perché si è fatta disfare completamente dalla paura.
Sono di fronte a qualcuno che con molta probabilità ricerca una perfezione che non esiste condannandosi inevitabilmente all’infelicità. Deve togliersi dalla mente certi idee intransigenti, e darsi da fare per prendersi cura di sé, volersi bene perché non lo ha mai fatto.
Domanda
La congiunzione venere marte in toro opposta a luna e urano in scorpione può “sfogarsi” facendo sport, palestra ecc?
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Cris |
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inserita il 06/11/2011 12:30:12
- Trascorrono i giorni uno uguale a tutti gli altri in cui non faccio altro che ripetere le stesse cose.
Si sono innescati in me ormai da anni dei meccanismi automatici inconsci di ripetizione davvero brutti: dico sempre le stesse cose, cammino avanti e indietro per la stanza come un’anima dannata dell’inferno dantesco.
Il problema è che non riesco a cambiare neanche le abitudini; è come se mi piacesse tormentarmi, forse perché ho vissuto in ambienti in cui si è sviluppato una specie di sistema moralistico di costrizione e autopunitivo.
Sono diventato un burattino nelle mani della Dominatrice: Lei, la Grande Madre, decide tutto della mia vita, come vestirmi, chiedo sempre il permesso per aprire la dispensa, e poi dico continuamente “posso fare questo”, “posso fare quello”. Guai se c’è qualcosa fuori posto, è già pronta sul piede di guerra a metter a tacere tutti.
Nella congiunzione venere marte non si nasconde Pan, o chissà che cosa (lo stupratore, l’assassino) ma vi è un’abile e prepotente dominatrice che soggioga e qualsiasi tentativo di opposizione è destinato ad infrangersi contro un roccioso scoglio.
I giorni e le notti sono turbolenti: onde di sensazioni e pensieri travolgono la mia mente e vorrebbero prendere il posto della ragione ma io non glielo permetto perché la mia parola d’ordine è negazione. “No! No! Non mi farete capitolare” è questo che mi ripeto dentro da decenni.
Se facessi un cambiamento diventerei un altro, non sarei colui per cui Lei ha lottato mettendosi in testa di farmi diventare una femminuccia. Ma non mi meraviglio di questo, Lei dice sempre che avrebbe voluto una bambina e siccome non è arrivata ha cercato di compensare.
Non ho speranze e neppure volontà, ho smesso di sognare e tutto il resto si riduce a velleitari propositi. Ho solo una certezza: Lei ha vinto e a me non resta che issare bandiera bianca.
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Cris |
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