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IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
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Astrologia |
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SCORPIONE
discussione inserita da Albatross |
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Lo Scorpione è un segno che è in rapporto molto stretto con le pulsioni inconsce, legato a doppio filo alla dinamica vita/morte. Appartiene ad un elemento ricettivo-reattivo femminile (l'acqua), però ospita i due pianeti più rappresentativi dell'energia maschile (Plutone e Marte).
Questa apparente contraddizione indica una natura di base informe, compulsiva e sempre in movimento, capace di scuotersi al più piccolo turbamento per salire in superficie con una serie di azioni imprevedibili, viscerali ed irrazionali. Lo Scorpione è mosso dal suo "sentire", pero' comincia a porsi la problematica di riuscire a controllare e infine a padroneggiare ciò che arriva da dentro, in modo da non essere succubi delle proprie pulsioni e della propria emotività.
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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 76 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 10/06/2009 15:47:28
- Ade rapisce proserpina e la nasconde..
proserpina è appetibile..
ma viene nascosta ..
l'emblema dell'amore viaggia nascosto e non può essere vissuto alla luce..
lo scorpione ha l'involcruo di un essere umano-non dimentichiamolo-ha bisogno di amore come tutti..ma lo stesso amore lo distrugge..
nasconde i sentimenti fino all'esasperazione ma li nutre .
.
sposta sulla sfera sessuale e non banale la ricerca senza fine del sesso non fine a se stesso ma erotizzato e sempre bisogoso di nuovi stimoli che crea (plutone-mercurio).
tradisce quindi, non il partner, se stesso perchè se innamorato comincia l'ossessione,la gelosia...il non ammettere a se stesso che..
deve scegliere tra ..
-giochi di potere che in coppia poi diventano dello stile dei film di polaski(tema ricorrente nel regista polacco il senso di un destino già scritto e immodificabile, di una fatalità distruttiva che coincide con una disperazione esistenziale. E la visione del rapporto di coppia esclusivamente in termini di potere)nel film luna di fiele è evidente la discesa verso gli abissi del sesso di una coppia che vede il proprio amore trasformarsi in una serie di mortifere perversioni sessuali..-
- liberazione del potere e di una certa mania autodistuttiva che secondo me viene da tutto ciò che è emerso subito..
lo scorpione non ostenta un valore che invece possiede e il suo attaccare,il suo magnetismo..lo scrutare è un riversare sugli altri ciò che fatto a lui gli farebbero tirar fuori gli aculei..
con ciò che scrivo non intendo dire che gli scorpioni siano perversi o manipolatori..sono casi limite di un'ombra latente che il mito infligge al collettivo e che il sole scorpione incarna a livello individuale..
uno scorpione può sicuramente evolvere e cercare di concedere ..e ricevere ..quel dono prezioso:l'amore ..ma che per prima cosa deve essere ripulito dalla seduzione..
per lui amare e sedurre spesso si confondono..
un sorriso a tutti
cilli
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cilli |
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inserita il 11/06/2009 00:59:02
- Ciao a tutti.
Come Stefania penso anch’io che lo Scorpione non sia possessivo ma geloso sì, anzi gelosissimo, e c’è una bella differenza…solo che non lo dice.
Lui è geloso soprattutto dei pensieri dell’altro/a…più di questi che di tutto il resto. Lui vorrebbe essere dentro la testa del partner per sapere e conoscerne ogni più piccola sfumatura.
Credo che sia questo il suo punto più debole, quello che lui cerca di nascondere in molti modi.
E’ un segno molto profondo, molto introspettivo e, se usa abbastanza bene le sue qualità, ha moltissimo da dare a chi lo frequenta proprio perché “spinge” gli altri a guardare oltre le apparenze, a non accontentarsi di ciò che si vede in superficie e diventa veramente indispensabile in un gruppo perché, come dire, aiuta gli altri a crescere. E non è mai banale. Almeno…questo in base alla mia esperienza.
Ciao. Miriam L.
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miriam L. |
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inserita il 11/06/2009 07:13:13
- ciao
non credo che l'esilio di venere possa essere interpretato come bassa autostima a livello di archetipo del segno dello scorpione.
Cioè, credo che l'autostima sia un concetto legato alla PERSONA e non all'archetipo, che ci dà, invece informazioni più ampie e simboliche.
L'esilio di venere in scorpione ci dice che si è arrivati ad un punto tale che gli attaccamenti NON SERVONO PIU' ...che sono addirittura nocivi per l'evoluzione e la crescita e tutto ciò riportato ai titolari del segno è, inevitabilmente, fonte di lacerazione e dolore, ma che fa parte del loro progetto esistenziale.
saluto
lara
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aral |
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inserita il 11/06/2009 08:29:48
- ....ancora una cosa....
l'esilio di venere ci dice anche che è necessario superare quei VALORI che non servono più, che sono di ostacolo ad una nuova fase del percorso dello scorpione che simbolicamente deve passare attraverso cicliche "morti" per potersi elevare.
ciao lara
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aral |
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inserita il 11/06/2009 09:11:30
- ciao Lara,
quindi tu legheresti l'esilio di venere più ad un fatto di impermanenza o trasformazione dei valori (domicilio pluto)?
Ok, ma io vorrei sottolineare che proprio questo esilio, collegato al domicilio di plutone sposta molto la questione valori-relazione sul potere. Potere che è nelle mani dell'altro, secondo il nostro scorpio, che quindi ingaggia una guerra, che implica quasi sempre la morte della relazione.
E' assolutamente vero come dici tu, che tutto ciò dovrebbe servire per l'evoluzione, ma in realtà, quando la guerra è una guerra reiterata secondo me alla base c'è proprio un problema di sicurezza e di fiducia in se stessi che dipende da quanto valore ci attribuiamo.
Oppure il mito dello scorpione implica l'individuazione a scapito della relazione (che pur venere si era scelta in bilancia, dopo attenta discriminazione di mercurio-vergine)?
Ciò che intendo dire è: ma cosa significa "esilio"? Significa che tutto ciò che si comprende sotto quel simbolo deve essere conosciuto, elaborato, mondato, attraverso l'esperienza? E' la lezione da imparare (assieme a quella dei pianeti in caduta)?
grazie per gli spunti che mi hai dato e che mi hanno costretta a pormi altre domande. Sarei felice di sapere la tua opinione, e anche quella degli altri partecipanti.
un caro saluto,
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silvias |
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inserita il 11/06/2009 10:00:24
- ciao Silvias
dunque....secondo me, prima di tutto quando si tratta di ragionare su degli archetipi (e non riguardo ad una persona specifica appartenente al segno) è necessario riferirsi strettamente alla simbologia, perchè ci permette di capire come funziona quel particolare PRINCIPIO, rappresentato, in questo caso dal segno.
Io non credo che nello scorpione si possa parlare di poca fiducia in se stessi, o perlomeno non nei termini consueti, nel senso che proprio il compito dello scorpione è quello di TROVARE un autentica fiducia che non poggia più in valori esterni.
Quindi, sicuramente la sua sicurezza non può essere quella del toro che ha bisogno di valori tangibili....perchè lui i VALORI necessariamente DOVRA' metterli in discussione, combatterli, negarli.
Riportato tutto ciò a livello individuale è chiaro che può diventare una LOTTA DI POTERE nella relazione perchè lo scorpione DEVE distruggere per evolvere e questo processo non è facile nemmeno per lui, quindi in questo senso ci sarà chi ha preso più coscienza dentro di sè di certe dinamiche e riesce a gestirle meglio senza portare con sè nel "baratro" anche l'altro e chi la gestisce peggio.
Credo che bisogna anche dire che chi ha una relazione con uno scorpione evidentemente ha valori analoghi...un forte plutone...o venere plutone.
Cioè, nella relazione c'è sempre l'incontro di due persone che fanno un percorso che è necessario ad entrambi.
E non si sceglie sicuramente per caso uno scorpione...
ciao lara
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aral |
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inserita il 11/06/2009 11:28:35
- ..ancora una cosa
bisogna anche dire che lo scorpione nella relazione cerca l'autentica INTIMITA' che se da una parte è desiderata dall'altra è temuta perchè rappresenta una sorta di "salto nel buio" nel mistero dell'altro.
Infatti lo scorpione non può appoggiarsi all'altro (come potrebbe fare un toro)non può che porsi "nudo" di fronte all'altro da cui pretende la stessa totale disponibilità a mettersi in gioco.
Credo che la capacità di mettersi in gioco in modo così profondo renda molto vulnerabili e la difesa istintiva dello scorpione è a protezione di questa vulnerabilità, che per certi versi è TUTTO CIO' che ha...è tutto ciò che "possiede" o può permettersi di possedere.
Cioè, lo scorpione si difende perchè NON PUO' affidarsi, appoggiarsi, dipendere, può contare solo su se stesso e pretende dall'altro lo stesso.
E tornando all'esilio di venere e quindi ai VALORI che lo scorpione deve distruggere, lo deve fare perchè simbolicamente deve fare spazio al NUOVO che il sagittario proporrà subito dopo.
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aral |
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inserita il 11/06/2009 16:41:00
- ciao aral ma quando ti riferisci che lo scorpione deve ditrugere i valori ma quali in particolare?.Io ho una venere in scorpiome congiunta al sole e trigonata da saturno e faccio una lotta contro me stesso che molte volte mi porta a lacerazioni solo mie come hai detto , e quando tocco il fondo mi risollevo questo si!!! ma quanto e sfninente......Ma quella venere in scorpione svilisce il progetto sole in scorpione cioe gli obbiettivi del progetto sole vengono ritardati appunto per la presenza di venere li in esilio'???un saluto
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alessandro x aral |
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inserita il 11/06/2009 17:21:19
- Un saluto a tutti.
Particolarmente interessanti e "centrati" ho trovato gli interventi di Aral, che secondo me sono riusciti a fare distinzioni fondamentali, sottili ma sostanziali. Anch'io ero rimasto sorpreso nel veder attribuita da Silvias una bassa autostima al Segno, perché di solito - per ciò che è la mia esperienza - mi pare che gli si addebiti semmai l'aspetto opposto, in negativo, quindi un'eccessiva considerazione di sé, pur priva di quella visibilità e di quell'esibizionismo attribuiti ad altri Segni piú "solari". A mio parere, non si tratta di una scarsità di fiducia in sé, che anzi mi pare mediamente piuttosto alta, ma di una questione di "precarietà" interiore che i nativi del Segno sentono istintivamente, e che naturalmente viene poi proiettata anche al di fuori di sé, e ciò riguardo all'esistenza in genere, alla Vita stessa che si sentono chiamati a superare, per poter andare OLTRE. Oltre quella soglia fatidica che archetipicamente nello Scorpione l'Essere Umano è chiamato ad affrontare e superare senza sapere cosa vi sarà al di là, quindi trovandosi ad affrontare l'Ignoto, il Mistero, ciò che è celato. È chiaro che portando all'estremo questo aspetto, in ultima analisi si finisce col parlare della Morte, ma sappiamo anche come vi siano tante "morti" da dover affrontare nel corso dell'esistenza, ognuna delle quali richiede di trascendere una parte di sé, "bruciando" quello che non serve piú, e "trasmutando" alchemicamente ciò che resta e che si dovrà riutilizzare in modo diverso, piú consapevole. La profondità di Plutone come "funzione" interiore secondo me sta anche nell'identificare cosa deve bruciare fino a "incenerirsi" e cosa da quelle ceneri deve trasmutarsi, trascendendo la propria natura di base per poter oltrepassare quella soglia. Ma proprio perché interiormente deve affrontare il "demone" della precarietà, lo Scorpione DEVE avere fiducia in sé e nelle proprie possibilità, anche e soprattutto quando viene inghiottito dall'abisso tenebroso, in cui sembra che la luce abbia trovato eterno esilio. Perciò la sicurezza di sé, della propria possibilità di farcela, dev'essere giocoforza alta, direi che è quasi "fisiologico" che debba essere cosí. Lo Scorpione non può permettersi il "lusso" dell'autocommiserazione; può vacillare, ma se si lasciasse andare alla convinzione di non avere "valore" e perdesse la stima di sé, sarebbe perduto.
Senza contare, inoltre, che ogni volta che lo Scorpione riesce a raggiungere lo stadio di "Fenice", cioè a superare una delle crisi interiori che sembrano quasi scandirne l'esistenza, la fiducia in sé rinasce a nuova vita, con energie moltiplicate, quasi che ogni crisi fungesse da "amplificatore energetico" della propria consapevolezza. C'è da dire che pochi sono entusiasti della vita come uno Scorpione che rinasce, il che evidentemente compensa il Buio attraverso cuis è dovuto passare. Inoltre, sempre guardando da una prospettiva archetipica prescindente dai singoli, non penso che ci possa essere un Segno in cui l'Uomo deve perdere l'autostima, sarebbe un controsenso che lo porterebbe all'annichilimento. Le funzioni archetipiche non possono mai essere negative di per sé; lo diventano quando mal "incarnate" e snaturate ad opera dei singoli individui.
Un altro paio di punti che sono risultati controversi ma interessanti: che un Marte scorpionicamente "guidato" non attacchi mai per primo; è strano però che molti di quelli che non amano il Segno, sovente lo accusino invece di attaccare "senza motivo" - ovviamente senza un motivo "apparente" alla propria soggettività, ma ben presente invece nella psiche plutoniana, anche se a volte celato in "abissi" ancora inesplorati e quindi non rischiarati dalla luce della Coscienza - accusa che risulta diametralmente opposta alla tesi che lo vorrebbe agire solo "di rimessa". In realtà, credo che lo Scorpione attacchi per primo spesso e volentieri - quando è involuto - e, anzi, proprio la "fama" di cui "gode" - si fa per dire... - di quello che colpisce a sorpresa, mi pare che confermi di fatto che sia cosí, giacché un attacco "a sorpresa" non può che venire per primo, altrimenti che "sorpresa" sarebbe? Traslato in àmbito bellico - àmbito del resto affine a molti esponenti del Segno - direi che questa logica si traduce e si concretizza nella strategia del "Blitzkrieg", la guerra-lampo, l'attacco fulmineo e repentino, vòlto a scompaginare l'organizzazione del nemico e ad ottenere il massimo risultato possibile. Non a caso uno dei massimi esponenti di questa strategia bellica fu Erwin Rommel, la Volpe del Deserto, che ovviamente era Scorpione...
Poi, Fiordilillà si lamentava di non aver mai trovato comprensione da un appartenente al Segno, o da persone fortemente caratterizzate da valori scorpionici. Be', credo che sia spiegabile col fatto che, proprio perché lo Scorpione sente di non potersi permettere esitazioni, indugi, e men che meno di perdere tempo a commiserarsi, sempre intento a guardare alla vita come a una lotta in primo luogo contro sé stesso e i propri limiti - e questo, va da sé, accade tanto piú spesso quanto piú un soggetto è involuto e sconosciuto a sé stesso - cerchi di spingere anche gli altri a fare lo stesso, pungolandoli in modo spesso "spiccio" che sicuramente può risultare sgradito in momenti di particolare abbattimento, e indurre a vedere in chi mette in pratica tale comportamento una persona priva di tatto e di capacità empatica. Il che ovviamente può essere benissimo, senza dimenticare che, come ricordavano Aral e Marco, bisogna sforzarsi di distinguere l'Archetipo dalle persone che lo incarnano. È anche pacifico che poi ognuno ha la sua sensibilità, e che chi ha l'esigenza di essere "coccolato" e consolato nei momenti piú bui, certamente farà bene a rivolgersi altrove. Allo Scorpione si possono chiedere altre cose, come la capacità di incoraggiare, di credere in sé stessi, ma la pura e semplice "accoglienza" incondizionata e passiva in effetti non gli è consonante.
Infine, sulla possessività: vado controcorrente rispetto a quanto è stato detto, dicendo che secondo me, invece, la possessività e non la semplice gelosia è il vero "marchio" scorpionico - finché non si riesce a superarla, quando e se ci si riesce, è chiaro - proprio perché - come è stato detto - lo Scorpione non si accontenta di "possedere" fisicamente l'oggetto del suo interesse, come si "limita" a fare il dirimpettaio Toro, ma arriva a voler addirittura "controllare" se non proprio a "impadronirsi", dei pensieri, dei desideri, delle piú recondite pulsioni dell'Altro. In fin dei conti, vorrebbe penetrargli nell'Anima. Questa è la "vera" possessività, a mio avviso, e poco ha a che spartire con la gelosia, che invece appare una pulsione perfino "innocente", puerile, al confronto. È ovvio che questa è la posizione "ai banchi di partenza"; l'evoluzione naturale dell'Ottavo Segno prevede che il nativo - e archetipicamente, l'Essere Umano - si liberi di questa "zavorra" pulsionale, trascendendola e sublimandola attraverso le dure prove della vita. Mi sembra quindi inevitabile che per poter tra-scendere qualcosa bisogna passarci attraverso, e questo implica che lo Scorpione debba conoscere la possessività e viverla con la sofferta passionalità che lo caratterizza, al solo scopo di liberarsi di questa pulsione, poiché quella è la meta verso cui deve tendere.
Forse dimentico qualcosa, ma non ho piú tempo.
Un saluto a tutti
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Astro |
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inserita il 11/06/2009 18:13:39
- per ASTRO
....vaaaaai...che questa volta non si litiga....  sono d'accordo con tutto quello che hai scritto.
per ALESSANDRO
dunque....non so se ho capito tutto bene quello che intendevi dire...
Ma direi che non si tratta di definire QUALI valori deve distruggere lo scorpione perchè è nella sua natura mettere continuamente in discussione ciò che raggiunge, cioè, ciò che per lui OGGI ha un valore ma, che inevitabilmente, domani o dopodomani passerà al vaglio di una nuova consapevolezza che lo spinge continuamente a cercare l'essenza delle cose, sempre più in profondità.
Poi, Alessandro, quando dici che la tua venere in scorpione "svilisce" il progetto del sole scorpione, non è corretto come approccio perchè ogni tema natale E' UN PROGETTO assolutamente personale e GIUSTO per noi.
Quindi quella venere lì è esattamente dove deve essere.
ciao lara
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aral |
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