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IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
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Astrologia |
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SCORPIONE
discussione inserita da Albatross |
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Lo Scorpione è un segno che è in rapporto molto stretto con le pulsioni inconsce, legato a doppio filo alla dinamica vita/morte. Appartiene ad un elemento ricettivo-reattivo femminile (l'acqua), però ospita i due pianeti più rappresentativi dell'energia maschile (Plutone e Marte).
Questa apparente contraddizione indica una natura di base informe, compulsiva e sempre in movimento, capace di scuotersi al più piccolo turbamento per salire in superficie con una serie di azioni imprevedibili, viscerali ed irrazionali. Lo Scorpione è mosso dal suo "sentire", pero' comincia a porsi la problematica di riuscire a controllare e infine a padroneggiare ciò che arriva da dentro, in modo da non essere succubi delle proprie pulsioni e della propria emotività.
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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 76 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 12/06/2009 12:22:36
- concordo con quello che ha detto aral!!
sul senso di sicurezza/insicurezza dello scorpione...è perfetto!
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luna |
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inserita il 12/06/2009 13:45:05
- Grazie a te! Era proprio questo quello a cui alludevo.Cilli,certo che tutti amano, ma COME si ama, in che modo questo amore si esplica e viene fuori è molto diverso non credi?
Come si può conciliare l'amore( inteso nel senso di donarsi,abbandonarsi all'altro ,la fiducia etc.) con il senso del possesso, il potere all'interno della relazione,il controllo sull'altro, dell'altro e sulle proprie emozioni ? Diventa anche qui una lotta,una sfida,una conquista continua,un appropiarsi dell'altro.Non basta,credo, essere sè stessi,se l'altro non riesce a credere in te, se ti mette continuamente alla prova,......se non riesce a fidarsi mai completamente di te .....
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x Luna |
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inserita il 12/06/2009 15:22:22
- ritorno ad affermare uno segli archetipi del segno che è LA PERDITA..
questo è vissuto con sofferenza,con possessività per quelle funzioni psicologiche che in lui devono fare risolvere la fase anale freudiana e che nell'adulto evoluto ...può portarlo all'amore sublime..non c'è altro segno più severo con se stesso e vendicativo con sè(non si perdona errori) prima che con gli altri..ma sono proprio le ombre che dissolte ..danno poi la nascita del giorno scorpionico..con quella venere che tanto invece vuole comunicare allo scorpione pur in esilio..e non attraverso lo stupro ma attraverso il considerare la scelta,l'eros e la fusione come grande conquista perchè il segno femminile abbia una connotazione che non sminuisce la virilità...proserpina è la regina dell'ade..plutone sprona "all'essere nudi nel bene e nel male" e questo lo scorpione lo sa,si conosce e indaga dentro di sè..vuole "nudo "chi imbastisce rapporti con lui perchè le farse che lui stesso costruisce ma per un suo percorso le scopre subito..e non ama le proiezioni ..si adatta ..ma col tempo le ribalta ricevendo grandi lezioni per la sua crescita pari a quelle che ha impartito..
Periodicamente, ogni Scorpione volente o no, è risucchiato da questo buco nero ed in quei momenti è difficilissimo vivergli accanto perché nessuna angoscia, nessun terrore sono paragonabili a quelli di uno Scorpione che valica la Soglia: dopo un precipitare sempre più angoscioso e terrificante, egli viene risospinto verso lalto, restituito alla Vita, rigenerato; una specie di ricorrente iniziazione della quale però, solo i più evoluti sanno fare tesoro.
Anche se mai lo confesserà, nemmeno a sé stesso, lamore è lunico terreno su cui lo Scorpione si sente spiazzato e, per questo, gli fa veramente paura; paura perché sa benissimo di quanto intense e divoranti possono diventare le sue passioni, come e quanto, una volta preso, egli può rimanerne travolto, schiavizzato. Per questo motivo, quando si sente quasi raggiunto nel suo covo più profondo e segreto, lo Scorpione, spesso si ritira in modo brusco, fugge, sparisce; oppure attacca . Più uno Scorpione ama o si sente attratto, più dure sono le prove cui sottopone lamato. Poi torna, blandisce, incanta come solo gli Scorpioni sanno incantare, sperando in cuor suo che laltro lo ami tanto da affrontare tutte le prove, spesso durissime, cui egli lo sottopone. Solo chi è fatto della stessa pasta può tenergli testa e, alla fine, obbligarlo a cedere; resa che, comunque, mai sarà totale. Tutto ci si può aspettare da un amore con uno Scorpione, tranne che la noia!(ho provato)
Soltanto dopo aver attraversato innumerevoli gironi infernali, per la maggior parte degli Scorpioni lamore può diventare relativamente tranquillo. nasconde nel più profondo di sé un residuo ..:vorrebbe possedere non solo il corpo ma anche lanima del partner...ma dietro esiste il dramma con cui vive le prove della vita e la perdita ..ricompare come un pezzo di sè che deve elaborare..
ho visto scorpioni uomini soffrire per amore ,un amore grande che forse mai hanno avuto il coraggio di etichetttare..
LA MISURA DELL'AMORE è LA PERDITA..principio del tao e della fusione alchemica...
nel rapporto totale lo scorpione vive quella perdita..qualcosa che da lui si stacca per sempre come le ultime foglie gialle dei rami di novembre..
un sorriso e buon pomeriggio a tutti
cilli
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cilli..sull'amore |
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inserita il 12/06/2009 16:46:49
- conosco un altro segno altrettanto severo con se stesso al pari dello scorpione, il capricorno.
A parte questo, vero è tutto il discorso sulla perdita, a mio avviso,ma non scordiamoci che è proprio sulla mancanza e sulla perdita che si sviluppa il desiderio ... inoltre le lotte scorpioniche per il possesso dell'amato non è detto che mal si concilino con amore, ribadisco che l'amore scorpionico è amore di pancia, amore tumultoso e vulcanico.le sensazioni sono fortissime.L'amore e allora esaltante e tragico allo stesso tempo,un'esperienza complessa, mal definibile e spiegabile a chi, per sua fortuna o sfortuna, non la vive sulla propria pelle...se penso all'amore evoluto, limpido, contenitivo forse non penso all'amore scoprionico. penso all'amore scoprionico se penso ai grandi amori tragici di certi romanzi, a certe passioni sconvolgenti, che possono provocare delle metamorfosi interiori mai pensate possibili.
Ciao
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Luna |
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inserita il 12/06/2009 18:33:12
- ciao Lara,
secondo me lo scorpione di cui parli tu è di un tipo evoluto, perchè continui a riferirti a lotte contro se stesso. In realtà questo segno è spesso in lotta anche con gli altri..
(che comunque presuppone innanzitutto una lotta interna).
Non so, secondo me la sicurezza non è una qualità di partenza, è semmai una qualità di arrivo del segno, qualcosa che ti viene dopo aver affrontato le crisi..
Comunque grazie per la tua pazienza e disponibilità!
un saluto
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silvias |
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inserita il 12/06/2009 18:50:02
- Un saluto a tutti
Per Cilli & Kikòb: allora, mi pare che ci sia un problema di "prospettiva" nelle reciproche posizioni. Cosí come mi sembra che di fatto voi partiate da un'equivalenza a mio parere niente affatto implicita in ciò che ho scritto precedentemente, e cioè: attacco a sorpresa = attacco immediato. Ma "improvviso" non vuol dire "immediato", il cui significato è proprio quello di "non medi(t)ato", cioè non mediato dalla ragione! Infatti parlo di attacco improvviso, con cui voglio intendere "inaspettato", ma ovviamente visto dalla parte di chi lo subisce. Lo Scorpione pianifica tutto. Perciò la sorpresa non è certo la sua, che magari ha "rimuginato" per giorni, mesi o anni, a seconda dei casi, la mossa da fare. La sorpresa è tutta del "nemico". Certo che l'azione bellica "a sorpresa" è frutto di una lunga ed elaborata strategia - come dice Kikòb - ma ciò non la rende meno "improvvisa" e spiazzante da parte di chi la subisce. Inoltre mi pare che non ci si intenda neanche sui concetti di "attacco per primo" e "attacco immediato". Non sono necessariamente la stessa cosa. Faccio un esempio: A è uno Scorpione (involuto); B dice qualcosa che inavvertitamente offende A. A rimugina un dato tempo X su questo "qualcosa". B nel frattempo si dimentica di tutto... un giorno A salta fuori all'IMPROVVISO e lo "attacca" per quel famoso "qualcosa"... B cade dalle nuvole...
Ora, mi pare chiaro che in una situazione del genere A attacca PER PRIMO e "A SORPRESA", ma non IMMEDIATAMENTE. Dal che possiamo ricavare una sorta di "assioma", deducendone che "chi attacca immediatamente attacca sempre per primo, ma non sempre chi attacca per primo lo fa immediatamente"... sembra un gioco di parole, ma riassume bene il concetto che intendo. Spero sia chiaro perché piú chiaro di cosí non posso essere.
Certo, la prospettiva da cui si guardano gli eventi in dinamiche del genere è fondamentale, perché chiamato ipoteticamente a esprimere le proprie ragioni, A potrebbe benissimo - e, dal suo punto di vista "plutonianamente" deformato, anche legittimamente - affermare che comunque è stato B ad offenderlo... ma come ho detto nel primo intervento, questo è frutto di pulsioni ben presenti - anche se spesso a livello inconscio e quindi inconsapevole - nella psiche plutoniana, ma difficilmente individuabili per chi vede le cose dall'esterno. Perciò avremo una situazione in cui A crede di essere stato "provocato", e B di essere stato attaccato "senza motivo". E il bello è che paradossalmente avranno ragione tutti e due... questione di prospettiva, appunto.
Cilli, in particolare alcune cose che hai detto tu non mi sono chiare; tu hai esordito dicendo di essere convinta che "lo scorpione non attacca a sorpresa", hai continuato affermando però che "si libera quando loro meno se lo aspettano", e hai concluso chiedendo retoricamente se "non è una sorpresa fare conti anche quando le acque sembrano chete?". Sí. Appunto! E quindi? Vuol dire che è una sorpresa! Inoltre hai continuato parlando ulteriormente di sorpresa che vive lui stesso, riallacciandoti al famoso apologo della rana e dello scorpione, perciò... io alla fine proprio non sono riuscito a seguirti... mi pare che sei partita da un'affermazione molto netta - non attacca a sorpresa - per poi concludere in maniera opposta - attacca talmente a sorpresa da sorprendersi da solo!
In ogni caso l'apologo della rana e dello scorpione è interessante perché offre lo spunto di esaminare simbolicamente i tre diversi stadi della natura archetipica del Segno, di volta in volta mediati dal quarto stadio - che potremmo definire "stadio-jolly" - di Fenice, sorta di "solvente" alchemico in grado di far evolvere l'individuo a quello successivo. Quello dell'apologo da te ricordato è il primo, quello di Scorpione, appunto, e ha un significato simbolico ben preciso: il nativo è ancora talmente sconosciuto a sé stesso da non riuscire a controllare le pulsioni nascoste nelle proprie profondità inconsce, simboleggiate dal veleno nella coda, quindi "lontane" dalla testa, dal controllo cosciente. Lo stadio successivo - il piú "dimenticato", direi, stretto tra quello di base e quello apicale che sarà - per chi riuscirà a raggiungerlo... - quello di Aquila - sarà quello di Serpente, in cui simbolicamente il veleno si "sposta" dalla coda alla testa, nelle ghiandole velenifere dei denti, a significare il raggiunto controllo cosciente della propria interiorità istintiva; il veleno - vale a dire le pulsioni profonde - non "sfugge" piú al controllo provocando autolesionisticamente anche la rovina di chi lo possiede, ma è al "servizio" della consapevolezza individuale, sottomesso al controllo della volontà razionale. Questa evoluzione, nell'apologo in questione, si tradurrebbe in un finale che vedrebbe rana e scorpione raggiungere la riva sani e salvi, poiché la rana non verrebbe piú colpita, dal momento che la "natura" inferiore del suo "passeggero" è ormai sotto controllo. E già diventare Serpente, per uno Scorpione non è poca cosa... per chi dovesse raggiungere anche l'ultimo e definitivo stadio di Aquila - per "intercessione" di quello di "transizione" rappresentato dalla nota Fenice - poi, significherebbe liberarsi del "peso" della Materia, della gravità, intesa come attrazione verso il "basso", verso l'istintualità "immediata" - cioè, come abbiamo già visto, "non mediata" (dalla ragione), cosa che però stride comunque in una natura scorpionica, a meno di non voler considerare il totale "oblío" della componente mercuriale, il che costituirebbe comunque una "malaincarnazione" archetipale - per poter innalzarsi verso quelle mete spirituali che lo Scorpione sente nelle sue corde, ma che molto spesso si vede precluse a causa dell'enorme difficoltà procuratagli dal dover affrontare estenuanti lotte interiori contro la propria natura profonda, di cui a volte cupi riverberi si diffondono anche all'esterno. Cosí ecco che nel tentativo di liberarsi della sua zavorra interiore, lo Scorpione potrà essere possessivo, avido, volere per sé cose e persone, pretendendone financo l'Anima, morso al cuore dall'angoscia di chi sente che può PERDERE tutto. Poi, quando finalmente avrà perso tutto, e se capirà che tutto ciò cui si aggrappava non erano che "simulacri" illusorii e impermanenti di ciò che è chiamato davvero a conquistare - lo Spirito oltre la Materia, elevando quest'ultima verso il Primo - allora, forse, troverà sé stesso.
Mica facile, eh..?
Infine, un'ultima riflessione suggeritami dagli interventi di Circe e Stefano, a proposito della "freddezza" e del "distacco" del Segno. La natura del Segno è nota per essere caratterizzata da una notevole passionalità, da un enorme carica interiore trattenuta a lungo, e liberata periodicamente, con effetti spesso traumatici per sé e per chi vive accanto. Quindi, si direbbe, freddezza e distacco dovrebbero essere antitetici rispetto alle sue caratteristiche naturali. Solo apparenti, quindi, sorta di "ombre" proiettate all'esterno per autodifesa, vòlte in realtà a celare il ribollire interiore delle proprie passioni divoranti in cui l'Anima si macera preda di "convulsioni" invisibili quanto inconfessabili, poiché una volta emerse alla superficie, l'individuo si sentirebbe alla mercè altrui, e sappiamo quanto le dinamiche di potere rendano angosciato il nativo, e possano farlo sentire vulnerabile. E però... però, riflettevo, può anche darsi che in alcuni casi - contrariamente a quanto ho sempre pensato - freddezza e distacco subentrino davvero, e non siano mere apparenze, placando "mortiferamente", direi, la "palude" ribollente. In questi casi, si potrebbe dire che lo Scorpione ha smarrito definitivamente sé stesso e la propria reale natura, o, nella migliore delle ipotesi, che tali fasi succedano a crisi di morte e precludano a cicli di rinascita... quello che mi ha suggerito questa riflessione, parzialmente contraria a ciò che ritenevo in precedenza, è stato l'essermi ricordato che secondo Dante, il fondo dell'Inferno è costituito paradossalmente da ghiaccio, come fa notare anche Hillmann ne "Il codice dell'anima", ghiaccio circondato da fiamme. Sembra proprio il ritratto dell'interiorità plutoniana. Perciò forse queste notazioni circa la freddezza e il distacco emotivo dello Scorpione possono farsi risalire archetipicamente proprio a questa credenza, e quindi stare a significare che, dopo essere passati per il Fuoco Interiore - le Fiamme del proprio Inferno personale - ed essere bruciati dentro, al momento di toccare il fondo, si toccherà un fondo ghiacciato... da quel punto in poi, risalire verso la Luce, o morire congelati, starà solo al singolo.
Davvero si conferma il Segno dei paradossi e degli estremi che si incontrano: passioni "fredde" e gelo "bruciante"... ma in fondo non si dice anche del ghiaccio che "scotti"?
Un saluto a tutti
P.S. Per Lara: Sí, incredibile!, siamo d'accordo! È un evento che tutto il Forum dovrebbe celebrare!
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Astro |
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inserita il 12/06/2009 23:35:00
- astro
accipicchia come è difficile quando si innescano i giochi di parole...
ti ho spiegato che mi sembrava tu dessi un'accezione al termine "sorpresa" (ma forse non avevo capito )come ZAC!!!!!qui e ora!!!!che ripeto può anche capitare ,ma non rientra nelle modalità del marte scorpionico notturno..che in situazioni scomode comincia solo a punzecchiare,a tastare la pasta ..dell'altro.... Io continuo a intendere la sorpresa(sbaglio io teermine?) come una esplosione ben sofferta perchè..meditata..con freddezza..-.a volte cinismo.-che.non risparmia "al nemico" dello scorpione il conto finale QUANDO MENO SE L'ASPETTA.."sorpresa"
non ho capito se diciamo quindi la stessa cosa.se fosse.allora anche nel tuo post precedente non era chiaro...per me!!!
 sorry...
ho letto di sfuggita su serpente..la cui trasmutazione e l'associazione con lo scorpione condivido con te.Non l'ho nominata perchè già esaminata in altra sede ..
mi fa comunque piacere la conversazione perchè prende connotazioni meno personali .io cerco sempre di capire come si muove in chi conosco .la funzione archetipale e pscicologia ..e sono convinta che
LO STEREOTIPO NON ESISTE.
ma un progetto che prenderà diverse pieghe o strade perchè per quello ci sono tutti gli altri aspetti da cui impossibile prescindere..
... ed è auspicabile che le nostre esperienze personali ci permettano un'analisi soprattutto per conoscersi maggiormente..
è normale poi che "nella fauna" dello zodiaco un segno può essere a noi congeniale rispetto a un altro..
mentre penso che nella struttura della nostra personalità ..da casa 1 a 12 per intenderci tutte le fasi sono a noi preziose per la nostra realizzazione e per l'unità alla quale non guinge solo il pesci perchè appartiene a quella casa.
forse è questo che lidia spesso suggerisce quando ci esorta a non confondere casa e segno..?
quindi rirornando a scorpione ...che occupa la casa 8 dello zodiaco..pensate è la casa del concepimento (nel prenatale)..e della morte..vita-morte..rosso-nero..Per afferrare il senso del proprio destino nel quale il serpente ,con tutte le qualità di terapeuta e di iniziato, arriva dopo, il tipo scorpione deve meditare il tema della morte come complementare e opposto alla nascita e RI_NASCITA come Dioniso ..nato due volte...Definito il profeta Nel libro "le nozze di cadmo e armonia ..esiste l'interessante passaggio toro-serpente APOLLO-DIONISO..
Apollo non è toro nè serpente ma uccide sia il toro che il serpente.
Non posso non pensare che un volto dionisiaco sia presente nello scorpione nell'accezione più nobile...
scusate se mi sono dilungata-se mi sono allargata...ci sarebbe ancora da dire..Sto approfondendo questo segno zodiacale ..quest'anno è il mio asc in R.S importante per il mio M.C in rx e gli aspetti di plutone..che sia l'anno????
il post è per tutti..naturalmente..
un sorriso.Cilli
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cilli..astro-tutti |
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inserita il 13/06/2009 00:00:18
- ma chi è Albatross??
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cilli |
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inserita il 13/06/2009 16:45:58
- ciao Silvias
direi che più che altro parlo dell'ARCHETIPO dello scorpione, perché per capire gli scorpioncini "umani" si può partire solo dal "modello" che incarnano, ma che sarà ADATTATO a tutto il loro tema natale...alla loro maturità....consapevolezza....come per tutti.
Comunque non ho detto che la SICUREZZA sia una qualità di partenza per lo scorpione....ho detto una cosa un pò diversa....forse bisogna intendersi sul concetto di SICUREZZA, perchè la sicurezza dello scorpione non è la sicurezza del toro e questo è chiaro.
Ma è proprio su questo asse, TORO-SCORPIONE che si pone questo problema.
E' come se loro fornissero risposte DIVERSE alla stessa domanda...COSA MI FA SENTIRE SICURO.....???
Il toro trova la sicurezza FUORI DI SE', in ciò che possiede, che è tangibile....ma anche semplicemente in ciò che è VISIBILE....che è lì intorno a lui, che vedeva ieri e che vedrà domani ....e tutto ciò lo rassicura, lo fa sentire a suo agio perchè sente chè c'è una continuità intorno a sè e quindi anche dentro di sè.
Il toro NON dubita di questa continuità.
Lo scorpione, al contrario, non può fare a meno di DUBITARE della continuità delle cose...dei valori....di ciò che vedono i suoi occhi e i suoi sensi.
E questo DUBBIO perenne, lo COSTRINGE a cercare una sicurezza diversa, opposta a quella del toro. Una sicurezza che deve partire da dentro e non più da fuori.
Cioè è come se lo scorpione avesse già acquisito dentro di sè la sicurezza del toro, in questo senso dicevo che non si può NEGARE la sua sicurezza di base, semplice, essenziale....quella c'è già....ma c'è di più, perchè si mette nelle condizioni di rinunciare a tutto ciò che è VISIBILE per inoltrarsi nel BUIO ...nell'ignoto.....ma non ti sempre un incredibile sicurezza questa....???
Paragonando il segno dello scorpione al chicco di grano, questo dopo essere stato piantato nella terra (bilancia) deve trovare la FORZA e il CORAGGIO di sfidare le tenebre e l'ignoto fino a MORIRE, cioè trasformarsi, affinchè la vita dei germogli possa avere inizio.
E' chiaro che questa è la SICUREZZA di plutone....non di venere....è la vera forza interiore che non poggia su NIENTE, per questo lo scorpione può apparire insicuro finchè non DOMA e non diventa consapevole della sua autentica forza.
Mi dai degli spunti interessanti per approfondire....
ciao lara
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aral |
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inserita il 13/06/2009 16:58:49
- ...scusa Silvias....volevo dire...
MI HAI DATO degli spunti interessanti....
ciao lara
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aral |
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