- L’acqua ..provo a continuare sui focalizzazione dell’elemento acqua che nel cancro affiora .. …
-Acqua come fonte di vita -se la pianta e l'albero diventano elemento ricorrente nel simboleggiare la vita, essi non nascono mai direttamente dalla terra da elementi legati all'acqua, a sottolinere che è proprio l'acqua il fondamento primario di ogni creazione. Per i greci il più antico dio dell'acqua è Oceano , figlio di Gea (la terra) e di Urano (il cielo). Oceano è sia la divinità dell'acqua sia il fiume che circonda la terra. Dall'unione tra Oceano e Teti - l'umidità che tutto pervade e nutre, hanno origine i tremila fiumi della terra e le Oceanine. Oceano è chiamato da Omero 'origine del tutto”
-acqua come fonte di purificazione-la capacità purificatrice dell'acqua ha da sempre dato vita a riti, cerimonie e leggende. Tra gli esempi più vivi di questa concezione c'è quello del diluvio universale rintracciabile in moltissime civiltà antiche. Il diluvio, ossia la distruzione di ogni forma di vita impura attraverso l'acqua, nasce dall'ira del Dio che decide di dare vita ad un nuovo mondo in cui gli uomini siano liberi dai peccati dei loro predecessori.
Ma l'acqua come simbolo di purezza è riconoscibile anche in quei rituali di purificazione e iniziazione che permettono all'uomo di liberarsi dai peccati commessi e di poter così iniziare una nuova vita o una nuova e più evoluta fase dell'esistenza. È questo il caso del battesimo
Tra i fiumi purificatori per eccellenza è il Gange, il fiume celeste che già nella Genesi è indicato come uno dei quattro fiumi che nascono dall'Eden. Per gli indiani esso scende dalla capigliatura di Sciva ed è chiamato Ganga perché ritenuto manifestazione dell'omonima dea. Il potere del Gange nel liberare gli uomini dai peccati è tanto grande da poter cancellare anche le colpe peggiori che un uomo possa commettere.
-l’acqua come fonte che feconda-'è la capacità di fecondare la terra e fornire il sostentamento indispensabile al nutrimento. Così la pioggia diventa in molte civiltà il simbolo dell'elemento celeste e divino che feconda i campi donando prosperità. Lo spiega chiaramente l'I Ching sostenendo che la pioggia è espressione del principio attivo celeste da cui tutte le manifestazioni cosmiche traggono la loro esistenza…Zeus raggiunge Danae rinchiusa in una torre...dal padre trasformandosi sottile pioggia d'oro che riuscì a penetrare le chiusure ermetiche della torre e a fecondare la fanciulla generando un figlio: Perseo
Ma l’acqua è rappresentata anche come elemento devastante, e spesso nelle antiche leggende è anche popolata di misteriose e terribili creature che possono simboleggiare gli strati profondi e inconsapevoli della personalità, l’inconscio. In Omero si legge che le Sirene simboleggiano la bonaccia, i rischi del mare ma anche il fascino dell’ignoto, i mostri marini Scilla e Cariddi sono l’emblema dei pericolosi vortici e dei gorghi, Nettuno incarna il carattere permaloso e irascibile degli dei. Il mare incuteva paura e rappresentava l’ignoto e forse per questo l’acqua si carica anche di un simbolismo che ne fa il confine tra la vita e la morte (il mondo non conosciuto, che incombeva all'orizzonte), tra la creazione e il nulla (la terra e gli abissi inesplorati) e per questo molte culture antiche pongono l'acqua a separazione del mondo dei vivi da quello dei defunti
.le tradizioni più svariate insistono su un punto comune: la presentazione del ciclo degenerazione-generazione, sempre con la presenza dell’elemento acqueo, inteso come morte-vita: la vita, dunque, si congiunge con la morte per dare origine ad una nuova vita. Tutta l’umanità deve passare attraverso l la morte per rigenerarsi e morire simbolicamente per poter rivivere in possesso delle autentiche qualità umane.
’acqua vive in tutte le culture
L’acqua vive in tutte le culture, una sorta di dualismo.
Le acque sotterranee sono associate al caos, le acque del cielo alla fertilità. Dall’acqua sorge il sole e a vita, ma dall’acqua inizia anche il confine con il regno degli inferi.
“Il migliore dei beni è l’acqua” scriveva il poeta greco Pindaro e certamente il suo carattere sacro dipende dalla sua indispensabilità naturale e dal suo carattere primigenio, origine e alveo di tutte le cose.
Vita, purificazione, energia non sono tuttavia parametri sufficienti per comprendere l’efficacia simbolica dell’acqua che si esercita almeno in due altri ambiti: quello dell’arca della salvezza, che contiene e conserva la vita sulla distruzione e della barca che garantisce il transito delle anime dei defunti all’al di là.
L’acqua è emblema delle emozioni, metafora delle forze naturali, ma anche dell’ansia e delle paure inconscie: “Ricordati che i mostri non muoiono, quello che muore è la paura che incutono” diceva Cesare Pavese…rievocando Prometeo..
Riportando l’acqua come elemento al cancro tipo zodiacale..
il Cancro simboleggia anche una delle Porte Zodiacali che le anime varcavano prima di reincarnarsi. Davanti a questa Porta esse dovevano bere la Coppa dell’Oblio che faceva loro dimenticare le vite precedenti. Di conseguenza, mentre il Toro simboleggia soltanto la gestazione ed il parto, il Cancro simboleggia tutto l’Arco della Vita. E’ il Segno che fa nascere, che come Madre ci accompagna per la Vita, che ha la sua naturale chiusura con la Morte.
Anche Segno di Morte anche se a questo evento attende lo Scorpione ? il Cancro deve aver preso forma con l’avvio dell’Agricoltura e l’Agricoltura è molto legata alla Luna. Luna Crescente che vede i germogli (soprattutto del Grano) e simboleggia anche l’Inizio della Vita; la Luna Piena (il grano nel pieno della maturazione), la vita nel pieno del suo vigore: la Luna calante (le spighe secche dalle quali si toglie il preziosissimo seme), la Vita che volge al termine,….e qui ritorna la domanda che poneva astro sull’oscurità che il cancro vive quando l’astro poi scompare..per ripetere il ciclo
Interessante ..l’Odissea e Il ritorno di Ulisse ad Itaca al termine della guerra di Troia e come si presta ad uno studio approfondito di quella che può essere la simbologia esoterica collegata a questo mito.
Il suo lungo viaggio di ritorno può essere paragonato al viaggio di ogni “matto” che desideri percorrere un sentiero superando mille ostacoli, difficoltà, impedimenti. Occorre saper affrontare il ritardo del compimento del nostro destino con pazienza e tolleranza avendo il coraggio, come Ulisse , di ripartire ogni volta con cuore libero e mente ferma nel proposito.
Anche noi, come l’eroe, desideriamo il ritorno a noi stessi ognuno di noi ha sicuramente dovuto resistere all’illusione di una chiamata che non ha nulla di reale(le sirene…Gli agganci astrologici attraverso il mito ..molto interessanti
Ulisse,impiegò nove anni per tornare a casa: gli anni che aveva impiegato per combattere contro i Troiani. Incontriamo la legge del karma, la legge di causa ed effetto.
Ulisse pare nato che sotto il segno dei Gemelli. Il suo carattere è indubbiamente fantasioso, sempre in giro per il mondo, pieno di arguzia e ingegno amava raccontare un sacco di storielle simpatiche, non troppo fedele (Nausicaa, Calipso, Circe, per non parlare di quelle meno divine di cui non si sa nulla) dotato di un aspetto perennemente giovanile. Quando tornò a Itaca, doveva avere all’incirca sessant’anni eppure Omero lo descrive bello, giovane e aitante. Consideriamo pure due particolari importanti: Omero era cieco e Ulisse era protetto dalla Dea Atena...!
Penelope, la moglie di Ulisse, rappresenta la Luna , la paziente attesa dell’uomo a casa. La Luna nel tema di nascita rappresenta anche la moglie e la donna e Penelope con il suo fare e disfare la tela rappresenta molto bene l’astro della notte che costantemente si riempie e si svuota.
Ulisse rappresenta il Sole che attraversa dodici porte, i dodici mesi dell’anno, i dodici segni. L’incontro Sole Luna avviene nel ciclo metonico ogni diciannove anni
Salto le prime prove ..ariete-toro-gemelli..
E arrivo al segno in confronto ora Il CANCRO..la quarta prova EOLO DIO DEL VENTO
Scampati per miracolo alla morte Ulisse e i suoi prodi giungono nell’isola di Eolia, dove regna Eolo, il dio dei venti. Il Dio lo attende seduto a tavola, dove aveva allestito un sontuoso banchetto per i suoi dodici figli , sei maschi e sei femmine
Eolo aveva fatto sposare i suoi figli tra loro per evitare che si allontanassero da lui (quale esempio di padre Cancro ) Il banchetto perenne al quale partecipavano è un altro simbolo del nutrimento non solo fisico che i genitori Cancro offrono ai loro figli.
Non dimentichiamo che il segno del Cancro governa anatomicamente il seno femminile, primo nutrimento dell’uomo, e lo stomaco. Viene inoltre connesso al terzo chakra, nel plesso solare, dove si annidano tutte le ansie emotive di carattere abbandonico.
Il Dio Eolo dona ad Ulisse un otre fatato nel quale aveva fatto rinchiudere tutti i venti per agevolare il ritorno dell’eroe in patria, dopo un lungo peregrinare.
Il Dio Eolo, così legato alla sua famiglia, comprende intimamente il desiderio di ritorno in Patria dell’eroe e con dolcezza, virtù classicamente cancerina, agevola il viaggio rendendolo privo di ostacoli. Eolo lascia libero solo il vento Zefiro che accompagna dolcemente la nave di Ulisse alla sua amata Itaca. Ulisse, stanco, abbandona il timone a un suo compagno e va a dormire.
Ulisse rappresenta l’iniziato, i suoi uomini sono i poteri della personalità. Mentre il Pensatore dorme, la sua mente incontrollata (i suoi uomini), non più sotto il dominio del Pensatore, diviene distruttiva.
I compagni di Ulisse, quando avvistano l’isola, si rammentano di essere a mani vuote, si accorgono di dover far ritorno dai loro figli senza alcuna ricchezza. Credono che l’otre fatato contenga ori e pietre preziose e che Ulisse non voglia spartire il bottino con loro. Squarciano così l’otre e i venti imprigionati sgusciano fuori, liberi di scatenarsi sul mare. La fragile imbarcazione viene così ricacciata indietro e il viaggio di ritorno dell’eroe riprende ancora per parecchi anni.
Egli ha fallito in modo decisamente misero, fidandosi delle persone sbagliate nel momento sbagliato, quando ormai credeva raggiunta la meta.
La lezione di questo segno si esprime molto chiaramente: questa è la prova del non attaccamento. In questa prova l’immaginazione negativa si scatena: i compagni di Ulisse si sentono traditi, si sentono poveri, defraudati dalla loro dignità.
In questa prova si comprende il giusto valore della famiglia: i figli vengono generati per essere liberi e non trattenuti a forza con legami contro natura. Nulla può essere posseduto, neppure un corpo generato dal nostro seme..
Detto tutto ciò ..ho pensato alla mia acqua….nel rx ..
Casa 6 cuspide gemelli ospita urano.in cancro.
Casa 9 cuspide bilancia ospita marte in scorpione…
Io e stè abbiamo stesse case per ascendente e forse similitudine di latitudine…
Comunque vi ho letto ..interssante tutto…e torno…
Un sorriso a tutti…

cilli