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IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
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Astrologia |
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TERREMOTI E ASTRI
discussione inserita da donatella |
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Oggi un violentissimo terremoto ha sconvolto il giappone: mi chiedo se i terremot siano il riflesso di particolari configurazioni planetari e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate delle teorie di Raffaele Bendandi, che sosteneva la prevedibilità dei terremoti in base alla Luna e alla posizione di alcuni pianeti
http://www.abruzzo24ore.tv/news/Raffaele-Bendandi-l-uomo-che-prevedeva-i-terremoti/12934.htm
grazie! ciao
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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 180 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 04/03/2012 23:25:58
- Me ne sono accorta e per me è lo stesso, anche se posso comprendere che i toni scherzosi che a volte utilizzo possono dare un’altra impressione –ma fa parte del mio modo di esprimermi, tuttavia in tante occasioni sono stata considerata fin troppo seria- ... in realtà, prima di riuscire a leggere questa tua risposta anch’io ti stavo scrivendo che desideravo continuare la discussione in questo senso e avevo buttato giù due righe in cui esprimevo il mio volerlo fare oltre i soliti contorcimenti, che anche inevitabilmente –anzi, fino al mio mio sentirmi “spazientita” decisamente inevitabilmente, almeno in parte- si sono alimentati. Una cosa che ti avevo scritto e che si era persa riguardava infatti la sensazione che ho sempre avuto rispetto a questa faccenda di far nascere qualsiasi risposta dal famoso ‘sentire’, anche se non è facile, anzi: questo mi ha ulteriormente bloccato nel non insistere oltre nel chiedere o cercare risposte –o comunque, nel farlo in modo ‘determinato’.
Quello che volevo comunicare nei nostri scambi precedenti non ha avuto bisogno di ulteriori maturazioni, ora l’ho forse messo a fuoco più chiaramente. Ma non c’entra con le premesse scherzose che ti facevo e che, proprio perché frutto dell’umorismo, in alcun modo hanno a che fare con qualcosa che avrebbe in qualsiasi momento potuto turbare la tua integrità psichica. Invece il “gioco” non ho mai pensato che fosse tuo –vedi sopra l’”inevitabilità dei contorcimenti”-, se non in questa ultimissima “fase” grossomodo dalla seconda settimana di febbraio riscorrendo i post –costretti a queste precisazioni altrimenti chissà quanti altri malintesi!- ..che ho fortemente sentito tirata troppo per le lunghe, proprio perché questa volta avvertivo evitabile! Poi ti chiedo di spiegarmi se il mio “teatrino” è qualcosa che va al di là di un’innocente battuta, perché in questo caso non mi ritroverei.
La questione dell’altro tuo “io” l’ho spiegata privatamente proprio all’altro tuo “io” e quando gli ho illustrato la situazione la prima volta lui, pur vagliando anche altre ipotesi, l’ha considerata un’eventualità del tutto normale.. poi dev’essere successo qualcosa al suo cervello, o almeno così gli pareva..
Per le spiegazioni sulle due apparenti incongruenze che non mi sono mai saputa spiegare contatterò direttamente lui –non c’è bisogno che passi attraverso Cilli, anche se ti ringrazio di avermelo suggerito perché mi hai dato l’occasione per finalmente ricontattarla- e proverò di nuovo a chiederglielo, sperando che in quel momento sia sintonizzato al di là delle frequenze del qui e ora.
Grazie per essere stato specifico nell’indicare gli estremi della mia indeterminatezza: adesso non mi va di riprendere vecchie questioni, anche se ho ancora il file con l’inizio di risposta credo proprio a quel tuo intervento.
Sulle battute acide.. beh.. cosa ti devo rispondere..potrei anche sforzarmi di trovare il modo per dimostrarti che “ho ragione io” nel rivendicare la tua eccessiva acidità, ma in questo momento non ne ho voglia, sarebbe un puro esercizio intellettuale fine a se stesso e il mio spirito “agonistico” latita..
La frase da circostanziare è invece relativa alla 8° e 9° riga partendo dal basso del tuo penultimo intervento (compreso il post scriptum).
IL PUNTO:
È veramente difficile per me districarmi tra sincronicità, coincidenze e collegamenti, posto che sincronicità ci sono –le ho sentite tanto-, coincidenze pure e anche collegamenti che posso aver fatto io a uso e consumo della mia mente. Qui fammi pure domande su cosa intendo per sincronicità, coincidenze e collegamenti, o se puoi fai tu una distinzione, che vediamo se ci ritroviamo coi termini.
Il fatto è che se non mi vedi ancora determinata e avverti troppe cautele in me è perché mi sono confusa più volte e quando mi capita per l’ennesima sono portata a rimettere in discussione tutte le mie “percezioni” perché perdo fiducia in me stessa e penso di essere come messa alla prova da una serie di coincidenze, circostanze che potrebbero farmi fare certi collegamenti –mentali, deduzioni-, perché devo invece imparare ad affidarmi a un sentire interno, quello di cui parlavamo fin dai tempi delle ciabatte. Come ti ho forse già scritto più probabilmente nel post perso, sento che questo sentire –perdona la ripetizione- nella sua manifestazione più “indifferenziata” mi ha in qualche modo guidato, e questo al di là delle deduzioni sbagliate che ho fatto, pur sempre permeate dal dubbio rispetto alla natura più specifica dei “collegamenti” -nel senso lato, non della distinzione precedente- in cui mi imbattevo.
Per ultimo.. non mi sembri affatto esaurito ... hai pure colto il mio “sfasamento” con la mucca pazza
Ciao,
Kla
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Kla |
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inserita il 05/03/2012 15:27:54
- Specifico 'battuta acida' (il plurale può essere frainteso! ::grin::)
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Kla |
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inserita il 12/03/2012 14:12:58
- Ciao Kla,
grazie per le precisazioni e scusa per il ritardo. Purtroppo ora non posso rispondere come vorrei cercare di fare, provando a capire alcune cose che non mi sono chiare, prima fra tutte la già citata questione dei miei "due io"; quando dici che la questione l'hai spiegata privatamente all'altro mio io, allora stai parlando di un'altra persona? Prima di quest'ultima risposta non mi avevi mai dato quest'impressione. Se puoi chiarirmi alemno questo te ne sarei grato, poi risponderò con piú calma.
A presto
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inserita il 12/03/2012 16:26:06
- Un'altra straordinaria sincronicità si è da poco avverata.. ora non posso spiegarti ma riguarda sempre l'altro tuo io.. Ebbene, il fatto che si tratti della stessa o di un'altra persona dipende molto da.. te.. da quali aree del tuo cervello (per riprendere le sue parole) vuoi mettere in funzione in questa o quest'altra circostanza.. se posso darti un consiglio.. credo che quando e se possibile sia meglio metterle in funzione contemporaneamente.. a meno che ci si voglia esercitare su una in particolare e allora sì che a parer mio può essere utile la frammentazione.. ma poi.. l'integrazione (parola che ha i suoi molti perché) ci avvicina di più a quello che realmente siamo ..l'integrazione di tutte le parti intendo, anche di quelle che non si sono ancora sviluppate e che sono lì lì come potenzialità ..lasciando loro spazio di manifestarsi senza tessere esclusivamente a maglie strette le varie componenti che sperimentiamo nei vari contesti, altrimenti è anche questa repressione senza via d'uscita. Solo così si possono amalgamare dando vita a quell'insieme che non è solo la semplice somma delle parti.
Non ti devi preoccupare per i ritardi nelle risposte, anche se io te li ho sempre fatti notare: come sai in realtà non erano tali, quello che mi dispiaceva era il non riuscire ad avere un confronto diretto -e in questo ti ho dato la risposta-, ma credo che una parte di te l'avesse già capito
A presto
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Kla |
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inserita il 17/03/2012 12:03:15
- So che ti ho detto di non preoccuparti per i ritardi, ma a questo punto ho proprio bisogno di andare a fondo di questa situazione se no non riesco a uscire da questo terreno così scivoloso che mi fa rimanere incastrata in un pantano in cui non distinguo mie false interpretazioni dal sentire di cui abbiamo sempre parlato e non me lo posso permettere, davvero, me ne rendo sempre più conto -nel non potermi difendere coi limiti della comprensione definita mi sento aperta a tanta "negatività"-, forse già da prima avrei dovuto stare lontana da ciò che destabilizzava i miei limiti di comprensione ... poi ti spiegherò tutto, di sincronicità o presunte tali e di tutto il resto.
Ti chiedo di aiutarmi a capire per poterne venire totalmente fuori, solo questo.
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Kla |
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inserita il 20/03/2012 23:08:23
- Sabato volevo inviarti dopo l’altro post una cosa che avevo già iniziato e in seguito ho completato di scrivere, spinta dal bisogno di esprimere quello che rimane “nell’ombra del non detto” ... ombra che riguarda ovviamente il mio di inespresso, che in generale -non solo per questa questione per i motivi che vedrai- è tanto e avverto sempre come un buco nello stomaco che implode quando non posso dare voce alle mie parole e alle mie domande.
Intanto il sentire è anche anche quell’ ‘avvertenza’ a cui accennavi tu in uno degli scorsi post, che mi permette di percepire fino a che punto mi posso spingere senza scivolare nel pantano e nel caso fermarmi prima o, se ci sono già caduta, di venirne fuori, con aiuto o senza, ma anche questo sarà il sentire stesso a suggerirmelo, e anche rispetto alla misura, ai modi, alle conferme esterne che fino a quando non mi ci potrò affidare completamente (quando sarò “uscita dalla mente”, tra un po’..) 'ricerco per poterlo meglio avvicinare'.
Non so se te l’ho già scritto, ma di tutta questa situazione con annessi e connessi non ne ho parlato mai con nessuno a parte “le due parti di te” qua pubblicamente e con i riferimenti in altri ambiti “più pubblici” che, se almeno inizialmente non potevano essere compresi da altri, a un certo punto ho avuto la sensazione che lo potessero essere e lo fossero, anche perché l’altra parte di te credo sia stata nel tempo meno riservata sulla questione, del resto tranquillamente divulgabile (meno da me per la paura di essere presa per folle o simile, comunque non tanto a posto, e in alcuni momenti me lo sono pure chiesta) –non è una critica, solo che per questa sensazione che altri potessero in qualche modo entrarci mi sono fatta ulteriormente condizionare nella mia spontaneità già limitata da altri fattori:
“l’oscillante percezione” che mi portava in alcuni momenti a ipotizzare che potesse non trattarsi della stessa persona;
riferimenti personali che non mi andava di condividere in piazza;
paura di essere considerata almeno un po’ fuori nel caso non fossi la stessa persona;
paura dei malintesi;
il dover districare i fili che nel frattempo si erano moltiplicati, soprattutto nell’ultimo periodo –e ora a dir la verità non ci capisco più nulla a parte ipotesi “reattive” che non mi convincono in sé e per sé-;
... (può essere anche altro che al momento non ricordo).
Tutto questo ha provocato in me meno o poca autenticità nello scrivere e rallentamento (ultimamente, per quello che ho scritto sopra, ho compreso sempre più il tuo).
A presto con tutto quello che manca, e se vuoi chiedo a Cilli la mail per farmi spiegare meglio alcune cose
Ciao vecchio Astro/Lupo nella Notte
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Kla per Astro/Lupo nella Notte |
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inserita il 23/03/2012 18:37:09
- Questa vicenda sta assumendo dei contorni sempre piú "murakamiani" - non so se hai mai letto qualcosa di questo scrittore giapponese, sennò diciamo pure "kafkiani", anche se non è la stessa cosa... - non solo, ma tutto quello che stai (non)dicendo mi ricorda anche certi discorsi castanediani sulla "seconda attenzione". Voglio dire che a volte mi dài l'impressione di aver detto o fatto cose in stato di coscienza alterato e che non posso ricordare nel normale stato di veglia. Vabbe', semplici suggestioni con relativi riferimenti letterarî.
C'entra per caso, in tutto questo, qualcosa che hai trovato di me in Rete?
Purtroppo, a parte queste poche considerazioni, nemmeno adesso e nei prossimi giorni potrò approfondire il discorso come vorrei, perché devo partire. Nella settimana prima di Pasqua ce la faccio di sicuro.
A presto
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inserita il 26/03/2012 14:00:04
- (prima di trovare il tuo post stavo ultimando l’aggiunta che ti ho messo sotto) ... Mi ritrovo a leggere molto poco e.. no, non l’ho letto quell’autore giapponese, quindi non capivo cosa intendevi ..ma dopo aver cercato qualche informazione, oltre ad esserne rimasta interessata ho trovato un’analogia con questa vicenda dai contorni che potrebbero apparire surreali a una persona che legge.
Rispetto a Castaneda –neanche lui ho letto, a parte qualche riferimento “estrapolato” e quello che ho cercato sulla base della tua indicazione- vorrei essere certa di aver capito che la seconda attenzione l’abbia sviluppata tu e non io: ci terrei ad avere una risposta precisa a questa domanda.
Invece ti chiedo cosa avrei dovuto trovare di te in rete, a parte l’”altra parte” con cui ho interagito.. mi incuriosisci.. Non ho mai cercato informazioni attraverso motori di ricerca come avrei potuto fare per curiosità o per avere altri riscontri (sull’altra identità, ovvio, non avrei trovato nulla con Astro o Lupo nella Notte), come non ho mai voluto chiedere ad altre persone che pure secondo me potrebbero aiutarmi a “mettere più contorni” alla questione, dato che le risposte le volevo e le voglio direttamente da te, l’una o l’altra parte ... e ammetto, forse te l’avevo già detto, che quando le ho cercate sono sempre arrivate, anche se mai con veri e propri riscontri sulla questione ancora sospesa dell’identità. Quindi a questo punto non capisco quanto sono io ad avere difficoltà a chiedere (o dire) le cose con più fermezza –ed è difficile chiederle con queste modalità anche per i motivi che ti avevo spiegato nell’altro post- e quanto sei tu che mi stai “torturando” nel prolungare questo gioco inutilmente oltre misura (e non sto rinnegando quello che ho già scritto, mi riferisco sempre alla parte “evitabile” a cui avevo fatto riferimento, neanche ovviamente a quella di cui sono stata complice) ..non mi interessa se ti offenderai, non posso andare avanti a centellinare le parole per i motivi che ti ho spiegato, ho bisogno di chiarire ‘il più presto possibile’!
Tra gli asterischi quello che ti stavo scrivendo prima di leggere la tua ultima risposta.
*Mi è poi venuto in mente che nell’elenco di prima ho saltato il rivolgermi a te come se potessi essere persone distinte ..a volte mi veniva naturale ma altre dovevo un po’ “forgiare” le mie parole in questo senso rispetto a quello che mi sarebbe venuto istintivamente o spontaneamente ..raramente credo mi sia capitato di non farlo non curandomi della possibilità che tu non potessi essere un’unica persona, anche se mi è capitato di rivolgermi all’altra parte di te come avendo a che fare senza ombra di dubbio con Lupo nella Notte e viceversa, soprattutto in quest’ultima parte della discussione.
Mi spiace davvero se questo ha dato luogo a disconferme reciproche, ma soprattutto verso di te dato che nel mio caso era chiaro che fossi io ::grin::*
Tutto questo mi ha ulteriormente fatto comprendere, se già non lo avessi compreso abbastanza nella parte precedente della mia vita, quanto sia importante esprimere tutto quello che si sente e l’urgenza delle proprie richieste ..oltre a sentirsi liberi di dire quanto possibile –o anche tutto se si è davvero nella spontaneità ..perché no?- nella trasparenza e agli occhi di tutti. Insomma, avrei dovuto osare e chiederti fin da subito come avrei voluto se eri la stessa persona, anzi, dirti che pensavo che lo fossi nel momento in cui lo sentivo ... poi magari tu mi avresti risposto allo stesso modo, e allora forse questo sarebbe potuto dipendere dal non vedermi abbastanza determinata –vorrei prima o poi spiegarti le ragioni di questi miei “tentennamenti” nel dare definitivamente i contorni alla questione-, cosa in cui mi devo esercitare, oppure da altro e in questo caso allora mi sarei dovuta/dovrei esercitare sul sentire e percepire i miei limiti per rimanere entro territori per me non scivolosi (e non cadere in quella “negatività” che dicevo), sempre però con la determinazione di cercare, come “intelaiatura” e spinta da e per il sentire, riscontri il più possibile in te passando eventualmente anche ad altre “ricerche” attraverso altre persone o fonti, fino a esaurire ogni possibilità. Anche per capire a questo punto come si è creata questa cosa –e per “cosa” intendo questa mia sensazione di trovarmi schiacciata tra una realtà autentica e una inventata da me attraverso collegamenti anche con qualche ragion d’essere, in relazione anche alle altre fonti da cui si creavano sincronicità o simili (capitolo che per ora rimando ..una cosa per volta).
Aggiungo che ieri un’amica mi ha fatto rendere conto di una mia dinamica: si trattava di un argomento banale, semplicemente non mi andava di parlare di una cosa ... ma invece di dirle che non mi andava perché non mi piacevano i personaggi pubblici del cui pensiero voleva parlare lei, le ho detto che non mi andava perché se volevo ne parlavo nel contesto da cui aveva tratto quei riferimenti e che trovavo il parlarne fuori ridondante e una perdita di tempo ... cosa verissima ... ma quello che ci ha stupito è stato che non le abbia detto la motivazione PIU’ VERA!! Quindi indagherò su questa mia abitudine a dare(anche a me stessa?) motivazioni vere ma che non sono LE PIU’ VERE E AUTENTICHE! Gioco da ottava casa? Mah.. certo è che anche questo produce una falsazione ..e forse il non detto a cui hai fatto riferimento può averci qualcosa a che fare..
Sicuramente ci sarebbero altre riflessioni da fare rispetto a come neghiamo (non vogliamo in realtà fino in fondo le risposte che cerchiamo?) e colleghiamo certe parti di realtà, e le ho anche fatte insieme alle altre che ti ho scritto con annessi e connessi vari, ma per ora non mi tornano alla mente e quindi mi fermo qui.
Allora mi aspetto un confronto nella reciproca trasparenza, confidando sempre nella persona sincera e onesta prima di tutto con se stessa che ho conosciuto anche solo virtualmente.
Kla
p.s.: il post l’ho scritto un po’ “a pezzi” in questi ultimi giorni e se intravedi mutamenti nei toni.. sappi che seguivano i miei bioritmi..
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Kla |
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inserita il 02/04/2012 06:12:19
- inizia la settimana prima di pasqua e mi farebbe davvero piacere se tu riuscissi, come contavi di fare, a rispondermi in uno di questi giorni.
ho tante cose da dire all'altra parte di te e non vorrei mai che l'aver prolungato questi ultimi scambi per spiegare il più possibile senza alimentare ulteriori confusioni e fraintendimenti e per relazionarmi nel modo giusto con questa parte di te si ritorca contro il mio bisogno di esprimere le molte cose che speravo di poter dire da tempo e che per le circostanze avverse che forse non ho saputo ben affrontare ho sempre dovuto rimandare e soffocare.
oggi ho preso la metropolitana e dovendo fare un tragitto più lungo rispetto a quelli che faccio di solito ho a un certo punto visto dai finestrini una stazione uguale a una che conosco bene -ci scendevo per andare a scuola e sono abituata a vederla ogni volta- ... tu non ci crederai ma ho sentito il bisogno di dover controllare cercando di scorgere l'insegna perché una parte della mia mente ha pensato che potesse essere la stessa stazione già passata e che fossi -realmente- dentro a un deja vu! è come se l'essere aperta all'inverosimile metta benzina sul fuoco ai miei dubbi facendomi considerare anche le ipotesi più fantastiche. non sarebbe niente di che se la cosa non si ripetesse e ripetesse quasi perennemente, ciclicamente nella maniera di farmi mettere in dubbio la realtà stessa di quello che ho visto anche poco prima, ed è questo che mi inquieta più di tutto credo, più del risultare più o meno "pazza" agli occhi degli altri (gli occhi degli altri rappresentano un modo per incontrare una parte di realtà..).
altra cosa che mi è successa al mio ritorno, questa più soft ma mi fa dedurre altre cose: ero finita in una strada senza uscita perché stavano facendo dei lavori, e tornando indietro (pochi metri dopo) e vedendo delle persone che si stavano accingengo a percorrerla li ho avvisati.. ma già mi erano venuti i dubbi di non aver visto bene con senso di colpa annesso nel caso fosse stato davvero così e ciò nonostante avessi fatto cambiare loro strada, per cui esitante ho detto loro qualcosa tipo: "sono tornata indietro perché la strada è chiusa per i lavori ma non so, magari non ho visto bene, in ogni caso voi provate comunque, non si sa mai" ... tanto che altri che forse non avevano sentito bene o non mi hanno sentito troppo convinta hanno proseguito.. per poi rendersi conto dell'impossibilità di andare avanti e tornare indietro.. piccoli esempi ma che fanno spesso parte della mia quotidianità.
come sai ci scherzo su queste cose, ma oggi, ancor prima delle esperienze che ti ho descritto, mi sono resa conto della pericolosità dei meccanismi assurdi delle associazioni che ti dicevo e della distruttività prodotta dalle domande che implodono in me: ma allora qual è la verità della realtà che ho percepito e di quella che sto percependo? cosa non ho ben percepito o non sto ben percependo? se non riesco a dare consistenza alla realtà non riesco a darne neanche all'azione.. e da lì la stasi che contraddistingue la mia vita da talmente tanto tempo che mi ci sono alla fine abituata attribuendone gran parte delle responsabilità alle mie reazioni alle costanti alterne vicende esterne della mia vita. queste considerazioni mi possono aiutare molto, mi sono resa conto del problema e della sua gravità, che non può essere alleggerita da particolari congiunture miracolistiche ... insomma, ci devo lavorare con gli strumenti che ho/avrò a disposizione rimanendo comunque ricettiva alle grazie dal cielo!
bene ::grin::,
a presto
kla
p.s.: scusami se ho approfittato per queste "deviazioni personali", ma avevo proprio bisogno di elaborarle
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kla |
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inserita il 02/04/2012 14:29:28
- ho scritto oggi ma mi riferivo in realtà a ieri
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kla |
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